SONO IO
Cammino per il corridoio.
È mattina presto e sono
ancora assonnato.
Devo andare a lezione:
pozioni alla prima ora è proprio tragica. Nessuno
sopporta Piton, tranne i serpeverde ovviamente.
Scendo le scale più in
fretta che posso, non voglio arrivare tardi e partecipare alla lezione stando
seduto per terra fuori dall’aula.
Inizio a sentire delle
voci.
Riconosco le voci di Ron e
Hermione che litigano già di prima mattina.
Quei due mi faranno diventare
pazzo.
Mi sono di fronte, ma non
li raggiungo.
Improvvisamente sono da
tutt’altra parte.
Mi guardo intorno, ma il
buio pesto che c’è non mi permette di vedere niente.
“sono io” mi soffia in un
orecchio.
Ho i brividi dappertutto e
non mi sento molto lucido.
Eppure sono sicuro di non essere ubriaco. Piuttosto sono
confuso.
Sento le sue braccia
cingermi la vita e il suo caldo abbraccio mi procura ancora una volta i brividi.
Sento la sua mano
percorrermi il petto sbottonandomi, durante il percorso, la camicia.
La sua mano fredda si fa
strada sulle mie spalle e inizia a massaggiarmi in modo lento ma deciso. Le sue
labbra mi baciano la nuca, mentre io abbasso istintivamente il capo.
Le sue dita seguono il
profilo delle mie spalle, scendendo lungo le braccia che lascio ciondolare.
Sento le sue mani
dappertutto.
“chi sei?” chiedo in preda
all’eccitazione.
“sono io...” mi sussurra baciandomi un orecchio.
“io chi?”
“io... sono io...” ripete queste parole all’infinito mentre io continuo ad
eccitarmi al solo tocco delle sue mani, delle sue labbra.
Non so chi è, ma in questo
momento non è importante.
Odora i miei capelli e poi
mi bacia ripetutamente il collo e la nuca.
Prende la mano e in pochi
secondi riesco a sentire quanto è eccitato, quanto mi voglia.
Ho il suo sesso tra le
mani, dietro la mia schiena e non provo vergogna. E
neanche lui. Mi indica i movimenti da fare mentre
comincia già a gemere.
La sua mano abbandona la
mia, lasciandomi solo a compiere quell’arduo lavoro e ritorna sul mio petto.
Mi tocca i capezzoli per
poi scendere verso il basso ventre.
Mi accarezza i peli pubici
e questo mi mette un po’ in imbarazzo.
Afferra il mio sesso
pulsante attraverso i pantaloni.
“lo sapevo...” mi sussurra.
“c-cosa?” chiedo
ansimando.
“solo io...”
Mi appoggio il muro,
mentre sento il desiderio farsi più forte.
Ho bisogno delle sue
labbra sul mio corpo, sulle mie labbra.
Mi volto di scatto, con
l’impulso di baciarlo.
La sorpresa è enorme.
Rimango perplesso.
Penso infinite cose.
Solo due parole mi escono
dalle labbra.
“chi sei?”domando.
Nessuna risposta.
Formulo più volte la stessa
domanda, ma non ottengo risposta. Mi innervosisco.
E allora grido: “chi sei?!!!”
“chi seiii?!” urlai svegliandomi di scatto.
Mi posai una mano sul petto,
mentre continuavo a respirare affannosamente.
La camera era vuota e la
luce della luna entrava attraverso la finestra aperta.
Mi asciugai il sudore
della fronte, mentre il mio cuore batteva forte e sentivo caldo dappertutto.
Mi presi la testa tra le
mani pensando al sogno assurdo appena fatto.
Ripercorsi con la mente
tutta la scena.
Le sue mani, le sue labbra, il desiderio...
“chi sei?” chiesi infine cercando
una risposta.
Silenzio.
Poi si udì una voce.
La figura emerse
dall’ombra.
Riconobbi la chioma bionda
e il solito ghigno.
“sono io Potter...”
Fine