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Autore: KiaeAlterEgo    04/04/2007    2 recensioni
Com'è possibile che sia riuscita a dissolvere il mio spirito custode? Questo fu ciò che pensò Hao, prima di portarla via con sé.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hao Asakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salve amanti di Shaman King!

Innanzitutto devo spiegare il mio immenso ritardo. Mi scuso, mi prostro per chiedere il vostro perdono! Due sono i motivi principali per cui non ho aggiornato la mia fic, il primo è che sono stata sommersa da compiti in classe e interrogazioni e questo ha occupato maggiormente il mio tempo; il secondo motivo riguarda soprattutto una crisi... Dato che volevo far coincidere la fine della fic con il finale di Shaman King (il manga), avevo fatto un abbozzo dei vari capitoli... Purtroppo io non ho capito la fine!!! Quindi lancio un umile appello a voi, super esperti di questo bellissimo fumetto: per favore, spiegatemi il finale! Mandatami una e–mail, un segnale di fumo, qualsiasi cosa!

P.s. vorrei farmi perdonare aggiungendo due capitoli anziché uno... orz

 

Beh, ora passo ai ringraziamenti:

Per prima cosa ringrazio tutti quelli che hanno letto questa fic! Grazie mille! Anche della vostra immensa pazienza!

Per Dark Feder: Grazie per la recensione ^^ e scusa per il ritardo... orz... Spero che questi capitoli ti piacciano... Fuoco e Fiamme!!! *:*

Per Didith: Scusami, scusami, scusami... orz... Anche se hai scritto che eri impaziente ci ho messo così tanto! Beh, spero che vorrai lo stesso leggere il seguito...

Per Himura: O.O Urca! Addirittura 100 volte? Wow, sono lusingatissima... Grazie... scusa per il ritardo... orz

Per Fly Irma: Grazie mille per i complimenti e la recensione ^^ scusa per il ritardo... orz

Per Kati: ehm... anche se non è presto continuerai a leggere? Spero di si... Scusa... orz

Per Saiyo83: Wow! Sono contenta che la mia fic ti sia piaciuta così tanto... scusa per il ritardo e grazie per la recensione... orz

Per dadda: Oh, grazie per la recensione ^^ Sono contenta che la storia ti sia piaciuta tanto, spero che ti piaccia anche il seguito! Scusami per il ritardo... orz

Copia e incolla ^____________________________________^

ATTENZIONE! TUTTI I PERSONAGGI DI QUESTA FANFICTION (Miallen esclusa) SONO DI PROPRIETÀ DI HIROYUKI TAKEI. PERSINO LE DESCRIZIONI DI ALCUNI AMBIENTI E FATTI SONO TRATTI DA SCENE DA LUI DISEGNATE NEL MANGA. NATURALMENTE, IO NON GUADAGNO NULLA DALLA SCRITTURA DI QUESTA STORIA, SE NON (spero!) LE VOSTRE RECENSIONI.

 

CAPITOLO V

In cui Ryu si prende un bello spavento.

Miallen era stata accolta per la notte da Yoh e i suoi amici. Alla fine l'avevano convinta a stare con loro. Ognuno di loro conosceva Hao che, a quanto le avevano detto, avevano conosciuto tempo prima, all’inizio del loro viaggio per raggiungere il villaggio dei Pache. La ragazza era seduta a terra accanto ad un tavolo basso su cui si trovava la luce tremula di una candela. L'aveva chiesta lei. Osservare la piccola fiammella che danzava alla minima corrente d'aria la rilassava, in qualche modo.

Hao, tutti le avevano detto, somigliava incredibilmente a Yoh.

Il misterioso ragazzo che l'aveva salvata era la fotocopia di Yoh.

Possibile che Hao fosse quel ragazzo?

Non poteva crederci, non lui, non poteva esserlo...

Non doveva esserlo!

Se fosse stato così, però, la prima impressione che lei aveva avuto del ragazzo era vera.

