Nel sotto mondo c’era,
Un negozio di cappelli.
Matto era il cappellaio, creator di sogni e di cilindri.
Per ogni copricapo, sopra un nome era cucito
Per ogni individuo di quello strano mondo,
Un cilindro traboccante di sogni.
Alcuni erano grandi, altri piccini.
Alcuni stracolmi di sogni e desideri, che come stelle lucenti nella notte brillavano di speranza,altri sol fino a metà o ancor meno.
I colori della fantasia illuminavan la bottega, che assumeva un aspetto straordinario con colori e luci,uno stetoscopio della fantasia.
Di notte creava e creava, un capello per ogni nascituro.
Ma in un angolo appartato, buio e segreto a tutti
Egli teneva un cilindro vecchio e logoro,
Scucito per un lato e ormai scurito era il tessuto
Ma ancor si distingueva,
“Cilindro dei sogni di Tarrant Hightopp”
E qualvolta lo guardasse, una lacrima dorata scorreva lungo la guancia
Del cappellaio matto
Che accudiva i sogni di tutti,
Ma nessuno si curava dei suoi.
Ho scritto questa specie di testo-poesia, basato su di un sogno che ho fatto qualche notte fa.
Prego voi lettori di essere clementi, in quanto è la prima fanfiction se così si può chiamare, che pubblico.
Se avete delle critiche costruttive da fare, sono qui per ascoltare :)
Grazie mille a tutti coloro che la leggeranno,
se avete dritte da darmi per le prossime storie o per muovermi meglio nel sito, son sempre ben accette.
-StateOfEuphoria
Ho scritto questa specie di testo-poesia, basato su di un sogno che ho fatto qualche notte fa.
Prego voi lettori di essere clementi, in quanto è la prima fanfiction se così si può chiamare, che pubblico.
Se avete delle critiche costruttive da fare, sono qui per ascoltare :)
Grazie mille a tutti coloro che la leggeranno,
se avete dritte da darmi per le prossime storie o per muovermi meglio nel sito, son sempre ben accette.
-StateOfEuphoria