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Autore: millyray    14/09/2012    1 recensioni
Non serve avere un Signore Oscuro assetato di potere che non desidera altro che ucciderti, non è necessario avere il destino dell'intero Mondo Magico che grava sulle tue spalle, non bisogna rimanere orfani quando si è ancora in fasce per scombussolarti l'intera esistenza.
A volte basta avere solo quindici anni, gli ormoni in subbuglio e tanti tanti dubbi sulla vita.
(Sequel di S.Potter)
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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“Noi siamo così perfette”.
“Immacolate”.

(Sam e Corey, S.Darko)

“Alex! Che ci fai qui?!” esclamò James guardandola male. Sentiva improvvisamente caldo, troppo caldo e desiderava tanto che il terreno si aprisse e lo risucchiasse dentro.
Non sapeva bene se gli desse più fastidio il fatto che lui e Nico fossero stati interrotti oppure che erano stati quasi beccati a baciarsi.

Nico si rialzò dal pavimento con un colpo di reni e cominciò a balbettare frasi sconnesse e senza senso.

“Ragazzi, se volete vi lascio soli così…”. Continuò Alex, guardando i due ragazzi con le sopracciglia inarcate.

“NO!” sbottò Nico con un po’ troppa veemenza. Così deglutì e cercò di calmare un attimo il battito cardiaco. “No, non serve. Io… stavo andando. Sì, devo andare, ho… un mucchio di cose da fare”.

Raccolse velocemente le sue cose e, senza neanche riporre i libri in borsa, si avviò alla porta, passando accanto ad Alex e sussurrando un flebile “Ciao”.

James, allora, cominciò a raccogliere gli appunti che erano sparsi sul pavimento, anche se quel tentativo di mettere un po’ d’ordine serviva solo per coprire il fatto che fosse terribilmente imbarazzato e che non voleva guardare la sorella.

Alex andò a sedersi sul letto vuoto e ordinato del fratello e lo osservò curiosa.

“Sono venuta solo per chiederti se avevi fatto quel tema di Trasfigurazione”.

“Tieni!”

Il ragazzo glielo porse senza neanche guardarla e continuò a sistemare altri fogli.

La ragazza lo guardò ancora più stranita. Di solito, quando chiedeva al fratello i suoi compiti era sempre per copiarli e lui lo sapeva, infatti ogni volta cercava di non darglieli e di convincerla che era meglio farseli da sé, ma ovviamente, con le sue continue insistenze, cedeva sempre, un po’ perché si stancava di sentirla supplicarlo e un po’ perché le voleva troppo bene per non aiutarla.
Questa volta, invece, era stato fin troppo collaborativo.

“Grazie”.

Rimasero ancora qualche secondo in silenzio, poi Alex, stanca di tutto quel mistero, sbottò.

“Senti, c’è qualcosa che non va per caso?”

“No, perché dovrebbe esserci qualcosa che non va?”

Quella risposta non la rese per niente soddisfatta, infatti capì subito che James le stava nascondendo qualcosa, aveva risposto troppo velocemente e con un tono che chiaramente dissimulava.

“Avevate delle facce strane tu e Nico quando sono entrata, credo proprio di aver interrotto qualcosa”.

Il ragazzo, allora, lasciò perdere gli appunti che cercava di mettere in ordine e si voltò verso la sorella che lo stava guardando dall’alto della sua postazione con i suoi penetranti occhi color ghiaccio.
James sospirò. Era impossibile nascondere qualcosa ad Alex, se ne accorgeva sempre e detestava quando qualcuno le teneva nascosti dei segreti.

“Niente, è solo che…”. Spostò lo sguardo alla finestra, dove alcuni gufi stavano volando in tondo. “Io e Nico stavamo… studiando e… lui, lui doveva dirmi qualcosa di importante quando sei entrata tu. Così non c’è riuscito e credo che glielo chiederò dopo, che cosa voleva dirmi”.  Le sorrise il più innocentemente possibile, cercando di mostrarsi rilassato anche se, non capiva nemmeno lui il perché, c’era qualcosa che un po’ lo tormentava e non era il fatto che stava mentendo alla sorella. O meglio, sì anche quello, di solito a lei diceva tutto, come anche ai suoi migliori amici, e non aveva paura che lo giudicassero o criticassero, però… non capiva nemmeno lui che cosa in quel momento gli impedisse di dire la verità ad Alex.

“Tutto qui?”

“Sì”.

“Ah, ok allora”.

Convinta che le avesse detto la verità, Alex si distese sul letto senza neanche preoccuparsi di togliere le scarpe.

