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Autore: Memel    29/08/2012    1 recensioni
Piccole • oneshot • drabble • flashfic • che raccontano ciò che non ci viene mostrato.
(Missing Moments prevalentemente RanXShin)
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[ estratto dal capitolo 5 ]
Ovviamente fu Sonoko a beccarli il mattino seguente, insospettita dal ritardo di una Ran solitamente mattiniera e dai continui sbadigli di un Kudo piuttosto distratto e assente, addirittura più del solito!
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Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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2dc

5#

Episodio 537 - Vol. 50

I fiocchi di neve volteggiano flebilmente nel buio della notte prima di spegnersi ai piedi di una timida luna.

La neve avvolge ogni rumore nel suo abbraccio, mascherando sospiri e sussurri, protagonista indiscussa di quella notte stellata.

La osserva dalla finestra della sua camera, come ipnotizzata, Ran, incapace di chiudere occhio di fronte agli avvenimenti di quella strana giornata appena conclusa.

Quella storia l’aveva davvero incuriosita e intimorita allo stesso tempo, affascinandola al pari di quelle stesse storie di paura che rifuggiva e ricercava allo stesso tempo.

Per non parlare dell’orribile crimine che si era da poco consumato su quelle innocenti piste, crimine che aveva cancellato in un sol colpo ogni traccia di spensieratezza da quella che avrebbe dovuto essere un’indimenticabile gita.

Non riusciva ad addormentarsi, troppo suggestionata per abbandonarsi senza pensieri alle docili ed esperte braccia di Morfeo; Sonoko, al contrario, dormiva profondamente, sognando volti di affascinanti sconosciuti tradita da un’inquietante espressione beata e trasognata.

Nonostante la pressante sensazione di panico che l’attanagliava decise di alzarsi e dirigersi verso l’unico posto dove avrebbe potuto calmare i propri nervi.

Si infilò una felpa sopra il pigiama pesante e con passo furtivo aprì la porta, ritrovandosi nel corridoio deserto dell’albergo. Trattenendo a stento la voglia di urlare, ingoiò paura e panico e prendendo coraggio bussò frettolosamente alla porta che aveva davanti.

Si udì un borbottio infastidito, un passo strascicato e lo scatto cigolante di una serratura che si apriva.

La faccia di uno Shinichi piuttosto scocciato e leggermente infastidito fece capolino dalla camera.

«Ci avrei scommesso che saresti venuta!» esclamò squadrandola piuttosto divertito

«E’ tutta colpa tua! Non avresti dovuto raccontarmi una storia del genere!»

«Ma se sei stata tu a costringermi a raccontanterla!»

«Si ma ti saresti dovuto imporre! Frenarmi o avvertirmi perlomeno!»

«Testarda come sei non mi avresti minimamente ascoltato!»

«Ti sembra il momento di urlare questo?! Sono le due di notte passate!»

«Appunto! Dovremmo dormire a quest’ora! Cosa che stavo appunto facendo prima “Miss-Fifona” partisse all’attacco!»

«Oh lo sai che non riesco a dormire!» borbottò, dopo l’ennesima linguaccia

«Lo supponevo,infondo non hai toccato cibo e hai passato l’intera serata a guardare con sguardo vacuo e piuttosto terrorizzato fuori dalla finestra, mentre la tempesta di neve infuriava.» la rimproverò con sorrisetto irritante

«Hai intenzione di farmi entrare sì o no? Qui si gela!» esclamò lei con veemenza, interrompendolo e battendo i denti teatralmente

Seguì uno sbuffo da parte dell’amico, che trattenendo un sorriso divertito per le circostanze, si fece da parte per farla entrare. Solo quando sentì la porta richiudersi alle sue spalle, Ran poté tirare un sospiro di sollievo.

«Ehi ma il letto di Keichi è vuoto! Dove è andato?» chiese dopo una veloce occhiata alla stanza semibuia

«Oh, è nella stanza di Ando, pare che si siano riuniti là per guardare alcuni film … » concluse, distogliendo lo sguardo per mascherare un certo, crescente imbarazzo

«Ah, capisco … » borbottò nervosamente lei, capendo l’allusione

«Bè sei sempre il solito asociale! Non ti tradisci mai! Scommetto che hai passato di nuovo la notte su qualche romanzo giallo!» disse lei con sorrisetto beffardo, sedendosi sul letto vuoto di fronte a lui, decisa a punzecchiarlo

«Invece ti sbagli di grosso; Sai bene che mia mamma mi ha severamente vietato di portare libri in gita, minacciandomi caldamente. Ma fortunatamente ho trovato qualcosa di altrettanto interessante … » concluse con ghigno allusivo

«Ah ti riferisci al caso … » gli rispose, ignorando volutamente il suo diabolico sarcasmo

«Meglio cambiare argomento?» suggerì lui notando il suo crescente pallore

«Meglio, molto meglio … »

«Anche se non capisco come una storia del genere possa terrorizzarti! Neppure i bambini ci credono!» esclamò sdraiandosi stancamente sul letto disfatto

«Preferirei non parlarne … » sospirò, imitandolo

«Ma non capisco come … »

«Shinichi!» lo zittì lei, glaciale

«Oh, come vuoi! E sentiamo, venendo qui che cosa aspettavi di trovare?»

