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Autore: lenu88    04/09/2012    4 recensioni
La storia di come Zell, dopo aver salvato la pelle nella lotta contro Artemisia, deve cercare di salvare la sua salute mentale minacciata da coinquilini sessualmente e litigiosamente iperattivi o dediti all'arte dell'alcolismo, da presidi scansafatiche e vicepresidi fuori dal comune... o semplicemente fuori e basta.
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Irvine Kinneas, Seifer Almasy, Squall Leonheart, Zell Dincht
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zell 25
Tra lo scorso capitolo e questo ho scritto questo spin-off!



Fischietto contento perché oggi è una bella giornata. Non in termini di clima, no -visto che fuori piove a dirotto e fa un freddo cane- ma perché finalmente si torna a lavoro!
La gente normale non gioisce nell'essere cosciente che le vacanze natalizie sono finite, ma è anche vero che la gente normale non deve condividere l'appartamento con i pazienti di un manicomio criminale. Non è normale dover condividere con siffatta gentaglia tutte le proprie ore di veglia. Ma finalmente si torna al Garden e quindi, almeno durante le lezioni, potrò respirare un po' di sanità mentale.
Sul divano trovo Seifer che sgranocchia fette biscottate come un animale, provocando una pioggia di briciole tutt'intorno.
"Sai che avevo ripulito tutto proprio ieri sera?" gli chiedo un po' indispettito, nonostante la mia espressione indolente.
"Che sfortuna a volte, eh?" mi risponde lui continuando a tritare il suo spuntino e aumentando lo spessore del tappeto di briciole.
Entra Squall, guarda il disastro di Seifer, guarda Seifer alzando un sopracciglio e chiedendo delucidazioni. Seifer senza scomporsi mi punto il dito contro, indicandomi come il colpevole di tutto, nonostante abbia ancora in bocca il corpo del reato.
"Ehi!" protesto, stavolta decisamente innervosito. Squall non sembra cogliere gli indizi della mia innocenza e mi intima, con la semplice imposizione del dito indice, di ripulire. Che razza di coinquilini ho? Ma ancora più importante: che razza di ragazzo mi ritrovo?
"Ora prendi l'aspirabriciole e ripilisci 'sto casino, altrimenti ti metto l'ortica nelle mutande" sibilo a Seifer togliendogli il pacco delle fette biscottate dalle mani.
"Sai che potresti rimetterci anche tu se lo facessi davvero?" mi chiede buttando giù dal divano un po' di briciole prima di sdraiarsi.
Rifletto un attimo su ciò che ha appena detto. Che si riferisse al fatto che non potremmo più fare sesso per un po'? Nel caso non mi sembra poi così grave... e andrebbe comunque peggio a lui. O si riferisce al fatto che se dovessimo fare sesso poi mi pruderebbe il... ok, nel caso sarebbe effettivamente una brutta esperienza, ma basterebbe non fare sesso no?
Non sapendo cosa rispondergli gli dico solo "Muoviti", digrignando i denti e socchiudendo gli occhi.
"Che mi dai in cambio?" mi chiede allora lui e io mi domando per l'ennesima volta perché con lui non riesco mai a vincerne una prima che diventi una conversazione senza uscita...

"Ti lascio vivere una relazione pacifica con le tue mutande?"
"Non ne avresti il coraggio... e comunque voglio qualcosa di più sostanzioso"
"Ti rendi conto del fatto che lo dovresti fare a prescindere, visto che non abitiamo in una stalla?"
"Sì, ma se io non lo faccio lo farai poi tu per senso del dovere e della pulizia... o sotto minaccia di Leonhart... quindi..."
La cosa che più mi rode è che ha perfettamente ragione. Quindi vado a prendere l'aspirabriciole perché sarebbe comunque meglio che assecondare le sue assurde richieste. Che nervi però dovergliela dare sempre vinta...

