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Autore: Envy99    11/03/2007    5 recensioni
Spero tanto che non sia una cavolata, ma se foste nei panni di Envy...avreste altre idee??
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Envy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-torna a dormire- -non ho più sonno!- -dai, su!- -lasciami in pace! Smettila di abbracciarmi, lasciami!- -no…! No, io non la smetterò!-. la ragazza si sentiva impotente tra le sue braccia così forti, che non le davano possibilità di movimento, se pure la stringessero con dolcezza. –lasciami andare Envy!-, sentirle pronunciare il suo nome…era una sensazione strana, si aspettava qualche offesa, insulti o urla, ma lei parlava in tono tranquillo, pacato. Parlava con un tono…come se…dire che la lasciasse fosse superfluo. O si era arresa alla forza fisica che non poteva contrastare, oppure………in realtà, forse non voleva essere lasciata, forse…non voleva che lui se ne andasse……per un momento, il ragazzo che le passava per la mente, non era più Edward Elric, ma… può darsi che fosse proprio lui. “perché…? Perché mi è piaciuto così tanto?? Perché l’ho stretto a me, anche se in cuor mio sapevo che non era Ed…?”. l’homunculus, iniziò ad aver conferma della sua ipotesi di prima, quando lei smise di piangere e gli parlò, con voce stranamente tranquilla. Erano inginocchiati a terra, da quando Ray vi si era accasciata, e lui le aveva prestato soccorso. La stanza era fiocamente illuminata dalla luna che si ergeva piena nel cielo corvino. Erano le tre del mattino, e tutto l’edificio taceva, apparte loro due. –visto che…- -mh? “mi…mi parla dopo quello che ho fatto…?”- -visto che non c’è verso che tu te ne vada…fa quello che vuoi…ma io…-. Fece per alzarsi e il ragazzo allentò la presa, trovandosela davanti in piedi. –come dicevo…tu fa quello che vuoi, ma io…ho fame!-. L’homunculus era rimasto un po’ sbigottito da quella frase detta con tanta tranquillità. –fa…fame?- -si!- fece lei infilandosi un paio di pantaloni, che le donavano particolarmente, assieme a quella camicetta sexy. Uscì dalla porta lasciandola socchiusa, in segno che se voleva poteva seguirla. “non ci capisco niente…perché non mi tratta male?...non che lo voglia, ma se fossi in lei…”. Ray giunse davanti ad una specie di sala svago, in cui c’era anche una cucina. Accese la luce, regolandola abbastanza bassa, e vide arrivare Envy –sta attento…- gli disse tirando fuori una tazza dalla credenza. –eh?- -sta attento a girare con troppa libertà i militari sanno niente o poco degli homunculus!-. Envy annuì e cominciò a guardare la stanza. Era rettangolare e parallela alla porta c’era una grossa finestra, da cui filtrava la luce della luna, per poi fondersi con quella altrettanto tenue del lampadario. Un tavolo rettangolare era al centro della stanza e ai due lati c’erano dei banconi con dei fornelli. –vuoi qualcosa?- gli chiese lei…-ah…hem… è…è uguale…-. Dopo la risposta la ragazza tirò fuori un’altra tazza e cominciò a far bollire l’acqua per il tè. “è un po’ inverosimile come cosa…ma non importa, mi basta passare del tempo con te!”. Si erano seduti a bere. Envy guardava affascinato il fumo che usciva dalla tazza, contornare il viso della ragazza. I suoi lunghissimi capelli biondi, le ricadevano sulla schiena. Dopo un paio di sorsi poggiò la tazza sul piattino davanti a lei –mi sono dimenticata di mettere lo zucchero…-. Detto questo si avvicinò ad uno sportellino, e Envy aveva gia inquadrato l’altezza, capendo che non ci sarebbe arrivata neanche pregando. –cavolo…non ci arrivo… gghhh…niente…!-, Envy le si avvicinò silenzioso e cingendole dolcemente la vita la sollevò. Il viso della ragazza si fece purpureo e deglutì –g…gra..zie…- -non c’è di che…! Ci arrivi adesso? -heeem…si, ho preso in mano un sacchetto, deve per forza essere zucchero!- Envy sorrise e appoggiò la fronte alla sua schiena, sentendone il confortevole tepore. –accidenti!!!!!!- Ray non fece in tempo a finire quest’unica parola… che si ritrovarono tutti e due coperti di farina. Il sacchetto del presunto zucchero le era sfuggito di mano, ma Envy sorridendo ci fece del sarcasmo –sai…lo zucchero…me lo ricordavo diverso!- -gia, anche io…!Ma tu guarda che casino!- -ma si, non fa niente-. Detto questo la fece tornare a terra e provarono a tirarla via dai vestiti, ma essendo neri la cosa non era per niente facile. -perfetto…proprio oggi dovevo vestirmi di nero…- esclamò lei, senza riuscire a spiegarsi perché il ragazzo reagiva così. Prese a tirarle via la farina dai capelli e lei arrossì nuovamente. –m…ma no…pu…pulisciti che io…mi arrangio…- -non ti preoccupare…-. Erano seduti per terra e il pavimento era sporco di farina, quando l’ebbero rimossa il più possibile da viso, capelli e vestiti, Envy ne prese un po’ da terra e le sporcò il naso sorridendo. Ray rispose al sorriso arrossendo lievemente. “è la prima volta che mi sorride!!!!” pensò tutto contento il ragazzo. Cominciò ad avvicinarsi a lei, che non sen’era accorta, avendo la testa girata. Quando si voltò cel’aveva davanti al viso, e le sue guance si colorarono teneramente –E…Envvy?!?-. Le fece una carezza sul viso e la baciò dolcemente sulle labbra. Quel bacio la rapì sensualmente, e non le venne l’istinto di liberarsene. Non capiva ciò che succedeva, sentiva solo le labbra di lui che si muovevano abilmente sulla sua bocca dischiusa. Solo dopo trenta secondi abbondanti si accorse che stava rispondendo, anche se pochissimo. Spalancò gli occhi e si sottrasse da quel bacio di intensa passione. “m…ma che sto facendo??? No!!! Non va bene, non va bene per niente, questo non doveva succedere. Non dovevo rispondergli, non dovevo lasciarmi andare….NON PUÒ ESSERMI PIACIUTO COSì TANTO!!”. Envy le sorrise compiaciuto –alla prossima, micetta!- le sussurrò facendola arrossire. “mi…mi…mice……”. Sentirono un rumore di passi metallici avvicinarsi, Envy saltò sul davanzale, lasciandola ancora seduta per terra. Le fece un saluto con la mano per poi ritrasformarsi nel dolce gattino del giorno prima e scomparire, saltando nell’oscurità. -Ray…che ti è successo??- esclamò Al, che stava passando di là. Ray rispose con poche parole fissando ancora la finestra –so…sono caduta… e… … …-_______________ -PENSAVO FOSSE ZUCCERO…-._____________________________Fine. Fatto anche il terzo e ultimo capitolo!!!!! Spero proprio che vi piaccia e che in tanti lo recensiscano!!!! Grazie di aver letto!!! Envy99.
  
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