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Autore: magikale    25/09/2012    3 recensioni
Nicole è la migliore amica di Lottie, la sorella di Louis. Quest'ultimo non è un cantante ma un puttaniere stronzo, uno dei più famosi della scuola. L'altro è Liam Payne, dolce fuori e stronzo dentro. Nicole non sopporta Louis e Lottie non sopporta Liam, semplice no? Ma si sa che gli stronzi alla fine sono i più dolci, oppure no?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV Nicole

Misi giù il telefono vicino al divano, avevo appena ordinato una pizza essendo a casa da sola con la voglia di cucinare pari a zero. Girai un po’ di canali in cerca di qualche programma interessante ma alla fine spensi annoiata la televisione. Aprì al suono del campanello per prendere la pizza, diedi i soldi al ragazzo e lui mi sorrise raggiante, sorrisi anche io e salutandolo chiusi la porta. Mangiai in poco tempo e sentì un rumore di vetro rotto in provenire dal piano superiori, mi preoccupai e corsi subito in camera mia. Quello che trovai mi fece salire le lacrime agli occhi: la cornice che mi avevano regalato i miei genitori con dentro la loro foto era rotta, per terra affianco al letto. Mi chinai a raccogliere i cocci e le lacrime continuavano a scendere, la cosa per me più importante era andata in mille pezzi per colpa di una folata di vento. Non ci potevo credere. Presi il cellulare per chiamare Lottie ma sul cellulare non rispondeva così decisi di chiamare casa sua, tirai su col naso e cercai di nascondere la voce incrinata dal pianto. “Pronto?” rispose una voce maschile, riconobbi quella di Louis. “Mi puoi passare Lottie?” chiesi asciugandomi una guancia. “Lottie non c’è.. ma stai piangendo?” la sua voce si era addolcita e io negai con la testa ricordandomi poi che non mi poteva vedere. “No.” “Invece si.” “Louis non fare il testardo.” “Seconda volta che mi chiami per nome, hai qualcosa, dimmelo.” “Fatti gli affari tuoi.” “Tra dieci minuti sono a casa tua.” “Cosa? No Louis..” ma non riuscii a continuare perché aveva già messo giù. Cosa diamine aveva in mente quel ragazzo? Andai ad aprire titubante e con ancora gli occhi rossi, quando me lo trovai davanti con uno sguardo preoccupato scoppiai di nuovo a piangere abbracciandolo. Mi strinse subito fra le sue braccia come quella volta in camera mia, bagnai la sua maglietta con le lacrime ma lui non sembrò preoccuparsene. Mi spinse gentilmente in casa chiudendo la porta alle sue spalle, mi prese il viso tra le mani levandomi qualche lacrima e cercò di non scoppiare a ridere. “Hai tutto il trucco sbavato sei buffissima!” mi allontanai guardandolo storto. “Sei venuto qui per prendermi in giro?” “Scusami, è stato più forte di me.” Mi abbracciò di nuovo e mi chiese il motivo del mio pianto, rimasi muta qualche secondo poi risposi con un sussurro. “Ricordi la foto dei miei genitori? La cornice me l’avevano regalata loro e si è rotta prima. Era la cosa più importante che avevo” stinsi la maglia che aveva addosso e inspirai il suo profumo di menta. “Vediamoci un film dai!” mi prese per mano portandomi sul divano e accese la televisione. Trovò una commedia romantica e buttò il telecomando sul tavolino davanti a noi, cominciò a fare battute e io continuavo a ridere come una scema. Andò in cucina tornando poi con un barattolo di gelato e due cucchiai in mano, mi sorrise e si sedette accanto a me con il barattolo tra le gambe. “Il gelato è il migliore dei rimedi!” esclamò passandomi un cucchiaio con sopra del gelato alla fragola. Lo mangiai e subito mi sentii meglio, lui continuava a sorridere aspettando che io dicessi qualcosa. “Grazie” sussurrai, arrossii e fissai lo schermo su cui scorrevano immagini di un film che non riuscivo a seguire. Tre ore di film mi stavano facendo addormentare, senza accorgermene crollai con la testa sulle gambe di Louis che mi guardò stupito. Non sentì più niente sotto di me e mi sforzai di aprire gli occhi per capire cosa stesse succedendo, ero in braccio a quel ragazzo che tanto odiavo e lui mi stavo portando in camera. Mi posò sul letto e si allontanò ma io non mollavo la sua maglietta trattenendolo, si girò e cercò di allentare la mia presa. “Stai qui, per favore” mormorai tra il sonno e la veglia. Sentii il materasso sprofondare e subito dopo un corpo caldo si sdraiò affianco al mio, abbracciandomi dolcemente. Mi diede un bacio sulla nuca e io mi addormentai accoccolata tra le sue braccia. Stavo male, stavo veramente male.
Il giorno seguente mi svegliai con un leggero mal di testa, avevo pianto troppo e queste erano le conseguenze. Cercai di alzarmi ma qualcosa me lo impediva, il braccio di Louis sul mio fianco che mi teneva stretta a lui. Il suo respiro mi solleticava la testa mentre strofinava il naso tra i miei capelli, mi girai trovandolo ancora addormentato e sorrisi. Era veramente bello, mi ricordai di quello che aveva fatto per me la sera prima e non riuscivo a pensare a cosa gli fosse preso. Prima faceva lo stronzo e dopo mi coccolava quando ero triste? Ho sempre pensato che fosse strano ma non fino a questo punto. Spostai delicatamente il suo braccio per non svegliarlo, purtroppo appena misi i miei per terra lo sentì muoversi e mormorare “Dove vai?”. Portò le mani a strofinarsi gli occhi. “Vado a farmi un caffè per svegliarmi, lo vuoi anche tu?” chiesi sulla soglia della porta.
“Si adesso arrivo anche io, faccio una cosa prima” si alzò e capii cosa intendeva, la patta dei suoi pantaloni era stranamente rigonfia ed io arrossì fino alla punta dei capelli. “Fai pure con comodo” corsi giù dalle scale per scappare da quella situazione imbarazzante e mi rintanai in cucina. Preparai il caffè e mi sedetti sul tavolo sorseggiando il liquido scuro nella mia tazzina, Louis scese poco dopo e prese la sua tazzina. Soffio e iniziò a fissarmi mentre io fissavo una parte indeterminata della stanza. Il primo a rompere il ghiaccio fu lui. “Quindi? Ora che si fa?” domandò avvicinandosi. “Che intendi?” “Oh andiamo! Non possiamo fare finta che ieri sera non sia successo niente! Abbiamo dormito insieme e siamo stati bene, ammettilo.” “Louis è difficile..” “Cosa c’è di difficile?” “Io non ti sopporto! Mi prendi sempre in giro e fai sempre lo scemo!” “Eppure ieri sera non la pensavi così.” “Non so cosa mi sia preso.” “Io invece credo proprio di si. Senti, che ne dici se mettessimo da parte gli scherzi e le bambinate, e diventassimo amici?” poggiò la fronte sulla mia guardandomi dritto negli occhi. “Non lo so..” i suoi occhi diventarono tristi e pensai a come mi fossi sentita la sera precedente. Mi aveva sollevato l’umore come solo Lottie sapeva fare, mi aveva coccolata e mi aveva fatta sfogare, ero stata veramente bene. “Va bene, proviamoci” sospirai. Sorrise sornione dandomi un bacio sulla fronte e dopo essersi sistemato disse di dover uscire con Liam. Lo salutai con la testa che girava dalla confusione. Io amica di Louis Tomlinson? Non ci avrei mai creduto.

