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Autore: MusicAddicted    24/09/2012    12 recensioni
Sequel di ‘Who am I?’ . Sono passati gli anni … e i millenni! Loki e Thor ormai sono adulti; ma il fatto che Loki sappia già la verità cambierà davvero il corso degli eventi?
Tenete a mente il film ‘Thor’ e dimenticatevelo allo stesso tempo!
Genere: Fluff, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My little giant'
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Ma ciao, ben trovate!! ^^
avrei postato ieri notte, ma l’editor non andava e di mettere 240 e passa br a mano non avevo voglia XD meno male ora va ^^
siete sempre più meravigliose (grazie anche a chi segue, preferisce, ricorda e un grazie speciale a Chiara336 <3 ) .. e io sono sempre.. più in ritardo!!
Scusatemi davvero, ma non credo più di poter rispettare le tempistiche che avevo una volta… ma don’t worry, non abbandono nulla, vado solo più lenta.
Okay, ci ho riflettuto un po’ , tenuto conto degli avvenimenti precedenti che hanno alleviato lo sconvolgimento di Loki, rispetto al film, unito al fatto che tendo un po’ a ‘parodiare ‘ i personaggi, credo che sia opportuno mettere l’avviso OOC, prima che mi arrivino altre bandierine critiche, che mi pesano come a Natasha la nota rossa sul registro XD
Questo è un altro capitolo che abbonda di ‘scene tagliate ‘ , ve ne accorgerete XD

 
Capitolo VI: One day … maybe.


“Silenzio. Tutto taceva, non si muoveva una foglia e chiunque sembrava in attesa di qualcosa.” esordisce Thor mentre lui e Loki aspettano che le ragazze finiscano di rigovernare.
“In attesa di cosa?” domanda il fratello.

“Non l’ho ben capito, probabilmente che si aprisse una porta. E’ quando ciò è avvenuto, è stato l’inizio del Caos: gente che correva da ogni parte, avanti e indietro, grida d’incitamento, esultanza o disperazione, questioni di territorialità e lotte per il dominio!” prosegue il biondo.

“Davvero? E ci sono stati spargimenti di sangue?” domanda Loki, sempre più intrigato.

“No, ma c’è mancato poco. Due donne hanno cominciato una lotta furibonda, graffiandosi e tirandosi i capelli, urlando male parole l’una all’altra … e tutto questo perché volevano comprare l’ultimo esemplare disponibile della stessa maglietta!” spiega Thor.

“Non pensavo che quello che i mortali chiamano ‘shopping’ potesse essere così pericoloso!” borbotta Loki, accarezzandosi il mento.

“Solo in periodo di saldi. Jane mi ha detto che la gente può diventare davvero violenta. E le magliette sono ancora ben poca cosa, dovresti vedere a che livelli arrivano per una borsetta!” ridacchia Thor.

“Ma Jane immagino che non si sia abbassata tanto, perché Jane è così perfettamente perfetta nella sua perfezione!” sibila acido Loki, volgendo lo sguardo altrove.

Thor avverte un certo astio, peccato che fraintenda tutto nel peggiore dei modi.

- Dev’essere invidioso, perché Jane ha portato me a fare shopping, anziché lui. Pensavo non gli stesse granché simpatica, e invece guarda come parla bene di lei, la giudica addirittura perfetta! – si demoralizza il biondo.

“Se non altro tu hai ricevuto un’ampia lezione su uno dei principali hobby Midgardiani, per merito di Darcy!” puntualizza il dio esiliato, con tono secco.

Fortuna vuole che almeno uno dei due Asgardiani sia dotato di una mente brillante, accesa e molto perspicace.

- Oh. E’ forse gelosia quella che avverto in te, fratello? – pondera il principe più giovane, rincuorato da quel pensiero, voltando nuovamente lo sguardo verso l’altro.

“Ho imparato appieno l’utilizzo di quei loro rudimentali, ma ingegnosi macchinari. Credo proprio di essere in grado di farti partecipe di quel loro passatempo, qualora tu ne abbia il desiderio!” gli propone Loki, con il tono più suadente che riesce ad assumere.

- Io e lui, accoccolati sul divano a guardare un film insieme. A quanto mi è stato detto, è una delle principali attività delle coppiette Midgardiane. Posso fingere che siamo una coppia pure noi? – fa le sue romantiche considerazioni Thor.

