-Destruction
leads to a very rough road, but it also breeds creation
Don’t grow
up
La formina andò ad incastrarsi perfettamente nella sagoma: sarebbe
stato bello poter fare così anche con tutti i problemi e le preoccupazioni, un
incastro e via…
Ma la vita non era un gioco di legno, e questo John lo
sapeva bene; e, se lo era, lui aveva potuto assaporarne soltanto le schegge.
Un improvviso applauso entusiasta interruppe i suoi pensieri
e lo spinse a ricambiare lo sguardo limpido e curioso che lo stava scrutando.
-Non crescere, piccola… Non farlo.- l’abbracciò piano, mentre
Clara pensò che rimanere per sempre piccina e tra le sue braccia non sarebbe
stato poi così male.
-Go write your message in the pavement
Ebbene sì: io e i ritardi abbiamo stretto amicizia… Tra un po’ ci sarà anche una relazione complicata in corso, vedrete!
A parte gli scherzi, sono tornata :3
Ho scritto questa drabble per non pensare al fatto che oggi escano i risultati dei test universitari *risata isterica*, quindi concedetemi una breve spiegazione ;)
Questo scritto è ambientato nel 1992: Clara Balzary ha 4 anni, John Frusciante 22 e si appresta a compiere uno dei gesti più eclatanti dell’intera storia della musica… ma questa è un’altra storia, che tutti ormai conosciamo. Torniamo al dunque.
Come avrete capito, io sono persa di John. Confesso che sono un po’ imbarazzata perché scrivo sempre su di lui, ma vi giuro che amo gli altri tre alla follia… e anche Hillel, Josh, Dave e gli altri.
In futuro mi concentrerò sugli altri, ma era da tempo che volevo trattare, seppure in modo così rapido e impreciso, del rapporto John-Clara che, a mio parere, è uno dei più dolci di sempre.
Flea e Clara insieme sono adorabili, ma anche lo zio Frusci ha il suo bel daffare, eh: ci giocava molto spesso, e la ha dedicato il suo primo album da solista, non dimentichiamocelo! Per cui mi sembra abbastanza probabile che, nei momenti di crisi, John si confidasse con Clara: i bimbi non giudicano mai, perché non sono ancora immersi nei problemi degli adulti, vivono in una sorta di mondo a parte in cui creano tutto con la loro fantasia ed innocenza.
E Clara, anche se forse non ha capito che grandi problemi ha nel cuore il suo John, riesce lo stesso a consolarlo: l’abbraccio finale è un gesto quasi da fratello a sorella, da padre a figlia.
Uno dei gesti più belli, a mio parere, perché quando abbraccio qualcuno mi sembra sempre di avere un tetto sopra la mia testa.
Ringrazio chi è arrivato qui in fondo, vi voglio bene.
Baci e a presto,
Dazed;