Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: Leke_96    10/09/2012    7 recensioni
Minna! ciao a tutti!
questa storia la voglio dedicare a kisachan e a artellpinklove perchè mi hanno fatto venire voglia di scrivere una GinkaxRiuga a capitoli ^o^
Diciamo che è il seguito della mia One-Shot Quel pazzo meraviglioso pomeriggio, non dovrebbe essere una storia troppo lunga, 6/7 capitoli 8 massimo, in cui succederà di tutto e di più, quindi se volete scoprire cosa succederà a questa stranissima coppia vi aspetto dentro con tutti i dettagli!
DAL TERZO CAPITOLO:
Dei cristalli continuano a bagnarti il volto.
Ti cadono sui vestiti,
Lungo la linea del collo,
Insinuandosi nella tua pelle, che al loro contatto diventa ghiacciata.
Stai piangendo! Per lui! Riuscirai ad abbandonarlo? Sarai in grado di andare avanti?
Riuscirai a colmare il vuoto che si è creato attorno a te?
 
Vuoto…
Genere: Comico, Fluff, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Flashback

 
Chiuse gli occhi e circondò il collo dell’albino con le braccia, congiungendo la sua bocca con quella di Riuga.
Un brivido gli scese lungo la schiena, le labbra di Riuga erano morbide, calde, e sapevano di fragola, l’unico frutto che non si sarebbe mai aspettato di sentire su un tipo come Riuga.
Fece per staccarsi, ma un paio di forti braccia lo presero per la vita impedendogli di allontanarsi dal torace muscoloso dell’altro.
Portò in dietro la testa, visto che almeno quella poteva muoverla, e fissò con sguardo interrogativo l’albino.
-Dopo quello che mi hai fatto passare credevi veramente che mi sarei accontentato di un bacio a stampo?- domandò Riuga con un ghigno.
Ginka abbassò la testa ed emise una specie di sbuffo misto a risata –Immagino di no…- rispose dandogli un secondo bacio, questa volta molto più intenso.
Riuga alzò una mano e con un veloce gesto slacciò la sciarpa bianca che copriva il collo del rosso, le sue labbra passarono velocemente dalla bocca al collo di Ginka, che questa volta non arrossì nemmeno.
Infondo era pur sempre di Riuga che si stava parlando no?
Di quel pazzo scatenato, che una volta aveva tentato di distruggere il mondo, e che poi era cambiato!
Perché avrebbe dovuto farlo? Lui era quello che aveva quasi ucciso suo padre no?
No! Lui non era più quel Riuga, era cambiato, ed era diventato quel ragazzo, che adesso stava facendo venire il batticuore al rosso.
Forse si poteva ancora migliorare, ma per adesso andava benissimo così! Infondo aveva ancora tutta una vita davanti per cancellare alcuni comportamenti del suo compagno.
 

Flashback

 
 