“Anche stasera, se per te va bene!” sorride il più grande.

“Sai, fratello, non credo di avere impegni da qui al prossimo millennio!” ci scherza su il moro.

 “Fantastico! Questo significa che ne hai uno con me.” ammicca il bel biondo.

Loki si sente pervaso da un tanto insolito quanto piacevole calore, ma l’idillio è interrotto dall’arrivo delle ragazze.

“Hey, voi due, l’avete conservato un po’ di spazio per il dolce?” domanda Darcy, raggiungendoli in salotto, mentre Jane pone sul tavolino qualcosa di sconosciuto ai due dei.

Si tratta di piccole tortine dalla consistenza un po’ gelatinosa.

I due principi prendono posto, ciascuno davanti a un piattino, studiandone il contenuto con occhi curiosi.

“E’ pudding. Questo non hai avuto ancora modo di assaggiarlo nemmeno tu, Thor!” spiega Jane, prendendo il suo piatto e sedendosi vicino a Thor.

“Già, ci voleva qualcosa di diverso, in onore del nuovo arrivato!” ammicca Darcy verso Loki, prendendo il suo piatto e sedendosi al suo fianco, cominciando a mangiare senza troppi convenevoli.
Jane segue l’esempio dell’amica.

Nonostante le ragazze sembrino mangiare con notevole gusto, Thor e Loki non sembrano ancora pienamente convinti.

Il primo si limita a fissar la pietanza nel suo piatto e ad annusarla, mentre il secondo punzecchia il dolce con il cucchiaio, tastandone la consistenza.
Jane e Darcy osservano divertite le loro reazioni.

Loki si dimostra il più coraggioso fra i due, decidendosi a prendere una cucchiaiata, seppur minuscola e portarsela alla bocca, concentrandosi sul suo sapore.

Thor lo guarda allarmato, come se dovesse esplodere da un momento all’altro.

Loki cambia decisamente espressione, sfoggiando il più radioso dei sorrisoni.

“E’ buonissimo!” dichiara, cacciandosi in bocca una cucchiaiata molto più sostanziosa.

“Dici sul serio?” gli domanda Thor, incredulo. “Fratello, guarda che non sei obbligato in alcun modo a compiacere le ragazze, per quanto gentili e ospitali possano essere!” aggiunge con apprensione.

“Non sto compiacendo proprio nessuno!” bofonchia Loki, dimentico del suo usuale bon-ton e incapace di resistere all’impulso di abbuffarsi, cucchiaiata dopo cucchiaiata. “E’ in assoluto la cosa più deliziosa di tutti i nove regni!” dichiara a bocca piena, finendolo e raschiando il piatto per coglierne gli ultimi rimasugli, aiutandosi anche con un dito, un gesto che di nobile o principesco non ha proprio niente.
Darcy e suo malgrado anche Jane lo osservano con un sorriso.

“Beh, se la metti così, lo dovrei provare anch’io. Hey!” lo ammonisce Thor, non appena si accorge di ciò che è successo e il suo cucchiaio affonda nell’aria, scalfendo in superficie il piatto vuoto.
“Non sei stato abbastanza veloce, fratello!” spiega Loki, che con un semplice gesto della mano ha fatto scivolare il dolce dal piatto del biondo al suo e si prepara a un succulento bis.

Thor coglie il brillio nei suoi occhi di smeraldo, quella contentezza un po’ infantile che traspare dal suo volto, unita alla sua espressione compiaciuta per aver giocato l’ennesimo tiro mancino al fratello e istantaneamente smette di essere in collera con lui.

Davvero, con quell’attitudine così teneramente fanciullesca, Thor sa che non sarebbe capace di negare alcunché al suo Loki, nemmeno il trono che gli è stato promesso, semmai l’altro glielo chiedesse.
Loki continua a gustarsi quel dessert da cui ormai sembra dipendente, ma c’è qualcosa che glielo fa andare di traverso.

Jane ha colto quell’occasione propizia al volo ed è slittata più vicina a Thor, quasi sedendosi sul suo grembo.

“Non badare a quell’antipatico, egoista, ingordo! Puoi assaggiare il mio di pudding.” lo esorta con voce zuccherata, forzandogli una cucchiaiata in bocca.

Thor deglutisce a fatica, anche per l’imbarazzante situazione in cui trova.