Hao era un assassino.

Accanto a lei la fiammella della candela aveva preso ad agitarsi inquieta e il vento c'entrava ben poco. Lentamente, nel buio della notte, mentre gli altri dormivano, la fiammella si ingrandì. Miallen lasciò che il fuoco le si attorcigliasse attorno ai polsi, come un’insolita spirale di braccialetti, senza che la ustionasse. Il fuoco non era mai stato aggressivo con lei. Lasciò che le fiamme la lambissero e la circondassero, immersa in uno stato di concentrazione che ormai le aveva fatto perdere il contatto con la realtà.

Vi fu bruscamente riportata.

Guardò infuriata Ryu che le aveva gettato un secchio d'acqua gelida addosso. «Ma perché l'hai fatto?» chiese lei, la voce tremante d’ira.

«Come perché, stavi andando a fuoco! Stavi bruciando viva! Ti ho salvato…»

«Non dire sciocchezze io non stavo andando a fuoco! Vedi delle ustioni sul mio corpo?» Così dicendo, mostrò le braccia nude. Ryu controllò la sua pelle minuziosamente: «È vero, cavoli, ma come hai fatto?»

Miallen alzò le spalle: «È una cosa che so fare da quando sono piccola…» sussurrò. Ryu la guardò: «Sul serio? Ma allora sei una sciamana! Perché non cerchiamo assieme il nostro posto migliore?»

«Eh?! Posto migliore? Comunque non sono una sciamana…»

«Come non sei una sciamana?! Controlli uno spirito del fuoco! Anche Hao…»

«Cosa? Hao controlla uno spirito del fuoco?»

«Spirit of fire, così si chiama, credo… Il posto migliore è il luogo in cui ti senti a casa, protetto, al sicuro… Lo cerchiamo insieme?» Nel fare quest’ultima domanda, Ryu le prese una mano.

«Non ci penso proprio!» esclamò Miallen, sapendo di essere antipatica e maleducata. A sentire quelle parole, Ryu sembrò diventare di pietra, con la bocca aperta, poi ritornò deluso e sconsolato a dormire. Lei aspettò che nella casetta ripiombasse il silenzio.

Poi scoppiò in lacrime, singhiozzando senza saperne il motivo.

**********

Hao stava solo, sdraiato su un posto elevato, fuori dal villaggio dei Pache.

La luna illuminava debolmente la notte, un piccolo cerchio di luce bianca nella nera volta celeste.

Il cielo era meravigliosamente trapuntato di stelle, come un campo di fiori.

Era tutto così bello senza l'elettricità.

La sua mente corse ai secoli in cui l’uomo non sapeva neanche cosa fosse la luce elettrica. Pensò a Matamune.

Matamune, il suo unico vero amico.

L'aria pura e fredda penetrava nel suo petto, come una lama affilata.

Sorrise a questa sensazione: era bello sentirsi vivi.

Quell'atmosfera così calma riusciva a distoglierlo dalle sue preoccupazioni, liberandogli la mente da pensieri fastidiosi.

Avvertiva però la mancanza di qualcosa e anche se la ignorava questa sensazione premeva ai lati della sua mente.

Sentiva la solitudine come un macigno, anziché come al solito, una liberazione dal suo potere.

Forse non era la mancanza di qualcosa, ma di qualcuno.

Forse era caduto in un incantesimo, una magia intessuta da iridi violette.

Forse si era innamorato.

Il ragazzo rise.

Era proprio una bella notte.

Una notte che ispirava pensieri ridicoli.

 

Altro capitolo di passaggio... Continuate a leggere...

Il seguito è un po’ più emozionante! ^________________^

 

 

 

CAPITOLO VI

In cui compare l’angelo di fuoco.

Miallen passeggiava con Yoh e il suo spirito custode, il samurai Amidamaru. Yoh avrebbe dovuto allenarsi ma invece era riuscito a strappare  una pausa al severissimo allenamento di Anna e si era messo a chiacchierare con lei. Miallen apprezzava la compagnia di Yoh, i suoi modi di fare così calmi e rilassati la mettevano di buon umore.

