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Autore: AxXx    06/09/2012    3 recensioni
Xemnas è morto e con lui l' organizzazione.
Ma qualcosa si è mosso nelle tenebre.
Il maestro Xehanort aveva due allievi segreti, a cui si è aggiunto un terzo. I loro compito è riportare in vita il loro maestro e porre fina alla guerra del Keyblade portando l' oscurità su tutti i mondi.
Sora e Riku, nominati maestri keyblade da Yen Sid, dovranno intraprendere un nuovo viaggio e con loro altri nuovi custodi per salvare i mondi dai loro avversari e dalla rediviva Organizzazione XIII.
Tra grandi battaglie e pericolosi viaggi il gruppo si dovrà confrontare con nuovi nemici, scoprendo che non tutto è come appare.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Kairi, Nuovo personaggio, Riku, Sora
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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 Sora si fece largo tra la calca di uomini che combattevano abbattendo tutti gli hertless che gli si paravano davanti.
Lo scontro era durissimo per tutti. Alcune parti delle mura erano crollati schiacciando uomini ed hertless. Le urla dei combattenti si mescolavano a quelle dei feriti in una macabra sinfonia accompagnata dal suono delle armi che sparavano e delle spade ch si incrociavano.
L’ aria era impregnata dell’ odore metallico del sangue e della polvere che rendeva difficile respirare.
La polvere creava una nebbia grigia che impediva di vedere alla quale si aggiungevano i corpi che si affrontavano e alle luci delle magie che solcavano l’ aria.
Sora si mosse con rapidità evitando i corpi degli uomini e distruggendo le creature oscure. Si muoveva con rapidità ed eleganza, ma doveva stare attento a non colpire gli alleati.
Non fu facile uscire dalla porta principale. Infatti gli hertless, aiutati dai nessuno, stavano sciamando all’ interno facendo strage di difensori.
Le creature oscure erano abbastanza facili da abbattere, il loro numero era nettamente superiore e con esso riuscivano ad avere ragione sui difensori. Sora si lanciò contro un gruppo di cavalieri abbattendone la maggior parte mentre i rimanenti vennero distrutti da alcuni soldati. Lanciò una raffica di saette contro dei nessuno dragone che stavano attaccando un gruppo di fucilieri abbattendone cinque per poi concentrarsi su un paio di invisibili.
Le due creature oscure attaccarono con le spade, ma Sora parò i colpi per poi piroettare elegantemente abbattendone uno. L’ altro vista la fine del suo avversario si allontanò lanciando una serie di saette oscure contro il custode che le parò utilizzando un incantesimo protettivo.
Sora si scagli contro l’ avversario che parò il colpo per poi tentare di colpire a sua volta. Sora, però, era molto esperto e con un salto evitò il colpo per poi colpire il mostro in testa.
Ebbe appena il tempo di esultare perché sentì alle sue spalle uno spostamento d’ aria che lo allarmò.
Con un rapido movimento spostò il corpo verso destra evitando di un soffio la lancia di un altro dragone che aveva tentato di colpirlo alle spalle.
Il custode si mosse con rapidità e disintegrò il nessuno con una rapida magia di fuoco.
Sora intanto vide Yuffie distruggere un paio di hertless con dei Kunai per poi piroettare in aria e lanciare una altra serie di coltelli da lancio per disintegrare la linea di esseri oscuri che bloccava la porta principale.
“Vai Sora: raggiungi il cortile esterno!” Urlò lei prima di essere attaccata da un gruppo di invisibili.
 
