It's time to try defying gravity.
Quella mattina Maxxie era di buon umore: Michelle si era svegliata apparentemente rilassata e decisa a perdonare il suo ragazzo, Finn e Blaine non si erano accorti della sua vicinanza con Kurt e quest'ultimo gli aveva lasciato il suo numero di telefono, nel caso in cui il suo fratellastro se la fosse presa con lui. Kurt li aveva anche invitati ad assistere alle prove del Glee Club quella mattina, anche se a Maxxie continuava a sfuggire il motivo. In più, Michelle non faceva altro che domandarsi come avesse fatto Maxxie a sentire il ragazzo, visto che da quando se ne erano andati dalla festa loro due erano rimasti insieme in albergo a dormire. Come se non bastasse, era da quando avevano aperto gli occhi che Michelle assillava il biondo per sapere se anche Tony sarebbe stato presente quella mattina, ma Maxxie non ne era così sicuro visto che l'amico non era mai tornato in albergo.
I due finirono di prepararsi e uscirono dall'albergo per dirigersi al McKinley High School.
**
Kurt continuava a fissare la porta dell'aula del Glee, tranne che nei rari momenti in cui Blaine vi passava davanti, perché a quel punto distoglieva lo sguardo e si girava verso Finn seduto al suo fianco, in modo da esser sicuro di non incrociare gli occhi di Blaine.
Dalla notte precedente Finn non gli toglieva gli occhi di dosso neanche per un istante, si era davvero preoccupato e di certo non avrebbe voluto vedere nuovamente Burt Hummel in quello stato. Kurt però quella mattina sembrava come trasformato, non aveva più gli occhi gonfi di pianto e, seppur evitando di guardarlo negli occhi, non scappava quando si trovava nei paraggi di Blaine, che sembrava realmente mortificato per ciò che era successo la sera prima alla festa. Blaine Anderson infatti aveva mandato 20 sms e 15 bigliettini al suo ragazzo, ma non aveva ancora ricevuto nessuna risposta. Ora erano insieme in quella stanza, aspettando che arrivasse il professor Schuester, ma Kurt era davvero intenzionato ad ignorarlo, come se Blaine fosse diventato invisibile. Per di più non faceva altro che spostare il suo sguardo dall'ingresso dell'aula allo schermo del suo telefono, come se stesse aspettando qualcosa o qualcuno. Si alzò di scatto dalla sedia quando vide una figura apparire sulla porta, e quando vide che si trattava di Maxxie insieme alla sua amica Michelle gli andò incontro sorridendo. Abbracciò i due proprio sotto gli occhi di Blaine, che fissava il biondo come se volesse incenerirlo con lo sguardo da un momento all'altro. Kurt fece spostare Finn e lasciò che i due inglesi si sedessero accanto a lui, mentre continuava a fissarli sorridente cercando di evitare gli sguardi di fuoco che gli stava riservando Blaine.
« Fossi stata in te non sarei venuta questa mattina, troietta. » sibilò una voce alle spalle di Michelle.
« Si può sapere cosa vuoi Santana? Tony è il mio ragazzo, sono venuta a riprendermelo. »
« Oh, e perché non è arrivato con voi? Forse non ha dormito in albergo? » ribatté Santana Lopez con un ghigno malefico sul volto.
« Ero incazzata con lui, non gli ho permesso di tornare. » rispose Michelle sulla difensiva.
« Beh, io credo che il tuo ragazzo se ne sia fatto una ragione... »
« Cosa vorresti insinuare? »
« Toh, proprio questo. Guarda con chi arriva Anthony Stonem questa mattina. » sorrise Santana con lo sguardo rivolto verso la porta.
Michelle non riuscì a controbattere, rimase con la bocca spalancata, mentre i suoi occhi non riuscivano a smettere di fissare il suo ragazzo che si era presentato mano nella mano insieme a Quinn Fabray. Maxxie si girò a guardare Michelle ma dalla sua bocca non uscì nulla che potesse minimamente rassicurarla, così decise di rimanere in silenzio e si voltò a guardare Kurt che gli sorrideva. Tony guardò prima Michelle, poi Santana e infine prese posto accanto a Mike Chang, seguito silenziosamente da Quinn.