Però Yoh gli ricordava il suo misterioso salvatore.

Ma il suo misterioso salvatore era Hao, ormai non aveva più dubbi, anche se sperava di sbagliarsi con tutta sé stessa.

Hao era crudele, aveva ucciso i suoi genitori a sangue freddo, lasciandola crescere con due persone veramente orribili. Il suo patrigno e il suo fratellastro non facevano altro che schernirla e picchiarla, usavano i loro poteri sciamanici contro di lei, la sfruttavano come una serva, tutto perché lei non era una sciamana e non vedeva bene gli spiriti. Loro invece tenevano conto delle parole di Hao come verità assoluta, non le mettevano in dubbio per nessun motivo al mondo. Si sarebbero suicidati se solo Hao gliel'avesse chiesto. Miallen ne era disgustata. Ma perché proprio quel ragazzo doveva essere Hao? Un ragazzo con degli occhi così stupendi...

I suoi pensieri furono interrotti alla vista di due persone vestite di bianco, l'aspetto vagamente familiare. Un uomo biondo, lo sguardo di ghiaccio dietro le lenti degli occhiali con accanto una ragazza camminavano spediti incontro a loro. L'uomo biondo, appena la vide, le puntò contro l'indice accusatorio. «Tu sei la sciamana sostenitrice di Hao, abbiamo ucciso gli altri due, ora tocca a te!» Estrasse una pistola e gliela puntò contro. Lei fissava l'arma, sudando freddo. «Lasciala stare,- disse Yoh -lei non è una sciamana!»

«Non intervenire, Yoh!» esclamò Miallen, voltandosi e guardandolo per una frazione di secondo. Yoh rabbrividì alla vista dello sguardo della ragazza. Aveva perso tutta la sua cordialità. «X-laws, non sarò una sciamana, ma posso difendermi!»

Il biondo sparò seguito dalla ragazza. Subito ne uscì il suo spirito custode, ma Miallen non riusciva a vederlo bene. Si limitò solamente a creare diverse correnti d’aria attorno a se e che la protessero, il che diede a tutti gli sciamani presenti l'impressione che l'angelo spirito custode del biondo avesse di proposito sbagliato l'attacco, andando a conficcare la sua arma nel terreno anziché contro la ragazza. Miallen si passò una mano sulla fronte, sudata. Il biondo la guardava esterrefatto. Yoh intanto era ancora paralizzato dallo sguardo di lei. Per colmo di sfortuna, Hao stava proprio facendo una passeggiata che incrociava il campo di battaglia. Quello che successe da parte degli X-laws era prevedibile. Yoh, dal canto suo, non sapeva ancora bene come considerare Hao. Ciò che non si era aspettato era la reazione di Miallen.

Miallen aveva perso la concentrazione sul controllo delle correnti d'aria, che si dissolsero lasciandola indifesa. Ma neanche ci badò. Il biondo, alla vista del ragazzo che stava passeggiando tranquillo con il suo spirito custode, si risistemò gli occhiali e, mentre lei vedeva lo sguardo del ragazza trasformarsi in uno sguardo omicida, pronunciò una semplice parola: «Hao…» Miallen non sentì il seguito di ciò che stava dicendo il biondo. Aveva sperato di sbagliarsi, ma ciò che sospettava ormai non poteva essere più negato.

Cadde in ginocchio, la mente come devastata.

Ormai aveva una gran confusione in testa e non aveva più la forza di reagire.

Non vedeva neanche più lo spirito custode che la stava attaccando.

Chiuse gli occhi in attesa del colpo.

Ma il colpo non avvenne.

Sentì invece su di sé il peso e il calore del corpo di una persona.

Una persona ferita, il cui sangue le stava scorrendo caldo addosso.

Il sangue di colui che l'aveva salvata dalla morte.

