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Autore: NadiHazza    04/09/2012    3 recensioni
Skateboard. One direction. Sguardi. Queste sono le tre parole che ho scelto per rappresentare la mia Fan Fiction. Pensi che siano strane associate insieme? Non aspettare e vieni a scoprire cosa ti riserva la mia storia. Se ti piace o se invece hai trovato qualcosa che non va fammelo sapere con una recensione. Bè ora non ti annoio con l'introduzione....buona lettura ;)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pioveva. Ormai ci avevo fatto l'abitudine; era una cosa che faceva parte di quel luogo così meraviglioso che mi aveva incantato fin dal primo momento in cui ci avevo messo piede: Londra. Ero qui da due settimane, la mia vacanza stava procedendo molto bene.
La famiglia in cui mi trovavo era la famiglia Davies e si era dimostrata accogliente nei miei confronti fin dall'attimo in cui ci eravamo conosciuti. Era composta da sei persone: James e Megan erano i genitori di quattro ragazzi speciali con i quali avevo fatto subito amicizia. Luke era il più grande e aveva un anno più di me, era una ragazzo gentile e adorava gli skateboard, questo mi fece avvicinare subito a lui perché io ho un'innata passione per gli skateboard fin da quando ero piccola, solo che non avevo mai avuto la possibilità di provare. Passavamo interi pomeriggi ai Kensington Gardens, che erano praticamente attaccati alla casa dei Devies; qui ci divertivamo un sacco: con Luke facevo lezioni di skateboard, con Holly e Sophie giocavo a nascondino mentre con Amy facevo lunghe chiacchierate. Era diventata inoltre tradizione per noi, prima di andare via, fermarci davanti alla statua di Peter Pan e raccontarci storie fantastiche a turno, che ognuno di noi inventava al momento. Era liberatorio e potevamo dar sfogo a tutta la nostra fantasia!
Holly e Sophie erano due gemelle di 10 anni, erano entrambi molto educate e diligenti, ma quando erano insieme ai fratelli si trasformavano in due vere e proprie scatenate, insieme a noi correvano, si arrampicavano sugli alberi e molto spesso si mettevano a cantare canzoni ad alta voce per rallegrare il gruppo, cosa che molto spesso non era gradita dalla loro sorella maggiore Amy.
Amy aveva 15 anni come me, era simpaticissima e anche lei adorava gli One Direction, la sua stanza (come del resto la mia in Italia) era tappezzata di poster ovunque, spesso infatti i nostri discorsi ricadevano su questi 5 ragazzi, ridevamo molto insieme e pensavamo entrambe di coronare il nostro sogno riuscendo un giorno ad abbracciare almeno uno di loro.
Nella famiglia Davies avevano tutti i capelli mori, tranne Amy che li aveva biondi, una cosa che avevano tutti in comune invece era il colore degli occhi: erano di un azzurro quasi blu, come il cielo più bello o il mare più profondo, spesso quando parlavo con qualcuno di loro mi incantavo qualche secondo a fissarli, e questo molto spesso mi faceva perdere una parte del discorso.
La casa dei Devies era molto graziosa e aveva un sacco di scale e corridoi, infatti impiegai un paio di giorni per capire dove fosse la mia stanza, oggi ci arrivo senza problemi ed è proprio qui che mi sto dirigendo adesso.
Mentre attraverso l'ultimo corridoio incontro Luke -Ti aspetto tra dieci minuti ai Kensington- mi dice – Si, vado a mettermi le scarpe e arrivo- gli rispondo sorridendo. Stamattina andiamo a fare un po' di skateboard perché nel pomeriggio andrò con tutta la famiglia in centro a Londra per fare compere. Arrivo nella stanza e mi infilo le mie vecchie all star gialle di corsa, poi vado in bagno e mi metto davanti allo specchio, i miei capelli castani con meches rosse vengono raccolti con due abili mosse in una coda, dopodiché scendo e mi dirigo ai giardini. Incontro Luke seduto sulla solita panchina che mi aspetta – Pronta? Oggi cominciamo il livello difficile- mi dice – Certo che sono pronta- gli rispondo. Prendiamo gli skateboard e facciamo un po' di riscaldamento, dopo mi mostra l'esercizio di oggi, andare su una ringhiera con due ruote e fare un salto acrobatico per scendere. Lo guardo eseguire l'esercizio in modo pulito e impeccabile -Tocca a te adesso- dice quando scende. Abbastanza sicura di me prendo lo skate e vado sulla ringhiera, fin qui tutto bene,il problema si presenta quando devo eseguire il salto acrobatico, faccio per saltare quando lo skate mi scivola sotto i piedi e io cado per terra sull'erba. A quel punto scoppiamo entrambi in una sonora risata facendo persino girare le persone che stavano passando. Poi raccogliamo gli skate e ci dirigiamo a casa per il pranzo, affrontandoci in una coinvolgente gara di velocità.
-Ma dove siete stati?- ci chiede la mamma di Luke
-Ai Kensington ma'- risponde lui
-Ancora con gli skateboard? Voi due siete proprio fissati- ci dice sorridendo
-E' una passione che ci scorre nelle vene!- esclamiamo all'unisono.