Prima che qualcuno
potesse anche minimamente fiatare Michelle si alzò dalla sua
sedia
e si girò in direzione di Tony.
« Sei un bastardo. »
La
ragazza non rimase a sentire ciò che Tony aveva da dirle, si
diresse
a passo svelto verso la porta e oltrepassò la soglia quasi
correndo
per evitare che qualcuno potesse vederla piangere. Nessuno poteva
permettersi di giocare con i sentimenti di Michelle, nemmeno Tony
Stonem.
Nella stanza calò il silenzio, nessuno osava dire una
parola, persino Santana Lopez non proferì parola, decisa a
fissare
Tony e Quinn con l’espressione più schifata che le
fosse mai
uscita in volto. Maxxie aveva tentato di seguire Michelle ma Kurt lo
aveva silenziosamente invitato a restare seduto poiché la
ragazza
aveva sicuramente bisogno di rimanere sola.
Blaine continuava a
guardare Kurt, come se l’atteggiamento di Tony potesse in
qualche
modo perdonare il suo della sera precedente. Voleva che il suo
ragazzo lo perdonasse, ma allo stesso tempo vedere Kurt intento a
flirtare col biondino inglese lo faceva andare su tutte le furie. Era
davvero un bellissimo ragazzo, Blaine non avrebbe mai potuto reggere
il confronto. E poi, Sebastian continuava a scrivergli sebbene lui
gli avesse intimato di smetterla. Ancora non riusciva a credere a
ciò
che aveva fatto la sera prima: ricambiare quel bacio era stata una
mossa stupida e avventata, eppure in quel momento gli era sembrata la
cosa più sensata da fare. Aveva bevuto un pochino, Sebastian
era
stato carino tutta la sera con lui e poi vestito in quel modo aveva
acquisito un minimo del fascino dei Malfoy. Blaine si era sentito in
colpa per quel bacio, ma solo dopo aver visto che Kurt era uscito
dalla sala. Mentre baciava Sebastian, era come se Blaine non
desiderasse altro che quello.
L’unico che in quel momento
riusciva a parlare era Kurt: se, infatti, tutti gli altri erano
ancora occupati a fissare Tony e Quinn seduti vicini e in silenzio,
Kurt era preoccupato per Maxxie che avrebbe tanto voluto fare
qualcosa per Michelle.
« Sai, tu me la ricordi tanto. » disse
Maxxie rivolto a Kurt quando finalmente gli altri ricominciarono a
parlare e vi fu abbastanza confusione da coprire il suo discorso.
«
Ti ricordo Michelle? » Kurt era sorpreso, era consapevole del
fatto
che lui non sarebbe mai riuscito a dare del bastardo a Blaine,
davanti a tutti. Lui era scappato senza dire nulla e Maxxie lo aveva
ritrovato in lacrime, si era mostrato debole.
« Si beh, me la
ricordi perché stai soffrendo per Blaine come lei ha
sofferto per
Tony. E io so cosa si prova, perché beh, io quella volta ero
Sebastian. » Maxxie finì la frase col volto
chinato e la voce
bassa, come se si vergognasse di ciò che stava dicendo.
« Tu hai
baciato Tony? »
« In realtà abbiamo fatto anche qualcosa di
più… E Michelle ha visto tutto. Questa storia
è andata avanti una
settimana, poi ho capito che Michelle stava soffrendo troppo a causa
mia e ho lasciato perdere. È stato difficile
però; in quel periodo
ero davvero innamorato di Tony. » finì Maxxie
quasi sussurrando
l’ultima frase.
« Eri… Innamorato? »
« Si, ma sapevo che
per lui si trattava solo di un gioco. »
« Quindi, tu sei… »
continuò Kurt.
