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Autore: alpha_omega    16/09/2012    3 recensioni
Questa è una cross-over basata sulla saga degli hunger games di Susan Collins.
Opal Koboi è diventata padrona del mondo e per far capire alla gente che qualsiasi tentativo di ribellione è inutile ha creato gli hunger games.
Ogni anno un ragazzo e una ragazza tra i dodici e i diciott'anni di ogni specie verranno estratti a sorte e dovranno sfidarsi in un arena per un combattimento sena regole all'ultimo sangue fra di loro in un macabro reality show dove dovranno accapparrarsi il favore degli sponsor, la casta sociale privilegiata da Opal che potranno mandare loro viveri e mezzi per sopravvivere nell arena .
Solo uno potrà ritornare a casa a riabbracciare i suoi cari.
Ma per farlo dovrà rinunciare a tutto ciò che lo rende uomo.
PS Artemis e CO non hanno mai vissuto alcuna avventura, I personaggi non si sono mai incontrati , e la guerra è stata fatta datutte le creature del popolo(umani compresi) contro una despota.
Genere: Avventura, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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ARENA

Spinella Tappo scrutava pensierosa la pioggia: cosa avrebbe fatto se alla fine sarebbero rimasti solo lei e Brucolo?; non lo sapeva, e non voleva saperlo.
Cercò di revocare le sue conoscenze riguardo gli hunger games; non era mai successo che avessero fatto piovere ininterrottamente per due giorni di fila, stava per succedere qualcosa di grosso.
Rientrò nel capanno per riscaldarsi un pò; si girò verso il ragazzino innaturalmente pallido -Stai bene? è tutto a posto?- chiese preoccupata.
Lui le sorrise debolmente -è tutto a posto, grazie-.
Ma si capiva benissimo che c'era qualcosa che non andava; gli tastò la fronte e la scoprì innaturalmente calda e sudata -Febbre...- sussurrò l'elfa.Prese delle pillole per il calo della temperatura dalla valigietta del pronto soccorso e gliele fece ingoiare: dopo poche ore la temperatura era calata e si stava già stabilizzando; gli diede un buffetto affettuoso sull'orecchio -Va tutto bene piccolo, non permetterò che ti facciano nulla di male-.
Lui sorrise -Grazie Spinella; so perfettamente che sembrerà ridicolo, ma nemmeno io permetterò che qualcuno ti uccida-.
Lei lo abbracciò d'istinto; sapeva perfettamente che quello che diceva il ragazzino era vero.
Ora aveva un motivo in più per arrivare fino alla fine.
Rimasero abbracciati per qualche ora; dopodichè la ragazza tornò alla postazione.
La pioggia era finita da un pezzo.
Fu in quel momento che sentì l'urlo.


 SETTORE 0

Raponzo Tubero e Julius Tubero avevano entrambi gli occhi fissi sullo schermo davanti a loro; non si erano più parlati da quando Raponzo aveva tradito il fratello; mentra lui era ancora un Elfo di mezz'età Julius era un vecchio di sessant'anni.
La voce di Giovanni Zito (il capo della resistenza) si sentiva forte e chiara dagli altoparlanti posti ai loro lati.
-La bomba è stata sganciata con successo- gli comunicò il capo dei ribelli; la sede degli strateghi è stata distrutta con successo; i giochi procederanno a rilento per ancor un paio di giorni, forse riusciremo a salvare qualcuno di quei ragazzi-.
Era iniziato tutto con l'intervista dell'umano del 9; il simbolo ricamato sulla manica della giacca indicava chiaramente che nella capitale c'era ancora qualcuno contro Opal; sfortunatamente la stilista era stata imprigionata nel carcere di massima sicurezza del settore zero, e avrebbero dovuto impiegare un bel dispiegamento di forze per liberarla.
Julius Tubero si era arruolato nei ribelli per salvare il proprio paese.
Raponzo Tubero si era alleato con loro per salvare suo figlio; aveva scoperto tutto; giurò a se stesso che avrebbe vendicato il ragazzo; avrebbe distrutto Opal con le sue stesse mani.
I due fratelli erano stati sempre in conflitto tra loro; ma il gesto di Raponzo aveva oltrepassato il limite; Julius lo odiava con tutto se stesso; aveva accettato di collaborare con lui solo per assoluta necessità; non vedeva l'ora che quella storia fosse finita; perchè quando sarebbe finita o Opal sarebbe morta o sarebbe morto lui.
Si ricordò di Spinella; una ragazzina di sedici anni che sarebbe morta di li a tre settimane; Brucolo, un ragazzino innocente e ingenuo di appena dodici anni che avrebbe fatto la stessa fine della sua compagna; nessuno di loro meritava quella fine.
Dietro di lui il mentore dei demoni, Qwan aveva appena inviato i moduli per l'attacco al carcere dove era prigioniera la stilista ribelle; e insieme a lei Orion.
Si chiese se quel ragazzo potesse mai essere curato; nel settore 10 avevano parecchi specialisti, ma il suo era un danno magico che aveva sin dalla nascita, forse non c'era rimedio.
Suo nipote era sempre stato un mistero per lui, una volta aveva visto una sua foto da bambino e aveva dovuto ammettere che gli assomigliava parecchio.
Lo avrebbe incontrato presto.

