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Autore: Esperanza97    14/09/2012    11 recensioni
Elena e Caroline, sono due ragazze normali, di giorno... Ma di notte, tutto cambia. Vengono costrette a fare cose che non vogliono e non possono ribellarsi, né fare nulla... Solo obbedire...
Ma può una notte cambiare il corso degli avvenimenti? Può cominciare una nuova vita, grazie a un semplice ragazzo? Ma sarà davvero così "semplice"?
N.B.Tutti Umani
Dal primo capitolo:
-Ve ne do tremila se la tua amichetta castana passa la notte con me e se tu la passi con il mio amico-
Caroline mi guardò sorridendo e strinse la mano al conducente dell'auto.

(Storia revisionata)
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Klaus | Coppie: Damon/Elena
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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-Today My Life Begins-
-One night for live. Capitolo n.2-
Pov.Elena

Camminavo per strada a testa bassa.
La mia pelle, avvertiva ancora i brividi per il contatto avuto con quel ragazzo, Damon. Non poteva essere vero. Lo era invece, pensai tristemente. Non era stato solo sesso. Avevo avvertito qualcosa di più e sicuramente anche lui. Ma non potevo avere una storia. Inoltre, non l’avrei mai più rivisto.

Tiepide lacrime si fecero spazio sulle mie guance. Continuai a camminare evitando gli sguardi della poca gente che camminava, alle sette del mattino, lungo le stradine di Atlantic City.
Senza neanche accorgermene, arrivai dinnanzi casa mia. Mi asciugai velocemente le lacrime e inserii la chiave nella serratura.

Condividevo il piccolo monolocale con Caroline e qualche volte ne prendeva possesso anche Tyler, ma giusto il tempo di riscaldare il divano-letto e andarsene. Odiavo profondamente quell’uomo.
Lanciai la borsetta sul tavolo e mi tolsi i tacchi mettendoli vicino alla porta.
Aprii il frigorifero e notai a malincuore che l’unica cosa rimasta era una bottiglina d’acqua, riempita a metà: sarei dovuta andare a fare la spesa.

Non avevo voglia di andare a scuola così mi sdraiai un po’ sul divano nell’attesa che Caroline tornasse. Chissà cosa aveva provato lei… continuai a pensare mentre facevo un po’ di zapping alla tv. Non stava facendo nulla. Solo roba depressiva e con il mio umore, non era la cosa migliore. Mi soffermai su un canale che stava trasmettendo “Titanic”. Maledii la televisione, perché in quel preciso istante c’era la parte in cui la nave affondava e Jack e Rose si separavano. Lui morto di freddo e lei sopravvissuta su una lastra di legno. Amavo quel film, ma la fine era così straziante.
Spensi subito la televisione perché altre lacrime stavano minacciando di uscire.
Decisi di andare a farmi un’altra doccia e magari di cambiarmi.
Dopo una mezz’oretta ero di nuovo sul divano a leggere un libro, vestita in abiti molto più semplici: jeans, camicia e converse.

All’improvviso sentii il rumore di un paio di tacchi e la porta aprirsi. Una Caroline piuttosto infuriata mi venne vicino.
-Mi spieghi perché te ne sei andata?! Che cazzo è successo?!-
La guardai rassegnata e gli feci segno di sedersi accanto a me.

***

La mia amica stava distesa sulle mie gambe mentre io continuavo a guardare il soffitto.
-Caroline… ma che ci hanno fatto quei due?- sospirai.
-Non lo so, Ele.- disse persa nei suoi pensieri. –A proposito, io sto morendo di fame. C’è qualcosa in frigo?-
Guardai l’orologio che segnava le 9.00. –No, purtroppo. Ma tra poco scendo a fare la spesa. Cosa vuoi che compri?-
-Vedi tu. Basta che sia qualcosa di commestibile, non come le melanzane dell’altro giorno. Sinceramente? Se le buttavi mi facevi un piacere. Erano molle e non avevano sapore.-