James, allora, si alzò dal pavimento e si mise anche lui sul letto accanto alla sorella che si spostò per fargli spazio.

“Non dovresti tornare nei tuoi cupi e freddi dormitori di Serpeverde?” le chiese, portando le braccia dietro la testa.

“Ho voglia di passare un po’ di tempo col mio fratellino”. Rispose lei, voltandosi su un fianco per poterlo guardare. “E poi non mi dispiace avere intorno un po’ di colori caldi”. Aggiunse, alludendo ai colori della casa di Grifondoro.

James le sorrise e la attirò a sé circondandole le spalle con un braccio, mentre lei gli poggiò una mano sul petto.

“Non vedo l’ora che quest’anno scolastico finisca, mi sto veramente esaurendo”. Disse lui, tanto per parlare di qualcosa.

“A chi lo dici. L’anno dei GUFO è uno dei più difficili, non oso pensare ai MAGO. Però dai, mancano ancora tre mesi”. Lo incoraggiò lei, disegnando ghirigori sulla camicia della divisa del fratello.

Rimasero abbracciati così fino all’ora di cena, parlando del più e del meno. Nessuno venne a disturbarli, come se tutti avessero voluto concederli quell’intimità che ad entrambi piaceva. Amavano stare in mezzo alla gente e ai loro amici, certo, ma amavano anche stare da soli insieme, abbracciati in un letto a confidarsi  segreti o ridere delle cose più stupide.

Non litigavano quasi mai, nemmeno da piccoli avevano mai bisticciato per i giocattoli, nonostante fossero l’uno l’opposto dell’altro. Certo, di aspetto erano quasi identici, essendo gemelli: stessi lineamenti delicati del viso, stessi capelli neri e persino quasi la stessa corporatura sottile e snella. Un bell’aspetto, insomma, non si poteva certo dire che non fossero i sogni erotici della maggior parte dei ragazzi e delle ragazze di Hogwarts.

Ma di carattere erano completamente opposti. Lei, orgogliosa e astuta, ambiziosa e furba, se voleva qualcosa sapeva sempre come ottenerlo, anche se questo significava passare sopra a qualcun altro, sapeva di piacere agli altri per il suo aspetto e di questo se ne approfittava, già a quattordici anni aveva perso la verginità, è finita spesso nell’ufficio della preside per i guai che combinava e non era per niente ligia al dovere e alle regole. Le piacevano i ragazzi, la vita trasgressiva e il sesso.
Si poteva dire che la parte malandrina dei suoi genitori l’avesse ereditata lei.
Lui, invece… be’, lui un po’ meno. Non infrangeva spesso le regole e non perché fosse un ragazzo esageratamente disciplinato ed educato, ma semplicemente perché non trovava il motivo di farlo. Pensava che ci si potesse divertire anche senza disobbedire e poi, non gli piaceva molto cacciarsi nei guai. Era intelligente e gentile con gli altri, fedele e altruista, allegro e sempre ottimista anche se un po’ timido, non gli piaceva stare al centro dell’attenzione. Gli piacevano i vestiti e la moda, la musica e il cinema.
No, chiaramente non aveva niente dell’arroganza e dell’orgoglio dei suoi genitori, se non fosse stato così simile al padre avrebbe potuto pensare di essere stato adottato.

Insomma, Alexis e James erano come l’acqua e il fuoco. Lei Serpeverde, lui Grifondoro.

Eppure, erano uniti come nessuno, si amavano moltissimo e ci sarebbero sempre stati l’uno per l’altro.

Non erano semplicemente fratelli, ma anche migliori amici.

“Senti, che ne dici se ora andiamo a cena? Io sto iniziando ad  avere un po’ di fame”. Propose Alex ad un certo punto, massaggiandosi la pancia per mettere più enfasi alla frase.

“D’accordo. Anche perché, se continuiamo a stare su questo letto, ci mettiamo le radici”.

Fratello e sorella si alzarono, anche se un po’ svogliatamente e, attraversata la Sala Comune a braccetto, raggiunsero in poco tempo la Sala Grande. Qui, purtroppo, si dovettero separare perché Alex doveva raggiungere i suoi compagni al tavolo dei Serpeverde e James, invece, mangiava a quello dei Grifondoro.
In realtà, però, non era raro che uno dei due decidesse di sacrificarsi e andare a mangiare insieme al fratello e per lo più era la ragazza che si univa ai rosso oro anziché il contrario. I Serpeverde storcevano troppo il naso se vedevano un Grifondoro tra di loro. Infatti, nonostante fossero passati parecchi anni e nonostante gli insegnanti e la preside cercassero di stimolare l’unione e la fratellanza tra tutte quante le case, c’erano ancora parecchie discordie tra i discepoli di Salazar e quelli di Godric.
Però Alex e James erano fratelli e non potevano certo separarsi solo per una differenza di colori.