“Non è male, ma credo che questo incontri più i gusti di Loki!” commenta, volgendo lo sguardo verso di lui. “Io preferisco decisamente le Pop Tarts. Ce ne sono ancora in dispensa, vero?” prosegue, scostando da sé la ragazza, anche se nel modo più gentile possibile, e alzandosi dal divano, in cerca delle merendine tanto ambite.

Jane lo guarda allontanarsi, rassegnata, per poi incrociare lo sguardo di Loki, che la sta fissando beffardo, con un’espressione che sembra volerle dire ‘Ci hai provato, gatta morta, ma ti è andata male!’.

Nel frattempo, Darcy osserva Loki, ma con altre finalità.

“Non c’è magia che tenga, dio goloso, il mio pudding non lo avrai mai!” spergiura, affrettandosi a finirlo.

“Non serve, credo di averne avuto più che a sufficienza!” ammette Loki, appoggiando il piatto svuotato sul tavolo e abbandonandosi più comodamente sul divano, con aria vagamente esausta.

Pare che il bel principino sia andato oltre il livello delle sue usuali mangiate e adesso ne paga il prezzo sotto forma di ‘abbiocco da dopo pasto’.

Tuttavia, Darcy non è della stessa opinione.

“Tutti in piedi, dopo una mangiata del genere, una camminata e d’obbligo. Andiamo a fare quattro passi, sfaticati!” propone la dinamica stagista, strattonando Loki dal sofà così concupito, mentre Jane recupera Thor dalla dispensa e lo spinge fuori dalla porta.

Per quanto la castana gli si avvinghi al possente bicipite, peggio di quanto possa fare una cozza a uno scoglio, mentre passeggiano, la totale attenzione del biondo è dedicata ai due mori e lui non apprezza affatto il modo in cui stanno parlottando e ridendo fra loro.

Questo è perché è troppo distante perché si possa accertare dell’effettivo contenuto dei loro discorsi.

Darcy non fa altro che aggiustarsi i capelli, assicurandosi di avere una messa in piega perfetta, e salutare con la mano, con lo sguardo rivolto verso il cielo, con un sorriso ammiccante, tanto quanto il suo sguardo.

“Si può sapere che accidenti stai combinando?” la interroga incuriosito Loki.

“Ma come? Sei stato proprio tu a dirmelo. C’è quel tuo amico che ci osserva di continuo. Magari ci sta guardando anche adesso e … non si sa mai! Com’è, carino?” si interessa Darcy, continuando ad ammiccare verso l’alto.

L’affascinante dio degli Inganni scoppia a ridere.

“Per prima cosa, non è certo mio amico.” precisa. “Seconda cosa, non è che ci guarda sempre, può capitare che volga lo sguardo, e terza cosa… no, non credo che a Heimdall interessino le ragazze. A pensarci, non credo che a Heimdall interessi nient’altro al di fuori del fare il suo lavoro!” commenta, smontando così le aspettative della sua interlocutrice.

****************** (Contemporaneamente)

“Vostra Maestà, Heimdall domanda di poter proferire parola al vostro cospetto!” esordisce una delle guardie reali, inchinandosi davanti al trono di Odino.

“E sai!” acconsente il padre degli dei, approfittando anche della temporanea assenza della moglie, impegnata in altre faccende.

Del resto, il sovrano può facilmente supporre il motivo per cui Heimdall voglia parlargli.

Il guardiano dei nove regni fa la sua imponente entrata, per poi inchinarsi al cospetto di Odino.

“Mio re, ho volto il mio sguardo a Midgard poco fa e non potete nemmeno immaginare che cos’ho visto: assieme a vostro figlio Thor, con quel gruppo di mortali c’è anche … “

“Mio figlio Loki. Lo so!” lo anticipa il padre degli dei.

Heimdall lo guarda sbalordito, con un quasi impercettibile piccolo sussulto di sorpresa, ben camuffato dalla sua pesante armatura dorata.

“Sì, ma non avete idea di quale espediente ha escogitato per celarsi alla mia vista, almeno fino ad oggi.” prosegue il guardiano, deciso a non arrendersi.

“Ai tuoi occhi lui appariva come una ragazza mortale, per la precisione quella di cui tu stesso mi hai riferito la sua comparsa ieri.” lo interrompe ancora una volta Odino, accarezzandosi la barba ispida con enfasi.

