11/09/2012
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...Salve, eccomi qui tornata con la seconda one-shot di questa nuova raccolta aurikku! Sbaglio o ne avevo un'altra in corso? non ne ho più idea, sto perdendo la testa. Domani ricomincio la scuola - vado al liceo classico, DOVETE compatirmi, e non so se sarò più capace di aggiornare con frequenza. Damn.Ritornando a questa one-shot, un paio di avvertimenti: il primo, ovvero è ambientata dopo il pellegrinaggio, in un molto, molto, molto ipotetico ritorno di Auron (in cui tutte speriamo); il secondo, ovvero il titolo del capitolo, che è Ballroom dancing, il che dovrebbe raccogliere un po' tutta la shot, e il terzo, ovvero: la canzone canticchiata da Rikku è la stessa che canticchia Lolita nel film del 1997 sul letto magic fingers! Non riesco a intercettare il nome della canzone, ma very very soon ve lo farò sapere, #muchlove.
Ringrazio la mia elfetta dispettosa, e devo ammettere d'aver lanciato un urletto compaciuto quando m'ha detto che il mio Auron è IC (gaaaaah!)
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Rikku volteggiava per la stanza, annoiata. Come una trottola, ballava ad un suo ritmo sconosciuto, senza alcuna melodia udibile, solo i suoi leggeri "hum hum" canticchiati e il rumore dei suoi piedi nudi sul pavimento.
Giravolta, Giravolta, giravolta.
"Rikku"
"Hum hum hum, oh my amor-r-r-rawr" canticchiava rapita, volteggiando leggera.
"Vieni a letto"
La ragazza interruppe il suo balletto e guardò l'uomo steso sul letto.
"Hai quasi vent'anni" aggiunse lui, ironico.
Rikku alzò un sopracciglio (imitarlo le riusciva abbastanza bene) e lo fissò in silenzio.
"Dov'è il problema?"
"Umpfh. Nessun problema, continua pure, come vuoi" disse l'uomo, alquanto irritato, ritornando al suo libro. Indossava una canottiera e un pantalone a righine come pigiama.
"NOW WHAT?" urlò la ragazza.
Auron rialzò lo sguardo dal libro, gli occhiali abbassati sulla punta del naso e lo sguardo duro.
"Perché non posso ballare?"
"Non dicevo questo"
"Ah no?"
"No." L'uomo di poche parole chiuse lì la questione.
Rikku guardò il soffitto della stanza.
"Quanto sei pesante"
Auron tossicchiò divertito.
"E smettila di ironizzare!"
L'uomo cambiò espressione, alzando le sopracciglia incredulo.
"E tu smettila con questi melodrammi" disse con aria di sufficienza.
La ragazza si diresse verso il letto, sedendosi al lato opposto rispetto ad Auron.
"Mi sminuizzi sempre" disse lei.
Lui sorrise piano, posò il libro sul comodino e, senza farsi vedere, allungò una mano a toccarle il fianco, per poi sporgersi definitivamente ad afferrarle la vita ed attrarla verso sé. Rikku lo lasciò fare, poggiando la testa sul suo petto, ancora corrucciata. Passarono alcuni attimi di silenzio durante i quali Auron le carezzava il collo in piccoli cerchi, col pollice ruvido da guerriero.
"Rikku... " disse all'improvviso "Non volevo sminuirti, né impedirti di ballare. Volevo solo che venissi a letto" continuò Auron, imbarazzato.
Lei sorrise. Frenò la risatina che le stava per nascere sulle labbra pensando che l'avrebbe imbarazzato ancora di più e pensò che, anche se burbero o forse poco dolce e sentimentale, lui fosse davvero l'uomo della sua vita.
Per questo lo baciò forte sulle labbra, a stampo, con un grosso smack! Rilasciando un po' di saliva sulle sue labbra e canticchiando un motivetto.
"Oh mio amoooor-r-r-r-rargh, hum hum hum" e aggiunse, infine, ridendo "Lo sai? Si può ballare anche a letto, pensandoci!"
Auron tossicchiò imbarazzato.