Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: Amber    18/03/2007    5 recensioni
Salve a tutti! sono tornata, ci credereste!? ^^ Beh, lo so che non potete fare a meno di sapere come andrà a finire questa emozionante storia!! infatti ecco a voi la Seconda Parte!!!!!!!!! XD allora: Kagome e il gruppo ritornano a casa, in Giappone, la vita di sempre travolge Kagome e tutto le sembra uguale a prima. La storia con Inuyasha prosegue ostacolata più volte da situazioni e persone che non sto qua a dirvi (che sorpresa sarebbe??) e il nuovo lavoro di Kagome inizia. Sango e Miroku, poveri fratellastri, avranno anche loro una bella gatta da pelare!! Anche Kikyo e Naraku avranno il loro spazietto ^^ Leggete numerosi!! XD POSTATO ULTIMO CAPITOLO!
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Nuovo personaggio, Sango
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Note e Anima'
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Salve

Salve! Come va la vita?? Allora, in questo cap si scopriranno un paio di cosette un po’… come dire… scioccanti! Cioè, non proprio scioccanti, però scombussoleranno un po’ tutto quanto ! XD beh, non lamentatevi! Comunque era ora che arrivasse la “tempesta”! Giusto??? Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento e che vi entusiasmi almeno la metà di quanto lo faccia con me ^^

Ma prima rispondiamo alle vostre rec (made in love)

Topolina: grazie mille! Non so come ringraziarti per le tue rec, sono davvero felice che ti piaccia così tanto questa mia sto!

Pepina90: grazie per il complimento! Ah, lo so che supero me stessa in certe occasioni! Hai visto che ti ho messa nei miei contatti??? Ah, reputalo un onore cara mia!! XD dai che scherzo!

Inu_Kagghy: beh, la questione di Sakura è una faccenda… come dire… complicata, estremamente complicata… Kagome maliziosa e un po’ audace piace pure a me. Insomma, chi non lo diventerebbe a stare con lui!?!? Beh, a dire il vero per certe scene ho molta immaginazione… in effetti, ho una esplosione di ormoni pazzesca certe volte e quindi… beh, immagino che vengano a tutti certi pensieri no? la gioventù d’oggi… se nel passato una ragazza ci provava a pensarlo soltanto veniva indicata come una… trota… ^^ Grazie per la rec!

Fra007: Kikyo e Naraku?? Beh, lo scoprirai qua sotto… sono un po’ sfigati o è solo la mia impressione? Comunque la loro è una vera e propria storia d’amore, stupenda fuggevole intensa… ah… l’amore! Sono contenta che ti piaccia così tanto e che ad ogni cap la tua curiosità aumenti, in effetti aumenta anche a me ma su questo sorvoliamo!! XD

Bene, dopo questo ringrazio di nuovo tutti coloro che stanno solo leggendo e coloro che recensiscono e… beh, vi aspetta una bella gatta da pelare in questo cappy! Al prossimo!!

Capitolo 11

Dubbi

Sabato. Ore 18.15

La ragazza guardò la grande casa davanti a lei e sorrise. Sakura abitava in piena campagna e lì era sempre tutto tranquillo.

Quante volte era venuta in quella casa per parlare? Per giocare? Per sfogarsi? Forse il numero era troppo elevato…

Suonò il campanello e attese. La porta si spalancò e una ragazza le saltò al collo ridendo di cuore

-Kagome! Che bello!!- esclamò felice la ragazza. Kagome le sorrise

-Ciao Sakura! Come stai?- chiese

-Benissimo!!- esclamò –Guarda come sei diventata alta…- disse fissandola

-Tu invece sei il solito tappo- la prese in giro Kagome. Sakura le fece la linguaccia e entrarono

-Mamma!! Kagome è arrivata!!- gridò alle scale

-Scendiamo subito!- esclamò la voce maschile.

