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Autore: Shark Attack    29/08/2012    3 recensioni
La donna schioccò la lingua sul palato e il rumore, secco e amaro, si diffuse nella stanza assieme ad un profumo che il ragazzino aveva imparato a distinguere da tempo, prima come medicinale alternativo e disperato, poi come medicina per disperati. «Vendicherai il Villaggio che ha tradito?»
Un piccolo sfogo e messa in dubbio sulla perfezione del Dio Naruto... incorruttibile, infallibile, incrollabile?
FF nata nella notte da un pensiero amaro come il liquore che Hinata sorseggia.
Genere: Angst, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio | Coppie: Hinata/Naruto
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la serie
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Ci vuole più coraggio per soffrire che per agire.
[S. Kierkegaard]






Scalpicciante, lo sentì arrivare nel salotto, dopo aver sceso le scale in fretta come solo lui e qualcuno della sua età avrebbe la forza di fare. Sospirò affranta, presumendo di dover continuare la litigata appena conclusa al piano di sopra.
Lo sentì fermarsi sulla soglia, forse a metà dell'ultimo scalino, in attesa.
Fremente attesa.
La donna schioccò la lingua sul palato e il rumore, secco e amaro, si diffuse nella stanza assieme ad un profumo che il ragazzino aveva imparato a distinguere da tempo, prima come medicinale alternativo e disperato, poi come medicina per disperati.
La voce femminile li seguì poco dopo, mentre i capelli corvini cadevano pigri lungo lo schienale della sedia, disegnando ghirigori spettinati.
«Naruto avrebbe avuto un legame con la Volpe o parte del suo potere anche se non gli fosse stato sigillato all'interno? Solo per il fatto che era dentro sua madre? Credi che sia una cosa... genetica? No. Naruto ha visto la sua anima strettamente legata al Demone fin dal suo primo vagito.» Prese una piccola pausa, mentre un angolo della bocca le si alzava sul viso, in una smorfia geometrica. «Forse dal secondo... o dal terzo, chissà», ammise con lieve divertimento.
«Cosa vuoi dirmi?», la incalzò il ragazzo, trepidante alle sue spalle. «Che sono senza speranza?»



Da un certo punto in avanti non c'è più modo di tornare indietro.
È quello il punto al quale si deve arrivare.
[F. Kafka]



Hinata si inumidì le labbra nel liquore e posò delicatamente gli occhi bianchi su di lui mentre si voltava lentamente, quasi con teatralità. Il bicchiere luccicò al chiarore delle fiamme nel camino, facendo risplendere il contenuto rossastro e la maniacale trasparenza del vetro spesso.
«Non avrò mai il suo potere, okay», proseguì il ragazzo, poco più che tredicenne, scuro in viso. «Ma questo non vuol dire che non sarò mai al suo livello, no? Perché dovrei pensare che la mia vita è destinata ad essere un fallimento solo perché lui ha una marcia in più? Non se la meritava nemmeno! Gli è caduta... in testa, sì, gli è caduta in testa dal cielo!»
Dita sottili si alzarono a zittire quel flusso scoordinato.
«Non è ciò che volevo dirti», lo frenò la Hyuga mentre si portava il bicchiere alle labbra.
«No, certo», soffiò irritato il ragazzo. «Tu volevi solamente dirmi che non c'è speranza, non c'è nulla da fare. Che non sarò mai alla sua altezza, all'altezza del grande Hokage...», pronunciò quel titolo con una smorfia e in tono derisorio, «...sebbene sia suo figlio!»
Hinata sospirò e dondolò il bicchiere come un sommelier, facendo oscillare il liquore rossastro come un mare in tempesta; o almeno immaginava fosse così, dal momento che non aveva mai visto una distesa d'acqua più grande di un ruscello. Poi lo posò sul pavimento -troppo faticoso arrivare al tavolino- e si alzò in piedi, ergendosi di fronte al ragazzino, scuro di capelli come lei e dotato di byakugan, certo. Sorrise. Hiashi sarebbe stato fiero di vedere un simile erede.
«Tu credevi in lui...»
«Tutti credevamo in lui! Un ragazzo, non molto più grande di te. E anche noi eravamo ragazzi, non prevedevamo le difficoltà di una vita e...» “io non credevo fosse così umano, come gli altri”, avrebbe voluto dire, ma il resto della frase crollò giù nella sua gola, forse nello stomaco e sicuramente protetto. «Però è crollato. Alla fine tutti crollano, anche i più speciali, anche quelli con le migliori intenzioni. Ma non darti per vinto», lo rassicurò. «Nessuno aveva immaginato che le sue ossessioni e manie di essere sempre il migliore di tutti, riconosciuto tra i più in alto del Paese, lo avrebbero trascinato tanto in basso, così come nessuno può immaginare che sarai proprio tu, pur senza l'aiutino demoniaco, a spodestarlo da quell'ufficio che non gli spetta più di diritto e da cui non fa altro che guai.»
Kaeru non sorrise, annuì serio. Aggirò la madre e si chinò a raccogliere il bicchiere di liquore. Annusò, storse il naso e poi lo bevve tutto d'un fiato, deglutendo più volte per cancellare il saporaccio e la forza dell'alcol che gli bruciava in gola mentre il suo viso si trasformava in una smorfia unica.
Hinata gli posò una mano sulla spalla e recuperò la sua totale attenzione. «Vendicherai il Villaggio che ha tradito?»
«Assolutamente.»
«E i familiari, gli amici che sono morti invano seguendolo?»
«Sì.»
«E quelli che ancora aspettano una risposta alla sua pazzia? E me, che l'ho amato da sempre e sono stata... ricompensata con un tale disonore?»
Il ragazzo annuì, sempre più deciso. Le fiamme si riflettevano nelle sue iridi, colorandole come mai erano state fino ad allora.




