Broken
'Cause I'm broken when I'm open
And I don't feel like I am strong enough
'Cause I'm broken when I'm lonesome
And I don't feel right when you're gone away
Broken – Amy Lee
ft. Seether
Si rigirò tra le mani la
cassetta. Era senza etichetta, ma sapeva benissimo che cosa conteneva.
Quando sua madre stava male,
quando aveva capito che non faceva più caso alla sua presenza, aveva iniziato
ad ascoltare quella cassetta in continuazione...
Cercava di prepararsi alla sua
morte, di abituarsi alla sua assenza...
La morte della madre l’aveva
colta impreparata, senza difese.
Ripose l’oggetto nella grande
scatola in cui aveva riposto quei ricordi.
E ritrovò le scheggie di
memoria che credeva di aver sepolto da tempo.
Le foto, un diario ed un
persistente profumo di donna.
I suoi tredici anni.
Le sue amiche, semplicemente di
passaggio, pronte a tirarsi indietro quando la madre era entrata in ospedale,
pronte a scomparire durante il funerale.
Chiuse la scatola e lasciò che
la rabbia scivolasse sulla propria corazza.
-Stai... Stai partendo
veramente?-
-Ho quasi finito d’incartare le
mie cose... Non erano poi molte...- mormorò Yuffie, sforzandosi di sorridere.
-Credevo che sarebbe trascorso
un pò di tempo, prima... Me l’hai annunciato solo ieri...-
-Vinnie, è Aprile, hanno
bisogno di me ora!-
-Passerai subito di ruolo?- le
chiese.
Chiuse gli occhi, dandogli le
spalle.
Voleva soltanto andarsene il
più in fretta possibile. Evitare le sue domande.
Aveva insitito affinché le
affidassero un lavoro a Mideel, un paesino dimenticato dagli dei, con un
urgente bisogno di una maestra... Di più maestre...
Ovviamente, la scuola l’aveva
accolta a braccia aperte...
-Mi hanno pregata in
ginocchio...-
-E, ovviamente, hai accettato.
Non hai potuto dire di no...-
Sentì che non riusciva più a
bloccare le lacrime e prese nervosamente a ricontrollare le valigie.
Tutto ciò che era successo in
quella casa presto sarebbe diventato solo un ricordo lontano.
E le loro vite, separate,
sarebbero continuate, tranquille, senza ulteriori incidenti. Terribilmennte
vuote.
Del resto, non poteva neppure
continuare a rimanere lì...
Nonostante la sua ferita, continuerà la sua vita immortale; ma, un giorno, la sua sofferenza, divenuta veleno, raggiungerà il suo cuore di vampiro...
Allora smetterà di respirare.
Non avete altro da offrirgli che la solitudine...
... accompagnata da un regalo avvelenato denominato ricordo.
Quelle poche righe
continuavano a tormentarla, per quanto si sforzasse per scacciarle.
L’idea di farlo soffrire giorno
dopo giorno guardandola avviarsi verso la morte... No, doveva andarsene. E in
fretta.
Non avevano più parlato per il
resto della giornata. Ed avevano cenato in silenzio.
-Com’è morta tua madre?- le
chiese, improvvisamente.
Abbassò lo sguardo. Non le piaceva
parlarne.
E, poi, come mai gli veniva in
mente proprio in quel momento, di chiederglielo?
-E’ sempre stata molto
depressa... Quando si ammalò gravemente... La situazione peggiorò... E... Si è
suicidata.- sibilò, fissandolo negli occhi.
-E’ per questo che ti sei
occupata di me?- le domandò, atono.
Lo ignorò deliberatamente.
Era veramente un idiota o era
semplicemente amnesiaco?
-Vado in stazione da sola,
sai?- lo informò, sparecchiando ed iniziando a fare i piatti.
-Yuffie, ti prego... Non essere
stupida...-
-Perché? Prenderò un taxi.-
sibilò.
-Solo perché...-
-Solo perché sei un
pantagruelico pirla non significa che anche io lo sia!- esclamò, puntandogli
contro un lungo coltello da macellaio. –Solo perché passi la tua vita a pensare
a come redimerti dai tuoi ipotetici peccati non significa che anche io lo
voglia fare! Solo perché credi sempre di essere un capro espiatorio non
significa che io lo creda! Tu sai esattamente ciò che ho fatto per te. Sai che
cosa provo per te. Se non sai fare due più due, ti prego, torna alle
elementari!- sbottò la principessa, posando il coltello nel lavandino ed
uscendo dalla stanza.
-Allora perché vai via?- le
chiese, seguendola.
-Perchè non riesco più a
capirti! Anche quando tutto và a meraviglia riesci a trovarne il lato negativo!
Cos’è? Un dono naturale? Che dono di merda! Vincent... Ti prego... Cerca
qualcuno che sia più forte di me...-
Le asciugò le lacrime che non
si era neppure accorta di aver versato e rimase in silenzio a fissarla. Come se
le risposte che cercava fossero impresse nei suoi occhi.
-Tutto ciò che mi azzardo a
sfiorare si rovina irrimediabilemente...- sussurrò l’uomo.
-Plin plon! Era la cazzata
giornaliera di Vincent Valentine! Rimani sempre aggiornato sulle sue nuove
cazzate abbonandoti al nuovo servizio Zero9! Solo 200 gil a cazzata!-
La fissò terribilmente serio
per qualche secondo, facendole temere che potesse trasformarsi in qualche
mostro. Galian, ad esempio... Le piaceva particolarmente, con la sua gonnelina
rossa... Le piacevano meno le zanne e gli artigli...
Poi scoppiò a ridere e
l’abbracciò.
-Sei sicura di non volere che
ti accompagni?-
-Sicura... Odio le smancerie in
stazione... Non che creda che tu possa trasformarti in qualcuno di estremamente
melenso...- ribatté la ninja, sorridendo debolmente.
Si sciolse dall’abbraccio,
prese la valigia e la giacca ed uscì dall’appartamento.
Non voleva lasciare nulla, in
quella casa. Non voleva che si tormentasse ulteriormente pensando a lei ogni
qualvolta vedeva qualcosa che le era appartenuto.
Ma aveva comunque appoggiato
sul suo cuscino qualcosa, prima di andarsene.
Un semplice biglietto.
I rasoi fanno male
I fiumi sono freddi
L’acido lascia tracce
Le droghe danno i crampi
Le pistole sono illegali
Le corde cedono
Il gas è nauseabondo
...tanto vale vivere.
L’ANGOLO DEI MALATI DI MENTE
Hello!!!
Troppe citazioni...
La prima, in corsivo, è di
Model, un manga...
La filastrocca, in fondo, è di
Dorothy Parker e l’ho trovata nella Smemoranda speciale CGL... Come dire...
L’ispirazione arriva da ogni cosa!
La canzone... Bè, c’è scritto
sotto...
Non c’è molto da dire... Volevo
che fosse un pò più violento, come distacco, invece... Ormai i personaggi fanno
quello che vogliono...
La Yuffie di questo capitolo mi
piace molto... Un pò più IC del solito.
Anche se, poveretta, se essere
IC significa essere una deficiente alla Rinoa...
Comunque, Yuffie è più allegra,
anche se rimane molto malinconica...
Invece Vincent... meglio
posargli una pietra sopra (poveretto)... Non è pantagruelicamente pirla come
dice Yu, è solo MOLTO insicuro...
Omg... Stava ridendo veramente?
Ultimo aggiornamento della
settimana! Anche se il prossimo capitolo è già pronto... ^_^ Fatemi respirare!