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Autore: Hui    09/09/2012    5 recensioni
- Behind those smiles,he’s actually suffering…
“Whenever Gongchan would experience pains he would take pain killers and go on with his promotions with bright looks, making it unaware to fellow B1A4 members and fans.”-
{ ShinChan / BaYoung }
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Only One.

- Please, accept my burning heart, sweetheart.

Non era mentalmente stabile per pensare a qualcosa, non in quel momento.
Spesso, dopo il primo bacio a tradimento del suo hyung, si era domandato come avesse potuto baciare un ragazzo, una persona del suo stesso sesso.
“E’ questo.. l’amore?”
Si sentì sballottato a destra e a sinistra. Qualcosa, o meglio qualcuno, lo portò contro il muro, con le mani intrappolate dalla sua ferma stretta.
 
- Saranno qui? Credo di aver sentito la voce di quell’orso.
Abbassò la maniglia e aprì la porta, con fare tranquillo.
Guardò intorno, ma un’ombra di due figure attirò la sua attenzione, e un sorriso malizioso passò sul suo viso.
- Shin, dovunque tu sia, io esco a fare un giro. Ah, dì a Chan che il caffè era delizioso.
Com’era entrato se ne uscì, chiudendo la porta dietro di lui.
 
Poteva sentire il suo respiro sulle labbra da quanto Shin gli fosse vicino.
- Jin.. ha detto che il caffè era delizioso.
Chan annuì, ridendo dentro di sé.
- Ho sentito, tutto.
I due si scambiarono un’occhiata la quale fu subito abbassata sulle loro labbra.
- Con “tutto” intendi.. tutto?
Preferì non rispondere, facendolo lasciare con un punto interrogativo.
- Hyung.. è meglio che tu ti vesta altrimenti potresti prendere freddo, poi come faremo se il nostro vocalist rimane senza voce? Le fans potrebbero addirittura piangere, lo sai.. no?
Subito l’altro alzò la mano, tappandogli la bocca.
- Sh, stai zitto Chan. Non è importante in questo momento, non credi? Sei tu che sei entrato per spiarmi, vorrà pur dire qualcosa, non è da te.
Avvicinò nuovamente la testa, facendo scontrare le due fronti e tolse la mano, portandola a scivolare sul suo collo lungo, appoggiandola lentamente.
- No.. non è giusto e lo sai anche tu. Noi.. non dovremo fare “quelle” cose, non è corretto, hyung.
Rivelò tutto con grande imbarazzo, puntando gli occhi su un un punto a caso della parete della doccia, dov’era stato trascinato per nascondersi.
Di certo era vero e anche Shin lo sapeva che non era giusto, ma cosa poteva fare lui? Lui, che i suoi occhi non vedevano altro che il piccolo Gong Chan, cosa poteva fare se non cercare di fargli capire quanto fosse importante per lui?
- “Quelle” cose?
Riportò lo sguardo sui suoi occhi, fulminandolo.
- Sai cosa intendo con “quelle” co-
- Tipo queste?
Lo interruppe e senza nemmeno pensarci avvicinò furtivamente le labbra contro le sue, premendole con passione. In quel momento voleva solo lui, solo le sue labbra.
Gong Chan in un primo momento rimase fermo, quasi preso a tradimento, ma le sue mani andarono poco dopo a premere sul suo petto liscio, ormai asciutto, spostandolo così che potesse realizzare cosa in quel momento aveva fatto: provato piacere, per un ragazzo.
Anche se era durato poco, gli era piaciuto fino a quando l’istinto si era preso in possesso del suo corpo.
- Io, noi.. non possiamo fare questo, è tutto un’enorme incomprensione, nient’altro.
Era decisamente andato in panico, desiderava solo non farsi vedere da lui, non voleva che lo vedesse così, aveva paura che lui potesse scorgere nei suoi occhi il piacere che lo aveva invaso non appena aveva sentito le sue labbra.
Così impuntò i piedi fuori dal bagno, prima camminando velocemente ma poi decise letteralmente di scappare da quella situazione che gli sembrava così strana per lui, così “non vera”.
- Gong Chan Shik, fermati lì, ora. E’ un ordine che ti do come hyung.
Si fermò.
Non avrebbe voluto starsene lì, lui voleva realmente andare via, ma c’era qualcosa che lo teneva fermo: il cuore.
Shin si affrettò ad uscire dal bagno, infilando rapidamente un paio di boxer che teneva sopra al letto, vestendosi mentre parlava.
- Perché non ti fermi per un attimo a pensare a quello che provo io? Ti sembra che io mi diverta per caso? Lo so che è sbagliato, ma fermati almeno per un istante e preoccupati-
Non appena il ragazzo si girò, per un momento si maledì, perché lui odiava quando i suoi occhi lo vedevano piangere, ma si odiava maggiormente sapere che la causa era lui.
- Preoccuparmi? Ma da che pulpito, parli proprio tu che nemmeno ti interessi a me, alla mia salute, e poi? Mi baci, a tradimento come se io lo volessi. Tu eri la prima persona che mi aspettavo di vedere quando mi sono svegliato su un lettino d’ospedale, ho pensato “Devo sorridere, così non lo vedrò triste”, ma cosa? Tu non c’eri.. tu non eri lì. Ah, giusto.. ma è probabile che tu mi baci solo perché sono un giocattolo, non è vero? Sono solo.. uno stupido e insignificante giocattolo con cui ti sfoghi, ho ragione?
Era letteralmente stregato, era la prima volta che lui, proprio il più piccolo del gruppo, gli parlava a tono alto.
- Chan..
Doveva pensare a qualcosa da dire, ad un modo per convincerlo che tutto quello che lui provava era vero, ma non ebbe abbastanza tempo, perché l’altro non volle sentire una parola in più, uscendo direttamente dall’appartamento.
 
