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Autore: StoneWitch53    13/09/2012    0 recensioni
"Così oscuro è l'inganno dell'uomo!"
L'infinita battaglia tra clan di Lupi Mannari e Vampiri (con un ritorno a Stephanie Meyer), un amore pensato dall'eternità e le avventure stregonesche di questa fan fiction vi riporteranno in anni bui e macchiati dal sangue di uomini e donne che hanno combattuto per la libertà, in una Hogwarts lontana dalla Seconda Battaglia contro Lord Voldemort (che avrà il gusto di un mondo Magico diverso da come Mamma Rowling lo ha raccontato in Harry Potter), ma pregna di antiche magie e nuovi pericoli.
E, al centro di tutto, Sirya e Vincent.
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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"Anno Domini 1484. Con la Bolla Papale di Innocenzo VIII "Summis Desiderantes Affectibus" si scatena una delle più feroci Cacce alle Streghe della Storia Europea. Maghi e Streghe si danno alla macchia, la Comunità Magica entra in crisi. I valori della fratellanza e dell'unione che hanno animato fino a quel momento lo spirito di ogni Mago e di ogni Strega esistente sulla faccia della terra, si perde nel bagno di sangue che alcuni tra i più spietati Babbani hanno dato vita a causa della paura e dell'ignoranza.
Elladora Black -Capostipite della Casata Magica assieme ai suoi due fratelli e a sua sorella- potente Strega e Guaritrice, acerrima nemica dei Babbani, non potè stare a guardare senza far nulla. Decise di vendicarsi e giurò a se stessa che così come quella questione era nata, cioè nel sangue, così sarebbe finita. In gran segreto decise di creare una linea di sangue, destinata a divenire immortale e a restare sconosciuta. Stipulò un patto con il Capo Clan dei Vampiri Inglesi dell'epoca: i figli che avrebbe generato da allora sarebbero dovuti diventare vampiri e, in seguito, avrebbero dovuto trasformare anche i loro figli mortali, se ne avessero avuti. Nel corso dei milleni sarebbe nata, così, una vera e propria egemonia della quale avrebbero fatto parte vampiri che in vita erano stato uomini straordinari e avrebbero vendicato l'inganno oscuro dell'uomo Babbano. E la donna partorì tre figli maschi, destinati a diventare gli Anziani di questa nuova progenie. Caius, Marcus ed Aro furono iniziati alle Arti Magiche più complicate e oscure e vissero all'ombra di Francis Barret Browning, l'immortale con il quale la giovane Black aveva stipulato il patto. Elladora morì prima di poter vedere il proprio sogno realizzato, ma lasciò in eredità a quei suoi figli il terribile segreto al quale avrebbero preso parte e, rinunciando all'immortalità, spirò in una fredda notte di Ottobre. I tre fratelli crebbero in saggezza e beltà e presto presero moglie ed ebbero dei figli. Ognuno di loro aveva sviluppato particolari abilità da vivo: Aro divenne un abile Legilimens, manipolatore delle menti e signore dei pensieri dell'uomo; Marcus spiccò per le sua destrezza nei duelli e sviluppò un carattere aggressivo, portando avanti una politica draconiana. Dei tre, Caius era quello dedito alle arti: musica, letteratura e teatro. Non era assetato di potere come i suoi due fratelli e tutto ciò che non lo interessava da vicino gli procurava solo una gran noia. Ma l'ora era vicina e Francis bravama da tempo l'idea di dare vita ad una stirpe immortale. Le consorti di Caius ed Aro -Athenodora e Sulpicia- aderirono con entusiasmo alla trasformazione in esseri immortali, ma Didyme, la dolce moglie di Marcus, orripilata e disgustata da quel destino cercò di sfuggirlo aiutata da suo marito. Non avevano fatto i conti con Francis, che uccise la moglie di Marcus e scatenò una furibonda lotta con i tre fratelli. Caius ed Aro, assieme alle loro consorti, ebbero la meglio e Francis fu fatto a pezzi e i suoi resti vennero bruciati nel fuoco. Marcus, però, accecato dal dolore e vestendo ancora i panni del mortale, cercò di togliere la vita a se stesso e ai suoi figli, ma invano. I due fratelli sventarono il suo piano e trasformarono lui e la sua figliolanza. Persi i poteri magici, ma dotati di nuove e straordinarie abilità, i tre fratelli, Athenodora e Sulpicia e tutti i loro figli abbandonarono Londra dirigendosi a Nord.
Molto di ciò che era si è perduto, perché ora non vive nessuno che lo ricorda. La storia divenne leggenda, la leggenda divenne mito. Le tenebre strisciarono di nuovo sulla foresta del mondo, correvano voci di un'ombra ad est, sussurri di una paura senza nome. E per secoli il Clan Immortale dei Black visse indisturbato tra i pendii e le scogliere delle Isole dei Venti. Ma arriverà il momento in cui la nuova generazione plasmerà la fortuna del Clan.
Il motto, che orgogliosamente fregia lo stemma, recita Toujours Pur, ovvero Sempre Puro, ed eloquentemente riassume le idee familiari riguardo alla sacralità del sangue magico ed al disprezzo per Mezzosangue, Nati Babbani e traditori del proprio sangue. A questo si unisce il fatto che la loro stirpe regna per sempre, perchè la vita immortale prese dimora presso di loro."


Con uno scatto veloce, Aro chiuse il grosso libro che reggeva tra le mani e puntò il suo sguardo nero come la pece in quello chiaro e gelido di una delle sue ultime discendenti, che sorrise. Sirya, la sua piccola Sirya, aveva undici anni ed era così perfetta, pur essendo mortale! Aveva preso la piccina sotto la sua ala protettiva assieme a suo fratello Phobos non appena Venius ed Evee (i loro rispettivi genitori) avevano deciso di trasformarsi in Vampiri. Aveva dovuto ammettere che come neonati avevano saputo controllarsi bene con il loro primogenito, ma la piccina era davvero troppo appetibile per loro e dopo essersi gustato la scena di una Sirya spaventata, a portata di collo dei suoi genitori, l'aveva "salvata" dandole motivo di fidarsi ciecamente di lui. E lui non riusciva a stare lontano da quei suoi occhi magnetici, che celavano un mondo impenetrabile ad Aro stesso. C'era qualcosa di oscuro in quella nipote lontana secoli, che la rendeva straordinaria e che l'avrebbe confermata come la sua preferita per altri svariati milleni. La mano fredda, di un freddo mortale, sfiorò la guancia calda e rosea della piccina, ma la sua mente rimaneva un pozzo nero affacciato su una notte senza luna nè stelle. Sirya rimase nuovamente affascinata da quel volto così perfetto che ogni sera, dopo averle letto la storia della famiglia che era la sua fiaba della buonanotte preferita, le regalava un bacio sulla fronte, si portava sullo stipite della porta e, dopo essersi voltato, le ripeteva:
<<Sai mantenere un segreto? Sei in grado di sapere una cosa e non dirla mai più?>>
La bambina si era sempre detta che si, negli anni avvenire sarebbe stata in grado di tenere per sè quella terribile e antica verità. Nessuno avrebbe saputo dell'esistenza di quelle Terre Immortali al di là del Mare.
  
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