Kagome si guardò intorno. L’atrio era sempre lo stesso, come la cucina e la sala, forse c’erano più foto

-È sempre la stessa- disse Kagome

-Abbiamo messo a nuovo il camino- disse Sakura spingendola davanti al caminetto in cui scoppiettava un bel fuoco

-Ho notato… l’ultima volta era tutto scrostato- disse lei

-Ti ricordi quando abbiamo scritto sul muro con il pennarello indelebile?- Al ricordo le due scoppiarono a ridere

-Si, ma mi ricordo che i tuoi dopo ci hanno munito di due vecchi spazzolini da denti e del colore bianco per tirarlo via- Le ricordò Kagome. Le due smisero subito di ridere e fecero una smorfia

-Orrendo- dissero. I genitori di Sakura entrarono nel salotto vestiti con abiti eleganti

-Allora noi andiamo Sakura, fate le brave. Speriamo di tornare presto- disse la donna baciando sulla fronte la figlia

-Ok, prendetevela comoda- disse lei

-Si, ciao e fate le brave- disse l’uomo e i due uscirono. Kagome alzò il sopracciglio e guardò l’amica che alzò le braccia al cielo

-Ogni occasione che si presenta quei due vanno in luna di miele- disse

-Davvero?- chiese sorpresa Kagome

-Già. “Mamma? Oggi viene Taki, ok? Resta a dormire!” “Davvero cara? Beh, allora vi lasciamo sole. Caro, dove mi porti stasera?” “Beh, c’è quel ristorante…”- li scimmiottò lei -Questa sera vanno a teatro, a cena e in chissà quale altro posto!- esclamò –Comunque cambiati, ti va del the?- Kagome annuì e Sakura la lasciò.

La ragazza si mise in fretta il pigiama e la raggiunse sedendosi sulle sedia guardandola sfaccendare. Certo che era cambiata… Era sempre il solito tappo da 153 cm ma per il resto… Aveva i capelli scuri e lisci che gli ricadevano dolcemente sulla schiena, la frangetta ribelle le dava quell’aria da guastafeste, quale era, e gli occhi verdi la rendevano una delle ragazze più desiderate della scuola. O almeno alle medie.

Sakura si sedette di fronte a lei e le allungò la tazza fumante

-Racconta Kagome, com’è Amsterdam? I ragazzi?- chiese maliziosa. L’amica sorrise

-Amsterdam è bellissima! Fenomenale, unica nel mondo e…- Parlò veloce per svariati minuti poi concluse sorridendo. Sakura fischiò

-Bene! Il prossimo anno ho deciso le ferie!- esclamò felice

-Quest’anno dove andate?- domandò

-Inghilterra. Mamma insiste da due anni e visto che andiamo a rotazione… ha dovuto aspettare fino a quest’anno- spiegò

-Capisco- annuì Kagome

-Allora… ragazzi??- Lei abbozzò ad un sorriso

-Oh… beh… subito mi sono presa una cotta per uno che… è fidanzato a distanza. Ora è il mio migliore amico, si chiama Tom- disse –Poi, colui che ci ha portato ad Amsterdam si è fidanzato con la cantante, Kikyo, e ora sono fuggiti insieme!- Sakura spalancò gli occhi

-Cosa!? Ma perché?-

-Perché qua i genitori di lei l’avrebbero ostacolata e non lo avrebbero mai permesso. Poi Kikyo non voleva sposare uno deciso dai suoi genitori per… accrescere l’azienda dei suoi!- esclamò. L’amica annuì

-Poverina…-

-Poi però ci ha mandato una lettera dicendo che stava bene, purtroppo la busta l’ha trovata la persona sbagliata e in questo istante stanno intercettando il luogo di provenienza…L’ho detto a Tom… spero che abbia avvertito Naraku, dovunque sia- L’amica annuì

-Speriamo vada tutto bene…- mormorò

-Poi ho conosciuto uno, in discoteca, si chiama Don e ci ha provato con me…- Gli occhi dell’amica scintillarono

-Mh?? Davvero?? E tu?-

-Io? Niente! Che dovevo fare?-

-Starci?-

-Ma scherzi? Non era brutto, per l’amor di Dio, ma… non lo avrei rivisto mai più!!- esclamò