 
ARENA
Artemis controllò lo zaino; non gli era rimasto molto, con la pioggia aveva finito quasi tutte le sue provviste, avrebbe dovuto uscire dal suo nascondiglio molto presto se non voleva morire di fame.
Mise fuori la testa cauto; tutto in quel posto lo intimava di stare all'erta;in quel momento non si fidava nemmeno di se stesso; ritrovò il ruscelletto di qualche giorno prima e constatò con disappunto che era sempre più piccolo; dopo la pioggia c'era stata qualche ora di tranquillità, poi il sole aveva cominciato a bruciare in modo impressionante, il ragazzo sentiva i rivoli di sudore scendergli giù per la schiena.
Si sedette esausto su un masso cercando di asciugarsi il sudore con una manica della tuta; mangiò le ultime bacche rimaste e si rimise in marcia.
Il suono di un rametto spezzato dietro di lui.
Corse in preda al panico su per il pendio; una palla di fuoco mancò la sua gamba di pochi centimetri; si voltò: la goblin del due era a pochi metri da lui, sola.
devi volerlo; le parole di Domovoi Leale, il suo mentore gli risuonarono nel cervello.
Si era allenato con l'ascia; la sapeva lanciare abbastanza bene
devi volerlo
Lui non voleva morire.
devi volerlo

E lui lo voleva.
Estrasse l'ascia dalla cintura; ormai lo scontro era inevitabile; prese la mira; la goblin lanciò la palla di fuoco
Lui lanciò l'ascia.
Un attimo dopo la sua avvresaria giaceva a terra in una pozza di sangue.
Il ragazzo guardò come pietrificato la scena.
L'aveva fatto lui.
L'aveva uccisa.
Lo aveva fatto per difendersi, ma era comunque un assassinio.
Un bruciore fortissimo al petto.
C'era qualcosa che gli era sfuggito; l'ascia era conficcata nel cranio della goblin, lei aveva lanciato qualcosa contro di lui prima; ma che cosa?
Abbassò lo sguardo.
La palla di fuoco l'aveva colpito in pieno petto.
Urlò.
Si accasciò a terra;
Stava morendo.
Osservò il mondo farsi sempre più sfocato.
Ma prima di svenire avrebbe giurato di aver visto l'elfa dell'otto correre verso di lui.



SETTORE ZERO
Domovoi Leale compose in fretta il numero di uno degli sponsor di Artemis: dopo che il ragazzo era sopravvissuto ai favoriti, i finanziatori per la sopravvivenza erano comparsi a frotte.  
Guardò lo schermo del televisore; Artemis era stato portato in un'aspecie di capanna di lamiera dai tributi dell'otto; era conciato piuttosto male; respirava appena.
-Pronto, si, sono il mentore del nove; è ora di mandare una medicina-.



ANGOLO AUTRICE
Mi scuso per il ritardo; i capitoli andranno un pò a rilento, per via della scuola,
spero che vi sia piaciuta; mi scuso per la parte violenta ma era necessario.
Polliedro non è ancora riapparso, ma lo farà nel prossimo capitolo:
a presto
alpha_omega.





 
  
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