Talvolta ci vuole coraggio anche a vivere.
[Seneca]



«Allora andiamo.»





°-*-*-*-°


LIQUEUR


°-*-*-*-°




Angolo dell'autrice ^^
Premessa: non era il prequel né il sequel di niente.
Ormai credevo di aver perso tutta l'inventiva per questo fandom, e invece mi è uscito ancora qualcosina... non troppo intelligente né grandiosa, lo ammetto.

In primis, il titolo. Liqueur che, con vostro graaaande stupore, è la traduzione inglese di liquore. Eh già. Cmq, il concetto è che molti trovano coraggio in fondo ad un bicchiere, si dice, ma anche la disperazione. Mi è sempre sembrato un concetto interessante e prima o poi avrei dovuto metterlo per iscritto, magari ad opera di un qualche personaggio. A me i liquori fanno schifo (non è stato difficile immaginare la reazione del ragazzino al suo sapore xD), ma ammetto che un paio di volte ho trovato consolazione e forza, sì, in una birra. Una volta anche in troppe, ma è un'altra storia.

Per chi stia pensando che di Naruto come manga ci sia ben poco, chiedo di fare più attenzione a vari elementi sparsi nel testo, perché ovviamente è una fic ambientata nel futuro, anzi in un futuro in cui Naruto ha perso il controllo di sé stesso e si è lasciato trascinare da ideali irrealizzabili e irrealizzati che hanno portato conseguenze disastrose che lascio ai lettori immaginare. Hinata, sempre fedele, ha cambiato carattere, perché non è una stupida e lo sappiamo tutti o quasi Il suo elemento caratterizzante, l'onore, è stato ferito e la cosa l'ha trasformata. No, non ho preso spunto dalla sua versione con le palle in Road to Ninja, ma capisco che una somiglianza è notevole.
Quando Hinata pensa “non credevo fosse così umano, come gli altri”, non intendeva dire che prima lo considerava un extraterrestre o un vampiro (anche se è fashion, ormai), ma solo che lui è sempre stato l'eroe in grado di fare tutto e di non fallire mai, anche quando falliva. Beh, ho voluto sottolineare la sua umanità, perché nessun uomo è incorruttibile dal tempo e dalla vita e, sarò un po' pessimista ma mi piace dare nuove luci -anche se scure- ai pg troppo luminosi, credo che non sia così lontano dalle realtà che conosciamo tutti, temo. Naruto è tra i miei preferiti, perché ha sofferto ma ha la forza di rialzarsi sempre... ma non mi piace quando è TROPPO perfetto, energetico, ottimista e gli va tutto bene, ecco! >.< Lo so che è un personaggio manga, che non esiste e che deve solo reggere l'ideale che la speranza e l'amore non muoiono mai e blablabla, ma -diamine!- mi da' un nervoso a volte... mi piaceva di più quand'era emarginato e doveva farsi notare! XD
E, infine, ho rispolverato un pg “nuovo” che ho usato anche in altre due fic, ovvero il figlio -da me inventato- del NaruHina, Kaeru Uzumaki, erede del byakugan. Spetterà a lui risistemare le cose, ma io non ve lo racconterò. (mwuahahahah)

Consiglio la fic Trent'anni per chi fosse interessato a vedere i personaggi sotto le luci della maturità ^^ e La Valigia per chi volesse sapere cosa penso succederà addirittura in vecchiaia! XD (sì, con me son giovani... tendenzialmente mai xP)

Spero non vi abbia disturbati troppo aver letto una cosa simile ^^

Alla prossima (e chi lo sa)... ciao!

Shark
   
 
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