 
Kairi intanto correva lungo le mura mentre cercava una scale per scendere mentre nel contempo abbatteva hertless e nessuno con rapide magie. Vedeva oltre il parapetto una donna vestita di nero che stava abbattendo la barriera, mentre aveva notato che Merlino si stava contrapponendo alla strega potenziando la barriera e lanciando magie potentissime che però si infrangevano contro le protezioni della strega senza fare danni oppure abbattevano interi speroni di roccia se mancavano il colpo.
La potenza dei due incantatori era tale da far tremare il terreno della città.
Improvvisamente Kairi sentì una voce che gli fece accapponare la pelle.
“Bello spettacolo, vero, tesoro?”
Kairi si voltò mentre una pioggia di proiettili magici si abbatteva su quel lato delle mura abbattendo alcuni soldati.
Xigbar, numero due dell’ organizzazione XIII, apparve sulle mura.
Una decina di guardie tentarono di fermarlo, ma a lui bastò scansarsi un attimo per poi sparare una raffica di colpì che abbatté quegli uomini in pochi secondi.
Kairi fu da parte sua costretta a ripararsi dietro una barriera magica per evitare di essere ferita.
“Ho notato che il tuo fidanzatino ha qualcosa in comune con me ora…” Disse facendo un allusione al suo occhio bendato.
Kairi si avvicinò ai corpi dei soldati sperando di poter fare qualcosa, ma quando si rese conto che erano già morti una lacrima gli scese sulla guancia.
“Ora non ti metterai a piangere!?” La schernì il nessuno sorridendo.
“Non preoccuparti.” Disse Kairi alzandosi “Piangerò lacrime di gioia quando ti avrò sconfitto…” E si lanciò in avanti.
Agitò furiosamente il suo keyblade nel tentativo di colpire il nessuno, ma quello, con un rapido balzo, si sottrasse all’ attacco lanciando una serie di proiettili con i suoi tiratori scelti.
Kairi elevò in fretta una barriera di energia respingendo i proiettili contro il mandante che però si teletrasportò alle spalle della rossa per sparare un'altra raffica.
La custode saltò di lato ed impugnò il keyblade come se fosse una pistola e lanciò una serie di frecce di ghiaccio contro l’ avversario che si teletrasportò di nuovo per apparire a testa in giù a mezz’ aria mentre sparava alcuni colpi.
Lo scontro si protrasse per diversi minuti. Kairi stava tentando di colpire l’ avversario in tutti i modi, ma quello si teletrasportava così velocemente e così spesso che colpiva sempre a vuoto.
Il suo avversario invece riusciva a colpire con efficacia e la rossa era costretta sempre ad utilizzare barriere per difendersi che diminuivano l’ energia magica o ad evitare con rapide piroette e salti che la logoravano.
“Vedo che sai ballare, bellezza!” Disse Xigbar mentre si concedeva una pausa permettendo alla ragazza di riprendere fiato.
In quell’ istante uno sparo colpì il nessuno alla schiena facendogli uscire sangue ed una specie di nube rosso sangue piombò dal cielo per mostrare il ragazzo che Kairi aveva visto poche ore prima in quella specie di camera di incubazione. Ora aveva in mano una lunga pistola a tre canne con la quale si mise a sparare contro Xigbar costringendolo a librarsi a mezz’ aria. Vincent non si lasciò intimorire dai poteri dell’ avversario e, trasformatosi di nuovo in una nube di stoffa rossa, si mise ad inseguire il nessuno dando inizio ad uno spettacolare scontro aereo.
 
 
Sora entrò nel cortile esterno dove decine di soldati si muovevano combattendo contro gli hertless che con la forza dei numeri stavano ormai aprendo una breccia nelle file dei difensori. Sora si mise a combattere contro due Blu cicci che disintegrò con una magia esplosiva che travolse anche diversi Shadow. I soldati intorno a lui incrociavano le spade contro gli hertless cavalieri, mentre i fucilieri tentavano di tenere lontani insieme ad alcuni stregoni gli invisibili e i nessuno dragone.
La luce degli incantesimi accecava Sora che faceva anche fatica a respirare a causa della polvere, tuttavia il giovane non si dette per vinto e con una decina di rapidi colpi distrusse moltissimi cavalieri. Con rapidità si mosse verso l’ esterno e lanciò una magia per aprirsi la strada verso la strega, ma quando raggiunse il cortile in rovina all’ esterno si trovò davanti ad uno spettacolo agghiacciante almeno venti o forse trenta soldati giacevano morti ai piedi di uno spadaccino dai capelli di platino che si allungavano fino alla vita. Il viso affilato era una maschera di crudeltà e freddezza mentre nella mano reggeva una lunga katana lunga almeno tre metri.
“Sephiroth…” Disse il bruno evocando la sua catena regolare mettendosi in posizione di difesa.
“Finalmente. Non vedo Cloud, sembra che dovrò accontentarmi di te…” Sussurrò l’ uomo alzando la spada verso il custode.
Sora non aspettò altro e si lanciò in avanti tentando di colpire l’ avversario che parò il colpo con la sua arma per poi lanciargli un proiettile di fuoco grande quanto una persona che lo respinse indietro.
Sora lanciò a sua volta una sfera di fuoco che impattò contro la barriera che Sephiroth aveva elevato.
L’ albino lanciò tre rapidi fendenti contro il ragazzo che evitò agilmente i colpi per poi scagliarsi contro di lui.
I colpi non lo ferirono, visto che bastò evitarli con rapidi ed eleganti movimenti per poi elevarsi a mezz’ aria e bombardare il bruno con degli enormi proiettili di fuoco.
Sora fu costretto a ripararsi dietro un masso per poi lanciare una serie di frecce di ghiaccio contro l’ avversario che però non fece una piega quando quelle si andarono a frantumare contro una barriera.
“Sei uno sciocco ad opporti.” Disse il platinato scagliandosi a tutta velocità sul ragazzo deciso a distruggerlo.
In quell’ istante una sagoma alta e bionda si frappose tra i due parando il colpo di Sephiroth.
“CLOUD!!!”
“Sora, raggiungi la strega! Mi occupo io di lui!” Disse il biondo mentre respingeva il rivale.
Sora si guardò intorno e vide Kairi che agitava la mano per attirare la sua attenzione.
“Presto! Di qua!” Disse la rossa prendendo in mano il ragazzo ed addentrandosi tra le sporgenze del crepaccio.
 
