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Autore: alpha_omega    02/09/2012    3 recensioni
Questa è una cross-over basata sulla saga degli hunger games di Susan Collins.
Opal Koboi è diventata padrona del mondo e per far capire alla gente che qualsiasi tentativo di ribellione è inutile ha creato gli hunger games.
Ogni anno un ragazzo e una ragazza tra i dodici e i diciott'anni di ogni specie verranno estratti a sorte e dovranno sfidarsi in un arena per un combattimento sena regole all'ultimo sangue fra di loro in un macabro reality show dove dovranno accapparrarsi il favore degli sponsor, la casta sociale privilegiata da Opal che potranno mandare loro viveri e mezzi per sopravvivere nell arena .
Solo uno potrà ritornare a casa a riabbracciare i suoi cari.
Ma per farlo dovrà rinunciare a tutto ciò che lo rende uomo.
PS Artemis e CO non hanno mai vissuto alcuna avventura, I personaggi non si sono mai incontrati , e la guerra è stata fatta datutte le creature del popolo(umani compresi) contro una despota.
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
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Arena

Minerva Paradizo pulì il coltello su ciò che restava della tuta di Bombarda Sterro -Sette fatti, dieci da fare- disse quasi ridendo; si era autoproclamata leader dei favoriti, anche se sapeva perfettamente che non sarebbe stato per molto: loro erano in quattro contro sette; e una volta eiliminati quei sette avrebbero dovuto combattere l'uno contro l'altro, sempre che prima qualcuno non la tradisse...
Sopra di loro ci fu un ronzio; una navetta fece uscire dallo scafo un braccio metallico che prelevò il corpo del nano dal terreno per poi issarlo al suo interno; era così che facevano sparire i corpi dei morti nell'arena.
Camminarono per ancora mezzo chilometro, poi si accamparono su una distesa erbosa ai margini del cantiere vicino a un piccolo bosco;mentre piantavano la tenda presa dalla cornucopia, la ragazza vide un coniglio fare capolino da dietro un albero; prese la mira e lanciò.
Il coltello rimbalzò contro una parete invisibile per poi cadere a pochi passi da lei; lo raccolse -ehi ragazzi siamo arrivati al limite massimo dell'arena-.
Il troll provò a toccare il muro invisibile; ma fu subito sbalzato all'indietro -Un campo di forze- sibilò la goblin con rabbia; -Il cibo è a pochi metri da noi e non possiamo prenderlo-.
-Stai calma dolcezza; con il cibo della cornucopia potremmo mangiare a sazietà per un mese- disse Mervall, il folletto dell'uno -e puoi star certa che il gioco durerà molto meno di un mese- disse con un ghigno.
Minerva sbuffò; Mervall era il più sadico del gruppo, nel corso della giornata aveva imparato a conoscere i suoi nuovi alleati; Mervall le poteva essere molto utile se se trattava di combattere con il corpo a corpo; la goblin silenziosa era quella che amava dare spettacolo di se; Minerva si era sempre convinta che fosse lei la più spietata degli hunger games, ma dopo averla vista all'opera mentre "si occupava" di Bombarda non era riuscita a staccare gli occhi dalla scena, e a pensarci di nuovo le venivano dei brividi freddi lungo la schiena, che lei si affrettava a sopire; doveva essere lucida.
Il troll stava ancora cercando di forzare il campo di forze senza risultati.
La ragazza guardò il cielo; era notte inoltrata e la pioggia non accennava a smettere; entrarono tutti nella tenda, eccetto il troll che non ci entrava e che era abituato a sentire la pioggia su di se, e in più serviva qualcuno che facesse la guardia.
Pensò al suo compagno di settore; Artemis Fowl era sfuggito a loro quasi per miracolo; lo rivide nella propria mente mentre riusciva a liberarsi e a scappare; strinse i pugni.
-La prossima volta che ci incontreremo tu morirai ,Artemis Fowl-
Si addormentò con il coltello da lancio ancora stretto nel pugno.