Sorrisi e nello stesso istante sentimmo la porta d’ingresso aprirsi.
-Ehilà. Niente scuola oggi?-
Tyler. Cavolo! Proprio ora doveva venire?
La mia amica bionda roteò gli occhi e si chiuse in bagno per potersi cambiare.
Rimanemmo solo io e il bruno.
-Dunque ragazze, quanto avete guadagnato?- domandò.
-Seimila euro!- Urlò Caroline da sotto la doccia.
Lui sgranò gli occhi.
-Biondina sappi che se mi stai sfottendo, ti giuro che in meno di un secondo ti levo quei vestiti che stai indossando!- pronunciò in tono malizioso e nervoso.
Malizia e nervi. No, non andavano d’accordo.
Caroline uscì dal bagno con una tuta di cotone color viola scuro.
-Seriamente, Tyler!- Andò vicino alla borsetta, estrasse il denaro e glielo mostrò.
Il bruno guardò i soldi con un espressione incredula.
-N..on è possibile… Chi ve li ha dati? Voglio sapere i nomi!- Perché si infuriava così tanto? Certo era una cifra altissima rispetto ai soliti cinquecento euro ma, proprio non riuscivo a capire la sua rabbia.
-Sono due ragazzi… si chiamano Damon e Klaus. Abitano in una villa fuori dal centro.- rispose Caroline deglutendo.
Perché cavolo gli aveva fornito tutte quelle spiegazioni?!
-Che cosa?!- Un urlo fece sobbalzare entrambe.
Si avvicinò a me e alla mia amica con passi decisi.
Ci puntò il dito contro.
-Voi due, luride! Non vi permetterete mai più di incontrare quei ragazzi! Li rifiuterete se loro vogliono ancora del sesso da voi! Chiaro?! E se solo avete spiaccicato due parole su cosa fate e chi vi costringe, vi giuro che non ci metto niente ad uccidervi!-
Io e la mia amica annuimmo rapidamente.
Ma perché? Perché non potevamo più vedere Damon e Klaus?!
Si spostò da noi e finalmente riuscii a respirare.
-Elena, piccola, scendi e vai a fare la spesa. Intanto io mi diverto un po’ con Caroline che si è meritato tanto oggi. Mi ha dato delle informazioni molto utili. Brava la mia biondina!-
La mia amica mi guardò con un espressione di scuse. Io scossi la testa e ricambiai lo sguardo con un espressione preoccupata.

Presi una centina d’euro e scesi di casa. Richiudendo la porta alle mie spalle.
L’aria di Atlantic City mi invase e riuscii a sentire anche l’odore del mare che si trovava a pochi metri dal nostro piccolo appartamento.
Svoltai due angoli e mi ritrovai dinnanzi ad un supermarket. Inserii un gettone nel carrello e cominciai a vagare per i reparti, alla ricerca di qualcosa da poter sgranocchiare.

