Macciao belli
:) Grazie davveeeero tanto a chi ha
aggiunto alle preferite, alle seguite ecc. Come avrete notato ho
cambiato nome
:3 ora sono Hinata Sorazano :3 Oh bhè spero che questo
capitolo vi piaccia :)
>RAGAZZA
INNAMORATA <
Erano
passati diversi giorni da quando Bulma aveva lasciato Yamcha e di certo
non
aveva avuto ripensamenti.
Quel
giorno era particolarmente contenta, sarebbero stati scelti i
rappresentanti
scolastici.
Arrivata
a scuola trovò tutti i suoi amici ad attenderla
-Ehi
tu mocciosa!-
-Vegeta
sei il solito simpaticone-
-Sì,
sì come vuoi! Ora però spiegami che cosa ti
passava per la testa quando mi hai
iscritto tra i candidati!-
La
ragazza non capiva proprio di che stesse parlando
-Io
non centro nulla! E poi chi vuoi che voti per te?!-
-Tsk
che scema!- Il ragazzo sapeva bene che con tutte le ragazze che aveva
ai piedi
aveva buone possibilità di essere eletto e questo
sicuramente non lo faceva saltare
di gioia!
Quando
suonò la campanella tutti si diressero verso l’
Aula Magna dove il preside
avrebbe annunciato i nomi dei rappresentanti. Bulma non stava
più nella pelle e
Vegeta era sempre più stizzito. Il preside fece il suo
ingresso “trionfale” sul
palco in legno della grande sala.
Ihema
hem… come tutti voi ben sapete ogni anno vengono eletti un
ragazzo e una
ragazza per rappresentare la scuola, coordinare i preparativi per le
feste,
organizzare le attività dei club,
preoccuparsi di scegliere il materiale da acquistare,
presenziare alle
assemblee e cose di questo genere- Il discorso non finiva
più ma dopo circa
un’ora passata a parlare ininterrottamente si decise a fare i
nomi dei
fortunati
-La
ragazza che ha ottenuto più voti quest’anno
è… Bulma Briefs!- La ragazza salì
sul palco e si sedette accanto al preside
-Invece
per i ragazzi sarà..- La “platea” era in
silenzio –Yamcha Walf!-
Al
solo udire quelle parole a Bulma si raggelò il sangue,
cos’ avrebbe dovuto
dirgli? In platea tutti i suoi amici erano sconcertati, tutti tranne
Vegeta che
accennò ad un minimo di felicità “Menomale
che hanno scelto l’ idiota!”
Ma
nessuno raggiunse il palco.
-Signor Walf? Signor Yamcha Walf? Se
non ci raggiungerà sul palco entro 3
secondi sarò costretto ad eleggere un altro candidato!-
Ancora nessuno
raggiunse il palco.
Bulma
era felicissima “Ahah!
Che bello, quel coglione non si è presentato!
Però ora che ci penso è da quella
sera che non viene a scuola.. bho va bhè non sono affari
miei quello che fa!”
I
suoi
pensieri furono interrotti dal preside che riprese
–Allora… vediamo.. chi è il
“secondo classificato”..- Stava buttando
all’ aria tutte le carte che aveva
appoggiato sul leggio. –Ahah! Eccoti qua! L’ altro
rappresentante sarà… Prince
Vegeta!-
Dal
“pubblico” si levò un applauso e tutti
avevano lo sguardo volto a Vegeta
-Su
su
vai Vegeta!-
-Sta
zitto Kakaroth!-
Goku
lo trascinò sul palco per
poi tornare a
posto. Il preside guardò i due nuovi rappresentanti e
annunciò
-Ragazzi
e ragazze, i rappresentanti d’ istituto sono la signorina
Bulma e il signor
Prince, per qualunque cosa potrete rivolgervi a loro e ora potete
tornare nelle
vostre aule. Buongiorno- E così dicendo si infilò
dietro le quinte per poi
tornare nel suo ufficio. Anche i ragazzi si accingevano a tornare nelle
loro
aule, Bulma allegra e saltellante e Vegeta più stizzito che
mai.