Non lo ammetterà mai, ma ci sta sottilmente prendendo un certo gusto.

“Sì. E’ esattamente questo.” conferma Heimdall, in tono mesto e sconfitto.

“E’ stata la mia amata regina a riferirmi di quella sua ulteriore capacità.” spiega il padre degli dei.

“Perciò questo significa che né al corrente anche la vostra consorte.” deduce Heimdall, con tono ancora più rassegnato.

“Oh sì, lei lo era già, più di chiunque altro.” ridacchia il suo interlocutore.

“Non trovi che il mio secondo figlio stia facendo notevoli progressi con i suoi passatempi? Certo, se impiegasse anche solo metà della dedizione e dell’impegno che applica nella magia anche nelle arti combattive sarebbe un guerriero ineccepibile, ma a quanto pare non si può avere tutto.” borbotta il saggio re.

Heimdall si limita ad annuire, ma è ancora troppo ferito nel suo ego.

Odino sembra accorgersene.

“Che cosa ti turba, mio buono e fedele amico?” domanda, alzandosi dal trono e avvicinandosi a lui, mettendogli una mano sulla spalla corazzata.

“Non è nulla, Maestà.”  china il capo l’altro.

“Heimdall?” insiste Odino.

“Ho come la spiacevole sensazione di non aver svolto bene il mio lavoro. Non stavolta, almeno. E poi avrei dovuto capirlo, dal continuo e quasi assillante interesse di Loki nel chiedermi dove si trovasse Thor e che cosa stesse facendo.” borbotta il guardiano millenario, rimproverandosi di tutto.

“E così Loki chiedeva sovente notizie del fratello?” si incuriosisce il re.

“Sì. E’ stato un mio errore non riferirvelo, ma l’ho erroneamente ritenuto un fatto di irrilevante importanza.” si giustifica l’interpellato.

Odino toglie la mano che aveva posato su di lui, voltandogli le spalle e tornando al trono.

Il guardiano lo interpreta come un segno di disappunto e delusione da parte del suo adorato sovrano.

“Ad ogni modo, Heimdall, non crucciarti oltre. Non sei tu che svolgi male il tuo lavoro.” lo rincuora Odino, voltandosi e sorridendogli. “Sono io che svolgo troppo bene il mio!”

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Una volta rientrati dalla passeggiata, Darcy torna alla sua postazione e si mette ad aggiornare il suo profilo facebook , Thor ha chiesto di poter avere una tazza ed è uscito, lamentando di aver una questione in sospeso con il fastfood del giorno prima; così Loki si ritrova seduto sul divano, davanti alla tv spenta, solo con Jane.

 Tra i due si crea all’istante un imbarazzante silenzio e una tensione degna di una guerra fredda, prima che Loki si decida a parlare.

“Sai, Jane, ho notato come ti guarda mio fratello.” esordisce, scrutandola a fondo, tanto da metterla in soggezione.

Tuttavia, la bella astronoma è troppo ringalluzzita da quell’affermazione per impaurirsi.

“Davvero?” domanda, intrigata, con un sorrisone che il dio del Caos vorrebbe infrangerle con un rapido movimento della mano.

- Certo, con la magia sarebbe deliziosamente più brutale, ma posso riuscirci benissimo anche senza- pondera maligno, pronto alla mossa successiva.

“Sì. E’ innegabilmente attratto da te.” ammette lui, senza remore.

Jane si fa tronfia d’orgoglio, sussultando sul divano con fare vittorioso.

E’ esattamente il punto d’esaltazione al quale la vuole portare Loki.

“Sì, probabilmente gli devi ricordare una delle sue ultime ex. In effetti, un po’ ci assomigli. Ora non ricordo il nome. Mingrid, Sif, Avel, Rayna, Leida … non so più ricollegare i nomi ai volti. E ti ho citato solo quelle dell’ultimo mese.” la informa Loki, godendosi appieno il momento in cui il sorriso abbagliante di Jane sfocia in una smorfia contrariata.

“L’ultimo.. mese?” ripete lei, deglutendo pesantemente.

“Sì, anzi, è probabile che ne abbia dimenticata qualcuna. Sai com’è, mio fratello è stato con talmente tante fanciulle che è difficile tenerne il conto e adesso pare proprio ti abbia messo in lista come sua prossima conquista, di modo che poi possa passare al suo prossimo obiettivo!” prosegue lui.