POV Lottie

Erano già le 18.00 tra un'ora avrei avuto l'appuntamento con Liam, dovevo cambiarmi in fretta per arrivare in tempo. Non sapevo cosa mettermi così chiamai Nicole che corse da me, le avevo detto che c'erano i ladri altrimenti avrebbe messo ore ad arrivare. Appena le dissi la verità iniziò a picchiarmi e poi disse ''scegliamo questo vestito''. Dopo mille prove scelsi un vestito molto semplice, Nicole è una brava consigliera di moda. Alle 19:00 precise arrivai davanti al cinema dove c'era Liam ad aspettarmi, appena mi vide mi guardò dalla testa ai piedi e sorrise. ''Allora andiamo?'' mi disse sorridendo, risposi con un cenno della testa. Aveva scelto un film horror,pensava che io mi spaventassi di un semplice film? ahaha pensava bene. Rimasi appiccicata a lui per tutto il film, lui mi guardò e sghignazzo un po’. Lo guardai male e alzai un sopracciglio, lui mi diede un bacio sulla fronte, diventai rossa come un peperone. Mi alzai e dissi a Liam che stavo andando un minuto al bagno, mi sciacquai la faccia e uscii, appena uscii caddi addosso a Liam, messo dietro la porta. ''Tutto apposto piccola?'' Disse guardandomi,piccola?oddio reggetemi ahah. Mi alzai da sopra di lui e uscimmo dal cinema. Arrivò il momento di salutarci, lui mi guardava negli occhi come se volesse baciarmi, allora mi avvicinai a lui, mi misi sulle punte e lo baciai per poi correre via. Tornai a casa tutta contenta, ma lì mi aspettava una grande notizia, il figlio della migliore amica di mia madre sarebbe venuto a vivere da noi per un po’, oh cazzo! Dissi tutto a Nicole e le raccontai un po’ di Harry, il ragazzo che sarebbe venuto a stare da noi, le mostrai una foto e lei disse ''Beh, ma è carino..ma che dico è un figo!''. La guardai male e risposi ''Sarà figo, ma sarà come avere due Louis in casa...DUE LOUIS IN CASA!''. Urlai, la faccia di Nicole era sconvolta mi mise una mano sulla fronte. ''No,non hai la febbre, hai bevuto o fumato qualcosa?''. Alzai un sopracciglio e risposi ''Mi sa che qui l'unica che ha bevuto o fumato sei tu..''
Dopo le orribili 6 ore di scuola tornai a casa, dove mi ritrovai sola con 3 ragazzi, Louis, Liam e Harry. ''Ciao piccola!'' disse Liam venendomi incontro. ''Ciao'' risposi timidamente, Louis iniziò a ridere, io lo guardai male e seccata salii in camera mia, quanto odio mio fratello. Improvvisamente sentii bussare la porta ed entrò qualcuno, mi aspettavo Liam e invece no, entrò Harry.''Cosa vuoi?'' dissi senza guardarlo in faccia. Sentii il fiato di Harry sul mio collo, rimasi immobilizzata, lui sorrise e mi baciò il collo. Poi passò alle guancie e infine alla bocca, mi staccai subito e gli diedi uno schiaffo e lui uscii. Cercai di chiamare Nicole ma per qualche oscuro motivo non mi rispose, non sapevo proprio con chi parlarne.

   
 
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