Non mi accorsi che il carrello era andato a sbattere contro qualcuno. Sentii un –Ahia- e immediatamente alzai gli occhi dalla lista. Due iridi azzurre mi guardavano sorridendo.
-Ehilà, come stai?-
Persi due battiti.
Damon!
-Ehi, sei sicura di stare bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma. Il tuo viso è pallidissimo.-
Davvero ero impallidita?!
Allungò una mano e la posizionò sulla mia guancia, regalandomi una carezza.
Un brivido percorse la mia schiena.
-Elena…!-
Cavolo! Mi sentivo mancare.. Oh, il modo in cui aveva pronunciato il mio nome, era così sexy. No! Basta! Dovevo smetterla! Tyler ci avrebbe ucciso sul serio!
-Si… Si… Sto bene.- farfugliai e tolsi in un modo forse troppo brusco, la sua mano dalla mia guancia.
Lui inarcò un sopracciglio e la sua espressione parve indurirsi. No! Forse ero stata troppo dura, ma era necessario che io prendessi le distanze.
I nostri occhi si incrociarono e mi sentii male. Lo stomaco sembrava contorcersi, il cuore batteva all’impazzata e la testa invece mi diceva di scansare quel maledetto carrello e di buttarmi addosso a lui.
Non feci nessuna di queste cose, seguii semplicemente una piccola parte razionale di me che diceva di comportarmi educatamente ma allo stesso tempo in modo non molto confidenziale.
-Scusami.- sostenni il suo sguardo. Era complicatissimo!
Lui mi rivolse un sorriso dubbioso.
-Fa nulla.-
Per pochi minuti restammo entrambi in silenzio. Poi mi ricordai della spesa.
-Adesso devo andare… Ciao- cercai di andare via in modo naturale; cosa un po’ difficile dato che non riuscivo a collegare la testa con le mie gambe.
-Ci rivedremo mai, Elena? Magari stasera, davanti ad una pizza. Sempre se vuoi...-
Mi bloccai. Cosa?! Mi aveva invitato a mangiare una pizza?! Che fare? Rinunciare o meno? Tyler mi avrebbe ucciso, ma intanto ero così attratta da lui. Sospirai e lui si avvicinò porgendomi un biglietto.
-Questo è il mio numero. Chiamami appena avrai una risposta- mi rivolse un sorriso stupendo e si chinò, posandomi un bacio sulla guancia.
Stavo andando a fuoco. Le farfalle continuavano a svolazzare liberamente e il cuore stava per scoppiare.
Se ne andò, continuando a rigirarsi tra le mani una bottiglia di vodka: suo unico acquisto nel supermercato.

Cosa mi stava facendo questo Damon?

Pov.Caroline

Stavo seduta a terra vicino alla porta, aspettando con ansia l’arrivo di Elena. Le ginocchia al petto e la testa bassa.
Tyler era andato via da pochi minuti, lasciandomi sola, in balia del dolore che lui stesso mi aveva causato. Mi guardai la gamba dove giacevano alcuni lividi violacei. Non riuscivo più a tollerare questa situazione.
Avevo detto i nomi dei due ragazzi, proprio per evitare di subire “questo” e invece… lui la definiva “premiazione” ma per me era solo uno schifo che non sopportavo più, già da troppo tempo.

Sentii un paio di chiavi infilarsi nella serratura ed Elena varcò la soglia con tre buste di spesa in mano. Immediatamente, ancora avvolta nel mio accappatoio di spugna color glicine, mi buttai addosso a lei, stringendogli le braccia al collo. Sentii qualcosa di fresco solcare le mie guancia: lacrime. Stavo piangendo.
-Ehi Care, perdonami, davvero… non avrei dovuto lasciarti sola, avrei dovuto ribellarmi.- Elena continuò ad abbracciarmi, tenendomi stretta contro il suo petto.
-Non ti preoccupare… l’importante è che ora sei qui, mi basta solo questo.-
Mi scostai da lei, guardandola negli occhi. C’era qualcosa che non andava, lo intuii dalle sue mani che continuavano a stringere le buste.
Immediatamente gliele tirai da mano e la feci sedere accanto a me.
-Ele, che ti succede?-
Lei aveva uno sguardo pensieroso. Poi scosse la testa, prese un biglietto dalla tasca dei suoi jeans e me lo porse.
-Che cos’è?- domandai.
Presi il biglietto e lessi un numero. Sotto di esso c’era scritto il nome “Damon”.
Sbarrai gli occhi dalla sorpresa.
-Sul serio?! Dove lo hai visto? Se lo scopre Tyler, ti uccide.-
Elena mi guardò rassegnata e poi si alzò dirigendosi verso i mobili della cucina. Prese alcune cose dalle buste e le sistemò negli scaffali.
-Lo so, Care. Infatti non so cosa fare… mi ha invitato a mangiare una pizza, stasera e una parte di me dice che devo rifiutare l’invito, perché Tyler mi ammazzerebbe, l’altra parte invece mi dice che sono tremendamente attratta da lui e che una pizza non nuocerebbe nessuno dei due.-
Beh, questo era vero.  Avremo potuto inventare tranquillamente una scusa, così la mia amica sarebbe potuta uscire con quel Damon.
Guardai Elena, rivolgendole un sorriso complice. Lei mi guardò incredula.
-Caroline Forbes! A cosa stai pensando?- mi domandò con aria di finto rimprovero.