A quella domanda Ran avvampò violentemente: in fondo non sapeva neanche lei perché era venuta da lui, era come se i suoi piedi si fossero mossi in automatico, ripetendo una consuetudine per loro ormai naturale.

«Bè, ecco io … Sonoko dormiva … non sapevo che fare … insomma … » borbottò, tradendo un certo imbarazzo

Diventava davvero adorabile quando veniva messa alle strette, si ritrovò a pensare Shinichi, intento ad osservarla sovrappensiero.

«Vuoi restare a dormire?» si lasciò sfuggire, rendendosi conto troppo tardi di ciò che aveva appena detto, consapevolezza che fece capolino, accompagnata da un vivace colorito acceso che lo fece balbettare impacciato

«Cioè, v-volevo dire … i-io non … »

«Dici davvero?» sussurrò lei, frenando il suo imbarazzo, e abbassando lo sguardo nervosa

Shinichi si stupì della sua reazione pacata e controllata, si aspettava di essere apostrofato come “pazzo maniaco” o, peggio, di essere picchiato a sangue, per aver osato tanto … non pensava certo di metterla in difficoltà!

«Se ti va sì … il letto è libero dopotutto» disse, meravigliandosi del suo stesso coraggio

Ran sollevò lo sguardo, incrociando gli occhi blu dell’amico, soppesando l’offerta che l’aveva colta del tutto impreparata.

In fondo erano quasi le 3 meno un quarto, tardissimo insomma, e lei stava davvero morendo di sonno: di tornare in camera, poi, non se parlava certo!

«Okay» disse con un lieve sospiro liberatorio, poco prima di tuffarsi sotto il caldo piumone;

Poi chiuse gli occhi, trattenendo a stento un sorrisino compiaciuto.

«Buonanotte» sussurrò con voce ovattata ma riconoscente

«Buonanotte» borbottò lui di rimando, intento a sprimacciarsi il cuscino e a trattenere il suo infantile compiacimento

Dopodiché si allungò verso la lampadina situata sul comodino che li divideva, cosa che provocò la fulminea e inaspettata reazione di Ran.

«Noo!» esclamò secca e concisa, minacciosa ma allo stesso tempo implorante

«Che cosa sarebbe a dire “noo”?» ribatté lui, intuendo già la sua risposta

«Ti prego lasciala accesa!» lo scongiurò lei, completamente paonazza

«Stai scherzando vero? Ti prego dimmi che stai scherzando!»

«Per favore Shinichiii!»

Ci fu un competitivo gioco di sguardi, che culminò con la vittoria della karateka, per la “gioia” del povero detective, che esasperato si diresse verso il suo letto con passo strascicato e sofferto.

«Faccio finta di non conoscerti!» concluse, dandole le spalle, la voce carica di rimprovero

«Antipatico!» brontolò la ragazza, lanciandogli la sua ciabatta sinistra

«Comunque … » riprese a dire poi, osservandolo seria

«Uhm?»

«Grazie!» mormorò, prima di sotterrare la faccia bollente sotto il cuscino

«Tsk! Vedi piuttosto di dormire, testona!» le rispose sogghignando divertito, ignorando le sue borbottate proteste e nascondendo a stento l’immensa felicità per averla lì accanto.

 •  •

Ovviamente fu Sonoko a beccarli il mattino seguente, insospettita dal ritardo di una Ran solitamente mattiniera  e dai continui sbadigli di un Kudo piuttosto distratto e assente, addirittura più del solito!

Naturalmente riuscì a farli confessare prima di pranzo, minacciando di rincarare la dose di pettegolezzi sul loro conto, ma fortunatamente arrivarono ad un sano e comune accordo: gelato gratis per un mese, e il numero di cellulare dell’intera squadra di calcio del Teitan!

•P.S.• Cavoliiii ma da quanto tempo non aggiornavo??
Acciderboliii XD
Capisco che vogliate linciarmi ma ho delle buone ragioni!!
Diploma, studiare per l'università, nuovo lavoro, compleanno, vacanza in Grecia, pigrizia estiva, mancanza di ispirazione ... etc
Cercate di perdonarmiii!
Non volevo scrivere stupidate così ho aspettato l'idea giusta!
Spero che questo capitolo porti una bella rinfrescata in questo torrido mese!
Bacioni!!
 

   
 
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