-Che vita dura-

-Già. Poi… vediamo… Sango, si è fidanzata con Miroku…-

-COSA!?-

-Oh, dai… non agitarti- disse calmandola

-Ma… quel… Miroku?- chiese sospettosa –Il riccone?-

-Già-

-Oh, e come stanno insieme… non era un dongiovanni?- chiese con un velo di tristezza negli occhi

-Loro? Stanno da Dio insieme! Giuro, sono fatti l’uno per l’altro!- “Se non fosse il problema primario ma… tralasciamo!” –E ormai lui si è dato una calmata!-

-Cavolo! Che beeeeello!- esclamò sognante la ragazza –Speriamo piuttosto che duri!- Kagome sospirò

-Bella domanda…-

-Oh giusto… noi due, dobbiamo finire un discorso- La guardò con due occhi di fuoco e l’amica alzò il sopracciglio –Di nome, la discussione, fa: Inuyasha e che tu forse te ne sei innamorata- sbottò –Tu scherzavi, vero??- Kagome sorrise

-Ma secondo te mi vado davvero a mettere con uno come quello!?- sbottò. La scrutò poi Sakura sorrise

-Hai ragione. Che sciocca che sono. Dai! Cosa hai portato di bello?- chiese alzandosi. Kagome fece altrettanto e tornarono nel salotto dove prese a svuotare lo zaino.

Los Angeles

Kikyo sdraiata sul letto leggeva tranquilla il suo libro. Fuori c’era un sole confortevole e lei decise che, dopo il capitolo, avrebbe fatto un bel giro nel giardino.

Naraku era andato fuori da qualche ora e la ragazza, sapeva che sarebbe tornato di sera ma di certo non si aspettava che la porta venisse spalancata e poi sbattuta dietro l’uomo. Kikyo lo guardò stupita. La sua faccia non prometteva nulla di buono…

-Nara…-

-Abbi almeno la decenza di stare zitta- ringhiò mettendosi davanti a lei a gambe divaricate. Lei si ammutolì e scattò in piedi tremando leggermente

-Non capisco… cosa… perché sei arrabbiato? Non dovevi essere in… ufficio?- balbettò

-Già! In ufficio!!- abbaiò –Mi ha telefonato Tom, informandomi che hai spedito una lettera al tuo carissimo amico Inuyasha!- Kikyo deglutì

-E lui come lo sa?- chiese spaventata stringendo tra le mani il libro

-E lo sai?? Il padre del tuo… amatissimo Inuyasha ha trovato la busta! Lì sopra c’è il francobollo! E lo ha portato a tuo padre, di sicuro!!- gridò come se non avesse nemmeno parlato. Lei si morse le labbra mentre i palmi le si inumidivano

-Io non… non volevo…- disse con gli occhi lucidi

-Tu non vuoi mai ecco il problema! Quando hai deciso di venire con me ti avevo detto cosa avresti dovuto sopportare!! “Ne abbiamo già parlato! Non farò nulla!”- La scimmiottò –Un corno!- Lei scoppiò a piangere e lui la guardò furioso –Ecco brava, piangi che ti diventano gli occhi belli- sbottò

-Naraku… mi dispiace amore mio…- singhiozzò

-Non me ne faccio un emerito cazzo delle tue scuse!- ringhiò. Sbuffò e si portò una mano sui capelli –Vuoi spiegarmi il motivo della tua… maledetta bravata?-

-Volevo… fare sapere ai miei amici che… che stavo bene- singhiozzò coprendosi il viso con le mani

-CERTO CHE STAVI BENE!! ERI CON ME!- urlò furioso. Sospirò –Ora dimmi… genio, cosa devo fare?- chiese incrociando le braccia. Lei lo guardò terrorizzata

-Mi mandi… non vorrai davvero…- balbettò con un dolore sordo al petto

-…mandarti via? Ci sto pensando, davvero! Visto che ti mancano tanto tutti!- esclamò

-Ma nella busta non ho scritto né indirizzi né niente!! Non mandarmi via- pregò singhiozzando

-Almeno quello- sibilò guardandola con due occhi di fuoco

-Non mandarmi via- ripeté lei –Non lo farò mai più, lo giuro. Non lo farò più- Scivolò a terra piangendo senza riuscire a focalizzarlo.