 Il pranzo è stato molto divertente, soprattutto quando Holly a sputato involontariamente l'acqua che aveva in bocca sul tavolo, questo perchè Amy aveva fatto una delle sue solite battute causando una risata di gruppo. Dopo aver mangiato io e Amy siamo andate in camera sua, la cosa che mi salta all'occhio per prima è sempre la stessa: il viso sorridente di Harry, “appeso” all'armadio della mia amica.
-Ti va di ascoltare la musica?- mi chiede Amy
-Certo!- le rispondo - 1D?-
-Ovvio- mi risponde lei.
Passiamo le seguenti due ore ad ascoltare musica e parlare di cosa facessimo se incontrassimo quei 5 ragazzi -Io gli salterei al collo e gli direi che sono pazza di loro! Ma non in senso di innamorata, perchè sai già che ho il fidanzato, ma pazza nel senso che li adoro- mi dice Amy
-Io credo che se ne vedessi uno, per quanto mi piacciano, non riuscirei più a dire niente e mi paralizzerei all'istante- dico io
-Oh, esagerata!- esclama Amy- No, sul serio- dico io, ma non riesco a trattenermi e così scoppio a ridere contagiando anche lei.
-Ragazze è ora di andare!- ci chiama Megan dal piano di sotto
-Arriviamo, due minuti- risponde Amy.

 Io schizzo in camera mia, mi infilo al volo i miei shorts in jeans, una canottiera blu con sopra una camicia a quadri. Mi metto il cellulare in tasca e prendo lo skate. Arrivata al piano di sotto domando a Megan -Posso portami lo skate?-
-Sì certo- mi risponde gentile come al solito.

Poi andiamo tutti in macchina o meglio noi donne perché il signor James è al lavoro e Luke da un amico. Arrivati in centro ci dividiamo: Megan e le gemelle vanno in un negozio che vende articoli per la casa mentre io e Amy imbocchiamo una via laterale. Entriamo in un negozio di abbigliamento e compriamo delle magliette, è tutto molto bello qui dentro, le pareti sono tappezzate di magliette di tutti i colori e questo mette molta allegria; paghiamo e riprendiamo la stessa via di prima. Io proseguo con lo skate, ormai sono abile nel muovermi su di esso e mi sposto come se fossi su una tavola da surf, evitando con abilità i passanti.
Ci fermiamo un attimo davanti a un altro negozio -Vuoi entrare Nadia?-mi chiede Amy
-Si- ma mentre rispondo lo skate mi scivola e comincia a vagare senza padrone in mezzo alla folla.
-Tu entra pure intanto che io vado a recuperarlo- dico
-Sicura?-
-Si si-

 Mi metto ad inseguire lo skate quando vedo qualcuno di fianco a me che me lo porge.
-E' tuo questo?- mi chiede una voce fin troppo familiare...

 

  
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