 
 
 
 
Topolino disintegrò l’ ennesimo neoshadow quando all’ improvviso il cancello esplose.
I detriti volarono in tutte le direzioni travolgendo e ferendo i difensore.
Topolino osservò paralizzato dalla paura il suo castello sgretolarsi sotto i suoi occhi, mentre una massa infinita di creature oscure si faceva strada tra le macerie per attaccare i difensori.
La maggior parte delle guardie era ferita e quelli che ancora erano in grado di camminare erano troppo impegnati a difendersi per aiutare i compagni.
Topolino si lanciò contro i mostri distruggendone la maggior parte con il keyblade.
Distrusse dieci cavalieri prima che potessero alzare le spade, poi si lanciò su alcuni simili saltando e piroettando su se stesso abbattendoli con eleganza per poi lanciare un incantesimo di fuoco che bruciò alcuni ballerini.
Appena atterrato andò in aiuto di alcuni suoi soldati alle prese con alcuni boxer che vennero distrutti da un elegante colpo a mezz’ aria del re. Solo uno scampò all’ attacco che fu però sconfitto dalle guardie.
Topolino non si risparmiò e combatté con tutto se stesso, ma si rese conto che non c’ erano possibilità di vittoria quando vide un Darksaide, un hertless alto dieci metri con il viso coperto da tentacoli neri, tentare di superare la breccia.
Topolino vide Pippo distruggere alcuni neoshadow a poca distanza da lui e tentò di raggiungerlo per essere bloccato da due invisibili che ghignarono.
Il re stava per attaccare quando dal ventre di quello alla sua destra uscì un oggetto rotante: lo scudo di Pippo.
L’ altro hertless rimase un attimo impietrito dalla rapida fine del compagno e il sovrano ne approfittò per attaccare. L’ invisibile riuscì a parare il primo attacco con la spada, ma il secondo lo disintegrò.
Il re corse verso il suo comandante.
“Perdonatemi mio signore.” Disse lui inchinandosi “Non ho saputo adempiere al mio compito.”
“Amico mio, ora il tuo compito è assicurarti che tutti i sopravvissuti riescano ad uscire dal castello.”
Poi il re urlò a squarciagola in modo da essere sentito al di sopra del fragore della battaglia: “RITIRATA!!!!!”
In quel momento una serie di esplosioni disintegrò la maggior parte degli hertless permettendo ai soldati di ritirarsi. Alla porta che portava all’ interno c’ erano in piedi Arianna e Minni che lanciavano insieme potenti magie per tenere lontani gli hertless mentre le guardie si ritiravano.
 