Naraku la guardò e si passò una mano tra i capelli. La prese tra le braccia alzandola e lei lo abbracciò nascondendo il viso nell’incavolo del suo collo

-Va bene, basta piangere. Non ti manderei mai via. Scusa se ho alzato la voce- Lei singhiozzò stringendosi ancora di più a lui –Scusami- Lei scosse il capo

-È colpa mia… Anche se ti avevo detto… che non avrei fatto niente… ho mandato lo stesso la lettera…- balbettò lei singhiozzando –Perdonami ti prego… non mandarmi via… non lo farò mai, mai più. Farò tutto quello che vuoi. Io muoio se tu mi cacci, non voglio tornare a casa… Voglio stare con te… ti amo… non mandarmi via…- singhiozzò

-Ehi, ok… Ora calmati. Guardami- La allontanò da se e la guardò in viso asciugandole le lacrime –Ok, sei perdonata e non ti manderò via… Starai con me, sempre. Va bene?- Lei annuì e gli sorrise rilasciando ancora calde lacrime. Lui le sorrise e la abbracciò baciandole il collo mentre Kikyo si appoggiava a lui. Naraku si leccò le labbra –Kikyo…-

-Mh?- chiese lei con la voce che tremava ancora. Lui la strinse con più forza e lei gli strinse la maglia

-Ascolta… dobbiamo… andarcene- disse. Lei lo guardò alzando un poco il viso

-Non capisco- ammise piano

-Nel senso che dovremo andare via da Los Angeles. Ho in mente un altro posticino. Ti va di andare al mare?- Lei lo guardò e sorrise

-Sarebbe bellissimo- disse

-E questa volta mi prendo un po’ di ferie così ti tengo d’occhio- disse severo. Lei abbassò lo sguardo

-Perdonami- ripeté dispiaciuta. Lui sorrise

-Vieni qua…- La strinse a se –Ti ho già detto che sei bellissima e che ti amo da morire?- chiese. Lei lo guardò

-Oggi no. Mi sento offesa- disse sorridendo lei. Lui la baciò

-Ti amo da morire. Sei la cosa migliore che mi sia mai capitata- disse. Lei sorrise con gli occhi che brillavano

-Anche io ti amo, tantissimo- Lo abbracciò e caddero sul letto. Lei scoppiò a ridere dalla smorfia di lui

-Non c’è tanto da ridere… non sei esattamente un peso piuma…- Lei ridusse gli occhi in due fessure

-Che cosa intendi?- ringhiò

-Non che tu sia grassa amore mio… solo che buttata così… per poco mi parte lo stomaco- disse abbozzando un sorriso. Lei fece una smorfia

-Non sarò anoressica… ma non puoi darmi del rinoceronte grasso!!- sbottò

-Quanto sei amore mio?- chiese lui. Lei arrossì

-Dai… non si chiedono certe cose ad una ragazza!-

-Dimmi- disse ghignando lui

-Uff… 58…- sussurrò. Lui rise

-Sei perfetta- disse stringendola. Lei lo guardò rabbuiata

-Odio parlare del mio peso. Mai più, ok?- Lui alzò le braccia

-Va bene… va bene…- Lei sospirò

-Forza mio bel maschio, facciamo un giretto fuori in questa splendida giornata di sole- disse lei alzandosi e tirandolo

-Ok madame, permette?- Lei prese il suo braccio e uscirono dalla stanza intrecciando le dita.

