Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: masterteo89    06/09/2012    3 recensioni
La storia della vita di un giovane umano proveniente dal futuro e catapultato nel passato...proprio tra le grinfie degli yoro del sud. Una storia di schiavitù , amicizia, crudeltà , gioia ... poichè anche nell'oscurità la speranza non muore mai. Ma sarà solo l'inizio, poichè chi di crudeltà ferisce di crudeltà perisce...
Citazione:
"i progenitori della tribù scavarono dove non dovevano scavare. In queste caverne le ombre sono vive, caute e silenziose. Si muovono nell'oscurità seguendo il richiamo della luce, si avvicinano di soppiatto e si nutrono delle tue più intime paure. Fredde e spietate, le ombre sono più taglienti della lama di una spada."
Una vicenda parallela alle avventure del mezzodemone amato, iniziata con un ritmo calmo e rilassato ma tuttavia destinata a mutare in una perigliosa avventura : il risveglio di un'antico male più pericoloso di Naraku infatti condurrà un manipolo di sventurati verso il più pericoloso viaggio della loro vita. A volte morire non basta per espiare i propri peccati...
Genere: Dark, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
taka 2 Ed eccoci ad un altro capitoletto, stavolta son stato veloce!
Recensite mi raccomando, anche se in pochi lo fate...

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------



A pomeriggio inoltrato un rumore di rami spezzati destò Takara che , non avendo chiuso occhio la notte precedente, aveva colto l'occasione per schiacciare un sonnellino all'ombra degli alberi.

La giovane lupa lanciò al ragazzo uno sguardo d'intesa e appoggiò la mano sul pomo della katana, pronta ad estrarla al minimo segno di pericolo.

-- Siamo noi, Takara.-- Mormorò una voce dal timbro forte e poderoso, tuttavia velata di profonda stanchezza.

-- Stremati, ma fortunatamente vivi-- Aggiunse una voce dolce e melodiosa , anche se dal tono traspariva una profonda tristezza.

E non appena David e Takara si voltarono videro emergere dai cespugli le sagome di tre individui ben noti : Obara-sama, che zoppicava leggermente, e poco più indietro Rak'hartan intento a sorreggere Yoshimo. Quest'ultimo, a giudicare da una fasciatura sommaria che spuntava all'altezza di una caviglia, doveva essere stato ferito in modo lieve ma doloroso.

Dietro di loro una figura silenziosa li seguiva a capo chino, una lupa che David non aveva mai visto prima d'ora.

Senza tergiversare oltre Takara domandò, ammutolita -- Siete solo voi?-- La katana le scivolò dalla mano, adagiandosi in terra su di un letto di foglie secche.

-- Purtroppo si. Il villaggio è perduto-- Affermò, funereo, Obara-sama. Poi raccontò ai due di aver incontrato Ayame e della discussione che ne nacque : apparentemente il signore delle tenebre aveva raccontato al capo tribù lo stesso discorso sugli umani che aveva detto ad Ayame prima di divorarla.

Terminato il racconto, Obara si ritirò in disparte sulla riva del ruscello e lì vi rimase,  versando silenti lacrime amare.

--Obara-sama...-- Tentò di dire, esitante, Yoshimo ; tuttavia fu interrottò da un basso ringhio del vecchio lupo.

-- Sama, sama... a che pro tale titolo ormai? Capo di una tribù distrutta a causa della mia follia, a causa della mia cecità! Non sono riuscito neppure a salvare mia nipote! L'ho mandata io stesso a morire da sola in quella grotta!!!-- Terminò, ululando disperato. 

-- Non dica così signore!-- Esclamò poderoso Rak'hartan , piantando la lunga lancia nel terreno -- Non è solamente colpa vostra , noi tutti ci siamo comportati in maniera bestiale con gli umani. Siamo tutti ugualmente colpevoli!--

Calò un silenzio pesante, carico di disagio. Infine, Obara lentamente si voltò verso David e umilmente piegò il capo verso il terreno.

-- David, a nome mio e della tribù Yoro ormai defunta, ti chiedo umilmente perdono. Siamo stati dei folli a trattare la tua stirpe in maniera si brutale, ma il destino crudele mi ha finalmente aperto gli occhi. Abbiamo pagato con il sangue le nostre colpe. Ci perdonerai mai?--

David per tutta risposta chiuse gli occhi, esalando un lungo respiro. Poi, lentamente, proferì -- Vi perdono. Non ha senso mantenere rancore, ciò che è stato è stato. Tuttavia adesso avete sulle vostre spalle un grave fardello.--

-- Ciò che dici è giusto-- Approvò Yoshimo, spazzando l'aria con le sue nove code dorate -- L'armonia della natura è stata brutalmente spezzata, inquinata da questo turpe tumore che minaccia di gettare nell'ombra la nostra amata terra natale. Non possiamo voltare le spalle al nostro dovere. Che ci piaccia o no, il signore delle tenebre è una nostra responsabilità.--

A quel punto una voce profonda si fece sentire, carica d'astio e d'ira -- Melkyor, quello è il nome della ripugnante creatura che ha massacrato la mia tribù. Quel mostro deve morire.--

A parlare era stata la ragazza in coda al gruppetto, rimasta in silenzio fino ad ora.  Capelli corti rossi come il fuoco mettevano in risalto le sue iridi azzurre come il cielo, profonde ed al momento colme di tristezza.

