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Autore: Bolt_giamaica    30/08/2012    0 recensioni
"Si mamma, non è un semplice ritardo, sono io."
Questa storia parla di un periodo immaginario in cui una strana ma familiare figura appare. E' la mia prima storia quindi siate magnanimi! :)
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Gohan, Nuovo personaggio, Vegeta
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ikuko. Ikuko, sveglia!”
Mmmmche c’è?” Infastidita dalla luce, nascose la testa sotto il cuscino.
Bulma sorrise, divertita “Dai dormigliona, svegliati! C’è una bellissima giornata fuori, guarda!” Tirò ancora di più le tende in modo che il sole entrasse del tutto.
Mmmmhosmmonno lasciami in pace!”
Dai che c’è una sorpresa per te!
La parola “sorpresa” la svegliò del tutto. “Dammi un minuto.”
Bulma rise, soddisfatta. Figlia di Sayan o no, nessuno sapeva resistere alle sorprese.
 
Dopo essersi vestita ed aver sorseggiato un caffè caldo, indispensabile per iniziare bene la mattinata, Ikuko corse in giardino dove l’aspettavano tutti, tutti tranne Vegeta, che ovviamente era corso nella Gravity Room ad allenarsi.
 
Al centro del giardino spuntava un’enorme navicella color bianca avorio, pronta per lei.
Allora che ne pensi tesoro?”  Lo scienziato era ansioso di condurla dentro e mostrarle tutti i comfort di cui era dotata “Questa è una signora navicella, raggiungerai Nameek in un batter d’occhio! Vieni dentro, che ti mostro tutto!”
Mmm no grazie, basta che mi fai vedere come si usa, il resto non mi interessa, vorrei andare ad allenarmi, Vegeta è già andato?” Si guardava intorno, fremente. Non riusciva a stare ferma, ardeva dalla voglia di seguire il padre.
Si si vai, dobbiamo riuscire a metterla in una capsula, ti chiamo quando è pronta, poi ti facciamo vedere come funziona. Vai!”
Veloce Ikuko raggiunse la Gravity Room.
 
Mio Dio, quella ragazza è così somigliante a Vegeta! Non trovi cara?”
Oh si mamma, voglio proprio vedere come farò quando nascerà, sarà da impazzire questa casa!”  Risero tutti insieme, immaginando un futuro tutt’altro che triste.
Beh papà, se non ti dispiace inizierei già a lavorarci su, che dici?”
“Va bene dai, andiamo.” E si incamminarono verso il laboratorio.
 
Allora che intendi fare?” Parlava a fatica, la voce rotta dallo sforzo. Altre venti flessioni e avrebbe alzato la gravità.
Scusa?”
“Hai capito.” Odiava ripetersi.
Ah si, non lo so, devo pensarci. Credo che lo farò soffrire, si!”
Mpf.”
“Taci vecchio, faccio quello che voglio. Vuoi fare a pugni?” Sorrise, guardando il padre, impaziente.
No, lasciami in pace.”
“Eddai!”
“NO-O.”
“Come sei noioso.”Riprese ad allenarsi, riflettendo sul proprio futuro.
 
Gohan atterrò nel giardino della Capsule Corporation, con lo scopo di porre fine una volta per tutte a quell’assurda storia. Non aveva intenzione di battersi con lei, voleva farla ragionare, era abbastanza intelligente per capire. Suonò alla porta, un brivido molto umano gli percorse la schiena.
Mrs  Brief corse ad aprire la porta. “Ooh ciao caro, che piacere vederti! Cerchi Ikuko? Un amore di ragazza! Vieni dentro, vuoi un po’ di tè? Qualche dolcetto mentre aspetti?”
“No, grazie signora, mi potreste dire dove posso trovare Ikuko? E’ importante, vorrei parlare.”
“Girati.” Ikuko si era avvicinata lentamente, azzerata l’aurea il suoi passi si erano fatti silenziosi e la sua presenza impercettibile.
Ti ho sentito arrivare, ero nella Gravity Room. Che vuoi?”
“Vorrei riuscire a parlarti. Capisco la tua rabbia e la tua brama di vedetta, ma io non voglio combattere e non voglio neanche morire. Non ho idea di cosa sia successo, ma quando tornerai nel futuro e farai ritornare in vita tutti, sono sicuro che Gohan del futuro si scuserà personalmente e darà le sue spiegazioni. E se è la paura che io uccida per sbaglio questo piccolo Trunks che ti spinge ad odiarmi, non ti preoccupare, ora che sono venuto a conoscenza dell’errore del mio alter ego, starò più attento, non commetterò gli stessi sbagli. Il futuro non è inciso su una pietra, tu ne sei la prova vivente. Permettimi di dimostrare che con la forza di volontà tutto puo’ cambiare!”  Chiuse la bocca, capendo di non aver più niente da dire. Sperò con tutte le sue forze di essersi spiegato bene.
 