 
Ginka fissò il suo riflesso allo specchio, gli occhi nocciola ridotti a due fessure sprizzanti lampi d’irritazione.
-RIUGA VIENI IMMEDIATAMENTE QUI!- sbraitò tastando il livido violaceo che faceva bella mostra di se tra l’incavo del collo e della spalla.
-Hai chiamato?- la testa albina di Riuga fece capolino dalla porta del bagno, un sorrisetto divertito e al contempo malizioso gli si aprì in volto quando notò cosa stavano toccando le dita del compagno.
-Mi spieghi come faccio ad andare in giro con questo?- domandò il rosso decisamente irritato.
-Ma dai, se metti la sciarpa- replicò l’altro entrando in bagno, detto fatto, in un attimo Ginka aveva indossato la sciarpa e la maglia, e il livido era ancora perfettamente visibile grazie al forte contrasto che provocava con la sciarpa bianca.
Riuga scoppiò a ridere provocando le ire del compagno, che dal canto suo si chiedeva come ci fosse finito lui insieme ad un testone, masochista e con tendenze sadiche come Riuga.
Sospirò pesantemente, cominciando a pensare ad un modo qualunque per coprire quel succhiotto, poi una lampadina gli si accese nella testa.
Scostò malamente l’albino e si diresse verso il cassettone di camera sua, cominciò ad aprire tutti i cassetti alla ricerca di un determinato indumento, Riuga lo fissava incuriosito, gli occhi color oro divertiti e stranamente dolci.
-Trovata!- esultò Ginka estraendo dall’ultimo cassetto un maglioncino di cotone bianco dal collo alto.
-E quella da dove sbuca?- domandò stupito Riuga, non gliel’aveva mai vista addosso.
-Me l’ha regalata Masamune- rispose l’altro levandosi velocemente la sciarpa e la maglia ed infilandosi il maglioncino.
-Allora come mi sta?- domandò il rosso tenendo stretti i bordi delle maniche troppo lunghi, a dire il vero tutto il maglione era troppo lungo, gli arrivava fino a metà coscia, e le maniche lasciavano trasparire solo le punte di quattro dita.
Per non contare poi il fatto che fosse un po’ troppo largo per uno magro come Ginka.
L’albino lo squadrò da capo a piedi e un pizzicore gli solleticò le gote, si portò una mano al mento assumendo un’espressione pensante, doveva ammettere che per quanto quel maglione fosse grosso, addosso a Ginka assumeva tutto un altro aspetto.
Ginka era così carino con indosso quell’affare! Sembrava ancora più piccolo e magro di quanto non fosse già, quel maglione lo faceva assomigliare ad una persona facile da spezzare, una persona che bisogna proteggere a tutti i costi!  (Che puccioso che sei Riuga! *o* ndAutrice) (Muori! ndRiuga)
-Vuoi la verità?- domandò l’albino avvicinandosi.
-Ehm… si?- rispose titubante l’altro, indietreggiando, finche non si trovò spalle al muro.
-Ti sta malissimo!- Riuga ghignò quando il suo compagno sbuffò sonoramente.
Ginka si staccò dalla parete, e in due passi raggiunse l’albino, puntandogli il dito contro il petto come se volesse perforarlo.
-Un po’ di apprezzamento da te mai eh?- esclamò infastidito, per poi abbandonare la stanza, probabilmente diretto in cucina.
Fu il turno di Riuga sbuffare –Sei un bambino!- gli urlò dietro il possessore di Meteo ElDrago.
-Baka!- la risposta non tardò ad arrivare.
-Eh no! Questo no!- esclamò Riuga raggiungendo il salotto con poche falcate.
-Dove credi di andare?- domandò poi vedendo che il compagno si era infilato il cappotto azzurro e aveva preso la sua copia delle cavi di casa.
-Masamune e Tsubasa mi aspettando per pranzare insieme!- rispose acido il rosso.
-E ci vai con quell’affare?- domandò Riuga.
-È l’unica cosa che nasconde “I Segni Del Tuo Affetto”- disse mimando sulle ultime cinque parole delle virgolette con le dita –Chiudi la porta se esci! E ricordati che stasera verranno qui anche gli altri, quindi ti pregherei di lasciare la casa in ordine!- si raccomandò poi sbattendosi la porta di casa dietro le spalle.
Avevano litigato di nuovo. E di nuovo per un motivo idiota. E quella sera di nuovo avrebbero fatto pace. Se poi si contava cos’avrebbero dovuto fare quella sera…
 
 
 
 
 
Il vento freddo gli scompigliava i capelli bianchi.
Era fastidioso, terribilmente fastidioso –Ginka no baka!*- ringhiò tra i denti affondando le mani nelle tasche della giacca.
Possibile che quel ragazzino fosse così suscettibile? A volte il suo comportamento diventava veramente irritante, un attimo prima si aveva davanti un ragazzo così gentile e carino che le difese di chiunque gli stesse attorno crollavano inesorabilmente per permettergli di capovolgere completamente li proprio modo di vedere il mondo, esattamente com’era successo a lui, e un attimo dopo ci si ritrovava davanti ad un ragazzino dalla testa in fiamme capace di mandarti ai matti.
Era vero però che il continuo stuzzicare di Riuga non aiutava affatto, ma sul momento si divertiva troppo.
Il suo sguardo dorato si posò per un istante sulla vetrina di un negozio di giocattoli, e più precisamente su un peluche in particolare.
Un pensiero cominciò a ronzargli insistentemente nella testa.
 
COMPRAGLIELO!
 
Senza nemmeno accorgersene si ritrovò davanti alla porta in vetro del negozio indeciso se entrare o meno.
Ma poi pensò che sarebbe stato un buon modo per farsi perdonare, infondo il litigio era cominciato per causa sua, anche se non l’avrebbe ammesso nemmeno sotto tortura, e già che c’era gli comprava il regalo di compleanno.
Per cui perché non comprargli quel peluche?
Perché non mettere da parte, per una volta, il proprio orgoglio e fare un gesto carino?
Perché non provare a chiedere scu… scartata a priori, quello non l’avrebbe MAI fatto!
Perché? Semplicissimo: vergogna allo stato puro!
Dopo interminabili minuti passati sulla soglia del negozio finalmente si decise ad entrare.
Ne uscì dieci minuti dopo, rosso come il ciuffetto di capelli che aveva sulla destra e più incazzato di prima.
Si ripromise di non entrare mai più in un negozio di giocattoli, per nessuna ragione al mondo.
Escludendo pure le occhiate maliziose delle clienti quello che faceva veramente imbestialire era il fatto che le commesse sembrassero non capire una parola di giapponese, fatto sta che aveva dovuto minacciarle per avere quel benedetto pupazzo, e nel frattempo le clienti, sembravano aver trovato in lui un utile oggetto di svago.
Il risultato era stata la vergogna più pura, e l’istinto omicida che minacciava di prendere il sopravvento sulla ragione.
Guardò l’orologio che aveva al polso: 15,45
Sbuffò sonoramente, non aveva voglia di tornare nell’appartamento di Ginka, che ormai utilizzava come abitazione, ma d’altro canto non aveva la benché minima intenzione di girare senza meta come un vagabondo per le vie della città fino alle 19,30, per cui si decise a tornarsene nel proprio appartamento per farsi una bella dormita e far sbollire la rabbia.
 
