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Autore: Aniel_    09/09/2012    4 recensioni
Raccolta di one shot incentrate sui prompt della tabella 30 volte il primo bacio.
Pairing presenti nella raccolta [aggiornerò man mano]: Dean/Castiel (la maggioranza immagino), Dean/Lisa, Dean/Jo, Sam/Genevieve, Dean/Danneel, Dean/Tessa [...]
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Autore: Aniel_
Fandom: Supernatural
TitoloThe taste of your lips and the touch of your tongue, that was wonderful. 
Titolo capitolo: Odio il mondo delle fan fiction
Personaggi: Dean, Castiel
Pairing: Dean/Castiel
Raiting: verde
Genere: fluff, introspettivo
Prompt: day 18. Un bacio da Dio
Avvertimenti: one-shot, slash
Note: Castiel scopre il mondo delle fan fiction... Buona lettura, E.
Disclaimer: Supernatural non mi appartiene, per questo invidio il Dio Kripke, unico detentore di tanta meraviglia. Mi piacerebbe possedere Dean e Cas - in tutti i sensi possibili-, ma purtroppo anche loro non mi appartengono!



Odio il mondo delle fan fiction.


Dean si liberò della cravatta ancor prima di varcare la soglia dell'ennesima camera di motel di turno. Aveva fatto uno spuntino in un fast food poco lontano, ricevuto diverse avance dalla cassiera - compreso il suo numero di cellulare- e poi era tornato alla base.
In realtà al momento l'unica cosa che sembrava potesse farlo stare meglio era l'idea di una doccia rigenerante e di un letto comodo. Certo, avrebbe potuto attribuire lo scarso interesse alle colline di Amber alla stanchezza, ma in realtà era sceso a patti con la realtà: lui e quell'imbranato piumato di Castiel avevano una relazione.
Dio, il solo pensarci lo faceva avvampare come una dodicenne che guarda di nascosto il figlio del giardiniere di famiglia. Non avrebbe saputo dire perché avesse iniziato tutta quella storia, ma ormai c'era finito dentro e andava bene così. Forse ne avrebbe dovuto parlare con Sam, prima o poi.
Meglio poi.
Chiuse la porta alle sue spalle con un calcio poco gentile e si sfilò rapidamente la giacca e la camicia: non amava particolarmente indossare l'uniforme da federale, nonostante  quell'abbigliamento gli avesse concesso diversi appuntamenti e numeri di telefono.
Quindi gli ci vollero dai cinque ai dieci secondi per notare il suo imbranato angelico seduto sul bordo del letto con le spalle dolosamente piegate all'ingiù e un'espressione di pura tristezza stampata in viso.
«Ciao Dean» mormorò, atono, non curandosi neppure di alzare lo sguardo.
«Cas» rispose il cacciatore a mo' di saluto, continuando a liberarsi di uno strato di vestiti dietro l'altro, «da quanto sei qui?»
«Due ore, quattordici minuti e sedici secondi» rispose velocemente, vantando quello che a Dean sembrò...un broncio? Sul serio?
«È un vero peccato non poterti legare al polso, eh?»
L'angelo alzò il capo e fece spallucce. Dopo le virgolette e il broncio, ha imparato persino a fare spallucce. Davvero ottimo.
Dean ci pensò su qualche istante prima di formulare la domanda che avrebbe dato inizio ad un lungo ed interminabile discorso, ma non riuscì a frenarla perché l'idea di chiudersi in bagno e lasciare quel pennuto a rimuginare su chissà quale problema della vita lo faceva sentire...uno stronzo. «Qualcosa non va?» sospirò infine, sconfitto, affiancandolo in attesa di una risposta.
Le labbra dell'angelo si stirarono in una sottile linea bianca e le sue guance si colorarono di un leggero rossore.
E arrossisce anche!
«Dean tu vuoi possedermi sul cofano dell'Impala?»
Se Dean avesse avuto una birra probabilmente gliel'avrebbe sputata in faccia. Ok, avevano iniziato ad andare a letto insieme e tutto il resto, ma non era da Castiel preoccuparsi della location. Non ebbe il tempo di chiedere spiegazioni perché l'angelo continuò, sfrenato, con i suoi angelici dubbi.
«Vuoi cospargere il mio corpo di impasto per dolci e mangiarlo sulla mia pelle e poi usarlo come lubrificante?»
Oh Dio non mangerò più una torta in vita mia...
«Vuoi che prenda possesso di un tramite donna e indossi degli abiti succinti simili a quelli che porto ora?»
Oddio, non sarebbe poi così male...
«Vuoi sfilarmi la cravatta e legarmi alla testata del letto fino a farmi implorare il tuo nome scosso dal piacere delle tue percosse?»
Non credo sia il caso di sperimentare cose così strane...
«Cas» lo interruppe, scuotendo le mani per fermare il fiume in piena di domande che lo stavano investendo «per carità, io amo sperimentare ma credo che sia il caso di andarci piano. E, comunque sia, non sei obbligato a fare nulla se non ti va.»
Mentre Dean cercava di impartire al suo angelo la lezione sul libero arbitrio - Parte seconda, l'altro si limitava a negare con il capo, sconfitto.
«Mi dispiace informarti di questo, Dean, ma accadrà. È Dio che lo vuole.» mormorò a disagio.
Per quanto Dean non avesse mai visto né incontrato Dio, dubitava fortemente che fosse la sua volontà tutta quella storia dello "sbattersi l'angelo dove e quando capita".
«A papà interessa se ti scopo sul cofano dell'impala o sul letto?»
Le iridi blu dell'angelo si illuminarono di rabbia. «Attento Dean. Sei a un passo dalla blasfemia.»
Dean sbuffò, irritato. «A Dio interessa cosa facciamo in camera da letto e io sarei a un passo dalla blasfemia? Si può sapere chi ti ha detto queste stronzate?»
Gli occhi di Castiel puntarono il laptop di Sam e Dean non aveva nemmeno notato che fosse ancora acceso. Si alzò in piedi e lo raggiunse, dando un'occhiata alla cronologia quando l'angelo riprese a parlare.
«È la parola di Dio, Dean. Chuck lo ha visto e ha scritto come gli è stato ordinato di fare. Come puoi vedere hanno tutta l'aria di parabole di Supernatural. Mi dispiace, Dean.»
Dopo alcuni secondi che parvero infiniti, Dean scoppiò a ridere. Rise perché era l'unica opzione ragionevole o altrimenti avrebbe dovuto singhiozzare come quella volta in cui aveva scoperto che il Dottor Sexy M.D. non sarebbe stato rinnovato per la nona stagione.
«Non capisco cosa ci sia di divertente» osservò Castiel, stizzito.
Dean afferrò il laptop e si diresse nuovamente verso il letto, poggiando la schiena alla testata in ferro battuto e facendo cenno all'altro di avvicinarsi.
«Cas questa non è la parola di Dio e non è nemmeno opera di Chuck. Queste cose che hai letto si chiamano fan fiction, sono storie che ragazzine esaltate e, beh, sessualmente represse sfornano ispirandosi ai libri di Carver Edlund. Non dovresti leggere questa roba...» spiegò e vide il viso dell'altro rilassarsi e la fronte aggrottata stendersi.
«Oh. Quindi non dobbiamo fare queste cose?»
«Nessuno ci obbliga» replicò il cacciatore «né tantomeno Dio. E tra l'altro, moccioso, se proprio ti viene voglia di leggere queste storie, prima ci sono i warning da controllare. Ecco» indicò lo schermo, «questa qui fa al caso nostro. Niente cose strane o fetish.»
Castiel si sporse verso di lui, puntellando un palmo sul suo petto per non perdere l'equilibrio e iniziò a leggere.
 

