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Autore: peluche    29/08/2012    22 recensioni
«Non hai ancora dimenticato Amber?» Gli chiesi ridendo,voltandomi.
«Oh no,ho ancora bisogno di te.» Mi disse scherzoso,avvicinandomi al suo corpo.
«Di me?» Gli chiesi,riprendendolo.
«Non di te,del sesso.» Mi disse soddisfatto,mentre iniziava a farmi scivolare via l'asciugamano. Lo fermai e mi guardò confuso.
«Ci utilizziamo a vicenda per il nostro divertimento?» Ci pensò un po' su e poi annuì divertito.
«A una condizione.» Sbuffò.
«Dobbiamo continuare ancora a parlare? - lo guardai serio – va bene,quale?»
«Solo sesso. Non ti devi innamorare di me.» Gli dissi secca. Lui mi guardò come se avesse già la vittoria in tasca.
«Tu ti innamorerai di me.» Mi disse poco dopo,accarezzandomi una guancia.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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AMICI DI LETTO -
capitolo 19.

 

 

 

BOOM-
La palla da calcio sbattè violentemente contro la finestra della mia camera e mi fece aprire all'istante gli occhi,risvegliandomi in modo un po' troppo violento. I ragazzi era da un po' che amavano giocare sotto il dormitorio femminile per infastidire noi ragazze e magari rimorchiare qualche scema. Ma a me provocavano solo disturbo,soprattutto dopo una nottata del genere. Mi alzai per chiudere le tende e aprì la porta per andare in cucina. Subito sentì odore di caffè e ringraziai il cielo che almeno quel giorno una delle mie due migliori amica si era decisa a prepararmi qualcosa.
«Sto sognando o qualcuna di voi sta preparando del caffè.» Dissi,annusando qua e là.
«Veramente quel qualcuno sono io e si,ho preparato il caffè.» Al posto o di Elle o di Dana apparve Louis,con due tazze di caffè in mano. In quel momento mi ricordai della scorsa notte,di come ero finita in un vicolo buio,di come lui mi aveva trovata e caricata sulla macchina e di come,con l'aiuto di Elle,mi aveva trascinata a letto.
«Sei ancora qui..» Dissi,portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio,imbarazzata.
«Spero non ti abbia svegliata io.» Mi offri la tazza e prendemmo posto sul divano.
«No,ma sai in questa università ci sono ragazzi così intelligenti che sono convinti di poter rimorchiare lanciando il pallone da calcio sulle finestre delle nostre camere.» Presi fiato e bevvi un sorso di caffè.
«Wow! I modi di rimorchiare sono davvero cambiati.» Disse lui,ridendo.
«Dove sono Elle e Dana?»
«A lezione.» Rispose,bevendo un sorso. Annuì incerta e poi abbassai lo sguardo,iniziando a giocare con il cucchiaino.
«Zoe.. - richiamò la mia attenzione facendomi alzare la testa – che ti succede?»
Rigirai ancora una volta il cucchiaino nella tazza,senza sapere esattamente cosa rispondere. Forse neanche sapevo cosa mi stava succedendo..o forse non volevo semplicemente ammetterlo.
«Non lo so.. prima era tutto così semplice.. mi divertivo,niente di impegnativo..»
«E ti sembra una cosa positiva?» Louis mi fece quella domanda quasi come un rimprovero. Iniziai a riflettere e mi resi conto che non aveva tutti i torti.
«Hai diciannove anni Zoe, - proseguì – non devi per forza divertirti in questo modo.. puoi divertirti anche impegnandoti in qualcosa,questo fanno le persone mature.»
«Bè,allora forse non sono abbastanza matura.» feci spallucce.
«No,non credo.. - lo fissai per cercare di capire dove volesse arrivare – il tuo problema è che sei terrorizzata dal fatto di poterti innamorare di qualcuno.. hai paura perchè non credi di essere abbastanza per qualcuno,non credi al fatto che qualcuno possa veramente innamorarsi di te e che ti possa rendere felice.. e questo sai perchè? Perchè hai permesso a uno stronzo di renderti insicura e.. vulnerabile. - rimasi ad ascoltarlo,rendendomi sempre più conto di quanto avesse ragione – Ti ricordi cosa ti ho detto quando siamo usciti per il regalo di Elle?»
