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Autore: Blueberry295    12/09/2012    1 recensioni
Una studentessa universitaria torna a casa per le vacanze estive, a Londra. Adora il mondo della Marvel, ma soprattutto adora Tom Hiddleston, e grazie a sua cugina il suo desiderio di incontrarlo si realizza. Tra i due ragazzi scocca subito la scintilla, ma è destinata a durare o ad essere solo una cotta estiva?
Salve a tutti, sono Blueberry295 (prima Moon_96), fresca di prima pubblicazione. Per ora è una storia a più capitoli,ma fatemi sapere se continuarla o meno.Grazie a chiunque legga, le recensioni sono bene accette
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Hiddleston
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se c’era una cosa che a Violet piaceva, quella erano le vacanze estive. Ogni anno visitava un posto diverso, ma quella volta aveva deciso di tornare in patria, a Londra, sacrificando sole e mare per nuvole e umidità. Ma ne vale la pena, pensava, eh se ne vale! Di solito erano i suoi parenti ad andare a trovarla. Era entusiasta soprattutto di rivedere sua cugina Aurelie, da poco diplomata, e i suoi cugini Julie e Logan, anche loro appena usciti dalla scuola. Lei invece aveva da poco conseguito la sua seconda laurea alla Washington DC University, mitologia e arte vichinga, ne andava molto fiera. Con le cuffie nelle orecchie ritirò il suo bagaglio-un minuscolo trolley-e si diresse verso l’uscita, dove c’era sua zia Lauren che si sbracciava urlando ‘Violet! Tesoroooo!’.
Violet si passò una mano in faccia e nei capelli, fingendo indifferenza mentre le si avvicinava e l’abbracciava nella speranza che la piantasse di urlare come una gallina–Zia! Come stai?-
-Oh, la mia nipotina geniale! La seconda laurea, vero? E poi guida allo Smithsonian!-
-Si, ho fatto domanda due settimane fa- rispose mentre metteva in macchina il trolley-lascia guidare me-
-Eppure mi domando ancora perché non abbia scelto la facoltà di storia del teatro, sei bravissima ed hai una voce stupenda….-continuò a blaterare per tutto il tragitto, criticando il suo modo di guidare “all’americana” fino a che disse –Parcheggia qui, accanto all’auto di tua madre- Nulla era cambiato nelle due villette a schiera della sua famiglia, era rimasto persino quello gnomo orrendo in mezzo al cortile. Passando gli diede un calcio. Entrò e poggiò la valigia in un angolo, poi disse –Zia, vado a controllare camera mia-
-Cara, non l’abbiamo mica saccheggiata o fittata a qualche vagabondo! Cosa ci vai a fare?-
-A controllare se Julie ne ha fatto il suo regno- e salì le scale, raggiungendo la sua vecchia camera. Nulla era stato toccato, era tutto pulito, e c’erano ancora i suoi innumerevoli poster, disegni e foto attaccati alle pareti e alla porta. Le cugine dividevano una stanza nella villetta adiacente, quindi erano felici come nel giono dei saldi quando avevano saputo che sarebbe andata a studiare in America. Aprì la borsa che teneva a tracolla e cacciò fuori delle nuove foto e un poster degli Avengers, i suoi idoli, e il suo MacBook, appoggiandolo sulla scrivania ingombra di libri. La voce di sua madre la raggiunse dal piano inferiore, seguita da quelle dei suoi rumorosi cugini. Scese in fretta e abbracciò sua madre –Bentornata, piccola! Come è stato il viaggio?-
-Tranquillo, ho praticamente dormito per tutto il tragitto-
-Tipico di te!- Aurelie si diresse verso di lei e l’abbracciò –La solita pigrona!-
-VIOLET!- urlarono i cugini gemelli, stringendola in un abbraccio a panino mozzafiato.
-Ecco perché non vengo spesso… siete pericolosi!-
- Violet- disse sua madre, prendendola per mano- questo è un piccolo ma prezioso regalo da parte mia. Abbine cura- La scatola che le indicò era poggiata sul tavolo, e… si muoveva?! Sollevò il coperchio e guardò il suo contenuto, era…
-Un cucciolo! Grazie! E’ adorabile!-
-E’ maschio, e hai anche il permesso per portarlo in aereo con te!-
-Quand’è così allora lo porto subito a fare una passeggiata! Vieni dalla mamma, Thor!-
Tutti la guardarono scioccati –E’il nome del cane di Hagrid in italiano-disse a mò di spiegazione –E’ un labrador, diventerà enorme, non posso chiamarlo Pulce!-
-Sarà, ma ora uscite, noi intanto prepariamo qualcosa per pranzo-
-Mamma, sono appena arrivata e vuoi già sbarazzarti di me?- disse ridacchiando
-Posso accompagnarti? Voglio farti conoscere una mia amica e farti vedere dei posti!- disse Aurelie, precipitandosi fuori con lei.
-Vieni pure. Dove abita questa tua amica?-
-A un paio di isolati-
Chiacchierarono per tutta la strada, fin quando Aurelie non si fermò e indicò una villetta come la loro. Lo sguardo le cadde sul nome dipinto sulla cassetta della posta e per poco non lasciava scivolare il cucciolo che dormiva tra le sue braccia, tanto era la sorpresa: Hiddleston
Aurelie non si accorse minimamente dell’espressione basita della cugina, né la sua mascella che sfiorava a terra, quindi bussò. Le accolse una signora alta e magra, con un vestito rosa pallido e un grembiule quadrettato.
-Aurelie, cara! E’ lei tua cugina? Me ne ha parlato così tanto! Io sono Diana-
-Violet. Piacere di conoscerla-
-Entrate, chiamo subito Emma- le fece accomodare nel salotto e sparì su per le scale.
-Perché non mi hai detto che conosci gli Hiddleston?-
Aurelie ridacchiò-Perché se lo avessi saputo saresti collassata e avresti urlato. Rilassati, altrimenti il cucciolo soffoca!-
Guardò tra le braccia, e si accorse che effettivamente aveva stretto un po’ troppo la presa, e la allentò. Dalla porta della stanza si affacciò una testa bionda e riccioluta –Sempre nei momenti meno opportuni, eh, Au?- rise
-Emma, lei è Violet, mia cugina-
-La cugina della quale mi hai riempito di chiacchiere? E’ bello vedere che non ha inventato la “cugina perfetta”- le porse la mano, e Violet sistemò il cucciolo su un braccio per ricambiare –Perfetta-fece una smorfia-e in cosa? Aurelie mi vuole troppo bene per essere obiettiva!-
-Em, non è un buon momento? Sembri innervosita-intervenne Aurelie
La bionda sospirò-Mister L’oréal non è contento dei suoi capelli. Dice che sono ancora troppo neri…-
A Violet si annodò lo stomaco: il suo supercattivo preferito (del quale aveva una foto scattata per puro culo al Comicon) era in casa?! Respirò e riflettè. Tanto è solo un comune essere umano, non un dio, calmati, si disse.
-Venite di sopra, magari mi date una mano. E, Violet, quel cucciolo è adorabile!-
Salirono le scale e andarono nella stanza di Emma, dove trovarono Tom seduto sul bordo del letto, che sorrise vedendo entrare la sorella. Quel sorriso le fece contorcere nuovamente lo stomaco.
*si nasconde dietro lo scudo di Captain America* Salve a tutti! Questa è la mia prima pubblicazione(non un granchè,ma è pur sempre un tentativo) quindi sono gradite critiche e consigli. Un grazie a chi è arrivato fino alla fine del capitolo,ma soprattutto a quanti recensiranno :-D BBMoon
  
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