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Autore: BeeMe    02/09/2012    14 recensioni
Questa è una raccolta di drabble e flashfic su Finnick e Annie, spero vi piaccia :)
Dal testo:
"Finnick era una stella, illuminava tutto quello che lo circondava senza nemmeno accorgersene."
"Finnick era perfetto, splendeva anche di notte, lei non era nessuno.
Ma quando il ragazzo si inoltrò nella foresta, Annie ebbe paura di perderlo.
E in quel momento Annie capì di essersi perdutamente innamorata di una stella."
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Finnick Odair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La donna di Capitol City che ogni anno estraeva i nomi dei tributi non capiva.

Persa nel suo mondo di moda e colori non si rendeva conto di aver appena spezzato un cuore.

Annie soffriva mentre Finnick saliva sul palco e lo acclamava.

La gente lo adorava perché era bello, perché brillava.

Annie lo aveva sempre saputo, loro se ne rendevano conto quando lui veniva portato al macello.

Finnick era una stella, illuminava tutto quello che lo circondava senza nemmeno accorgersene.

Ma loro lo vedevano e Annie si rese conto che forse Finnick sarebbe potuto tornare.

Sorretto da ipocrisie e falsi amori, avrebbe potuto vincere.

Forse Finnick sarebbe riuscito a continuare a splendere.

 

113 parole

 

La ragazza era seduta in piazza, circondata dal suo intero Distretto.

Ogni persona aveva gli occhi puntati sullo schermo, non voleva perdersi un solo gesto del loro campione.

Solo lei guardava altrove.

La luce argentata di un paracadute caduto dal cielo la convinse ad osservare Finnick Odair mentre afferrava uno scintillante tridente.

Volevano che uccidesse, che vincesse per tutti loro.

Annie voleva solo che tornasse a casa, che tornasse da lei.

Finnick era perfetto, splendeva anche di notte, lei non era nessuno.

Ma quando il ragazzo si inoltrò nella foresta, Annie ebbe paura di perderlo.

E in quel momento Annie capì di essersi perdutamente innamorata di una stella.

 

108 parole

 

Finnick sorrideva dall’alto del palco dove Caesar Flickerman lo intervistava.

Era perfetto, irraggiungibile per Annie.

Le telecamere lo seguivano ovunque, senza tregua, ma lui continuava a sorridere.

E quando sorrideva sembrava risplendere, per Annie.

Un giorno le telecamere erano sparite e Finnick era andato dalla ragazza.

Le aveva raccontato dell'arena, di ciò che provava, perché sapeva che Annie non l’avrebbe detto a nessuno.

Quando aveva finito di parlare non brillava più, i suoi ricordi avevano offuscato la sua luce. Finnick era in silenzio, guardava il mare, ed Annie l’aveva baciato.

Lui era tornato a sorridere, a splendere, ma questa volta solo per lei, non per qualche donna della capitale.

Annie l’aveva stretto forte, per paura di perderlo, ma lui non voleva andarsene.

Perché a volte le stelle cadono sulla terra inseguendo un sogno e non hanno intenzione di ritornare lontano.

 

140 parole

 

Annie aprì gli occhi di scatto.

Troppi incubi, troppe paure, troppe insicurezze che in sogno tornavano a galla.

Annie voleva fuggire da tutto quel nero, ma quando aprì gli occhi si accorse che il nero era ancora intorno a lei.

Richiuse e riaprì le palpebre più volte, senza trovare nessuna differenza.

La ragazza soffocò i singhiozzi e allungò la mano, cercando l’unica persona era certa fosse a fianco a lei.

Quando le sue dita si richiusero attorno al suo braccio, Finnick si svegliò.

Finnick non aveva paura del buio, lui era una stella e le stelle, si sa, non temono la notte.

Ma Annie non era una stella e soffriva.

Erano tante le notti che la ragazza lo svegliava perché la realtà era troppo simile ai sogni e questa volta aveva una soluzione.

Fra le sue dita era rinchiusa una piccola stella di plastica che illuminava il buio.

“L’ho comprata per te piccola Annie, non avere più paura.”

E lei richiuse gli occhi perché si fidava di Finnick, perché sapeva che i suoi incubi non sarebbero più riusciti a schiacciarla.

Ma Annie continuava ad aver paura della realtà.

 

188 parole

 

Annie teneva in mano una stella marina rosso sangue.

L’aveva trovata in riva al mare, spezzata a metà.

E ora non sapeva cosa farsene.

Aveva paura a ributtarla in mare, temeva non sarebbe riuscita a vivere, ma sapeva che il sole l’avrebbe uccisa.

Annie non riusciva a trovare una via d’uscita.

Finnick l’aveva trovata la sera, con ancora la stella marina in mano.

“Morirà” aveva sussurrato lei con le lacrime agli occhi e Finnick aveva capito che Annie era come quella stella marina.

In bilico.

“Sopravviverà, te lo prometto” aveva mormorato prendendola in mano.

Poi la lanciò in mare.

“Da sola non può farcela, è spezzata.” affermò Annie, sicura.

“Quando si spezza una stella marina la si rende più forte perché si rigenera, diventa due nuove stelle.”

Annie aveva sorriso, ma Finnick aveva capito che lei non era una stella.

Se si sarebbe spezzata, non sarebbe sopravvissuta.

 

147 parole

 

Annie era seduta sul suo letto quando arrivò la busta che la avvisava della morte di Finnick.

E’ strano come una lettera elegante, scritta in bella calligrafia, possa diventare una condanna a morte.

Perché Annie, senza Finnick, era questo. Condannata.

Lui le aveva promesso che le sarebbe stato sempre accanto, che l’avrebbe protetta in ogni momento.

La sua luce era così rassicurante che Annie si era fidata di lui, l’aveva stretto fra le braccia e aveva chiuso gli occhi, sicura di ritrovarlo il mattino dopo.

Solo che lui non c’era.

Quella busta che la ragazza stringeva fra le mani diceva che non sarebbe mai tornato e Annie aveva capito che anche le stelle più luminose prima o poi si spengono.

 

120 parole

  
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