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Autore: lacrimedidinosauro    15/09/2012    3 recensioni
- Papà, me la racconti una storia? - Domandò la piccolina stringendo le coperte fra le mani.
- Ti racconterò di un posto dove ci sono degli alberi di mandarino e cieli di marmellata. -
La bambina chiuse gli occhi.
Ancora non sapeva che sarebbe sempre cresciuta con la loro musica.
Genere: Sentimentale, Song-fic, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: John Lennon
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Across the Beatles universe.'
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The Newspaper taxi.




- Papà, me la racconti una storia? - Domandò la piccolina stringendo le coperte fra le mani.

- Vuoi che ti racconto del tuo posto speciale? - Disse il padre sistemandogli i capelli.

- Siiii ti prego! - Disse felicemente la bambina dagli occhi verdi.


La piccola Lucy chiuse gli occhi.
Ancora non sapeva che sarebbe sempre cresciuta con la loro musica.


Immaginati in una barca su un fiume, con degli alberi di mandarino e cieli di marmellata,qualcuno ti chiama, tu rispondi abbastanza lentamente è una ragazza con gli occhi di caleidoscopio. - 










 
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Quella ragazza di 17 anni si ritrovò ancora una volta in quel mondo magico.
Quel mondo dove poteva rifugiarsi ogni volta che voleva.
Per evadere dai pregiudizi delle persone e dallo stress della vita di tutti i giorni.

Ormai conosceva a memoria quel posto, quel posto che non aveva nemmeno un nome.
Sapeva solo che lì poteva sentirsi amata e capita.
Annusò l'aria.

Come poteva confondere quell'aroma?
Osservava quegli insoliti alberi tutti arancioni, con la corteccia ricurva di un colore chiarissimo e sulla chioma crescevano mandarini di tutte le misure.
Osservava anche quel cielo color porpora.
Un sorriso gli si formò sulle labbra.
Si ricordava di quando da bambina voleva sempre allungare un ditino verso il cielo e provare ad assaggiarlo, con quelle nuvole talmente dense e bianche
da sembrare zucchero filato.

Notò che indossava un fresco vestitino estivo di colore azzurro, i lunghi capelli neri erano raccolti in una treccia e i piedi nudi venivano accarezzati
dalla fresca erba verde brillante.

- Ciao. - Sussurrò una voce familiare alle sue spalle.

- Ciao. - Disse la ragazza allargando il suo sorriso.

Ogni volta era sempre più bello.

Sorrise alla vista di quei occhiali tondi che ormai lo caratterizzavano, osservava ogni lineamento di lui, il naso dritto e il mento perfetto.
Fece perdere il suo sguardo dentro quegli occhi color nocciola.

- Sei sempre qui eh? biricchina! - Disse John incrociando le braccia sorridendo ancora di più.

- Solo qui con te sto bene. - Disse avvicinandosi a lui mentre cominciava ad accarezzarsi i capelli.

In quel posto i fiori crescevano incredibilmente alti e lei li amava con tutta se stessa quei fiori, specialmente quelli che portavano il suo cognome.

- Se stai bene perchè ogni volta te ne vai via? Ogni volta un taxi fatto di giornali appare sulla spiaggia, ci sali con la testa fra le nuvole e parti.

John abbassò il viso tristemente.

- Lo sai che non posso farci nulla , è come se succedesse tutto automaticamente. - 

- Se ci fosse Paul qui al posto mio, tu non te ne andresti! - 

- Ma cosa dici John? , è passata la mia cotta per Paul. - Disse la ragazza prendendogli dolcemente la mano.

John la guardò attentamente, come se volesse entrare nel suo cervello e capire se stava dicendo la verità.

- La canzone è tua poi. - Dissi sorridendo.

Mi guardai intorno, ebbi quella stupida impressione che per un momento fosse tutto reale, ma come era possibile?
Come se in quel sogno fosse già stato scritto tutto il mio destino.
Come se già sapessi che io mi sarei innamorata di Paul, ma che in fondo seguivo sempre e comunque il modo di ragionare di John Lennon.

- Lo sai?....ogni volta cerco sempre di trovare la ragazza con il sole negli occhi. - Disse guardando l'orizzonte.

Mi strinse la mano con dolcezza e poi se l'avvicinò al cuore.

- Non mi ero mai reso conto di averla ora....proprio qui di fronte a me. - 





 

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La bambina di 9 anni si sedette al tavolo per fare colazione.
Prese una fetta di pane e notava che quel mattino c'erano nuove ed insolite marmellate sul tavolo.
Cominciò a guardarle curiosa.

- Sono al mandarino tesoro mio. - Disse la madre.

La bambina non rispose talmente era incredula.

- Allora tesoro, hai sognato ancora il tuo posto speciale stanotte? - Domandò la madre dandogli un bacio sulla fronte.

- Si, ma ho notato un particolare....- 

- Quale? - 

- Il taxi di giornali questa volta non è venuto. - Disse sorridendo felicemente con le gote arrossate.






 
   
 
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