Era una ragazza molto giovane, apparentemente intorno ai 18 anni, molto bella anche se d'aspetto estremamente selvatico. Aveva diversi bracciali e collane tribali come ornamenti e numerosi orecchini d'osso le decoravano le orecchie a punta.

Portava con se solamente un lungo bastone robusto, simile a quello usato dagli sciamani nei film fantasy. Nel complesso, una bellezza selvaggia e apparentemente indomabile, un vulcano in attesa di eruttare.

Sulle spalle portava una bisaccia pesante, ma il suo contenuto era ignoto.

-- Chi sei?-- Domandò fredda Takara, raccogliendo la spada.

-- La famosa lupa dal cuore di ghiaccio di cui tanto avevo sentito parlare. Il tuo appellativo si addice, devo ammettere.-- Commento per tutta risposta la lupa, incrociando le braccia al petto.

-- Hai smarrito la strada e cerchi qualcuno che ti indichi la via per la tua tana, cucciola?-- Sibilò fredda Takara, stringendo stizzita i pugni.

-- Interessante, perchè non ci provi?-- Rispose la lupa, snudando le zanne in un sorriso di scherno.

David intanto alzò gli occhi al cielo, mormorando -- Fantastico, un bullo contro una testa calda. La coppia perfetta...come se non si sapesse che Takara perde le staffe facilmente--

Takara gli scoccò uno sguardo glaciale -- Ti ho sentito-- Si limitò a dire, fissandolo con un'intensità che avrebbe congelato persino la roccia.

David, arretrando lentamente, si mise al riparo dietro alla mole di Rak'hartan, il quale rise di cuore. (spaventando diversi uccellini che riposavano tranquillamente sugli alberi. Perchè doveva essere sempre così gioviale e fracassone...)

-- I giovani d'oggi! Sempre pronti a far bisboccia! Forza cuccioli, fatemi vedere se dalle parole passate ai fatti!--

-- Mmm...Rak'hartan...dovresti dissuaderli dal combattere, non incitarli.-- Commentò perplesso Yoshimo, intento a lisciare una delle sue numerose code.

-- Pappamolla! Vai pure tu nella mischia!-- Esclamò il veterano spingendo la kitsune contro la lupa misteriosa.

Vuoi che sia stata fatalità, vuoi che sia stato un gesto calcolato...ma Yoshimo andò a sbattere contro la lupa e la sua mano finì a tastare, audace, qualcosa di...morbido e disdicevole.

Inutile dire che, dall'espressione furiosa della donna, il gesto non era stato affatto gradito.

Nella foresta risuonò un lungo grido -- "PERVERTITOOOO --

Poi la volpe finì dentro al ruscello a farsi un bagnetto fuori programma. Fortuna che il ruscello non era profondo, altrimenti avrebbe rischiato di affogare. Indubbiamente, a giudicare dal bernoccolo, la kitsune non si sarebbe risvegliata presto.

Intanto, Obara aveva sedato gli animi e la donna si rivelò essere niente di meno che Frejia, la giovane e promettente sciamana in grado di annientare l'oscurità.

Obara e gli altri l'avevano incontrata ai piedi del monte , mentre questa stava tornando al villaggio.

-- Che si fa ora?-- Domandò Frejia -- Non possiamo andare al villaggio, verremmo uccisi. Ci servono alleati, alleati numerosi e potenti che possano scortarmi alla caverna del sigillo.--

-- Posso esprimere la mia personale ed umile opinione?-- Domandò David, non riuscendo a tratenersi.

-- Certamente, David. Potremo forse avere ancora dei pregiudizi nei confronti degli umani, tuttavia ti dobbiamo molto.-- Ammise Obara.

-- Il tuo discorso nella valle proibita si è rivelato veritiero e le tue parole, come sempre, non sono mai vane. Mi saresti stato molto utile alcuni secoli fa, quando ancora ero in tempo per rimediare alla nostra follia. Mi hai aperto gli occhi, e per questo motivo ti sono riconoscente. E attraverso me, tutto il popolo Yoro ha la tua gratitudine.--

David abbassò istintivamente lo sguardo, non solo per imbarazzo ma anche perchè non sapeva come comporarsi in tale frangente.

Takara , come già altre volte aveva fatto, gli mise delicatamente una mano sotto al mento e gli fece alzare il capo, osservandolo con uno sguardo leggermente piccato -- Quello che Obara-sama vuole dirti è che non sei più uno schiavo ai nostri occhi, ma un nostro eguale. Anche se-- E qui affondò un poco le unghie nella pelle del giovane, ottenendo un piccolo gemito da David -- Hai il brutto vizio di sciogliere la lingua nei momenti più inopportuni--

No, Takara era evidentemente ancora risentita per l'appellativo "testa calda". ( A dire il vero David aveva pensato di darle un buffetto giocoso sul naso per farla calmare, ma le probabilità che Takara lo avrebbe mangiato erano alte).