«Non rinunciare all'amore.» Lo citai,sorridendo.
«Allora quel tuo cervellino funziona.» Disse,pizzicandomi la spalla e facendomi ridere.
«Stai facendo la stessa cosa tu con Elle?» Gli domandai.
«Ci stavo provando.. ma ieri sera le ho detto che la amavo e lei.. lei non ha risposto.» Spalancai gli occhi,confusa. Ma che diamine le era preso a quella gallinella? Era andata dietro a Louis sin dal primo giorno che l'aveva conosciuto e ora si stava tirando indietro?
«Sono sicura che te lo dirà.. presto.»
«Già..» Non riuscì a dire altro che in quel momento bussarono alla porta.
«Vai tu,io vado al bagno.» Louis si alzò dal divano andando verso la camera e io andai ad aprire la porta. Mi trovai davanti due grandi occhi neri e un viso così piccolo e adorabile da volerlo tener stretto tra le braccia.
«Safaa!!» Esclamai,sorridendo. Ma un momento.. che ci faceva lì?
«Posso entrare?» Mi chiese,con la sua solita vocina tenera.
«Hai fatto di nuovo l'autostop?» Chiesi allarmata mentre la osservavo sedersi sullo sgabello. Non mi rispose,si limitò a sospirare come se fosse in ansia.
«Safaa va tutto bene?» Le chiesi,mentre le versavo in un bicchiere un po' di latte. Non rispose e quando le avvicinai il bicchiere con il latte,lo spostò con la mano.
«Safaa?» Louis tornò dal bagno e quando vide la bambina la guardò confuso,sedendosi sullo sgabello accanto a lei.
«Ok non vuoi il latte.. vuoi un po' di biscotti? Un muffin?» Provai ancora,deliziandola con porcherie varie che di solito i bambini non rifiutano mai.
«Non voglio nessun stupidissimo biscotto o muffin! Voglio solo che tu ci vada a parlare,devi farlo!» Si mise a urlare improvvisamente e l'adulta che avevo visto fino a quel momento scomparve dando spazio alla bambina con la voce strillante che c'era in lei.
«Parlare? Parlare con chi?» Io e Louis ci guardammo,entrambi confusi.
«Con Zayn,mio fratello! Con chi sennò?! Avevi detto di volergli bene e invece sono tutte balle!» Si alzò di colpo e scappò nell'altra stanza,sbattendo la porta. Feci segno a Louis di aspettarmi lì e andai dalla piccola,trovandola sul letto in lacrime. Mi sedetti accanto a lei e quando provai a sfiorarle la schiena con la mano si ritirò frettolosamente.
«Piccola,ascolta.. io voglio bene a Zayn e ne voglio a te.» Iniziai.
«Non dire bugie! Se gli avessi voluto davvero bene non lo avresti abbandonato..»
«Safaa! - Urlai,senza pensarci – Non puoi capire,hai solo otto anni!» La bambina smise di piangere di colpo e mi guardò,spaventata.
«Scusa,mi dispiace.. non volevo alzare la voce ma Safaa,io voglio bene a tuo fratello,davvero!»
«Allora perchè lasci che si faccia del male?» Mi chiese,strofinandosi l'occhio con la mano.
«Io non lascio che si faccia del male..»
«Si invece! - Urlò questa volta lei – Non viene più a trovarmi e quando lo incontro per strada ha sempre qualcosa di viola sulla faccia! Riportami mio fratello Zoe,devi farlo!» La guardai negli occhi,quegli occhi gonfi,pieni di lacrime.
«Safaa,io..» Cercai di dire e la bambina saltò giù dal letto,furiosa.
«Pensavo mi avresti aiutata, - disse singhiozzando – mi sbagliavo,io ti odio!» Aprì la porta di colpo e scappò via,uscendo dalla camera. Le corsi dietro urlando il suo nome ma Louis mi fermò prima che potessi uscire dalla porta.
«Lasciala.. vado io.» Mi disse,infilandosi il cappotto.

