Prima che leggiate, vorrei chiarire un paio di cose riguardo a questo capitolo e anche ai capitoli seguenti:
Come avrete capito, tratterò argomenti come omosessualità e dipendenza da droghe/alcool. In questo capitolo, il mio personaggio proverà determinati sentimenti accorgendosi di essere omosessuale, ma la mia intenzione, scrivendo questa storia, non è assolutamente quella di offendere. Ho solo cercato di rendere il più realistico possibile un momento del genere, ma sia chiaro che quello che farò dire al mio personaggio non rispecchia minimamente i miei pensieri.
Ora vi lascio al capitolo, che spero sarà comunque di vostro gradimento.

{Capitolo Secondo.

Gli amici di Haruna erano tutti strani. Uno più bizzarro dell'altro.

Il più gentile era sicuramente Hiroto, il rosso dalla pelle candida. Incontrandolo per strada, non avreste mai detto che facesse parte di una banda del genere!

E invece, era quello che si divertiva di più.

Si professava etero, ma quando l'amico frocio dai capelli verdi lo seduceva, finiva sempre per starci.

E l'amico frocio dai capelli verdi è ovviamente Ryuuji, un ragazzo divertente, sempre con la battuta pronta, che recita proverbi ogni volta che apre bocca.

Il suo cocktail preferito è il Mojito, e forse è l'unico di tutti noi che prova sentimenti seri nei confronti di qualcuno.

Spesso lui e Hiroto fuggono misteriosamente e vanno a rifugiarsi in macchina. In teoria quello che fanno dovrebbe rimanere segreto, ma in pratica ogni volta che apriamo la portiera li cogliamo in flagrante.

Poi c'è il figo di turno, il nostro Shuuya. Lui è un maschione in tutto e per tutto. E' quello che si diverte di più ad osservare da vicino le spogliarelliste sul cubo, e spesso finisce a letto con un paio di loro. E' molto legato a Shirou 'delle nevi', il suo grande amico, e spesso si dilettano giocandosi i vestiti a poker. Accerchiati da belle ragazze che li imboccano, ovviamente.

Con loro due non ho un gran rapporto. Stanno sempre per i fatti loro a sperperare soldi tra puttane e giochi d'azzardo, quindi non ci parliamo molto spesso.

E poi c'è Aki, la ragazza dall'apparenza gentile, ma che in realtà è una troia professionista. E' la ragazza di Endou Mamoru, un povero sfigato che pensa di far carriera giocando a calcio, ma lo tradisce con chiunque. Spesso, lei e gli altri ragazzi della compagnia lo prendono in giro imitando il suo modo buffo di gridare "ragazzi, giochiamo a calcio!", quindi direi che tra di loro c'è di tutto fuori che un legame serio. Si vocifera che abbia una predilezione particolare per Jousuke, ma nessuno sa quale sia la verità.

E poi, già... C'è proprio Jousuke. Un ragazzo dai capelli rosa, dalla pelle abbronzata, dalla risata contagiosa. Un ragazzo meraviglioso.

I miei sentimenti nei suoi confronti erano molteplici, e contrastanti. La prima volta che lo vidi pensai che fosse bellissimo. Poi iniziammo a chiacchierare, e lo trovai simpatico. E soprattutto, era l'unico di tutta la banda con un po' di sentimento, anche se cercava di nasconderlo. Iniziai a volergli molto bene. E col passare dei mesi, quel bene si tramutò in amore.

Mi resi conto di essere innamorato di lui quando ormai era troppo tardi per tornare indietro.

E nel mio petto, iniziò a nascere anche odio nei suoi confronti. Perchè lui era la persona che mi aveva fatto diventare omosessuale.

 

Ne ero convinto. Non potevo essere io, non potevo essere nato così. Non potevo essere un frocio dalla nascita. Io? Il figo che ero? Come potevo essere nato gay?

Era sicuramente colpa sua, sì. Era colpa di Jousuke. E io non potevo accettarlo.