-- Vi ringrazio, anche se io non mi sono mai ritenuto uno schiavo.--

--In che senso?-- Domandò Rak'hartan poggiando una mano vigorosamente sulla spalla del giovane.

-- Intendo dire che il mio animo è sempre stato libero dalle vostre catene, libero e indomito. No, voi avevate un "prigioniero di guerra", la guerra personale e non scritta che avevate dichiarato tacitamente ai miei simili. Ma schiavo? Non ho ancora incontrato creatura capace di piegare il mio spirito. Non siete mai riusciti a domarmi.--

-- Un discorso coraggioso-- Commentò seria Frejia, passandosi una mano tra la folta chioma indomita. -- Ma indubbiamente veritiero. Non parleresti così se la schiaviù ti avesse domato. Per essere un semplice umano, apprezzo il tuo spirito libero,  colomba.--

Alle ultime parole scoppiarono tutti a ridere e persino Takara si lasciò sfuggire un sorrisetto dolce.

-- Colomba...che tenero!-- Esclamò Rak'hartan imitando (e fallendo) la voce tenera e indifesa di un bambino.

Poi tuonò -- Sei un uomo, non una donnicciola! Ti voglio cattivo , colombetta! Snuda gli artigli, rapacitati!--

--Rapacitati?-- Mormorò pacato e perplesso Yoshimo in tutta la sua saggezza, avvolto nelle sue nove code dorate. Evidentemente si era ripreso ed aveva raggiunto gli altri, ed ora era seduto a gambe incrociate con gli occhi semichiusi, quasi fosse in meditazione. (Proprio vero che le Kyuubi no Kitsune appartenevano più ad un piano divino che terreno. Nessuna leggenda però riportava che fossero pure dei maniaci...Yoshimo sarà stato l'eccezione alla regola).

Takara scrollò il capo e commentò -- Quando si esalta Rak'hartan parla senza pensare. E spesso e volentieri inventa vocaboli nuovi...credo intendesse dire "diventa aggressivo come un rapace"--

-- Comprendo. Ne avrà ancora per molto?--

--Temo di si--

Una smorfia infastidita deturpò il volto serafico della kitsune che, alzandosi in piedi , mormorò -- Vado a divenire armonia con la dolce brezza vitale, là dove non batte il sole, la dove la vital linfa scorre--

-- Che detto in un linguaggio meno poetico significa che vai a meditare all'ombra di quel pietrone in riva al fiume?-- Domandò Obara-sama, curioso.

Yoshimo, nel suo classico tono calmo , dolce e melodioso (Che chiamerò "elfico" da ora in poi per fare prima) rispose -- Esattamente, ottimo intuito-- e si allontanò.

Frejia decise in quel momento di inserirsi nella discussione. --  Perfetto, sono circondata da : una colomba, un vecchio, un pazzo furioso, un ghiacciolo ed un maniaco.--

A queste parole David mugugnò, infastidito -- Ma senti chi parla, Pocahontas...--

-- Pocache?-- Mormorò perplessa Frejia, poi scrollando il capo andò ad accarezzare il lupo di Takara -- Cold Rain, sei l'unico sano in questa gabbia di matti...--

--Wooff...--

...
...
...

E questi sarebbero gli eroi che dovrebbero eliminare il letale Melkyor?  

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

ANGOLO DI NARAKU

Naraku -- E tu saresti Melkyor?--

Ayame-Melkyor -- E tu chi saresti?--

Naraku -- Io sono l'illustre, il perfido, il grandissimo, il malvagissimo, il cattiverrimo...Naraku!!!-- (rullo di tamburi)

...

A-M -- Oh, ho sentito parlare di te. Il feticista travestito che va dietro ad una bambola d'argilla, giusto?--

N -- Senti chi parla, signore del terrore delle mie ciabatte! Proprio un corpo di donna dovevi scegliere? --

A-M -- Ha i suoi vantaggi...--

(e qui non si vede ma ha luogo uno scambio di sorrisi da maniaci sessuali tra i due cattivi)

Intanto, Kagura passa di lì per caso e sente suo malgrado tutto.

Kagura -- Ma santo Hakudoshi assiso in cielo su troni di pecore ruspanti , perchè devono essere così idioti!--

Kanna -- Perchè questo è l'angolo della storia dedicato alle loro idiozie, slegate con la storia principale--

Kagura -- Ah si?--

Prende in mano il copione e lo sfoglia velocemente.

Kagura -- Ah già...mi sa che ho invaso la scena...eh si.--

Kanna -- Kagura, quello che stà correndo adirato verso di noi, agitando il copione in aria come un forsennato e facendoci segno di sloggiare... è per caso Autore-san?--

Kagura -- Eggià...viaaaaa--

E scappa di gran carriera, ma non sa che per punizione verrà legata ad un palo da Hakudoshi, poichè "Ha nominato il suo nome invano".

----------------------------------------------------


Piaciuto il capitolo?


   

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: masterteo89