Dean non avrebbe mai potuto immaginare che andare a letto con il suo angelo sulla spalla potesse rivelarsi così...produttivo. E non avrebbe mai potuto immaginare che, anche se non l'avrebbe mai ammesso a voce alta, svegliarsi con il corpo caldo di Castiel premuto addosso potesse essere così...piacevole.
«Buongiorno» mugugnò il cacciatore, con la voce ancora impastata dal sonno, prima di voltarsi su un fianco con un veloce colpo di reni, trovando due occhi blu come l'oceano ad accarezzarlo.
«Buongiorno Dean» rispose l'angelo del Signore, prima di catturare le sue labbra in un bacio lento e dolce come i pancake fumanti.
Dean non avrebbe mai potuto immaginare che quell'imbranato del suo angelo baciasse così...da Dio.

 
Castiel concluse la lettura e cercò il suo sguardo, e Dean lesse più confusione di pochi minuti prima: possibile che non avesse colto la sana base del fluff che straripava da quella piccola slice of life? Dean rischiava quasi di morire di diabete per colpa di due parole scritte in croce, e l'angelo continuava a guardarlo, stupito.
«Io...temo di non aver capito.» ammise, accarezzando inconsciamente il petto del cacciatore, «non capisco come possa un bacio essere dolce come i pancake. Al mattino non hai un buon sapore, sei amaro. E credo di esserlo anche io, perché non ho mai assaggiato nessun tipo di cibo che non siano gli hamburger e...»
Dean lo interruppe nell'unico modo possibile: in una fan fiction, probabilmente, avrebbero descritto quel gesto come "impetuoso e giocoso", in realtà il Winchester voleva solo infilargli la lingua in bocca per farlo tacere e tanti cari saluti all'eleganza narrativa.
Non appena si allontanò dalle labbra docili, gonfie e remissive del suo angelo spiumato, ghignò appena prima di lasciargli il computer sulle gambe.
«E questo era un bacio da Dio» gongolò soddisfatto, raggiungendo a grandi falcate la porta del bagno.
«Dean» lo chiamò nuovamente, facendolo voltare, «mi dispiace deluderti, ma non sono Dio. Sono solo un angelo. Se fossi davvero stato Dio le cose sarebbero andate diversamente.»
Dean alzò gli occhi al cielo.
Niente, proprio non ci arriva. Non ce la fa.
 
Dean si beò della sensazione del getto d'acqua calda sulla pelle. Nulla avrebbe potuto inquietarlo in quel momento...
«Dean?»
...a parte il suo angelo nerd.
«Castiel spazio personale. In questo caso non solo materiale ma anche uditivo. Svolazza da qualche parte e torna più tardi!» ordinò, insaponandosi i capelli.
«Dean, ho fatto come hai detto. Ho letto ogni warning, ma c'è una parola che non riesco a capire. Che cos'è una Wincestiel
Oddio no.
«Cas, qualunque cosa succeda, non leggerla!!» urlò.
Silenzio.
«Oddio.»
Troppo tardi.
«Dean» lo chiamò ancora, allarmato «Dean non riesco ad uscire. Il laptop di Sam si è bloccato sulla Wincestiel. Dean aiutami.»
Il cacciatore imprecò a denti stretti e afferrò distrattamente un asciugamano: se quella diavoleria di aggeggio non avesse ripreso a funzionare, avrebbe dovuto spiegare al suo fratellino perché lui e il loro angelo leggessero porcate su un loro possibile rapporto a tre.
E no, Sam non sarebbe stato affatto ragionevole.
Odio il mondo delle fan fiction.

FINE

   
 
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