- Oh, ma guarda un po’, una papera. Sandeul, questo è proprio quello che fa al caso tuo, non trovi?
Prese la maglietta, mostrandola a lui, che rise allegramente imitando il verso dell’animale.
- Baro, ce n’è una anche da scoiattolo, questa è adatta a te.
Ma il rapper non fu entusiasta, anzi fece finta di non ascoltare, mentre i suoi occhi guardavano la figura che se ne stava accanto al vocalist.
- Hyung, ma cos’ha Baro? Per caso.. avete litigato?
Il leader scosse la testa, facendo finta di nulla.
Non appena vide che Baro però si stava avvicinando a loro, prese una maglietta a caso e si diresse in camerino, rinchiudendosi dentro.
“Non posso, se continuo così finirò per farlo insospettire. Devo rimanere tranquillo, il mio momento prima o poi arriverà.. e se poi lui ne rimarrebbe schifato? L’ho visto in un film e non finiva bene.”
Sandeul prese a braccetto il ragazzo dai capelli biondi, portandolo in disparte.
- Su, su. A me puoi dire tutto, cosa c’è che non va? Se vuoi posso anche prestarti uno dei miei libri che ti piacciono, tutto purché il tuo musone lungo sparisca, mh?
Rise, anche se per un attimo, rise alle sue parole. Sandeul era sempre stato la sua ancora di salvezza nei momenti tristi, ma lui sentiva come se quella volta non potesse davvero salvarlo.
- Hyung, perché non mi vai a prendere qualcosa da vestire? Mi fido di te.
Detto questo, se la svignò tra i vari reparti, cercando di intravedere sotto al cappuccio che gli copriva la testa, il cartello con scritto “camerini”.
 
Entrò a tutta raffica, senza nemmeno indossare per prudenza qualcosa che potesse mascherare il suo viso. Ma per sua fortuna, trovò un camerino libero, rinchiudendosi dentro.
- Dannazione, non me ne va bene una..
Mormorò singhiozzando, mentre ormai le lacrime non facevano altro che scendere lungo le guance, con l’intento di non smettere.
“Come può solo pensare di baciarmi? Non sono un giocattolo, maledizione.”
Sbatté violentemente il pugno contro la parete, facendo spaventare la persona che condivideva il camerino affianco al suo, il quale si affaccio con l’orecchio.
- Ehm, tutto bene lì dentro?
Preso alla sprovvista, si asciugò le lacrime, sibilando un timido “Sì..”
“Jin-hyung? Se c’è lui questo vuol dire che ci saranno anche gli altri e non posso farmi vedere così da loro.”
Tirò su con il naso, scivolando sulla sedia, raggomitolandosi per far calmare il cuore, che in quel momento doleva da impazzire.
 