Il sangue della persona che aveva odiato fino a quel momento.

Il sangue della persona che aveva scoperto di amare.

Il sangue di Hao.

**********

Osservava tutto dall'alto del suo spirito custode da un po' di tempo.

Senza sapere il perché, aveva tirato un sospiro di sollievo quando il primo attacco non andò a segno.

Decise di mostrarsi.

Con uno dei suoi sorrisi ipocriti, salutò altezzoso gli X-laws. Quel Marco aveva iniziato a fargli uno dei suoi soliti noiosissimi discorsi. Si stupì vedendo la ragazza che abbassava le difese alla sua vista.

Hao reagì senza pensare troppo a quello che stava facendo.

Che gesto stupido.

Era disgustato da quello che aveva fatto.

Comportarsi in quel modo per un’umana era proprio una cosa da stupidi.

Avrebbe potuto fare qualsiasi altra cosa.

Avrebbe potuto usare il suo spirito custode.

Avrebbe potuto lasciare che la uccidessero.

Era proprio stato un'idiota di prima categoria.

Ora era riverso su di lei, perdeva velocemente sangue e con esso le sue forze.

Tossì, sputando altro sangue.

Stava perdendo il suo sangue perché era stato colpito al posto di lei.

Versava il suo sangue per un'umana.

Il silenzio era sceso su tutti che lo guardavano a dir poco sbigottiti.

Se ne avesse avuto la forza, avrebbe riso di loro.

La vista gli si stava annebbiando.

Gocce calde sembravano cadergli addosso.

Pioveva?

Ma no, erano nel villaggio dei Pache...

Tutti erano immobili, paralizzati come statue, il silenzio più assoluto.

Perché gli X-laws non gli davano il colpo di grazia? Per loro era un'occasione d'oro e la stavano sprecando.

La sua vista si stava schiarendo, poté scorgere Spirit of fire deformarsi e assumere un'altra forma.

Una forma che non aveva mai visto.

Un angelo di fuoco, non come quello degli X-laws, ma una forma umana alata incredibilmente bella.

Poi avvertì qualcosa di sbagliato.

Non stava più perdendo le forze, anzi, le stava riacquistando.

Come era possibile?

Si alzò, pur sempre debole, portandosi una mano sulla ferita.

La ferita non c'era più.

Si guardò la mano, sporca di sangue ma della ferita più nessuna traccia.

Voltò la testa verso la ragazza.

Lo stava guardando, il volto rigato di lacrime, lo sguardo terribile.

Com'era possibile che quella ragazza i cui pensieri erano ricolmi d'odio per lui l'avesse salvato?

Quello che sentiva non era odio. Era delusione.

Non badò a quello che stava accadendo. Continuò a sostenere lo sguardo accusatorio della ragazza, senza batter ciglio, senza accorgersi dei dubbi di suo fratello che era rimasto immobile a vedere quello che accadeva, senza badare all’essere formato dal suo spirito custode che teneva testa ai due angeli degli X-laws.

C'erano solo lui e Miallen.

E le sue lacrime.

Alzò una mano e la avvicinò al suo viso.

Miallen si ritrasse. Quel gesto sembrò riscuoterla. Si alzò, lo sguardo sempre piantato nel suo e corse via.

L’essere di fuoco svanì, interrompendo la battaglia a metà.

Hao ricreò l’over soul di Spirit of fire, dissolto dalla ragazza, senza conseguenze per se stesso, e se ne andò volando via sul suo spirito custode, la mente ancora confusa su quel che era successo.

Una cosa era sicura: quella non era affatto la sua giornata.

 

 

Allora che ne dite?

Mi perdonerete? (l’autrice fa gli occhi sberluccicanti per cercare di commuovere i suoi lettori)

Spero che vi siano piaciuti!

Grazie a tutti quelli che leggeranno!

Ancora mille scuse

orz

Un saluto

KiaeAlterEgo

  
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