 

«Il contagio della Rosolia avviene con il contatto diretto tra individui..» L'orologio segnava le due di notte e io non riuscivo a imparare quei semplici concetti perchè avevo in testa solo una cosa: il volto pieno di lacrime di Safaa. Era assurdo pensare una cosa simile la notte prima dell'esame più importante della mia vita. Proprio assurdo.
«Zoe,perchè non spegni quella dannata luce e ti corichi?» Si lamentò Elle,girandosi su un fianco. Sbuffai. Cosa voleva dire Safaa quando ha detto che Zayn si stava facendo del male? Studiare in quel momento era diventato inutile,così spensi la luce,presi il telefonino dalla borsa e andai sul divano. Avevo bisogno di parlare con qualcuno e l'unica persona che mi veniva in mente in quel momento era mio padre.
Zoe? Che succede?
«Ehi papà! Non riesco a dormire..»
Sei sempre stata in ansia il giorno prima di un esame importante.
«Non riguarda l'esame papà.. penso di avere una cosa in sospeso e non faccio altro che pensarci.»
Cosa? Zoe è ridicolo,vai a dormire e vedrai che domani..
«Sono seria papà! Non riesco a dormire perchè ho questa cosa in testa e se prima non la risolvo penso che non potrò neanche fare l'esame domani!»
E allora che ci fai ancora lì ferma?
«Aspetta,cosa?»
Zoe Fraherty,cosa ti ho insegnato? Di non lasciare mai niente in sospeso e di affrontare le tue paure! Risolvi le tue cose bambina mia e domani andrai alla grande!
«Grazie papà,ti voglio bene!»
Anche io tesoro,sei la mia bambina.
Chiusi la telefonata e corsi in camera a cambiarmi. Presi un jeans,una felpa e mi infilai le converse di Dana che trovai ai piedi del letto. Nella confusione sbattei contro il letto di Elle che alzò il busto tenendo ancora gli occhi chiusi.
«Ma che stai facendo?»
«Elle devo uscire per risolvere una cosa,se fanno un'ispezione coprimi!.» La mia amica fece una strana smorfia con la faccia per poi rimettersi giù spiaccicando la testa al cuscino. Lo presi per un ok. Afferrai il cappotto e scesi in punta di piedi nel cortile per poi iniziare a correre e arrivare al mio motorino. La sera c'era sempre freddo e sul due ruote rischiavi di gelarti qualsiasi cosa.. anche le orecchie. Non sapevo perchè lo stavo facendo ma mio padre aveva ragione! Non bisognava mai lasciare le cose in sospeso e quello con Zayn era un capitolo da finire. Così posteggiai di fronte al suo portone e mi tolsi il casco,mettendolo nello scompartimento. Alzai gli occhi al cielo e vidi dalle finestre le luci spente. A un tratto però qualcosa attirò la mia attenzione. Della gente urlava,ma non erano urla di paura.. urla di.. incitamento. Osservai il vicolo accanto al palazzo e vidi un gruppo di persone accerchiate che agitavano le mani al cielo. Mi avvicinai incuriosita e al centro dell'ammucchiata vidi due che se ne stavano dando di santa ragione. Ma non sembrava il solito litigio,erano davvero ben organizzati. Arbitro,fasce alle mani e..
«Zayn?» Quando lo vidi il suo avversario ricevette un duro gancio destro e lui sorrise,soddisfatto.
«Zayn!» Urlai,avvicinandomi. Mi feci spazio tra la folla ma gli uomini non avevano intenzione di farmi passare e poi successe tutto in un attimo.. i nostri sguardi si incrociarono e lui rimase lì,immobile. Confuso,arrabbiato.. forse sorpreso. E l'altro ne approfittò,dandogli un calcio sulla mascella che lo fece girare dall'altro lato e sputare sangue.
«Zayn!» Urlai ancora,vedendolo cadere a terra.
«Hai finito di rompere i coglioni,stronzetto.» Disse quello,sputandogli di sopra. Riuscì a formare una voragine e mi accasciai al suo fianco,scuotendolo.
«Zayn ti prego rispondimi! Ti prego,ti prego!» Lo misi a pancia su e notai le labbra spaccate e il naso che non smetteva di perdere sangue.
«Abbiamo un nuovo campione signori e signori!» Annunciò l'arbitro,alzando il braccio del bestione.
«Ma che diamine..» Farfugliò Zayn,fissandomi. Si alzò da terra barcollando e si appoggiò al muro.