"Fai lo sciopero del sesso" mi consiglia quindi Quistis durante lo spuntino di metà mattina dopo averle raccontato delle mie tragiche vicende. Sono venuto a rifugiarmi nel suo ufficio perché ho scoperto che affrontare uno psicopatico alla volta è molto meno faticoso che affrontarli tutti insieme.
Valuto un attimo la proposta. Potrebbe anche funzionare... se non fossi così sicuro che riuscirebbe a fregarmi anche in quel campo... Come ha già fatto altre volte, tra l'altro.
"Io farò così con Nida" continua Quistis giocando col cucchiaio nel suo yogurt. Poi sembra riflettere un attimo e aggiunge "...quando accetterà la mia proposta"
Alla faccia della proposta! L'ha fatto rapire dal Trepe fan club per ordinargli di diventare il suo ragazzo, perché lei non ne poteva più di essere considerata una zitella. Tra l'altra è lei l'unica a considerarsi una zitella, nessuno le ha mai detto niente...
"Ma perché ti sei fissata proprio con lui?" chiedo prima di addentare il mio sandwich portato da casa.
"Perché è gentile..." leggi mansueto, quindi facile da addomesticare e/o schiavizzare "...carino, intelligente..." non è che ci sia solo lui così in giro, comunque... "... e poi si era già innamorato di me... quanda facevo finta di essere matura e responsabile". Ma allora non ha nessun problema ad ammettere che la sua fosse tutta una finzione per... per che cosa visto che di fare la preside non ne ha proprio voglia? Comunque ce n'eravamo un po' accorti che la sua era tutta una recita. Il problema è che ce ne siamo accorti troppo tardi, quando ormai il danno era fatto. Bisogna ammettere che è davvero un'ottima attrice.
Comunque, leggendo tra le righe, ha scelto Nida perché sarebbe il più facile da costringere o abbindolare. Una scelta molto sana ed equilibrata, se non fosse che qui si sta parlando di quella che dovrebbe essere una relazione matura, non di una serata al club sadomaso dove lei, in veste di dominatrice, deve esibire il suo nuovo schiavetto... Le lezioni inopportune di Irvine mi hanno lasciato strascichi che speravo di non portarmi appresso.
La porta del bagno si apre e non realizzo subito cos'è quella strana figura che si staglia sul riquadro luminoso.
Poi la verità mi travolge come un chocobo impazzito lanciato a tutta velocità... come sempre quando si parla di Selphie. Oggi la possiamo ammirare inguainata in una muta da sub completa di pinne, maschera e boccaglio, coperta da un accappatoio troppo lungo.
Ma nonostante questa mise piuttosto fuoriluogo è un'altra la cosa che mi lascia sgomento, ovvero questa frase: "Nida ha detto che ha fame".
Nida... ha detto... Nida... bagno... Selphie... Quistis... io... sandwich... Nida? Nida è chiuso dentro il bagno? Da quanto? Perché?
Oh Shiva! Oh Ifrit! Oh Odino! Quistis è più folle di quanto pensassi!
Aspetta, forse sto saltando a conclusioni sbagliate.
Con calma mi alzo e vado verso il bagno. Non troverò nessuno e capirò che magari Selphie ha chiamato il proprio amico immaginario Nida. Può essere, no? Visto il soggetto...
Mi affaccio sulla stanza e... Ma sì dai, forse è un Nida immaginario quello legato sopra il gabinetto che mi fissa prima con sorpresa poi con occhi supplichevoli, mimando con le labbra la parola aiuto.
"Quistis...? Hai sequestrato Nida?" chiedo ancora un po' frastornato, ma apparentemente calmo, per fugare qualsiasi dubbio sulla consistenza del ragazzo miserevole che ho davanti.
"Sequestrato, che parola grossa... Lo tengo al sicuro prima che scappi un'altra volta" mi risponde candida Quistis, avvicinandosi a sua volta alla porta dei servizi.
"Tu ti... rendi conto che non è una cosa che puoi fare, vero?!"
"Ma dai! Una volta ci si è chiuso di sua spontanea volontà, qua dentro"
"Già, perché era sull'orlo di una crisi di nervi e l'unico posto in cui scappare era questo" le ricordo. E intanto Nida guarda prima uno, poi l'altra, poi guarda Selphie e rabbrividisce. Guarda di nuovo me.
"La sera me lo porto a casa, non lo lascio mica qua!" risponde indignata Quistis. Ma indignata perché? Non è lei quella che è stata legata e rinchiusa in un bagno!
"Non è un cagnolino! Non lo puoi trattare così!" stavolta lo dico con più enfasi nella voce così magari mi prende sul serio.
"Uffa! Se non l'avessi scoperto sarei riuscita a convincerlo!" sbuffa infastidita, incrociando le braccia al petto e appoggiandosi alla cornice della porta.
Considerando chiuso il discorso -sempre che si possa definire discorso una cosa tanto assurda- vado a liberare il povero cagnol... Nida.
Non appena riacquista la possibilità di muoversi, mi si inginocchia davanti e mi abbraccia le gambe dicendo "Ti voglio bene Zell. Ti voglio bene". Nonostante mi faccia piacere essere benvoluto da Nida, mi fa tanta paura vederlo così disperato. Da quanto è qui? Che gli avranno fatto? Lo voglio davvero sapere? Ma anche no...
"Se vuoi davvero un ragazzo lo devi prendere con le buone, non con le cattive" dico poi a Quistis, dando qualche colpetto alla testa di Nida. Lo faccio per dirgli di alzarsi, ma sembra quasi che lo stia accarezzando come se fosse davvero un cane...
"Ah, ho capito" fa Quistis, non troppo convinta. Poi si gira verso Nida e gli dice "Se diventi il mio ragazzo non ti tratterò più male"
E Nida la guarda con uno sguardo torvo. E ha anche ragione, insomma, dopo tutto quello che Quistis gli ha fatto...
"Si può fare, ma voglio dell'altro"
Cosa? Come? Perchè? Nida ma che cosa stai dicendo? Abbi un po' di dignità, ti prego! E usa anche un po' il cervello! Secondo te, anche con tutta la buona volontà, Quistis può sul serio prometterti una cosa del genere?
No, non voglio continuare a stare in questo posto. Io ero venuto in presidenza per cercare un po' di tranquillità, non per assistere a scene come questa!
Quindi fuggo mentre Selphie nuota per la stanza, sdraiata sulla sedia con le ruote di Quistis.

