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Autore: Vandel    10/09/2012    2 recensioni
Ora si sarebbe capito tutto. La mia vita era giunta ad un bivio impressionante. Sarei sparito dalla sua vita senza farne mai più ritorno o ne avrei fatto parte per sempre. La scelta era tutta nelle sue mani.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Ora si sarebbe capito tutto. La mia vita era giunta ad un bivio impressionante. 
Sarei sparito dalla sua vita senza farne mai più ritorno o ne avrei fatto parte per sempre. La scelta era tutta nelle sue mani.
Gli avevo rivelato la mia nella sua interezza e sincerità, lì, seduto l’uno di fronte all’altra, a casa sua. Ora era il suo momento.
Vidi l’ indecisione farsi largo sul suo viso, sui suoi fantastici occhi verde chiaro, sulle sue divine labbra rosee. Smise di sorseggiare il suo thè, che aveva offerto anche a me, ma che non avevo nemmeno toccato. Il mio stomaco era serrato. Ero stufo di aspettare. Insistetti per avere una risposta che non arrivava. Prima dolcemente, poi sempre più forte. Il suo sguardo era basso, ma la risposta non avrebbe potuto trovarla sul pavimento. Doveva piuttosto chiederla a se stessa, al suo cuore. Non poteva essere difficile, maledizione! 
Calde lacrime cominciarono a solcare le sue guance, pure e bianche come la neve.
 In quel cielo senza nuvole, le sue lacrime erano come pioggia. Pungente e inaspettata.
 Fu lì che capii. E sorrisi. Un sorriso sommesso, un sorriso amaro. Mi alzai dalla sedia e mi inchinai su di lei. Presi il suo volto bagnato fra le mani e le nostre bocche si incontrarono per dirsi addio. Ancora una volta un bacio spassionato, ricco di sentimenti ed emozioni.
Quando ci staccammo la realtà si ripresentò in tutta la sua crudezza.
 Mi voltai e iniziai a camminare verso la porta, senza dire niente. Quel bacio aveva già detto tutto. Mi incalcai il baschetto verde scuro per nascondere le lacrime, che ora rigavano anche le mie guance. Non voleva aspettarmi, non ne aveva il coraggio, e per certi versi, era comprensibile. Mi ero presentato da lei con indosso ciò che avevo scelto e quella nuova realtà, l’aveva sconvolta.
 I miei passi erano resi ritmici dal rumore degli scarponi sul parquet, mentre la tuta verde mimetica cominciava ad assaporare l’aria della sera.
Da oggi per me, ci sarebbe stato solo l’esercito. Nient’altro. 
  
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