Io risi e nello stesso istante sentimmo la porta suonare.
Entrambe ci guardammo con sospetto.
Lentamente mi alzai e presi la scopa. Sentii una lieve risata da parte di Elena.
Poteva essere chiunque, anche un assassino. Okay, forse guardavo troppi film. Sorrisi anche io e posai la scopa.
Aprii la porta ancora titubante e un ragazzino di 10 anni si affacciò. Indossava un pantalone nero, una maglia bianca e blu e un cappellino dello stesso colore.
-Salve signorina Forbes. Mi chiamo Paul, volevo avvisarle che giù c’era un pacco per lei, ve l’ho preso e ve l’ho portato. Arrivederci.-
Gli sorrisi e passai una mano, simbolo di gesto affettuoso, sui capelli del bambino.
-Grazie mille, Paul.- Presi il pacco e lo entrai. Frugai tra le buste della spesa e presi una tavoletta di cioccolato. Mi riavvicinai alla porta e la porsi al bambino. –Tieni, cucciolo.- Gli diedi un bacio sulla guancia e lui mi guardò ammirato.
-Siete davvero molto bella, signorina. Alla prossima.-

Chiusi la porta e mi avvicinai al pacco.
Chi me lo aveva spedito?
Elena mi guardò con un misto di stupore e perplessità e dopo aver posato tutta la spesa, mi si avvicinò.
Aprii il pacco e in mezzo a tantissimi petali di rosa, vi era una scatolina, lunga e di raso, nera, accanto ad essa un bigliettino.
Sentii la mia amica sospirare e la guardai. Aveva gli occhi lucidissimi, come i miei d’altronde.
Aprii la scatolina e vi trovai un braccialetto d’oro. Un gioiello molto semplice.
Lo presi tra le mani continuando a guardarlo. Era stupendo. Il brillantino, posizionato nel centro, proiettava una straordinaria luce, simile all’arcobaleno.
Sentii un –Oh… oh- e mi girai.
Elena aveva un espressione sconvolta, mentre leggeva il biglietto.
Glielo tirai dalle mani e ciò che lessi mi fece rabbrividire.
Dolcezza,
è un grande piacere risentirti, ma soprattutto lo sarebbe, rivedendoti.
Il tuo cellulare è in mio possesso. 
Indubbiamente è carino, così come le tue foto.
Avresti dovuto spegnerlo e magari inserirci una password.
Comunque sono davvero felice di averlo.
Se lo rivuoi, ci vediamo stasera in un ristorante, lo stesso nel quale Damon ed Elena si sarebbero dovuti incontrare.
Aspetto davvero che tu e la tua amica veniate.
Vi veniamo a prendere noi.
Ormai sappiamo benissimo dove abitate.
A stasera.
Ah, indossa il bracciale..
La tua pelle e i bagliori proiettati da esso si accoppiano molto bene.
Un bacio.
Klaus”
Oh mio Dio!