Lunedì. Ore 12.30

-Kagome?- La ragazza si girò e Inuyasha guardò Miroku interrogativo

-Dimmi- disse lei sorridendo –Come mai così serio?- domandò preoccupata. Il ragazzo guardò ansioso Inuyasha

-Ecco… potrei parlarti in privato?- chiese. Kagome lo scrutò

-Ma certo!- Sorrise al suo ragazzo e uscì dalla classe in disuso, che i COBRA usavano per mangiare, rifugiandosi in un luogo più appartato.

Quel Lunedì pioveva a dirotto e la ragazza, con Inuyasha, aveva accettato l’invito di mangiare insieme ai COBRA mentre Sango, aveva deciso di rimanere in classe a studiare, cosa piuttosto strana. Da quanto ne sapeva Kagome, la sera prima l’amica e Miroku avevano fatto faville a casa di lui!

Miroku guardò la finestra nervoso poi la guardò in silenzio

-Miroku? Mi spaventi così- disse lei preoccupandosi

-Sango è strana- disse lui semplicemente. Kagome lo guardò imbambolata

-Beh... succede- azzardò lei

-Non in quel senso…- disse Miroku stropicciandosi le mani

-Allora sii più chiaro perché non ti seguo- ammise lei

-Sabato, quando siamo usciti tutti insieme, era un po’… fredda…- Lei annuì

-Me ne sono accorta-

-Ma come hai detto tu… succede, quindi non ci ho fatto caso ma…- Si azzittì e sospirò

-Ma?- Lo incitò lei

-Ieri notte… lei… mi ha… rifiutato, mi ha evitando facendo finta di dormire…- disse scioccato. Lei annuì

-Beh, forse… adesso le gira così- mormorò

-No, la conosco- disse scuotendo il capo –Senti Kagome, vorrei chiederti una cosa, anzi, un favore…- Lei lo guardò leccandosi le labbra. Aveva un brutto presentimento… e chissà perché ci beccava sempre!!

-Cioè?-

-Vorrei che scoprissi cos’ha- buttò –Non so che fare Kagome! Mi evita capisci? Mi evita!- scosse il capo –Non so davvero cosa fare- mormorò tristemente.

Lei lo guardò. Le faceva un po’ pena… Sospirò. Era troppo buona…

-Vedrò che posso fare. Ma non aspettarti nulla- disse bloccando la sua crescente felicità

-Grazie mille Kagome!!- esclamò sorridendo Miroku. Lei gli sorrise

-Di nulla- disse girandosi –Vado da Inuyasha- disse guardandolo con la coda dell’occhio. Si bloccò guardando il velo di amarezza che compariva sul viso del ragazzo. Si voltò e lui fece un amaro sorriso –Miroku?-

-Credo mi voglia lasciare Kagome- disse –Credo… che il rimorso sia troppo grande…-

-No Miroku- disse scuotendo il capo –No, questo no. Lei non vuole lasciarti, lo so-

Ma la stessa Kagome dubitava delle sue parole…

Kagome raggiunse lentamente la sua aula. Dopo aver salutato velocemente i COBRA si era eclissata per raggiungere Sango. Quel dubbio la assillava, ma non poteva davvero credere a una cosa del genere! Sango non poteva lasciare Miroku! Quei due si amavano!!

Entrò in classe e la trovò seduta al banco da sola intenta a guardare il cielo. Non c’era nessuno e al suono della campana mancava ancora una decina di minuti. Kagome chiuse la porta alle sue spalle e il rumore fece voltare l’amica che le sorrise

-Kagome! Che fai qua? Ma non eri con Inuyasha?- domandò

-Si, ma ho deciso di venirti a fare un po’ compagnia. Hai ripassato?- chiese sedendosi accanto a lei

-Si, qualcosa… Oggi mi interroga sicuramente in Matematica o Geometria- disse –Se non predo 9…- Scosse il capo –Sono fregata. La mia media del 9 sarebbe ridotta a un 8!- esclamò. Kagome alzò gli occhi al cielo ma si concentrò sul problema principale

-Senti, interrogazioni a parte, stai bene?- chiese. Sango la guardò alzando il sopracciglio