“Ma no, non sembra proprio il tipo!” nega con convinzione lei.

“Certo, è perché te ne sta dando l’impressione. Mio fratello studia a fondo le sue prede per capire come carpirle, tu sei il tipo romantico.. il resto va da sé!” annienta le sue speranze Loki, alzandosi dal divano e lasciandola di sale, con la certezza di averla messa fuorigioco.

E Loki ne ha la prova effettiva quando, una volta rientrato, gongolante per il suo nobile gesto, Thor vede Jane in difficoltà nel recuperare un volume sulla mensola più alta.

La raggiunge all’istante e con estrema facilità riesce in quel compito a lei un po’ meno agevole.

“Ecco a te!” le porge con un galante sorriso il fascicolo in questione.

“Non era necessario, potevo fare benissimo da me!” risponde stizzita la ragazza, riponendoselo nella borsa.

“Volevo solo aiutati. “ ribatte Thor, un po’ perplesso da tale ostilità.

Loki si finge assorto nella rilettura di un fumetto, ma in realtà la sua attenzione è vigile sulla scena in corso.

“Non farlo. Smetti di fare il principe azzurro, non lo sei!” sbotta lei.

“Non sarò azzurro, ma sono un principe, eccome!” ribatte Thor, punto nell’orgoglio.

“Hai capito cosa volevo dire!” ribatte Jane, infilandosi la giacca “Ci vediamo domani, forse!” aggiunge, prima di andarsene, seguendo l’esempio di Darcy.

Loki smette di far finta di leggere e Thor lo avvicina, scrutandolo, severo in volto.

“C’è per caso il tuo zampino, fratello?” lo interroga.

“No davvero. Ho solo trovato opportuno scambiare due parole con lei, per amore di una buona conversazione. Lo sai anche tu che non è cortese restare in silenzio.” ribatte il più piccolo, con l’innocenza negli occhi.

“Non lo so, l’ho lasciata in tua compagnia per soli pochi minuti ed è cambiata completamente!” insiste Thor, poco propenso a credergli.

“Oh, certo. E per questo tu incolpi tuo fratello, solo per la sua infamante nomea di dio degli Inganni e delle Bugie!” sbuffa annoiato Loki, innescando nel più grande i primi sensi di colpa.

“Scusami, Loki. E’ solo che pensavo che… “ farfuglia Thor, in difficoltà.

“La verità è ben più semplice. Non importa a quale regno appartengano, le donne per noi resteranno sempre gli esseri più incomprensibili!” asserisce il dio del Caos, strappando un sorriso all’altro.

“Ora possiamo goderci un po’ di relax, ma al tramonto si esce.” gli annuncia il biondo. “Questa città è piena di bei posti che io non ho ancora avuto modo di mostrarti. Inoltre, oggi non abbiamo ancora avuto modo di starcene soli per conto nostro.” aggiunge, con grande diletto del moro.

In realtà, Thor ha un piano ben preciso: vorrebbe riuscire a confidare proprio quella sera ciò che s’è tenuto dentro per secoli.

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La passeggiata trascorre fra chiacchierate varie, punzecchiature o ricordi evocati dalla visione di qualcosa, mentre Thor mostra al fratello quelli che ritiene siano i posti più belli.

Per qualche strana ragione, fa rientrare nella stessa categoria anche il posto dove è precipitato.

Ovviamente, Thor sfrutta il vantaggio di poter spostarsi da un posto all’altro, mediante l’ausilio magico di Loki.

“Ah, quando ti serve qualcosa è il mio grande potere magico e non più miei insulsi trucchetti?” gli rinfaccia Loki, falsamente scocciato.

“Ah beh, se non ti va, possiamo anche camminare. Dista solo di qualche miglio.. “ lo provoca Thor.

“Ok, poche storie, dammi la mano e pensa a dove vuoi portarmi.” lo esorta Loki e seguendo quelle piacevoli istruzioni i due giungono a un parco dai grandi alberi frondosi, dove sembra regnare una grande quiete.

Trovano una panchina e si siedono.

Loki non capisce bene che cosa ci facciano lì, ma a Thor sembra il luogo più adatto per aprirgli il suo cuore. Peccato che scelga di prenderla un po’ troppo alla larga.

“Loki, ricordi quando durante la nostra adolescenza io passavo più tempo con i mie amici che con te?” incalza il biondo.