« Beh si, sono gay, pensavo l’avessi capito.
»
Maxxie era preoccupato, non pensava di ricevere questa domanda
proprio da Kurt.
« Si si, scusa, non intendevo questo, è
che…
Ecco… Sei carino. » Kurt arrossì
violentemente, l’imbarazzo che
si era creato tra i due era quasi insostenibile. La testa di Kurt
cominciò a lavorare: quella notte allora non era stata una
sua
impressione, Maxxie stava davvero per baciarlo. Se solo non fossero
arrivati Finn e Blaine.
« Si, ecco, è questo che ti differenzia
da Michelle. » Maxxie era rosso in viso almeno quanto Kurt,
non
credeva potesse essere così difficile. « Sei
carino. »
**
Non
poteva rimanere lì senza fare nulla. Quella stessa ragazza
che due
anni prima si sarebbe fatta una grandissima risata davanti a quella
situazione, ora le diceva di non starsene ferma e di agire. Non
sapeva bene cosa fare, ma sapeva di doverlo fare. Uscì
velocemente
dall’aula e a passo veloce iniziò a ispezionare
tutti i corridoi
della scuola, fin quando non scorse accucciata dietro un armadietto
Michelle in lacrime.
« Il bagno è dall’altra parte.
»
Santana
Lopez era di fronte alla ragazza inglese e le sorrideva.
« Cosa
c’è, sei venuta a sfottermi ancora? Non pensi sia
bastata la
coppietta felice ad umiliarmi? » Michelle era furiosa, le
lacrime
che precipitavano violentemente sulle sue guance.
« Ehi
fontanella, calmati. Si è vero mi sono fatta il tuo ragazzo,
ma
tecnicamente non lo sapevo! Voglio dire, io pensavo fosse single
perché lui non ha accennato ad una possibile ragazza. Sai,
due anni
fa forse sarei stata ancora più stronza di lui e me ne sarei
infischiata di te, ma adesso, anche se mi duole ammetterlo, voglio
aiutarti, non voglio che una ragazza come te si faccia mettere i
piedi in testa da quel cazzone di Tony. Forza, vieni con me.
»
Santana tese la mano in avanti in attesa che Michelle la afferrasse,
poi la aiutò ad alzarsi e insieme si diressero verso il
bagno.
«
Pensi che Tony l’abbia fatto anche con Quinn, stanotte?
»
«
Oh, ne dubito. Quinn era la presidentessa del Club della
castità una
volta, vergine fino al midollo. »
« E poi? » chiese Michelle
preoccupata, pensando alla falsa innocenza di Abigail.
« Poi si è
lasciata convincere da Puck, hanno fatto sesso e lei è
rimasta
incinta di una bambina che adesso non le permettono di vedere. Tony
la convincerà nuovamente, ma non l’ha fatto
stanotte. »
«
Grazie. » abbozzò Michelle alzando gli occhi
ancora gonfi di pianto
dal lavandino, dove stava cercando di darsi una sistemata.
« Per
cosa, per averti detto che quei due faranno sesso? » rispose
Santana
sorpresa.
« No, per avermi fatto aprire gli occhi. Mi serviva.
»
Santana rimase senza parole, non credeva potesse essere così
semplice e confortante aiutare una persona in difficoltà.
L’americana sorrise, poi si avvicinò a Michelle e
trascinandola
davanti lo specchio iniziò a cantare con voce ferma e decisa.
Keep holding
on, ‘cause you know we’ll make it through,
we’ll make it
through
Just stay strong ‘cause you know I’m here for you,
I’m
here for you.
There’s nothing you could say, nothing you could
do.
There’s no other way when it comes to the truth so keep
holding on,
‘cause you know we’ll make it through,
we’ll
make it through.
**
Rory era rimasto impressionato dalla facilità con cui i due inglesi si erano lasciati. Voglio dire, si amavano no? E allora perché per lui era stato così semplice presentarsi a scuola con un'altra ragazza? Perché lei era riuscita a lasciarlo non appena l'aveva visto, pur amandolo alla follia?
