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Autore: Kingdommarco    07/09/2012    4 recensioni
Tuffiamoci nella psiche di due ragazzi, Roxas e Xion, privi di cuore ma con un cervello che di cuori ne vale dieci, nella loro avventura spinta da un ideale da raggiungere: scoprire chi erano nella loro vita precedente, prima di diventare dei Nessuno; capire chi erano le persone che ricordavano e scoprire chi era Sora, la persona della quale spesso avevano sentito il nome nei loro "frammenti" di memoria.
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Axel, Organizzazione XIII, Roxas, Xion
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: KH 358/2 Days
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Roxas si alzò e prese a guardarsi intorno.
Era a Crepuscopoli, ma aveva un’aria diversa dal solito. Sembrava l’atmosfera che si respira nel Castello dell’Oblio, solo che adesso si sentiva ancora più vuoto. Come se avesse lasciato gran parte della sua anima fuori, e si stesse addentrando nel mondo sprovvisto di ogni cosa.

“Roxas!” Una voce lo spinse a voltarsi. Tre ragazzi correvano verso di lui, il primo era un ragazzo alto e biondo, con i capelli biondi e alzati e indosso una felpa, il secondo era più basso e abbastanza robusto, indossava una maglia rossa e aveva i capelli neri alzati da una fascia, mentre il terzo era una ragazza, minuta e bassina, con indosso una maglia arancione e i capelli a caschetto, castani. Ragazzi che non aveva mai visto prima, ma che riconobbe immediatamente.
“Hayner! Pence! Olette!” Gli corse incontro e chiese: “Dov’eravate?”
“In giro. E tu?” Rispose la ragazza, Olette. Roxas disse: “Non lo ricordo…”
Era vero, non aveva alcun ricordo precedente a quel momento. Hayner propose: “Ghiacciolo?” E, con il consenso di tutti, si recarono ad acquistarli, per poi mangiarli seduti sulla torre.

Quando si ritrovarono tutti e tre seduti sul cornicione dell’alto edificio, ognuno col proprio gelato al sale marino, Roxas si sentì triste. Non sapeva nemmeno lui il perché. I suoi amici chiacchieravano, di scuola, compagni, manga e altro, ma lui non si unì. Si sentiva estraneo, come se non fossero amici suoi. All’improvviso si voltò, e chiamò Hayner:
“Ehi, Axel!” I tre ragazzi lo guardarono perplesso, e lui si sentì come sprofondare in un mare di ricordi, ricordi non suoi. Visualizzò mentalmente il volto di un uomo, con indosso una tunica nera, due segni sugli zigomi e i capelli rossi e lunghi. Non aveva idea di chi fosse, ma sentì che gli mancava. Sentiva di volergli bene, e che anche lui gliene voleva, bene quasi fraterno. Aveva l’impressione di trovarsi sott’acqua, e per la pressione svenne. Durante il periodo di incoscienza iniziò a vedere persone, cose, animali e luoghi, per lui completamente sconosciuti. All’inizio si vide a mangiare il gelato su quella torre, con indosso una tunica nera ed insieme al tizio immaginato prima e ad una ragazza, poi l’immagine cambiò e si trovò su di un isola, con un ragazzo dai capelli grigi e una con i capelli rossi. Altre immagini di un cane e un papero, di luoghi mai visti, di cose totalmente sconosciute e di persone inesistenti. Comprese di starsi dimenando sdraiato a terra, ma non ne capì il motivo. Come ultima immagine vide una ragazza, vestita di bianco e con i capelli biondi. “Ciao… Sora.”

Dopo quel nome, il buio totale. Si risvegliò steso, sul cornicione della torre. I suoi amici erano seduti, ma immobili. Non muovevano una ciglia. Si guardò intorno e si accorse che anche tutto il resto del paesaggio era immobile: gli uccelli a mezz’aria, le onde del mare in lontananza, i passanti. Osservò l’orologio della torre: anche quello era fermo, all’orario in cui era svenuto. Ma a lui sembravano passate ore, mentre rifletteva e visualizzava quelle scene. Con la mente ancora confusa, si voltò e vide dietro di lui un uomo. Era vestito con la tunica nera che aveva visto nei suoi “sogni”, ma lui aveva il cappuccio alzato, che copriva il volto.

“Roxas… va’ alla villa.” La voce era molto familiare. “Ti deve dire una cosa.” Nel voltarsi e sparire, dal lato del cappuccio uscì una lunga ciocca di capelli rosa. Anche quelli gli erano familiari, ma non aveva idea di a chi appartenessero. Non aveva idea di chi ci fosse alla villa, ne di cosa volesse dirgli, ma comunque scese dalla torre e si diresse lì. Sentiva come se ci fosse qualcosa che lo spingeva ad andare. Non aveva idea nemmeno di quale fosse o dove si trovasse questa villa, ma comunque cominciò a camminare. Conosceva la strada, anche se non l’aveva mai fatta. Il tempo era ancora fermo quando giunse fuori all’edificio e, dinnanzi al cancello, vide la ragazza bionda e vestita di bianco dei suoi ricordi. Aveva un blocco da disegno sotto al braccio, che aprì mostrando al ragazzo un disegno che lo raffigurava. “Lui chi è?”
“Sono io.” Rispose Roxas, e la ragazza cambiò foglio. C’era raffigurato lui, con indosso la tunica nera. “Ora?”
“Sono sempre io.” Girò ancora pagina, e comparve un disegno di un ragazzo alto e magro, con i pantaloni rossi gonfi, le scarpe gialle e i capelli castani e alzati. “E adesso?”
Al ragazzo scese una lacrima, mentre rispondeva: “Sono io.”
“Non dimenticare,  Roxas, ti prego. Non farlo.” Detto questo la ragazza svanì, e Roxas prese a precipitare.

Si ritrovò sul cornicione della torre, ma stavolta il tempo scorreva. I suoi amici erano chini su di lui.
“Stai bene?” Chiese Olette, mentre lo aiutava a sollevarsi.
“Si… che è successo?”
“Sei svenuto dopo aver chiamato Hayner “Axel”.” Nel sentire quel nome Roxas sentì gelarsi il sangue, ma spiegò: “Probabilmente deliravo.”
La ragazza annuì e lo aiutò ad alzarsi, dopodiché i tre se ne andarono, diretti al loro nascondiglio segreto.


- Angolo dell'Autore -

Salve a tutti! Rieccoci, con un nuovo capitolo de "In the Mind of a Nobody", la fic che ha appassionato... ehm... più o meno cinque persone! x°D
Roxas non ha completamente perso i ricordi, come abbiamo potuto notare, deve solo avere qualche "stimolo", come quelli che gli ha dato Naminè. Fin dall'inizio abbiamo potuto comprendere che voleva aiutare Roxas, e evidentemente adesso che si trova lì può farlo liberamente, con l'aiuto dei ribelli del Castello dell'Oblio (capeggiati da Marluxia, apparso sulla torre), che come leggevamo nell'ultimo capitolo non sono gli unici ribelli, perchè anche Zexion ha fondato una ribellione, contro l'altra, probabilmente. O forse è solo un piano di Xemnas per spaventare quelli del Castello? O magari per far sentire alle strette Roxas e, soprattutto, Axel, che di certo non resterà a guardare sapendo che l'amico è ancora vivo?
Vorrei potervi spiegare tutto, ma purtroppo vi leverei la sorpresa. Dunque, vi comunico che mancano due capitoli al tanto atteso finale! Sarà degno delle vostre aspettative?
Lo scoprirete presto! Alla prossima! 


Kingdommarco

   
 
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