Il moro annuisce distrattamente, alzando gli occhi. L’ultima cosa che desidera è sentir parlare di quegli insopportabili dei suo amici.

“Soprattutto il modo in cui tendevo ad appartarmi con Sif o la complicità che sembravo avere con Fandral … “ prosegue Thor, incespicando sulle parole, facendosi forza prima di arrivare al punto cruciale.

Loki si fa sempre più distratto, guardandosi attorno, finché il suo sguardo coglie qualcosa che lo distoglie piacevolmente.

“Beh, sai, c’era un motivo preciso se mi comportavo così.” spiega il dio esiliato.

“Ooooh.” esclama intenerito Loki, alzandosi dalla panchina.

“Vuoi dire che hai già capito tutto? E la cosa ti sta bene?” si stupisce Thor, non capendo però perché lui si sia allontanato e cosa stia effettivamente facendo.

Infatti, lo vede farsi largo fra le fronde e allungare le braccia, prendendo qualcosa. Poi capisce.

Loki avanza verso di lui, con in braccio un bellissimo micino, di pochi mesi, probabilmente un randagio, tutto nero, con gli occhi verdi, che si dimostra particolarmente docile con chi l’ha catturato.

“Non è la cosa più tenera che tu abbia mai visto?” gli domanda Loki, tenendolo per le zampine anteriori per poterlo mostrare al fratello, guardandolo con un’espressione dolcissima.

“Oh sì, lo è.” sorride disarmato Thor, ma non si riferisce minimamente al gatto.

“Possiamo tenerlo? Lo chiamerò Valhalla!” prosegue Loki, tornando a sedersi e mettendosi il micio in grembo.

“Non credo sia possibile. Siamo ospiti e certe decisioni non le possiamo prendere. Ma soprattutto, se mai padre un giorno rivedrà la sua decisione e mi consentirà di far ritorno, non credo che lui resisterebbe al viaggio.” tenta di farlo desistere il più grande, indicando quel cucciolo vulnerabile.

“E’ vero.” replica mesto Loki, rimettendolo a terra e  permettendogli di tornare a nascondersi fra le fronde.

“Andiamo, Loki, se mai torneremo ad Asgard un giorno, ti prometto che ci troveremo un micino. E anche un cane, così Bifrost terrà compagnia a Valhalla!” lo fa sorridere il biondo.

“Mi piace.” approva il moro. “Ma prima che stavi dicendo?” domanda perplesso.

“Oh, niente di che, un mare di chiacchiere inutili.” torna sui suoi passi Thor, decidendo che non è quello il momento più propizio. “Torniamocene al laboratorio.” lo sprona.

Entrando, notano con sorpresa che l’edificio non è vuoto.

“Ah, siete voi, è vero che ormai vivete temporaneamente qui.” li saluta Erik. “Scusate l’intrusione, ma la TV a casa mia s’è guastata e non mi volevo perdere la partita. “ spiega, tenendo lo sguardo fisso sullo schermo.

“Partita?” si acciglia Loki.

“Sì, calcio. E’ un’amichevole: Spagna contro Irlanda.” replica Erik.

“Cos’è il calcio?” si incuriosisce Thor, mentre entrambi gli Asgardiani prendono posto sul divano, lasciando lo scienziato in mezzo.

“E’ vero, a volte dimentico con chi ho a che fare!” alza gli occhi Erik. “Il calcio è forse lo sport più famoso di tutta la Terra. E’ un gioco a due squadre, ciascuna composta da undici giocatori. Ci sono due porte e chi si occupa di difenderle sono i portieri. Gli altri giocatori, ciascuno con il suo ruolo preciso, devono cercare di tirare il pallone nella porta avversaria, impedendo al contempo agli avversari di far la medesima cosa. E’ tutto chiaro?” spiega, cercando di risultare il più esauriente possibile.

“Sembra divertente. Mi piace come sono vestiti loro!” commenta Thor, indicando lo schermo.

“Loro sono chiamate le Furie Rosse!” lo informa Erik.

“Io preferisco gli altri.” dice la sua Loki, indicando le divise verdi.

“Tu chi preferisci?” domanda al terrestre Thor.

“La mia squadra è il Messico, questa partita mi diverto solo a guardarla, ma non ho preferenze.” afferma lo scienziato.

“Noi sì.” sogghigna Loki. “Verdi, fatevi valere!” incita lo schermo, come se lo potessero sentire.