-Che domande fai? Certo che sto bene!- esclamò

-Com’è andata ieri sera con Miroku?- La ragazza distolse lo sguardo e passò le mani sul libro

-Tutto ok- ripeté

-Sango…- La girò verso di se –Che cosa c’è? Sei strana, scostante, sono preoccupata- Sango sospirò ma rimase in silenzio –Vuoi mollare… Miroku?- domandò mordendosi le labbra Kagome. L’amica la guardò

-Non lo so- rispose –Mi sembra tutto così sbagliato! Tutto così… opprimente!- esclamò

-Opprimente?- ripeté Kagome piano

-Esatto. Opprimente. Non ne posso più! Devo stare attenta a tutti quando sto con il mio ragazzo! A tutti! Devo fare tutto di nascosto! A scuola, in giro per Tokyo, a casa mia! Il mio ragazzo è famoso, è ricco! Quindi anche se vado a… Tanerife non posso tenermi per mano con lui perché lo conoscono!!- sbottò –Tu Sabato prossimo avrai tutta la tua famiglia riunita a cena che incontrerà il tuo ragazzo! Io non lo potrò mai fare! Perché?- Lo guardò alzando il sopracciglio –Lo amo, ma non ne posso più!- Kagome strinse le labbra

-Sango… non puoi dire sul serio…- azzardò

-Vorrei che ci fossi tu al mio posto!- sibilò l’amica

-Ma non potrò mai esserci! Spiegami! Ti prego…-

-Non lo so. Comunque sto pensando seriamente di lasciarlo- disse schiarendosi la voce

-Fai un errore- disse scuotendo il capo lei –Un orrendo errore! Te ne pentirai Sango! Lo ami!!-

-Già, vienimelo pure a ricordare- sbottò –Ma la decisione è mia, non tua!-

-No Sango! Non è tua!! È’ anche di Miroku!!-

-Lasciamo perdere…- sbottò Sango guardando i compagni entrare –Ma mi fa male Kagome… mi fa male da morire- sussurrò leccandosi le labbra. Kagome la guardò e si morse le labbra prendendole la mano

-Ripensaci Sango… stai facendo un grave errore, lo so- mormorò. Sango annuì piano

-Parlerò a Miroku… chissà…-

All’uscita da scuola Kagome evitò gli occhi di Miroku: si sentiva una stupida! Lasciò con brevi parole Inuyasha e poi si diresse a casa sua. Non poteva davvero crederci che si sarebbero lasciati… sperava che Miroku facesse qualche cosa, lo sperava davvero! Certo che la vita era ingiusta!

Lei non credeva al Destino, non esisteva! Infatti il suo detto era: “La vita non è fatta di coincidenze, è fatta di conseguenze”

Le conseguenze venivano da scelte, esse da fatti e dalla forza di volontà di una persona. Il Destino era solo un pretesto degli uomini per i loro sbagli… quando dicevano: “Se è Destino che noi ci lasceremo…” Ma siamo fuori!? Due persone si lasciano per una scelta! Non perché subentra il Destino!

Kagome sospirò. Certo che… così era molto più comodo. Si accigliò per quel pensiero egoista e scosse il capo. Guardò l’orologio e allungò il passo. Doveva andare da Paolo e doveva essere da Mikado prima possibile quel giorno. Erano le prove prima di quella sera! Doveva darsi una mossa!! Si bloccò quando il cellulare iniziò a vibrarle. Lo tirò fuori e guardò il display sorridendo. Rispose e con voce squillante

-Ciao Kagome!-

-Come stai Tom?- chiese allegra lei

-Tutto benissimo. Lì?-

-Da Dio, ho appena finito la scuola- disse

-Bene. Volevo augurarti buona fortuna per questa sera!- esclamò

-Oh, grazie mille!- esclamò felice –Sono agitata da morire! Mikado però dice che sono bravissima!- esclamò