Si sentiva un vigliacco lui, che non riusciva a lasciare nemmeno una ragazza che non amava. Sugar era seduta al suo fianco, bella e raggiante come tutte le mattine, ma a Rory non suscitava più alcun sentimento quella vista, non riusciva a guardarla con gli occhi dell'amore. Era bellissima, ma di un bello che poteva essere quello di Brittany, o di Quinn. Rory non era più interessato a lei, quella notte l'aveva capito, l'aveva capito quando aveva sfiorato le labbra di Sam e aveva fatto scattare qualcosa di magico e inaspettato, l'aveva capito quando quella stessa sera Sam non aveva ricambiato il bacio di Mercedes.
« Sugar, possiamo parlare un secondo? »
« Ma certo tesoro mio, dimmi pure! »
Era dannatamente felice. Rory era irritato dal suo sorriso, dalla sua allegria contagiosa.
« Usciamo da qui però, vorrei parlare con te... Da soli. »
Rory la prese per mano e senza neanche guardarla negli occhi si alzò dalla sedia per trascinarla fuori dall'aula di Glee, rivolse uno sguardo quasi supplichevole in direzione di Tony e si chiuse la porta alle spalle.
« Vedi Sugar, io ti voglio bene, sei una persona fantastica ma non credo che la nostra relazione possa funzionare. Si insomma, ecco, io credo mi piaccia un'altra persona. Quindi, vedi, sarebbe inutile continuare a stare insieme perché mi sembra solo di prenderti in giro e... »
« Oh beh, Artie sarà molto felice di questa notizia! Sai Rory, mi sono messa con te perché mi hai fatto tenerezza, quando hai detto che saresti dovuto tornare a casa in Irlanda. Ma visto che sei ancora qui penso che possiamo anche smetterla, no? » rispose lei col sorriso sul volto, con sorpresa di Rory.
« Oh, io... Si, credo di si. »
« Bene, ci si vede allora! » Sugar schioccò un bacio sulla guancia del ragazzo e tornò saltellando verso l'aula di canto, come se nulla fosse accaduto.
Rory rimase quasi sbalordito dal comportamento di lei, dopotutto era stato davvero facile. Sperava di non ferirla, il suo unico intento era questo e a quanto pareva ci era riuscito alla grande. Adesso si sentiva davvero felice, pensò.
« Che fai qui fuori tu? Non vieni a lezione oggi? Dai, forza! » sorrise Mercedes, sbucata da dietro l'angolo... Mano nella mano con Sam.
Il cuore di Rory perse un colpo, non era pronto ad una rivelazione simile. Aveva visto lo sguardo di Sam la sera prima, anche lui aveva provato qualcosa in quell'istante. Non aveva ricambiato il bacio di Mercedes, si era girato a guardare lui. Lui. Non poteva essere vero, non potevano davvero essere tornati insieme.
Mercedes si girò a baciare Sam, che stavolta ricambiò il bacio con passione e le sorrise amorevolmente stringendola a sé. Rory non poteva crederci, era stato davvero un idiota.
**
Blaine Anderson avrebbe smesso di piangersi addosso. Aveva sbagliato la sera prima, ne era consapevole, ma il fatto che il suo ragazzo fosse seduto accanto al biondino inglese e che le loro mani fossero intrecciate, a Blaine non andava giù per niente.
Non avrebbe fatto nulla per riconquistare Kurt Hummel, non ora, non più.
**
Buongiorno
a tutte, scusate il ritardo ma con l'inizio della scuola non ho
praticamente più un momento neanche per postare! Questo
capitolo non mi convince per nulla, ma spero comunque sia di vostro
gradimento. I prossimi saranno migliori, prometto!
Grazie
alle ragazze che recensiscono e che ci sono sempre e grazie anche a
tutte quelle che hanno messo la storia nelle
seguite/ricordate/preferite!
Wendy