Avevo sentito arrivare la morte.
Era strisciata lentamente verso di me.
Avevo sentito il suo alito gelato che mi sussurrava:
“Ora tocca a te Sweeney Todd”.
E io mi ero lasciato andare.
Perché era giusto così.
Giusto che fossi distrutto.
Giusto che il mondo si liberasse di me.
Di un assassino.
Il mondo aveva bisogno di Benjamin Barker.
Ma quell'uomo è morto prima che arrivasse il suo momento.
Il mondo non aveva bisogno di Sweeney Todd.
E lui è morto anche troppo tardi.
Dopo aver ucciso.
Ucciso un giudice.
Un prete.
Un fruttivendolo.
Un attore.
Un politico.
Un uomo della Marina.
Un nobile.
E tante altre anime che ora staranno anch'essi cercando vendetta.
Dopo aver ucciso il suo più acerrimo nemico.
Dopo aver ucciso la donna che lo amava, la sua complice.
E dopo aver ucciso sua moglie.
Non sono arrivato a niente.
Quindi è stato tutto invano.
La mia vendetta non è servita.
Perché Lucy è infine stata uccisa per mano mia.
E io sono morto.
La storia è finita.
Ora non ho più nulla.
Solo il buio che mi circonda.
Non ho più niente per cui vale la pena di soffrire.
Non ho più Nellie Lovett.
Non ho più Lucy Barker.
Non provo più odio.
Ne amore.
Non provo più niente.
“La vita è per i vivi”, mi disse Nellie.
Questo vuol dire che credeva che io fossi morto anche in vita.
Non era vero.
Perché ora capisco quanto sia diverso.
Benjamin Barker è morto.
Sweeney Todd è morto.
La mia vendetta è finita.
Non come desideravo, ma è finita.
E questo
sarà
per sempre