Ikuko rise, come forzata, battendo le mani. “Complimenti, ma che bel discorsetto!” La risata si spense in un attimo e il viso assunse un’espressione seria come la morte.
Se fosse per me ti farei diventare polvere in questo istante. “
 “Tuttavia”Continuò “Mi sono arrivati ordini dall’alto e sono costretta a risparmiarti. No, è inutile che guardi Vegeta, non è stato lui, scommetto che il suo disprezzo per te è quasi pari al mio.”
Ma io ti ho salvato la vita, come puoi disprezzarmi ancora?” Quel grido parve come un imprecazione, una frase intrisa di delusione cocente.
“E’ vero e per questo ti ringrazio. Ma non attenua che tu abbia ucciso mio fratello. Potrai rifarti con l’Ikuko che nascerà a febbraio, se ci riesci. E ora vattene, non sopporto la tua vista per troppo tempo.”
Ma io..”
“Ti consiglio caldamente di andartene. Potrei sempre cambiare idea.”
Abbattuto, Gohan prese il volo. «Incredibile, non ho mai visto persona più ostinata e crudele. Cosa l’ha resa così fredda e asettica? Non credo proprio che sia così solo perché il fratellino è rimasto ucciso. Tutti quelli che conosceva sono rimasti uccisi nel suo presente. Perché è così arrabbiata dentro? Sarà perché è figlia di Vegeta, molto probabilmente è così di indole.»
 
E’ così che fai soffrire la gente? No perché conosco un modo molto più semplice ed efficace.”  Vegeta guardava il cielo, nel quale era ancora visibile la figura del ragazzo appena partito.
Ma smettila. Non credo che sia comunque felice come sono andate le cose. Aveva un’aria così turbata. Non capisco come mai tutti cercano di capirmi e di piacermi. Solitamente si arrendono tutti al primo colpo. Sono una persona ha capito.” Sorrise, felice di lasciare quel dubbio nella mente del padre.
Sai che mi interessa. Vado un po’ ad allenarmi prima che sia pronta la cena.”
“Vengo con te.” Si sentiva felice, felice come non era mai stata prima. Era diverso da quello che aveva provato in passato. Credeva che quello che la soddisfava di più fosse quell’attimo prima che una persona le morisse davanti agli occhi. Si sentiva euforica, eccitata. Si rese conto che quella era una felicità illusoria, che durava quei pochi secondi nei quali le persone si trasformavano in corpi inanimati. No, ora provava vera felicità, duratura,stabile. Il padre non le aveva ai fatto domande, impicciandosi dei suoi affari, la prendeva così com’era. L’unico che l’aveva capita senza troppi sforzi. Entrambi odiavano parlare troppo, dare spiegazioni, sprecarsi in inutili chiacchere, dicevano quello che pensavano, stop, niente di più. Prendere o lasciare, non troppo facili da prendere, troppo difficili da lasciare. Così era ed entrambi si erano capiti creando un legame invisibile ma forte come l’acciaio.
 
                                                              * * *
 
Oh tesoro mi mancherai tantissimo, mi raccomando, fai la brava nel futuro, fai rivivere tutti e salutameli di cuore! Stai attenta, ti voglio tanto bene, non lo dimenticare!”
“Si, si mamma ho capito! Ciao. Ciao nonni! Bene, ora vado.”
“Tuo padre l’hai salutato?”
“Eh? An già, ciao principe, sempre il migliore eh? Ah!”  Con un largo sorrise entrò nella navicella.
«Bene, e ora via, verso il futuro! O il passato? Mah.»Salutata da tutti, la madre con le lacrime che cadevano copiose, i nonni che si sbracciavano e il padre in un angolo che la guardava intensamente, partì per tornare al suo futuro, pronta  per una nuova vita.
  
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