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Autore: Vandel    31/08/2012    1 recensioni
-Chiacchierare con lei, anche solo del più e del meno, mi piaceva. Accompagnarla fu un ottimo passatempo, oltre che una galanteria!-cit. dal testo
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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I miei passi si affrettarono macinando l’asfalto. Guardo l’orologio: le 20:56. È tardi, accidenti! 
Attorno a me il buio ha ormai inghiottito i contorni delle cose e sono rimaste solo le insegne luminose dei negozi ad indicarmi la via. A farmi compagnia una leggera brezza, tipica della notte estiva, di quelle che non danno fastidio, semmai sollievo.
Le suole si alzavano per poi ricadere frenetiche a terra, scricchiolando ogni qualvolta incontravano un sassolino fuori posto.
La cosa era assai ironica. Chiunque mi avesse visto trafelato su quella strada notturna avrebbe pensato che temessi qualche malintenzionato che potesse aggredirmi, invece la mia paura si volgeva a tutt’altro. Temevo l’ira di mia madre! Non osavo pensare al cazziatone kilometrico che mi sarei beccato una volta fatto il mio rientro. Avrei visto per la prima volta mia madre arrabbiarsi seriamente con me. Non succedeva mai. Lei mi imponeva condizioni, neanche troppo severe, che se io rispettavo, potevo fare quello che volevo. Era questo il nostro solenne patto! Ora però…brr a pensarci mi passava la voglia di rincasare. L’unico pensiero che mi teneva attivo era che sapevo che lo scopo era stato nobile! L’avevo accompagnata a casa, avevo impedito che andasse da sola nella notte, nonostante lei si fosse offerta. Una volta sotto casa mia, che era di passaggio, mi ero imposto senza sentire ragioni: l’avrei portata a casa sana e salva. Mi sono sentito un po’ eroe.
E poi niente poteva togliermi il gusto di rimanere un po’ da solo con lei. Tutto il giorno immersi tra gli amici, non ci eravamo quasi mai parlati singolarmente. Chiacchierare con lei, anche solo del più e del meno, mi piaceva. Accompagnarla fu un ottimo passatempo, oltre che una galanteria!  Lei non aveva detto niente, ma sapevo che ne era rimasta contenta. L’ho visto da come mi ha salutato una volta sotto casa sua. Accidenti se era bella! Il suo sorriso portava il sole anche in quella fredda notte. La sua mano, aperta nel saluto, sembrava scacciare ogni altro pensiero mi frullasse nella testa e si che ci mettevo un po’ a riprendermi. Quando la vidi sparire dietro il suo portone, con il rischio di essere appiccicoso, fu come se la realtà mi si gettasse in faccia di nuovo, dopo che si era fatta da parte per cedere il passo alla fantasia. Rimasi avvolto nel silenzio della sera. Ancora un brivido mi passava la schiena se ripensavo a lei. Meglio non farlo allora, almeno fino a quando non la rivedrò, l’indomani. Per oggi la mia dose di droga l’avevo avuta. Guardai l’orologio: le 21:07. Perché no…una corsetta in notturna ci stava tutta!
 
  
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