«Cosa diavolo sei venuta a fare qui?» Mi chiese,con ribrezzo. Non aspettò neanche la mia risposta,iniziò a camminare per raggiungere il palazzo. Lo seguì cercando di aiutarlo ma ogni volta che ci provavo mi spingeva via. Arrivammo al suo appartamento e quando ci entrai era come se lì dentro qualcuno ci avesse combattuto.
«Metti un po' di ghiaccio.» Gli urlai dietro,mentre lui andava in cucina. Notai vestiti ovunque e.. reggiseni.
«Povero amore mio,che ti hanno fatto?» Avevo già sentito quella voce. Quella voce così sensuale e.. fastidiosa. Sbirciai dentro la stanza e trovai Amber in intimo,avvinghiata al collo di Zayn e notai il tatuaggio che aveva sul corpo. Sbaglio o era uguale a quello di Zayn?
«Ero ridotto peggio l'altra volta.» Sorrise lui,baciandola sul collo.
«Se avete finito,Zayn vorrei parlarti.» Dissi all'improvviso,intromettendomi. Non volevo perdere tempo e non avrei mai permesso ad Amber di farmelo sprecare.
«Sai cos'è? Io non ho proprio niente da dirti.» Rispose lui al suo posto.
«Tranquillo,non morde! - disse lei ironica – Parlate pure,io vado a fumare una sigaretta.» Si infilò una maglietta un po' troppo larga presa lì per terra e uscì dall'appartamento.
«Che stai combinando? E' questo che facevi? Stupidi incontri di box?» Iniziai.
«Non sai di che parli.» Prese una birra dal frigo e mi superò,sbattendomi con la spalla.
«Ti servivano soldi per la droga? Hai iniziato a farti le canne?»
«Uo uo frena! Cosa diamine ti da il diritto di venire qui e accusarmi di queste cose? Dio?»
«Credimi Zayn,vederti era l'ultimo dei miei pensieri ma Louis,che tra l'altro è il tuo migliore amico se l'avessi dimenticato,è venuto da me a supplicarmi affinchè ti parlassi e io non gli ho dato retta,fin quando stamattina tua sorella di otto anni si è presentata a casa mia in lacrime perchè rivuole suo fratello!» Urlai,gesticolando nervosamente.
«La andrò a trovare,non deve preoccuparsi.» Disse con poco interesse. Furiosa gli andai contro e lo presi dal braccio per farlo girare in malo modo.
«Vuoi rovinarti la vita? Bene! Ma non rovinarla anche agli altri! Tua sorella,la tua famiglia,il i tuoi amici.. non pensi a loro?»
«Ho iniziato a fare a botte non perchè mi divertiva,o per comprarmi della roba come sostieni tu ma per portare qualche spicciolo a casa! Proprio così Zoe! Secondo te perchè la mia famiglia abita in quel vicolo? Non abbiamo un soldo,il compagno di mia madre ha perso il lavoro e quello era l'unico modo per fare soldi.. fin quando tutto questo è servito a farmi sfogare!»
«Se ce l'hai con me non prendertela con te stesso! Forse un giorno potrei amarti come tu ami me ma..»
«Amarti? Come faccio ad amare una persona che pensa solo al divertimento? Io ho capito cosa ti piace.. il divertimento,lo spasso.» Si avvicinò in modo brutale,mise le sue mani sui miei fianchi e mi tirò a se iniziando a baciarmi violentemente e a mordermi su tutto il collo.
«Perchè a Zoe Fraherty piace questo,vero?» Cercai di spingerlo via mentre con una mano andò sui miei jeans per cercare di toglierli. Lo allontanai con un calcio,facendolo arrivare sul divano. Mi fece paura,come non aveva mai fatto prima.
«Spero tu ti possa innamorare di uno stronzo e che lui ti lasci,dopo avergli detto che lo amavi.» Mi disse,ridendo tra se.
«Già fatto,figlio di puttana.» Gli occhi mi si gonfiarono e si riempirono di lacrime. Pensai a Natan,alla sera di quando gli avevo detto ti amo,a quando avevo deciso di concedermi completamente e alla visione di lui e Hollie a letto insieme. Arrivai alla porta e mi voltai ancora una volta verso Zayn.
«Sai hai ragione,io sarò anche una stronza,che ha paura di soffrire.. ma tua sorella non si merita tutto questo. Non rovinarti la vita per me,le manchi.. sei il suo eroe Zayn,e ogni bambina a 8 anni ha bisogno di un eroe.. non di un fratello ubriaco e conciato male. - tirai su col naso – Addio.» Me ne andai lasciandolo lì,con la sua stupida bottiglia di birra e il suo malumore. Ma ero soddisfatta.. non mi piaceva cos'era diventato e forse questo mi avrebbe aiutata a dimenticarlo. Avrei fatto il mio esame quella mattina e sarei diventata un bravo medico. Quello era il mio obiettivo.