“Devo affrontarlo. Adesso. Ora. Subito.”
Spavaldo, camminò tra la gente, intravedendo il camerino che cercava.
Entrò dentro velocemente.
Gli prese i polsi, intrappolandoli contro la parete.
Lo guardò dritto negli occhi.
- Smettila, ti prego. Fa male, tanto.. non fare come se nemmeno esistessi, Jin.
Baro lo disse talmente in tono arrabbiato, che il suo hyung si sentì subito in colpa.
- Mi dispiace..
- Allora.. dillo, dillo e basta. Non fare altri giri di parole e dillo chiaramente, quello che non mi dici mai.
- Tu.. lo sapevi?
Non gli rispose, almeno non a parole, perché ruppe definitivamente la distanza tra le loro labbra, facendole combaciare alle perfezione, in un lungo bacio.
La stretta delle mani si allentò il quanto da poterle posizionare sul suo bacino, mentre il più vecchio le avvinghiò attorno al suo collo, trattenendolo in quel bacio che mai avrebbe voluto avesse la parola “fine”.
 
I suoi piedi fermi erano in contrasto con le sue mani che leggermente tremavano in tasca, per la il grande senso di colpa che lo aveva colpito in pieno un momento prima.
Entrò dentro il centro commerciale, deviando lo sguardo tra i cartelli sparsi per il negozio, andando nella direzione che faceva al caso suo.
- Ma quello.. non è CNU dei B1A4?
- Oh,ma è vero, è proprio lui!
Notò già dapprima delle persone guardarlo, e subito si ricordò di essere stato scoperto dalle fans. La prima cosa che pensò di fare fu quella di indietreggiare lentamente, andandosi a scontrare contro una porta entrandoci subito.
- Hyung.. cosa ci fai qui?
- Scusa, ma sono..
Si girò lentamente, guardando da chi provenisse la voce familiare.
Lo guardò intensamente, dispiaciuto.
- Ti stai sbagliando su di me. Non mi piacciono i ragaz-
Un’altra volta, ecco che le sue azioni impulsive finivano per sorprendere il suo hyung, che se ne stava fermo, a guardare lo specchio che c’era a fine parete, che ritraeva loro due, in un abbraccio, anzi sarebbe meglio dire che la figura dai capelli corti color pece lo stava strattonando, con la faccia nascosta contro al collo del più vecchio.
- Mi dispiace, di aver detto quelle cose. Ti sei sempre preso cura di me, da quando ci conosciamo.. davvero, davvero.. mi dispiace.
Si intenerì così tanto che sul suo viso comparve un sorriso dolce, uno di quelli che faceva rare volte, uno di quelli che solo in momenti come quelli tirava fuori.
- Il fatto è che non mi piacciono i ragazzi, Gong Chan..
 
Il giovane non replicò, solo stette a sentire quella frase, che al contrario del suo modo di pensare, lo aveva infastdito.
 
- E’ questo il bello, che c’è un’unica eccezione che conferma la regola, e questa eccezione sei tu.



Note: Siamo già al capitolo 9, mentre io sto pensando a molti altri capitoli.;;
COMUNQUE, devo dire molto di questo capitolo. Prima di tutto, mi dispiace che sia così lungo. Di solito sono tre pagine in World ma questa volta sono state ben 4 pagine e sinceramente l'avvenimento non è durato molto. Se guardiamo i fatti dovrebbe essere ora di pranzo , no? E tutto questo dura da ben due capito, perciò sento come se ho fatto un grande errore. E' solo che ho così tane cose da scrivere, da fare dettagli che non ho avuto il coraggio di eliminare dei pezzi, saltanto alla sera o al giorno dopo. Volevo che quella parte fosse dettagliata, ma mi sono dilungata troppo in smancerie, perciò davvero, davvero, davvero, mi scuso. Tornando al contesto, qui ho aggiunto un po' di più BaYoung, per approfondire il sentimento di Jin e di Baro; poi ovviamente c'è la ShinChan e i "problemi esistenziali" tra di loro. Mentre la scrivevo ho pensato ad immedesidarmi in loro - e fidatevi, io li conosco molto bene i B1A4, seguendoli ogni singolo giorno della mia vita - per cui ho pensato che Gong Chan non debba avere il carattere che di solito gli si da "sbarazzino", dio santo si chiederà anche "forse sto sbagliando". So che non vi interessa, ma io la dirò lo stesso ( Y ), ho una persona che conosco molto bene che è tipo nella loro stessa situazione e ho usato il suo pensiero dell' "amare qualcuno che non è il tuo opposto" e del fatto che non è sempre "tutto rosa e fiori".
.. Aish, ritorniamo ai B1A4; allora, spero che vi sia piaciuto il capitolo e grazie a tutti per quelli che recensiscono, se volete potete anche darmi dei consigli, saranno ben accetti.~

- Stay tuned.
   
 
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