 
 
 
 
Lo sguardo del rosso saettava dai suoi amici, alla porta d’ingresso, all’orologio, che ormai segnava già le otto passate.
-Ma dove diavolo è finito?- si domandò tormentandosi il labbro inferiore, era da più di mezzora che aspettava il suo suddetto ragazzo.
Era meglio togliersi il dente e dire a tutti quanti che si frequentavano il prima possibile, e allora perché, anche se si era raccomandato più e più volte di non fare tardi, alla fine era in ritardo lo stesso?
-Riuga no Baka!-
-Ginka tutto bene?- domandò Masamune attirando l’attenzione dell’amico.
-Eh? Ah, si! Non preoccuparti- rispose il rosso sorridendo a fatica.
-Posso sapere quanto dobbiamo ancora aspettare questo fantomatico ragazzo?- domandò seccato Kioya.
-Non ne ho idea…- sospirò Ginka tornando a tormentarsi il labbro, dire che aveva lo stomaco completamente sottosopra era riduttivo.
In quel momento il suono squillante del campanello fece sussultare il rosso, che si alzò come una furia dal tavolo correndo alla porta.
Al tavolo Madoka, Yu, Tsubasa, Kioya e Masamune si scambiaron0 degli sguardi perplessi, il loro amico era rimasto rigido e terribilmente suscettibile per tutti il giorno, un comportamento che non era affatto da lui.
-Sei sempre il solito!- la voce irritata di Ginka rimbombò nel silenzio della casa.
-Tsk, ho solo fatto un po’ tardi!- il cuore dei cinque ragazzi perse un battito, quella voce era...
-Ragazzi potreste venire di qua un momento?-
Si guardarono sconvolti, non poteva essere lui! Non poteva assolutamente!
Si alzarono lentamente, Madoka deglutì sonoramente, mentre le due pozze color cioccolato, che erano i suoi occhi cercavano il sostegno dei compagni.
Sostegno che non trovò da nessuno di loro.
Troppo sconvolti e shockati dalla cosa, nessuno si sarebbe mai aspettato…
-Ragazzi…- una zazzera di capelli color rosso fuoco, con poco sotto due occhi color nocciola leggermente (molto) preoccupati fecero capolino dalla porta –Ehm… io vi aspetto di là…- esclamò immediatamente dopo Ginka vedendo lo stato di shock in cui versavano i suoi compagni.
Arrivati in salotto tutte le loro paure e sospetti vennero confermati, e l’unica persona che non avrebbero mai voluto rivedere ora era li davanti a loro, con un braccio stretto attorno al collo del rosso.
-Heilà!-
Ginka si schiaffò una mano sugli occhi quando il suo ragazzo ghignò soddisfatto dalla reazione che aveva suscitato nei restanti cinque ragazzi.
 
 
Angolo dell'autrice:
 
Minna! Matta ne! Come state? Eccomi tornata con una nuova storia della serie GinkaxRiuga, spero vi piaccia ^o^

Riuga: IO TI AMMAZZOOOOOOOO!!

Riuga è un pochino arrabbiato ^^" forse non gli piace troppo essere strapassazo così da me... ma chi se ne frega? xD
Comunque questa FF la dedico a artellpinklove perché ha avuto il coraggio di metterla tra le preferite *^* sono Shockata!
E a kisachan che mi ha esplicitamente detto che le sarebbe piaciuto leggere una GinkaxRiuga a capitoli!
Vi dico subito che non sarà lunghissima, 6/7 capitoli, 8 massimo =) bene con questo ho detto tutto e vi saluto.
Ah quasi dimenticavo, Ginka no Baka vuol dire idiota d'un Ginka... in pratica passano tutto il giorno a darsi dell'idiota a vicenda xD
  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Leke_96