 

«Mettete giù le penneeee.. adesso!» Segnai l'ultima crocetta con soddisfazione e misi giù la penna. Guardai il mio esame con un sorriso sulla faccia e attesi che il professore lo togliesse dal banco. Mio padre aveva ragione,come sempre. Se risolvevo le cose tutto sarebbe andato per il verso giusto. E quell'indifferenza che provavo nei confronti di Zayn mi aveva aiutata. Mi aveva fatto fare un esame coi fiocchi.
«Complimenti signorina Fraherty, - mi disse il professore una volta alla cattedra per sapere i risultati – saremo lieti di averla per i corridoi del nostro ospedale.» Urlai senza neanche pensarci. Iniziai a ridere,piangere di gioia. Troppa gioia.
«Te l'avevo detto che la facevamo!» Mi urlò Adam una volta fuori,sollevandomi da terra e facendomi girare.
«Non ci posso credere! Devo dirlo subito ad Elle e Dana!» Quando rimisi i piedi a terra scappai subito verso il mio dormitorio. Quella mattina c'erano solo esami e da quanto sapevo loro non ne avevano così dovevano essere lì per forza. Aprì la porta di scatto ed entrai trovandole sul divano.
«Sono passata! - Urlai,saltellando – Non vedo l'ora di dirlo a mio padre!» Presi soddisfatta il telefono e Dana si alzò per levarmelo di mano.
«Non risponderà.. - mi disse – Zoe,è meglio che ti siedi.»
«Che vuol dire non risponderà? - osservai le mie amiche e notai che Elle aveva le guance rigate dalle lacrime – Che avete?»
«Zoe,siediti ti prego.» Continuò Dana.
«Non ho nessuna voglia di sedermi! Mi state spaventando,dimmi che succede!»
«Zoe credo che sia meglio..»
«Dana! Che succede!»
«Ha chiamato tua madre.. tuo padre stava andando a lavoro,un camion è passato col rosso e.. l'ha investito.» La mia amica era in preda ai singhiozzi ed Elle soffocò il viso su un cuscino.
«Investito? Vuoi dire che è in ospedale? Sta.. sta bene?» Chiesi,con la voce tremante.
«Zoe mi dispiace! - Dana si alzò per mettermi la mani sulle spalle – E' morto sul colpo.» Quelle parole mi colpirono come una pallottola al cuore. Morto-sul-colpo. Mio padre. Morto-sul-colpo-Morto-sul-colpo-Morto-sul-colpo.....

 

 

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Salve bella gente :) Lo so,il capitolo è un po' lungo ma ci voleva! E so anche che è parecchio triste da molti punti di vista.. sappiate che avevo pensato alla morte del padre di Zoe già a inizio storia ed è per questo che rafforzavo sempre il loro rapporto. Zayn è cambiato.. è diventato menefreghista e non vede più le ragazze come una volta. Vedremo dal prossimo capitolo in poi che i caratteri dei due cambieranno ancora una volta,o forse torneranno quelli di un tempo.. boh chissà :D E vi anticipo che succederà qualcosina anche tra Louis ed Elle,qualcosina di non tanto piacevole. Vi avverto,il prossimo capitolo penso che sarà il più triste in assoluto. Zoe si chiuderà in se stessa,non riuscirà più a sentire nulla.. forse neanche il dolore. O semplicemente è la nostra ragazza che vuole proteggersi.. come sempre. Finalmente avete scoperto la causa dei lividi di Zayn. Faceva a botte solo per guadagnare un po' di soldi per aiutare la sua famiglia :) E TADAAAAN,adesso a Zoe è rimasta solo Crudelia e vedremo come si svilupperà il loro rapporto!:) Bacini <3
 

  
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