L’infinito
l'ironia
del destino vuole che io sia ancora qui a pensare a te
nella mia mente
flash ripetuti attimi vissuti con
te
è
passato tanto tempo ma tutto è talmente nitido
così chiaro e
limpido, sembra ieri
Rivederlo
dopo 4 anni è stato, contro ogni previsione, un colpo al cuore.
Lui
bello come sempre nel suo inseparabile cappotto blu, con i capelli che di stare
in ordine non ne vogliono sapere e il caffè caldo tra le mani, probabilmente
comprato nella caffetteria sotto casa. Lo guardi: è bello come la prima volta
che l’hai visto, forse anche di più con quella barba appena accennata che lo
rende ancora più uomo ai tuoi occhi e i
suoi occhi verdi, che Dio, ancora sanno ammaliarti.
[…]
ma quel giorno che mai mi scorderò
m'hai detto:
“non so più se ti amo o no”
E
mentre ti torna in mente quel giorno di 4 anni fa, speri solo che lui torni da
te.
-io… io non so più se ti amo
o no- le sue parole sono poco più che un sussurro ma per te sono come un urlo,
e puoi sentire chiaramente il suono del tuo cuore che va in frantumi.
domani partirò sarà più facile dimenticare
“e adesso che farai?”
risposi: “io non so”
quel tuo sguardo
poi lo interpretai come un addio
Ricordi
quel giorno come se fosse ieri, ricordi i suoi occhi lucidi, ricordi i suoi
occhi quando gli hai detto che saresti partito, sembravano dirti addio.
-Che stai facendo?-
-Preparo le valige. Parto
così sarà più facile dimenticare- eviti di guardarlo negli occhi, non sopporti
di vederlo triste.
[…] teso ero a pezzi ma un sorriso in superficie nascondeva i segni di ogni cicatrice
nessun dettaglio
che nel rivederti potesse svelare
quanto c'ero stato male.
Quattro anni
scivolati in fretta e tu mi piaci
come sempre forse anche di più
Ed
ora dopo quattro anni sei tornato credendo di essere più forte, credendo di
averla ormai superata, invece ti è bastato rivederlo per iniziare a pregare Dio
di far tornare tutto come prima.
Lui
ti vede, ti viene incontro, ti sorride, e pensi che quello non è il suo
sorriso, ti saluta e non hai la più pallida idea di come ci siete finiti a
chiacchierare in un bar con te che gli rifili le solite risposte di circostanza
e uno dei tuoi migliori sorrisi falsi.
-Stai
insieme a qualcuno, ora?- ti chiede e dalla sua voce capisci che teme la
risposta, anche i suoi occhi te lo lasciano intendere, decidi di mentire.
-si
sono fidanzato da quasi tre anni- gli
rispondi e ciò che vedi ti lascia spiazzato, una lacrima cade dai suoi occhi,
in 6 anni che siete stati insieme
l’avrai visto piangere si e no 2 volte.
-quindi
credo di non avere più speranze ormai. Io, per quanto può valere, ti amo. Spero che sarai felice- ti dice, dire che
resti scioccato è poco lui ti rivolge e ultimo sorriso triste e poi scappa.
Impieghi qualche minuto per realizzare che l’ultima opportunità di essere
felice con lui te la stai facendo scappare, così esci a cercarlo.
[…]
l'infinito sai cos'è?
l'irraggiungibile
fine o meta che
rincorrerai per
tutta la tua vita
Dopo
un buon quarto d’ora lo trovi seduto su una panchina del parco che guarda il
nulla, ti siedi accanto a lui e quando si volta verso di te lo baci: è
felicemente stupito.
-Allora…
amore, posso tornare a casa?- si apre in uno dei sorrisi più belli che tu abbia
mai visto, ti getta le braccia al collo e tra le lacrime ti risponde.
-Si!-
Questa
storia molto probabilmente fa pena, lo so! In mia discolpa posso dire che è
colpa della pioggia che mi fa venire voglia di scrivere e poi i risultati sono
questi! Mi piacerebbe ricevere dei commenti e sapere dove ho sbagliato, perché
come potete vedere ho molto da imparare! Questa è la canzone da cui prende il
titolo la storia: “L’infinito” di Raf: http://www.youtube.com/watch?v=4OrCrqkhSdw&feature=fvst