-Eh eh eh… chi ti ha raccomandata infatti??-

-Spiritoso! Però…- Abbassò lo sguardo –Tom…-

-Che c’è Kagome?-

-Sai… Sango?-

-Certo-

-Sta pensando di lasciare Miroku anche se lo ama- raccontò –L’ho scoperto oggi e... sono così triste-

-Beh, succede Kagome. Non ci si può fare nulla purtroppo…-

-Lo so, ma non voglio che si lascino! Stanno così bene insieme!- esclamò

-Dai… non devi essere infelice. Vedrai che troveranno loro una soluzione e tutto si risolverà! Tu e Inuyasha invece? Tutto ok?-

-Tutto bene noi- disse –Hai chiamato per caso Naraku?- domandò titubante

-Oh si… quando ho finito di parlargli della lettera… era incazzatissimo!!- Kagome abbozzò ad un sorriso

-Davvero? Spero che non l’abbia picchiata!- disse preoccupato

-Oh no! Non lo farebbe mai! Credo che ora se ne andranno da un’altra parte, non so dove- disse vago il ragazzo

-Capisco… beh, spero che almeno loro stiano bene- disse –C’è stata qualche evoluzione lì da te?-

-Intendi… io e Eve?-

-Si-

-Oh, noi benissimo. È dovuta tornare in America ma presto la raggiungerò io- disse veloce –Abbiamo anche parlato a mio padre- raccontò

-COSA!?- urlò Kagome bloccandosi in mezzo alla strada

-Si, sai lui che ha fatto?- Rise. Lei non capiva proprio cosa c’era da ridere

-Immagino che ti avrà cacciato a calci in culo- disse lei

-No! Appunto, no!! Tutto il contrario!!- Kagome sbatté le lunghe ciglia

-Cioè?-

-Mi fa: “Volete sposarvi? Ok! Basta che mandate avanti la mia azienda quando sarò morto e che mi farete tanti nipotini!!” Lo ha detto ridendo!!-

-Scherzi, vero?- chiese lei leccandosi le labbra. Già pensare al signor Holsen che rideva, ma pensare che aveva accettato una proletaria per il suo adoratissimo figlio… era scioccante!!

-No!! È stato… scioccante!- Appunto

-Choc… choc choc choc. Sei certo che non era un clone?- Lui scoppiò a ridere

-No! Era lui!!- Kagome boccheggiò poi riprese il cammino

-Sicuro vero che non ci sia un doppio fine in questo matrimonio?- Lui rimase in silenzio

-No… cioè… non credo…- disse sospettoso

-Senti, devo lasciarti. Mi chiami presto?-

-Prestissimo- accordò lui –Ciao Kagome! E in gamba stasera!-

-Sicuro. Un abbraccio-

-Anche a te!- esclamò e riattaccò. Lei guardò il cancello ed entrò alla Saintfowl ma si dovette bloccare

-Kagome!!- Lei si voltò e si accigliò: che diamine ci faceva il fratello del suo ragazzo davanti al cancello!?

-Sesshamaru…?- Si avvicinò a lui che le sorrise

-Ciao, scusami dell’improvvisata- disse

-Nulla… dimmi- disse -È successo qualche cosa a Inuyasha?- chiese nel panico

-Oh, no no! Inuyasha sta benissimo!- Lei si appoggiò una mano sul cuore

-Oh, ok… meno male… Dovevi dirmi qualche cosa?- chiese. Lui sorrise

-Io adesso devo fare una commissione… va bene se dopo ti vengo a prendere? Vorrei dirti una cosa importante- Lei lo guardò leccandosi le labbra

-Ehm… va bene. Ora io sono in ritardo quindi… a dopo, ok?- Lui annuì

-Perfetto- Accese la moto che fece un rombo sordo e lei sorrise rigida –A dopo dunque!- Lui si eclissò veloce sparendo dietro l’angolo e lei sospirò. Grandioso… Ci mancava!! Guardò l’orologio e sbuffò. Ma proprio oggi!? Ed era pure in ritardo, che seccatura!- Prese il cellulare e mentre entrava nell’edificio chiamò Mikado. La sua voce la colse di sorpresa. Al telefono era più profonda… Scosse il capo