 
Maya sentì l’ ordine del re arrivare dal cortile e prese l’ iniziativa: chiamò a raccolta le guardie sopravvissute ed ordinò loro di ritirarsi all’ interno del castello. La paura le attanagliava il cuore ed aumentò a dismisura mentre osservava il gigantesco hertless che si faceva pesantemente strada tra ciò che era rimasto della porta principale.
Sapeva di doversi mostrare forte per non aumentare la paura degli altri, ma non poté fare almeno di lasciar cadere qualche lacrima alla vista dei corpi dei valorosi morti in quella coraggiosa quanto disperata difesa.
Maya raggiunse il re insieme agli ultimi difensori delle mura mentre gli hertless ormai, nonostante le magie della regina e di Arianna, sciamavano nel cortile alla ricerca di altri sopravvissuti.
Il cancello fu chiuso mentre il re era chino sul corpo esanime di Paperino che era riuscito a rientrare appena in tempo nonostante le ferite subite a causa della caduta.
“Presto, Maya!” Disse il re all’ improvviso mentre gli altri si allontanavano verso gli Henger delle gummiship. “Vieni alla sala del trono!”
Maya e Topolino si diressero verso la grande sala mentre Pippo trasportava sulle spalle un Paperino svenuto e ferito seguito da Paperina, Minni ed Arianna.
Maestro ed allieva percorsero rapidamente i corridoi del castello ormai deserti mentre la struttura tremava sotto i colpi del Darksaide  e della magia di Malefica, intenzionata a distruggere ogni cosa.
Entrati nella sala del trono ed il re la condusse quasi frettoloso nella stanza della prima pietra della luce posta proprio sotto il trono.
La sotto i primi frammenti del soffittò cominciavano a cadere, mentre una serie rimbombi sordi e ritmici arrivava alle orecchie di entrambi.
Topolino puntò il keyblade verso la pietra della luce facendo partire un sottile raggio luminoso che fece rimpicciolire la pietra rendendola grande quanto un pugno.
Il re raccolse la pietra e la passò a Maya.
“Tieni, custodiscila per me, e fai in modo che non cada nelle mani dell’ oscurità.”
“Maestro…”
In quel momento un rumore diverso dagli latri allarmò la ragazza: qualcuno era entrato nella sala del trono.
I due risalirono le scale che riportavano in superficie per trovarsi faccia a faccia con Macchia Nera.
Il custode oscuro non aveva guardie né protettori, era solo ed impugnava la sua catena regolare nera. Maya evocò il suo keyblade ma Topolino la fermò
“Vattene. Io ti copro la fuga.” Disse calmo.
Una calma inquietante.
“Ma, maestro…” Tentò di protestare la ragazza.
Ma il re con un gesto fece aprire un passaggio segreto alla loro sinistra e gli ordinò di uscire.
La ragazza mise la pietra della luce nella tasca posteriore dei pantaloncini e se ne andò lasciando i due custodi a confrontarsi.
“Non ce la svigniamo, Topolino?” Chiese Macchia con un sorriso sghembo.
“Non più Macchia. Non più.”
Il custode oscuro alzò l’ arma e la punto contro il re.
“Il tuo castello è caduto e presto anche tutti gli altri mondi lo seguiranno. Arrenditi e ti risparmierò la vita.”
“Non mi arrenderò per essere il tuo schiavo! Meglio la morte!!!” Urlò il re, e detto questo si slanciò in avanti ben consapevole che probabilmente quella sarebbe stata la sua ultima battaglia.
 
Macchia nera osservò un attimo fuori dalla finestra e capì che la prima pietra era stata rimossa.
Probabilmente dalla ragazzina che aveva visto fuggire.
Il sole, che di solito rischiarava in ogni momento il castello Disney, anche in quei duri giorni d’ assedio, ora era coperto da una cappa di nubi nere.
“Un buon giorno per morire…” Disse rivolto al re prima di lanciarsi a sua volta contro di lui.
 
 
 
 
 
Riku si risvegliò di soprassalto. Era steso su un sacco a pelo, uno di quelli che avevano usato per dormire la sera prima. Aveva avuto un incubo.
Aveva visto il re morire.
Si ricordò cosa era successo quella notte.
Improvvisamente una voce lo riscosse.
“Maestro! Siete vivo!” Esclamò Faraia. Insieme a lei c’ erano il principe Aladin e la principessa Jasmine.
L’ albino fece un respiro profondo e si guardò attorno, In lontananza vide i resti fumanti del villaggio attaccato.
“Cosa è successo?” Chiese massaggiandosi la fronte.
Fu Aladin a rispondere. “Quando tu sei stato scagliato nella casa io ed i tuoi allievi abbiamo respinto quella matta. Il villaggio non si è salvato purtroppo. La popolazione si è dovuta spostare, ma per fortuna erano quasi tutti vivi.”
“E la principessa Jiasmine? Come è arrivata qui?”
“Dopo l’ attacco Adele e Merrik mi avevano espresso i loro dubbi sul rischio di rimandare il recupero di Jiasmine, quindi gli ho lasciati andare. L’ hanno portata qui pochi minuti prima che ti svegliasti.”
Riku si alzò in piedi e si rivestì, dato che per curarlo l’ avevano lasciato a torso nudo.
“Grazie per avermi tirato fuori da quella casa in fiamme. Sarei sicuramente morto.” Disse ai suoi allievi quando si furono tutti riuniti.
Gli allievi si fermarono tutti guardandolo.
“Maestro, scusi, ma di che sta parlando? Lei era già fuori dall’ abitazione quando l’ abbiamo trovata.” Disse Adele.
Riku rimase interdetto.
‘Ma allora... chi mi ha salvato dall’ incendio?’
 
 
 
 
 
 
 
Attenzione gente!!! Nuovo capitolo! Questa battaglia l’ ho divisa in tre parti questa è la seconda. Nel prossimo episodio scopriremo che fine farà topolino, già da qui potreste intuire che non è nulla di buono, ma lascio a voi immaginare cosa gli accadrà. Godetevi questo scontro e non vi preoccupate, Non è l’ ultimo. ;) (AxXx)                      

  
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