Richiusi la scatolina e insieme al biglietto, riposai tutto nella scatola.
-No, no e no! Tyler ci uccide!- Poggiai la scatola sul bancone della cucina.
Elena stava ancora vicino al divano. Lo sguardo verso un punto indefinito. Poi capii: lei ci sarebbe voluta andare. Oh, quanto avrei voluto anche io… ma Tyler.
-Ele, seriamente, è una pazzia. Sai che Tyler può uccidere i miei genitori e io non voglio metterli in pericolo. Loro non sanno che la storia tra me e Ty è finita.-
La mia amica scosse la testa e quando mi avvicinai vidi che una lacrima solcava il suo viso.
-Ele…- dissi in tono preoccupato.
-No Care, la nostra vita è un continuo problema. Non possiamo uscire con due ragazzi, perché ci è vietato impegnarci; non possiamo indossare qualcosa di decente se non quando andiamo a scuola o a fare compere. Non possiamo vivere in questo modo, con la paura, che da un momento all’altro, quel bastardo può violentarci o ucciderci: non è vivere.-
Sapevo dove voleva arrivare. Non doveva fare cavolate. Se Tyler aveva detto quelle cose su Damon e Klaus, significava davvero che c’era qualcosa sotto. Stava andando verso la morte e neanche se ne rendeva conto.
-Elena… No!-
-Si, Care. Io stasera andrò a quella cena, perché è questo che significa vivere. Quei due si riveleranno due stronzi? Non importa, ho tentato, ma non posso vivere pensando a cosa sarebbe successo se non avessi accettato. Caroline. Ascoltami!- la mia amica strinse entrambe le mie braccia.- Damon e Klaus possono essere la nostra salvezza o la nostra rovina, spetta a noi decidere quale strada prendere. E, se ti preoccupi per Tyler, possiamo trovare una scusa… Ma tentiamo almeno! Inoltre, senza cellulare come farai?- Mi rivolse un sorriso incerto e complice.
No! No! No! No!...
-E va bene…- in quel preciso istante, la mia coscienza mi mandò a quel paese, ma non me ne curai. Lo facevo solo per il cellulare… ah, per il bracciale e anche per Klaus… per la cena… e per… beh tutto. –Però dove li troviamo i vestiti? Dobbiamo trovare qualcosa di elegante, ma allo stesso tempo, non troppo “scollata”…-
Elena era rimasta alla parte in cui gli avevi detto di si: continuava a guardarmi incredula.
-Si, Elena Gilbert, ho detto di si. Ora andiamo a fare shopping, però. – risposi ironica.
La mia amica si gettò nelle mie braccia.
-Oh, Care, non preoccuparti. A Tyler gli racconteremo qualche balla. Andiamo! Conosco un negozio fantastico, fuori la strada.-
-Ele, mi stavo dimenticando che ho ancora l’accappatoio.-
La mia amica inarcò un sopracciglio e mi porse alcuni abiti.
-Forza muovi il culo, Forbes!-
Risi e andai in bagno. Mi vestii rapidamente e uscii.
-Andiamo!-
Sembravamo due bambine, ma la nostra felicità, non poteva essere paragonata a nulla.

Sarebbe stata una serata fantastica.
Me lo dicevo anche mentre mi provavo il terzo abito dentro al camerino del negozio. Quest’altro abito era totalmente diverso dai due precedenti. Era corto e stretto, di colore nero. Lo scollo era a forma di cuore e vi erano incastonati, lungo il tracciato da un seno all’altro, vari brillantini che emanavano la stessa luce del bracciale, constatai. Uscii dal camerino, guardandomi allo specchio.
La commessa mi guardava ammirata. Beh, forse aveva ragione, il mio fisico mi permetteva di indossare qualunque cosa. Mi girai varie volte, notando che mi scendeva benissimo anche sui fianchi.
-Penso proprio che comprerò questo.- Annunciai e continuai a guardarmi allo specchio aspettando l’arrivo di Elena.
Dopo qualche minuto, anche la mia amica uscì dalla sala prove. Indossava un abitino monospalla, di colore blu notte. L’abito ricadeva stretto sui fianchi, risaltando le sue forme quasi identiche alle mie.
-Ele, sei fantastica. Io, penso che prenderò questo e tu?-
La mia amica annuì e ritornò nel camerino.
Avevamo speso tutti i nostri risparmi per quei vestiti. Sperai con tutto il mio cuore che avesse ragione lei, dicendo che Klaus e Damon potevano essere la nostra ancora di salvezza.

Continuammo a passeggiare vicino al lungo mare e verso le sette di sera, ritornammo a casa per poterci preparare.
Mentre ci stavamo truccando in salone, un dubbio si insinuò nella mia mente.
-Elena!- urlai.
La mia amica sobbalzò e mi guardò, trucidandomi con uno sguardo, poiché le avevo fatto perdere la concentrazione mentre si metteva il mascara.
-Ma non ci hanno neanche detto un orario! Come faremo a sapere quando stanno per venire? E se stavano scherzando? E se non ci volevano vedere? E se si vogliono prendere gioco di noi? E se…- Non riuscii a concludere la frase perché il clacson di una macchina, attirò la mia attenzione. Mi affacciai alla finestra e vidi una Ferrari posteggiare vicino casa nostra.
Una testa bionda uscì dalla macchina e mi rivolse un sorriso penetrante.
Oh mio Dio… Erano arrivati! La serata, stava per cominciare.