“Ciao, Jamie!”

“Ciao, Vicky!”

Victoire Weasley, primogenita di Bill e Fleur, tredici anni, Grifondoro e, nonostante la sua giovane età, bella come una bambola di porcellana. Capelli biondi come il grano, occhi azzurri da cerbiatta, pelle diafana e labbra morbide. Tutto ciò che aveva la madre in aspetto lo aveva preso anche la figlia.
Accanto a lei sedeva Ted Lupin,  suo inseparabile amico di infanzia. Si poteva quasi dire che Ted e Vicky fossero amici tanto quanto lo erano James e Nico, anche se avevano un anno di differenza.  Forse qualcuno pensava addirittura che avessero una specie di relazione,  perché era strano vedere un maschio e una femmina amici così intimi.
Ma per Ted Vicky era come una sorellina da proteggere e per lei Teddy era come il fratello maggiore a cui affidarsi quando ne aveva bisogno.

Niente di più, niente di meno. 

“Nico dov’è?” chiese Ted, guardando James da sotto la frangia biondiccia. Teddy adorava usufruire dei suoi poteri da Metamorfomagus, così ogni volta lo si trovava con qualche strano colore di capelli. Aveva in sé sia tratti della madre che del padre: intelligente come lui ed imbranato come lei, dolce e gentile come lui e coraggioso e testardo come lei, gli occhi castani di lei e i lineamenti del viso di lui. Era un mix perfetto, sembrava che avessero messo Remus e Dora in un frullatore e che ne fosse uscito lui.

“Non lo so”. Rispose James alla domanda di Lupin, scrollando le spalle.

Vicky lo guardò stranita. James e Nico erano inseparabili, a volte andavano pure in bagno insieme come fanno le ragazze. Era strano non vederli insieme, ma anche se non lo erano, James non rimaneva mai da solo: se non c’era Nico, allora c’era Alex con lui, oppure Sally.
Che poi James non sapesse dov’era Nico era ancora più strano.

Effettivamente, il ragazzo, da quando era rimasto con la sorella, non aveva pensato all’amico per un po’. Adesso che glielo avevano ricordato, però, sentì uno strano rimescolio nello stomaco e gli tornò subito alla mente il bacio che si erano scambiati in camera.
Forse non era stata una buona idea voler fare quella prova.

 

 

MILLY’S SPACE

E rieccomi anche con questa ficcy… bene, qua vi ho fatto una piccola descrizione del rapporto tra Alex e James (vi aspettavate che uno dei figli di Sam e Sirius fosse Serpeverde? ^^) e sono comparsi anche due nuovi personaggi.
O almeno per dire. Insomma, Teddy e Vicky ormai sono storici ^^.

Hmmm, bisogna dire che quel bacio ha fatto smuovere qualcosa al nostro piccolo James. Ma Nico che cosa ne penserà?
Mi sa che dovrete attendere il prossimo capitolo…

Intanto, non appena avrò trovato un prestavolto anche per Teddy, metterò le foto dei personaggi sulla mia pagina Facebook : ) spero ci darete un’occhiata.

E la citazione all’inizio del capitolo… be’, credo che per quelli che hanno letto S.Potter non sia nuova ^^.

Bene dai, ora posso lasciarvi.

Ma voi lasciatemi qualche recensione, mi raccomando, altrimenti io smetto di aggiornare. Insomma, se non so cosa ne pensate non mi stimolate molto ad andare avanti.
Potete pure dire che vi fa schifo : )

Un bacione,

Milly.

 

FEDE15498: sembra che io abbia scelto il titolo giusto allora : ) eh sì, l’ho pubblicata abbastanza presto perché avevo già alcuni capitoli pronti e mi piace un sacco come storia (anche per le idee che mi son venute in mente). Ti piace lo yaoi? Bene, crescerai sana, chica xD ebbene… abbiamo scoperto chi ha interrotto quei due. E meno male che è stata solo la sorella ^^ un bacione, M.

PUFFOLA_LILY: allora, come al solito grazie per i tuoi complimenti. Comunque sì, James ha una sorella gemella che è comparsa proprio qui. Ma… un’altra bimba? O.O non mi pare di aver mai parlato di una terza figlia di Sam e Sirius, ma se l’ho fatto o magari ho scritto qualcosa che è stato frainteso ti chiedo scusa.
Comunque chissà, magari James non è veramente gay ^^.
Spero di risentirti, alla prossima.

  
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