I miss you.
 

Era passata una settimana e avevo sentito David si o no 3 volte. Mi mancava terribbilmente e stavo impazzendo per colpa del bambino. Non so perchè ma sembrava tutto più in disordine senza di lui. Per fortuna avevo avuto un attimo di pace perchè il bambino si era addormentato,così mi sdraiai sul letto e chiusi gl'occhi.
 

David POV.
 

Una settimana senza sentire nei lei nè il bambino,quante settimane passerò così? tante. Ma era il mio lavoro,il mio splendido lavoro anche se alcune volte ne farei volentieri a meno.Ero sull'aereo seduto di fianco con mio marito Pierre mentre guardavo fuori dal finestrino. Stavamo partendo per l'america e con il fuso orario in Italia doveva essere le 23.00 era troppo tardi per chiamarla,e se l'avrei svegliata? meglio mandare un messaggio prima.

Ma prima che potessi inviare un qualunque messaggio l'occhio mi cadde sulla foto dello sfondo del cellulare. Charlie e Cristina che giocavano. Dopo una settimana stavo impazzendo,cos'avrei fatto dopo 5 mesi?

"Ehi David,Cristina è online* Disse Seb con il portatile in mano.

Saltai da dosso a Pierre daldongli un calcio nei gingilli (?)  per andare a sedermi vicino Seb che aveva gia scritto a Cristina di fare videochat.
 

Chat.
 

Seb:Ehi Cristia,qui con me c'è David,scometto che lo vuoi vedere ma non possiamo fare videochat a quanto pare..

Cristina:Come no? 

Seb:hanno detto di no ste t.......CRISTINA SONO DAVID,TI POSSO CHIAMARE? 

Cristina:E me lo chiedi anche? muoviti a chiamarmi emo!

non me lo lasciai dire due secondi che la chiamai.

"Amoree! come stai,come sta Charlie?" dissi subito.

"Bene,ma ci manchi! Ma ora dove state andando?" rispose.

"In america,dopo quando siamo in albergo penso possiamo fare la video chat?" dissi riferendo la domanda a Seb.

"Sisi possiamo!"mi rispose Seb

"Ok allora ci sentiamo dopo,ora vado che Charlie piange! see you later my love."mi rispose Cristina.

"La pronuncia è davvero perfetta! Je t'aime mon amour" e chiuse.

Fra poco l'avrei rivista,da uno schermo è vero,ma avrei potuto rivederla. 

Sarà sicuramente stupenda come sempre ,e ,e io sono un panda obeso come sempre. Forse èmeglio che mi faccia aiutare da Pierre..

 

Pierre POV
 

Giuro che se David mi tira ancora un calcio nelle palle solo per sentire Cristina al pc lo strozzo. MA CAZZO HAI IL CELLULARE,CHIAMALA!

Ecco menomale che io non ho una figlia ....

No che dico,io la vorrei una figlia. E anche una moglie e una famiglia.Come quelle famiglie felici perfette americane. Il cane ,la casa,i bambini e mia moglie

Purtroppo dio ha deciso sin da quando ero giovane che io dovevo essere contro il mondo,non per niente faccio musica e scrivo cosa penso. Il punto è che mai nessuno ha pensato che quello che scrivevo era quello che ho passato  perchè mi hanno visto sempre sorridente.Ecco io non dimostro mai come mi sento ,nascondo le mie emozioni ed è mae,molto male.

Devo trovare un modo per essere io il padre di Charlie,io lo meritavo di essere! Ero io il fidanzato! Ma se non fosse stata per la mia testa di cazzo lo sarei io ora!

Come mi piacerebbe avere quella sensazione di avere qualcuno di speciale,qualcuno da baciare,coccolare,abbracciare e dire tutto quello che penso perchè saprei che mi potrei fidare.

 

Scesi in America,decidemmo di andare in un Pub,e io avevo un piano per David.

"David dai vieni,a Cristina l'hai vista per 13 anni se non la vedi qualche mese non muori" dissi io cercandolo di convincerlo

"Si muoio ok? insensibile che non sei altro!" disse David fulminandomi con lo sguardo.

"VIENI! La sentirai domani mattina,cioè il suo pomeriggio ok? Poi se non ti diverti te ne vai"

"Va bene..però prima gli mando un messaggio" disse lui con occhi a cuoricino.

ero quasi incazzato con lui,ero incazzato perchè aveva ciò che volevo io,si ero geloso.

"Andiamo" disse lui con uno dei suoi soliti sorrisi.

Sapevo quanto fosse gelosa Cristina di certe cose e che non perdona subito,a volte affatto.

Dopoqualche bevuta David era ubriaco e Chuck voleva riportarlo a casa,ma infondo si voleva divertire e anche io.

Forse sono troppo cattivo,sto sbagliando,cosa sto facendo?!

La colpa cominciava a salire,ma la voglia di essere felice era di più.