 
Spinella e Brucolo trovarono rifugio dentro un minuscolo capanno per gli attrezzi, completamente vuoto, a parte qualche tuta da operaioriposta in un angolo.
L'elfa osservò la propria divisa; era una tuta aderente azzurro scuro con un paio di tasche ai lati dei pantaloni; la stessa che indossava ogni tributo, poi osservò le divise da operai; erano di un tessuto blu molto resistente agli strappi; probabilmente riparava anche dal freddo.
Ne indossò una sopra la tuta e ne porse alcune al ragazzino -trovane una della tua misura; dovrebbe proteggerci dal freddo-.
Lui se la mise titubante; gli stava un pò larga, probabilmente era appartemuta a un folletto; -E ora che si fa?- domandò; -li hai già visti gli zaini?-
Spinella si era completamente dimenticata dei due zaini che aveva conquistato alla Cornucopia; ne aprì uno e non fu delusa: un piccolo contenitore cilindrico di metallo a chiusura ermetica, una bustina di frutta secca,quattro lattine di cibo, degli occhiali a visione notturna e un piccolo coltellino; prese una manciata di frutta secca e la porse a Brucolo, lui la mangiò in pochi minuti; non avevano mangiato nulla da quando erano nell'arena.
Il secondo zaino non era da meno del primo; un telo di plastica sottile mimetico della dimensione di due metri, l'ideale per nascondersi; un set da cucito, delle barrette energetiche, dei panini e un kit per il pronto soccorso.
Prese una delle tute avanzate e ne tagliò alcuni pezzi con il coltellino per poi cucirli alla bell'è meglio tra di loro e porse la coperta improvvisata al ragazzino -è meglio che tu dorma-.
-E tu come farai?- le domandò lui.
Lei prese il telo mimetico e gli occhiali per la visione notturna -Io farò la guardia-
Mentre se ne stava fuori osservando la pioggia cadere l'elfa pensava; aveva fatto la cosa giusta? Aveva fatto bene a prendere Brucolo come alleato?
Si; senza dubbio
Senza di lui sarebbe stata sola, senza di lui sarebbe stata persa.
Era ancora un bambino, e lei non avrebbe permesso a nessuno di fargli del male.


Cicca Verbil si avvicinò furtivo alla base dei favoriti senza dimenticare di offrire il suo bel viso alla luce della luna per le telecamere; il troll che faceva la guardia era un predatore per natura, il re dei predatori per la precisione; lui era il cacciatore, gli altri erano le prede.
Quindi perchè avrebbe dovuto guardare in alto?
Ormai era a dieci metri sopra la testa del bestione: il masso che stringeva tra le mani diventava sempre più pesante.
Lo lasciò; il suono delle ossa del cranio del suo avversario che si rompevano scuarciò il silenzio della notte.
Scese subito accanto al corpo ormai senza vita del troll, prese la spada che stringeva tra le mani e spiccò il volo.
Un coltello gli scuarciò l'ala sinistra; sentì il suo stesso urlo mentre precipitava al suolo.
L'umana del nove lo sollevò di peso e lo sbattè contro un alberò -Bene, bene; che cosa abbiamo qui?-
-Lo so io- disse la goblin del due accendendo una palla di fuoco tra le mani -Un bell'intruso-
Cicca Verbil terminò la sua esistenza brillando come la stella che avrebbe sempre voluto essere e che non sarebbe stato mai agli occhi del pubblico.
Era solo una pedina; lo era sempre stato.


 
Carcere di massima sicurezza settore zero

Juliet si tolse le mani dal viso solo quando il corpo dello spiritello fu issato sulla navicella, poi potè tornare a respirare regolarmente.
Dietro di lei Orion era rannicchiato sul letto, respirava appena.
Gli si avvcinò -Orion?-.
Le mani del ragazzo erano premute convulsamente sulle orecchie; gli occhi terrorizzati spalancati nel vuoto, respirava appena, il video doveva averlo traumatizzato parecchio.
Per quanto avesse paura di lui, Juliet provò pietà per quel ragazzo distrutto dalla sua stessa natura; andò nel bagno della cella e prese una pezzuola umida, poi la mise sulla fronte del ragazzo che parve iniziare a calmarsi.
La guardò negli occhi -è finita?- domandò.
lei gli accarezzò la testa con fare rassicurante -è finita; stai tranquillo-
-Non mi hai ancora detto come ti chiami- Sussurrò lui.
-Juliet- disse lei quasi con dolcezza -Juliet Leale-.
Orion fece un piccolo sorriso; si sentiva sereno per la prima volta dopo quasi un anno di prigionia, si distese tranquillo sulla branda assaporando il suono di quel nome;
-Grazie Juliet-
Per la prima volta nella sua vita non ebbe incubi la notte.

ANGOLO AUTRICE
ed ecco a voi il nono capitolo; spero che vi sia piaciuto; mi scuso per la parte macabra.
a presto
alpha_omega


 

  
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