"Seifer, pulisci immediatamente la stanza altrimenti niente sesso per un mese"
Lui mi guarda con gli occhi sbarrati per qualche istante prima di dire "Non puoi fare sul serio!" con una leggera incrinatura nella voce.
Non ci credo. Ha funzionato! Ha funzionato veramente! Per una volta i consigli di Quistis si sono rivelati efficaci! Non ci posso credere! Ho trovato il santo Graal! Potrò finalmente tenere a bada Seifer.
Mi si inginocchia davanti e mi abbraccia le gambe. Questa scena l'ho già vista...
"Non posso credere che tu abbia pensato davvero che potesse funzionare" lo sento dire, mentre chissà perché me lo immagino ghignante, non vedendo, da quassù, la sua faccia appoggiata contro le mie cosce.
Tutt'a un tratto mi tira su, facendomi appoggiare ad una sua spalla, caricandomi come un sacco di patate.
"Adesso ti faccio vedere io come si insegna l'educazione ai ragazzi cattivi" dice strafottente prima di darmi una manata sul sedere e ridere di gusto portandomi chissà dove.
Potrei cercare di dimenarmi, certo, ma sono troppo impegnato a maledire Quistis e a commiserare me stesso. Maledetta psicologia spicciola. La prossima volta chiederò consigli a Fuujin. No, forse è meglio di no. Però, magari, potrei far fare le pulizie a Nida promettendogli qualcosa...

Continua...




Di nuovo in ritardo, di nuovo di quasi un anno. Ormai il blocco dello scrittore è diventato un mio compagno di viaggio. Come anche la monotonia dei miei interventi. Facciamo così: mi scuso in anticipo per tutti i futuri ritardi; perché, purtroppo, sento che ce ne saranno ancora, molti, nel futuro di questa fanfiction. Voi potete comunque tirarmi addosso tutti gli insulti e i pomodori che volete, per ogni ritardo che si presenterà.
Bon. Disbrigate queste noiose faccende, mi appresto a ringraziare: kymyit, Arwen88 e Zell94 che hanno commentato lo scorso capitolo.
Ringrazio anche chi ha messo di recente 'Storia di una convivenza' tra le preferite/seguite/da ricordare.
Non ho ancora deciso se fare uno spin-off a rating rosso dopo questo capitolo. Votate A) "ma sì dai, non scrivi tanto male, un altro spin off ci può stare e poi un po' di porn yaoi fa sempre bene" o B) "ma anche no..."
E ora torno alle lande solitarie e piene di disperazione della mia carriera universitaria.
Au revoir.
Lenù.
   
 
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