-Ehi
mocciosa! Questa me la paghi!-
-Vegeta
diamine! Come te lo devo dire che io non centro niente?-
-Tsk!-
E così dicendo si sedette al suo posto.
Il
giorno dopo a scuola Bulma e Vegeta furono convocati nell’
ufficio del preside
per le ultime novità
-Tra
pochi
giorni ci sarà la presentazione dei vari club e voi vi
occuperete di allestire
il cortile in occasione di questo evento!-
-Ma..
questo significa dover rimanere qui anche dopo l’ orario
scolastico!-
-Esatto
signorina e non voglio sentire storie! Ora tornate pure in classe-
Vegeta
non aveva aperto bocca, non che a lui facesse piacere starsene a scuola
più del
dovuto sia chiaro, ma sapeva che replicare sarebbe stato solo un danno
per la
sua pagella.
Per
i
ragazzi i lavori iniziarono quel pomeriggio. Erano in classe a
progettare la disposizione
dei vari stand
-Allora…
io direi che qui possiamo mettere il club di calcio mentre quello di
teatro
vicino alla fontana.. che ne dici Vegeta? Vegeta?-
La ragazza guardò il moro che se ne stava
seduto su un banco di fronte a lei
-Vegeta
ma mi stai ascoltando?- La ragazza allungò le mani e gli
tolse le cuffie dalle
orecchie
-Che
vuoi?-
-Ascoltami
bene, non posso fare tutto questo da sola e se non vuoi stare qui fino
a domani
ti conviene aiutarmi!-
Il
ragazzo diede un’ occhiata hai progetti di Bulma
-Tsk,
fanno schifo! Gli stand sono messi a caso! È meglio se
raggruppi tutto per
categorie- e
così dicendo iniziò a
scarabocchiare sul foglio –Ecco vedi, molto meglio se
all’ esterno metti i club
sportivi, lungo il corridoio quelli musicali e tutti gli altri nel
cortile
posteriore capito?- La ragazza non aveva ascoltato granchè
del discorso di
Vegeta, era troppo impegnata ad ammirare il suo volto chino sul foglio “Wow
non avrei mai pensato che a Vegeta potesse interessarsi a
questo
progetto… però ora che lo guardo meglo capisco
perché ha
tutte quelle ragazzine che gli ronzano
intorno”
-Ehi?
Mi stai ascoltando?-
-Eh? Sì
sì scusa ero solo un po’ sovrappensiero
continua pure-
Vegeta
alzò la testa e fissò Bulma dritta negli occhi.
La ragazza era completamente
persa nei suoi occhi corvini, il cuore le batteva velocissimo “Che
mi prende ora? Non ho mai provato
sensazioni simili, quasi non riesco a respirare”
Il
ragazzo tornò con lo sguardo sul disegno
-Per
oggi è meglio tornare a casa, domani inizieremo ad allestire
gli stand, tanto
quelli degli altri anni gli hanno già preparati- Così dicendo il
moro prese lo zaino e uscì
dalla classe seguito dalla ragazza.
Tornata
a casa Bulma continuava a pensare a lui, ai suoi occhi, a come si fosse
sentita
poche ora prima “Nemmeno
con Yamcha ho mai provato cose simili.. non è che mi sono
inna..” Non
fece in tempo a finire la frase che
partì la suoneria del suo cellulare
“Triiiiin”
-Pronto
Bulma?-
-Ciao
17, qualche novità?-
-Sì,
martedì sera mia sorella gioca una partita di pallavolo, ti
va di venire?-
-Sì
certo mi farebbe piacere!-
-Ok
allora lo dico anche agli altri, ora vado ci vediamo a scuola- Il
ragazzo
attaccò senza darle il tempo di rispondere.
Il
giorno dopo le sei ore di lezioine passarono in fretta, o almeno per
Bulma.