-Ciao Mikado-

-Kagome!-

-Ascolta, per le prove arriverò un po’ in ritardo. Spero nulla di disastroso ma…- Sospirò –Scusami…-

-Oh, non preoccuparti, anche io ci metterò un po’ qua-

-Va bene. scusami ancora. Ci vediamo dopo-

-Si, ciao Kagome-

-Ciao- Lei riattaccò e sospirò di nuovo entrando nella classe dove Paolo l’attendeva alla finestra con una sigaretta tra le labbra

-Alla buon ora- sbottò. Lei si leccò le labbra: umore nero?

-Ciao Paolo, si tutto bene grazie. Anche io sono felice di essere qua- disse ironica

-Fa poco la spiritosa- sbottò lui sedendosi –Siedi e fa questo- disse gelido

-Senti, ti calmi per piacere? Che succede? Che succede a tutti!?- chiese lei arrabbiandosi. Lui sospirò

-Scusa. Mi gira molto male oggi-

-Non lo avevo quasi capito-

-Ieri la mia ragazza mi ha scaricato in tronco con delle parole stupide e sono preoccupato per te questa sera e mi chiedo se lo hai detto a Inuyasha e come intavolare domani il discorso- disse tutto d’un fiato. Lei arcuò le sopracciglia

-Per la tua ragazza mi spiace… ma non hai flotte di ragazzine adoranti? Non devi essere preoccupato per me, me la caverò benissimo questa sera! Non ho detto nulla a Inuyasha, diglielo se vuoi domani, non mi interessa- rispose sedendosi di fianco a lui –Ascolta, devo fare le prove oggi quindi… possiamo fare una cosa veloce?-

-Cosa voleva Sesshamaru?- Lei lo guardò

-Ci hai spiati?-

-Eravate in bella mostra-

-Non tradisco Inuyasha- sibilò lei

-Non ho detto questo!- esclamò

-Ah ecco… Non lo so che voleva, mi si è avvicinato e mi ha detto che doveva dirmi una cosa. Mi viene a prendere dopo ma spero che sia veloce- Si morse il labbro inferiore –Sono distrutta- disse appoggiando le braccia al coperchio

-Cioè?- chiese lui preoccupato

-Sango sembra voler mollare Miroku. Lui me lo ha fatto notare e mi ha chiesto di indagare. Ho scoperto che è vero e ora mi sento in colpa a dirlo a Miroku. Tom mi chiama e mi dice che suo padre ha accettato le relazione tra di lui e una proletaria, quindi mi chiedo se il padre di Inuyasha mi accetterebbe. Sono preoccupata per questo Sabato e per questa sera. Vengo qua per trovare un po’ di pace e Sesshamaru mi fa una para lunga un chilometro che ora nel mio cervello la domanda “che cavolo vuole da me?” mi assilla e non contenti, tu mi fai il terzo grado appena metto piede qua dentro… Voglio tornare ad Amsterdam!!- esclamò esasperata. Lui alzò le sopracciglia

-Tutti questa settimana?-

-Lasciamo perdere. Domani il prof di Mate mi interroga e non so un tubo! Mi toccherà studiare stanotte… Insomma, essere Suora ora mi sembra una gran bella alternativa…- Lui rise e lei lo fulminò –E Inuyasha mi fa a scuola: “Se vuoi stanotte faccio un giro!” Gli ho detto di no e spero che abbia afferrato, o lo caccio a calci-

-Vabbé, allora se vuoi riposati- disse Paolo alzandosi –Mi vado a prendere un caffè- disse. Lei lo guardò e alzò le sopracciglia –Non guardarmi così! Ho anche io un cuore!!- sbottò

-Grazie- disse lei e chiuse gli occhi contro il pianoforte sospirando.

ANTICIPAZIONI:

[Aprì gli occhi determinata e sorridendo fece una breve presentazione poi iniziò a cantare accompagnata da Mikado.

Obbiettivo: conquistare il pubblico.]

  
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