“Mai! Forza rossi!” controbatte Thor.

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Poco più di un’ora dopo, quando ormai mancano solo gli ultimi minuti del secondo tempo, Loki e Thor non hanno nulla da invidiare agli ultras più sfegatati, mentre hanno già fatto loro le nozioni di ‘rigore ’, ’calcio di punizione’, ‘fuorigioco’ , ‘rimessa laterale ‘ , ‘calcio d’angolo’ e via dicendo.

“Ma che fai, dormi? Guarda che gol ti sei mangiato!” inveisce Thor contro lo schermo.

“E quello sarebbe un contropiede? Correte, dannazione, correte!” incita la sua squadra, Loki, con lo stesso furore.

“Ho creato due mostri!” borbotta fra sé Erik, che non sa se ridere o piangere di quella situazione.

La partita termina con un soddisfacente pareggio.

Erik si congeda e i due dei rimangono nuovamente soli.

“Non so te, fratello, ma dopo tutto questo tifo io sono esausto!” commenta Thor, spegnendo il televisore e accovacciandosi da un lato.

“Già. Il film lo vedremo un’altra volta.” approva Loki, cercando di distendersi dall’altro.

Si augurano la buonanotte reciproca, ma nonostante Thor crolli subito in un sonno profondo, Loki sembra far più fatica.

Mentre il biondo continua a dormire beatamente, il moro avanza verso di lui, silenzioso, per osservarlo meglio.

Ha un’espressione serena e le labbra sottili sono increspate in un accenno di sorriso.

Il moro non resiste oltre e decide di chinarsi verso quelle invitanti labbra, ma prima che possa effettuare appieno quel contatto, la sua figura si dissolve.

Il vero Loki, che non si è mai mosso dal divano, osserva quella scena con una sottile malinconia, complimentandosi però di essere riuscito ad annullare quell’illusione al momento giusto.

- Non adesso. Ma un giorno … forse. – pondera, riuscendo finalmente ad addormentarsi.
 
TBC

Qualcuno ci è cascato o l’avevate capito tutte/i che era solo un’illusione? ^^

Ci sono un bel po’ di cose da dire su questo capitolo.
Per lo più vuole essere un inno alle fan-art più stereotipate (Loki goloso di Pudding, Loki che predilige i gatti e Thor i cani, ecc ), che ho cercato di mettere nero su bianco,a proposito, questo è il pudding ^^
http://img.alibaba.com/photo/335711307/chocolate_pudding_for_bubble_tea_milk_tea.jpg

Quanto alla scena ‘calcio ‘ , tutto risale agli Europei di quest’anno, una sera guardando l’Irlanda ho visto fra gli spalti dei tifosi gente che indossava cappelli con corna e d è stato associativo, mi sono figurata all’istante Loki a tifare Irlanda, e .. va da sé Thor la Spagna … e questa mi sembrava la FF più adatta perché ciò si potesse verificare! ^^
Voglio dire, se Erik può cantare da sbronzo con Thor (vedi scene tagliate, fra l’altro è spassosissima) , perché non può vedersi una partita di calcio?

Ah, sempre parlando di scene tagliate, il fatto che Thor vada a restituire la tazza al bar/fast-food in cui l’ha rotta è un’altra scena tagliata… è così tenero il nostro guerriero ^^

Okay, potrei giustificarmi dicendo che ho la febbre alta (perché è vero, ce l’ho)  e quindi la follia di questo capitolo dipende da questo, ma no.. sono appunti che avevo pronti da mesi e mesi, quindi… c’è poco da fare.. scappo e attendo i pomodori!! XD
Prometto che nel prossimo capitolo la trama andrà più avanti e succederanno cose interessanti.. anche perchè è ora che 'sti due si diano una mossa, no? ^^


Ah, datemi tempo (un bel po’)  e arriverà anche Expecting ^^ . Ma soprattutto, tenete d’occhio il mio livejournal (lo trovate nel mio profilo qui) perché appena daranno i risultati del contest, anche lì posterò una nuova, breve storiella . Qui non ci provo neanche, l’inizio è troppo rosso, me la cancellrebbero subito. XD

ok, credo di aver ciarlato tutto il ciarlabile.. me ne torno a letto, sperando che la febbre sia passata.
Whatever you think, please let me know ...
byebye

   
 
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