Quando la campanella di fine giornata suonò i ragazzi si
apprestarono a uscire,
tutti tranne Bulma e Vegeta, che nel frattempo si erano diretti
nell’ Aula
Magna.
-Ehi
Vegeta! Dammi una mano questo stand!- La ragazza stava trascinando a
fatica un banchetto
di legno
-Tsk-
Il ragazzo le si avvicinò e prese la bancarella con una mano
lasciando la
ragazza a bocca aperta “Certo
che per essere un chitarrista ne ha di forza!”
-Ehi
mocciosa! Hai intenzione di stare a
guardare o di lavorare?-
-Ti
ho
detto centinaia di volte di non chiamarmi mocciosa razza di scimmia
gellata!-
Il
ragazzo posò lo stand e si avvicinò rapido a
Bulma, i loro visi erano a meno di
un centimetro di distanza, la turchina aveva il cuore a mille
-Non
osare rivolgerti a me con quel tono- Così dicendo si
girò e tornò a sistemare
gli stand.
Erano
passate diverse ore e due avevano da poco finito di allestire il
cortile, si
diressero verso l’ uscita. Fuori era buio e come se non
bastasse un forte
temporale si stava abbattendo sulla città
-Ehi
Vegeta! Io sono in moto, non è che mi daresti un passaggio
in auto?- Bulma
stava facendo gli occhioni da cucciolo a cui nessuno può
resistere
-E
perché dovrei?- A parte Vegeta ovviamente
-Eddai!
Tanto che ti costa? Devi passare dalla C.C. per arrivare a casa tua!-
-D’
accordo, ma non devi parlare per tutto il viaggio intesi?-
-D’
accordissimo Vegeta! Sarò muta come un pesce!-
-Tsk-
I
due
fecero una corsa fino al parcheggio. L’ auto di Vegeta era
un’ auto nera
fiammante senza ne graffi ne ammaccature, i due vi salirono e si
diressero
verso la casa di Bulma. Nei pressi di un ponticello i due furono
bloccatiin
coda, la ragzza notò un vigile con l’ ombrello
dirigere il traffico a pochi
metri da loro
-Scusi!-
Aveva urlato la ragazza abbassando il finestrino
-Sì
signorina?-
-Come
mai questo traffico?- La ragazza era parecchio incuriosita
-Bhe,
con questa pioggia, nei pressi del torrente, le strade sono allagate-
Vegeta
si “allungò” verso il finestrino di Bulma
-E
tra
quanto potremo ripartire?-
-Massimo
un paio d’ ore-
-Ok
grazie- Il vigile si allontanò e i ragazzi rialzarono il
finestrino. Vegeta si
era rialzato e stava smanettando con la radio
-Scusa
Vegeta, posso chiederti un favore?-
-Se
proprio devi-
-Perché
mi hai accusata di averti candidato come rappresentante?-
-Non
vedo chi altro possa averlo fatto-
-Senti
tu! Vedi di infilarti in quella zucca vuota che ti ritrovi, che io non
ho fatto
un bel niente!- Bulma si stava irritando parecchio
Il
ragazzo le scostò una ciocca di capelli dall’
orecchio
-Senti
bimbetta, mi pare di averti già detto di non rivolgerti a me
con quel tono
altezzoso-
-O..o..ok-
Bulma era pietrificata, il profumo del ragazzo le inondava le narici
creandole
un senso di stordimento e piacere.
Dopo
poco il traffico riprese a scorrese e in meno di un quarto d’
ora i due furono
davanti alla casa di Bulma
-Grazie
per il passaggio Vegeta- Disse la ragazza correndo verso l’
entrata la porta d’
ingresso. Il ragazzo non rispose, si limitò a chiudere lo
sportello dell’ auto
per poi avviarsi verso casa sua.
Bulma
si era sdraiata sul divano “Che
cavolo mi prende? Forse stavolta sono davvero innamorata”