E così, il mio comportamento nei suoi confronti variava dall'attaccamento più ossessivo all'indifferenza più totale. Spesso mi capitava di trattarlo male, di rivolgergli parole crudeli.
E tutto perchè era colpa sua. Lui, con la sua risata, mi aveva tramutato in un essere orribile.

Come potevo accettarmi, ora? Come potevo?

Ovviamente non raccontai della mia natura a nessuno. Mi vergognavo, non volevo che i miei amici e i miei genitori sapessero.

Pensate che stupido ero. Mi sentivo uno schifo perchè ero omosessuale, mentre ero fiero di essere alcolizzato e drogato.

Non avevo davvero capito niente.

 

Purtroppo, Jousuke era abbastanza legato a me. Spesso ci capitava di andare a bere qualcosa assieme, anche da soli, e quando si usciva in gruppo lui stava sempre appiccicato a me.

"Se sapesse cosa provo per lui la smetterebbe di starmi attaccato come una cozza!" pensavo.

Lui, per fortuna, non sembrava accorgersi di niente, anche se a volte si lamentava dei miei strani sbalzi d'umore.

"Dovresti trattare meglio il tuo migliore amico!" Mi diceva, tra una birra e l'altra.

Già. Migliore amico. Non saremmo mai potuti essere qualcosa di più.

E quando esagerava con l'alcool, io l'ammonivo. "Jousuke, non starai esagerando?"

"Ehi fratello, ma che dici? Spassatela! Non eri tu il grande ubriacone?"

Effettivamente era vero.

E quando si faceva troppe canne, ecco che di nuovo glielo facevo notare. "Basta fumare e bucarti, amico mio. Ti farà male."

"Che ti succede, Yuuki? Sei improvvisamente diventato una pappamolla? Hai paura?"

Sì, avevo paura. Paura delle conseguenze che presto o tardi si sarebbero abbattute su di lui. Ma certamente non potevo dirglielo.

Più mi innamoravo di Jousuke, più mi accorgevo che quello che avevo provato per Haruna non era mai stato amore.

Eh certo, e sapevo anche perchè: ero omosessuale.

Ma soprattutto, me ne resi conto perchè per lei non avevo mai provato simili sentimenti.

Non avevo mai avuto paura per lei, non mi ero mai preoccupato della sua salute.

Forse, era ora di chiudere con lei. Era ora di dirle la verità.

Ma come? Se non riuscivo neppure ad ammetterlo, come avrei potuto dire alla mia ragazza "sono gay"?

Iniziai a piangere tutte le notti. Caddi nella depressione più totale.

E più piangevo, più mi bucavo. Più mi deprimevo, più bevevo.

Divenni un pazzo senza coerenza. Passavo le mie nottate a ridere come un pazzoide, a bere e a drogarmi.

E le giornate a vomitare e a maledirmi, con la voglia di tagliarmi le vene.

Come era successo tutto questo? Perchè avevo conosciuto Jousuke? Perchè dovevo per forza essere omosessuale? Perchè non potevo scappare da me stesso?

Perchè ero nato?

Mi facevo schifo.

 

{Dody's corner~

Ciao minna :'D
Eccomi di nuovo sbucata con un nuovo capitolo..
sì, lo so che ho un'altra fic in corso che dovrei continuare,
ma preferisco scrivere questa >.<
Ad ogni modo, spero che abbiate letto le note ad inizio capitolo
(le avete lette, vero? èé) e che nessuno si sia offeso.
Sto trattando davvero male Tachimukai..
Scusami Yuuki, mi sento in colpa çç
Ho finito i capitoli pronti, quindi probabilmente il prossimo lo posterò tra un po'..
Lettore: finalmente tu e le tue fic vi levate dalle scatole!
Io: scusami, lettore çç *si ritira*
Come al solito grazie a tutti coloro che leggeranno e recensiranno,
e accetto qualsiasi tipo di recensione, anche negativa,
a patto che sia costruttiva.
Ora mi dileguo (?)
A presto
Kibi~