Angolino Autrice: 
Ehm.. Ciao.. Ehilà..
Lanciatemi tutto ciò che volete.. lo so, sono in ritardo.. Anche se non mi ascolterete vi darò una brevissima spiegazione di questo mio, ehm, ritardo: scuola! Appena quattro giorni fa ho iniziato la scuola.. e anche se vorrei stare a casa a scrivere... devo andarci.. >.< Inoltre, quella.. lasciamo stare.. della mia prof, già ci ha assegnato ventimila compiti :) Quindi sto esaurendo xD Ma comunque eccomi qui.. 
Dunque, spero davvero di non avervi deluso con questo capitolo.. e spero che mi crediate se vi dico che sono davvero emozionata e felice.. 9 recensioni, in un solo capitolo.. beh, mi hanno fatto quasi piangere.. siete stati fantastici.. spero di vedervi così numerosi, per tutto il resto della storia.. 
Lo so..alcuni di voi, me l'hanno detto: è un tema nuovo da affrontare.. mai trovato in questa sezione.. spero di cavarmela.. :') Anche con un vostro piccolissimo conforto.. mi aiutate tantissimo.. <3 
Ringrazio le 20 persone che hanno aggiunto la storia nelle seguite e le 8 che l'hanno aggiunta nelle preferite.. :') Siete davvero tanti.. <3 
Ma soprattutto ringrazio voi recensitrici della mia storia :')) Mi rendete tanto felice.. <3 
Bene.. al prossimo capitolo, nella speranza che arrivi più presto di quest'altro xD 
Altre mie storie: 
-All I Need-
-E poi, sei arrivata tu-
-Without you- 

Da oggi, anche qui inserirò il mio piccolo spazio pubblicitario: 
-Quando gli opposti si attraggono.- Capolavoro, in cui tutti sono umani. Pairing principale: Delena. Narrata magnificamente u.u Autrice: Morgana_94
-In my past I'll find my future.- Una storia diversa. Una Damon/Nuovo Personaggio stupenda *-*. Autrice: sempre il mio tesoro: Morgana_94 
-Love is just a choice.- Una storia che ti lascia col fiato sospeso.. ma anche molto romantica.. Ovviamente Delena <3 Autrice: Katniss_Somerhalder
-Always and Forever.- Una Klaroline e Delena davvero, ma davvero fantastica *__* Nothing Vampire, Only Wolves and witches u.u Ahah. Autrice: Winner_
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-Nightmare.- Una ragazza che nasconde moolte cose.. una storia misteriosa che ti coinvolge parecchio. Autrice: Roxy_14
-La storia di Damon Salvatore.- Ripercorriamo la vita del nostro amato vampiro dagli occhi di ghiaccio.. una storia fantastica. Autrice: Damon Salvatore_Cit
-Secrets.- Una storia piena di segreti, proprio come dice il titolo :') xD Una Delena molto dolce :P Autrice: Franceskiwi 
-And endless nights.- (Titolo precedente: Senza apparente motivo) Una serie di Flashfic, che raccontano i sentimenti di Damon. Flashfic che ti fanno venire i brividi. Autrice: Love Bites
-Nina,Ian e ...- Questa è una storia che troverete nella sezione "Cast Vampire Diaries".. è una storia nuova *-* che ha come protagonisti i nostri amati Nian alle prese con la loro figlia e con le registrazioni della settima stagione di TVD. *_* Autrice: MewAnna
-Your Love Saved Me.- Saltiamo la quarta stagione e andiamo direttamente alla quinta.. cosa succede? lo troverete in questa storia.. molto carina e romantica.. u.u Autrice: ElenaDobrevSomerhalder 

Alla prossima con il terzo capitolo ^^" 
Bacii :33 


 
  
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