Ciao a tutti! Mi chiamo Kate (lo
avrete sicuramente notato ^_^) e indovinate un po’? scrivo
ff! (come sono spiritosa…) Se avete aperto questa pagina e state leggendo
queste parole significa che la mia ff almeno un pochino vi interessa!
Spero che andando avanti nella lettura di questa storia vi ci appassionerete
sin dall’inizio, perché a me fa molto piacere far leggere alle
perone e sapere alla fine cosa ne pensano, a prescindere che il loro
giudizio sia bello o brutto, non mi interessa! E poi i
giudizi brutti possono aiutarmi a migliorare la mia ff no? Quindi
se leggete recensite vi prego!
Niente donne a bordo!
“Vento a poppa! Virare a destra o
quell’onda anomala ci investirà in pieno!” disse una
ragazza.
“Capitano abbiamo il timone bloccato,
cosa facciamo?” rispose un ragazzo.
“Ragazzi mantenete
la calma! Tra poco approderemo su un’isola sconosciuta! Dobbiamo
resistere!” rispose ancora il capitano.
“Capitano il timone si è sbloccato,
siamo riusciti a virare di 65°, dovrebbe bastare!” disse un altro ragazzo.
“Vira di altri
20° gradi e punta a sud, verso quell’isola che sulla mappa dovrebbe essere
indicata come L’ISOLA DEGLI SCOUT!”
“Capitano ha davvero intenzione di
approdare nell’isola delle giovani marmotte?” disse un altro ragazzo.
“Tu ascolta quello che dico, idiota!
Si chiama Isola degli Scout, non per le giovani marmotte, ma per il loro
fondatore, che inventò anche quelle demenze! E poi a
te cosa interessa? È da qui che ci è arrivata la
lettera di aiuto! Non siamo qui per caso! Ci ha promesso una bella somma di
denaro, e non abbiamo virato molto dalla nostra rotta, e altra cosa importante…
sono molto ricchi gli abitanti di quest’isola,
potremmo svaligiare i locali, e la casa del padrone dell’isola… non sarà un
cambio di rotta fatto a vuoto, adesso preparatevi ad abbassare le vele nere e a
mettere quelle bianche, dopo di che, virate di altri 10° e puntate più a sud!”
“Si capitano!” disse tutto
l’equipaggio.
Una grossa nave approdò nel porto di
una piccola isoletta, dove molti bambini accorsero per dare il benvenuto.
Tra i bambini, però, spiccava una
ragazza... molto bella, non era molto alta, ma aveva due stupendi occhi verdi,
e dei capelli molto lunghi biondi.
Sembrava una ragazza molto ricca...
indossava un vestito lungo bianco molto largo... il vestito sfiorava quasi il
terreno, e molti bambini, oltre a guardare l’enorme nave che approdava,
guardavano questa ragazza.
La ragazza si avvicinò al ponte, dove
l’equipaggio scendeva.
“Sono io che ho mandato la lettera al
vostro capitano... vi prego di seguirmi, vi spiegherò tutto molto meglio nella
mia residenza” disse la ragazza con un tono di voce dolce e soave... tanto da
incantare tutti i ragazzi a bordo.
Il capitano ordinò all’equipaggio di
seguirla, insieme a quella ragazza, e camminando, senza parlare, si ritrovarono
davanti ad un’immensa villa.
Tutti rimasero con uno sguardo
sbalordito, e con gli occhi che brillavano, il capitano e il suo equipaggio entrò nella residenza.
Si ritrovarono in un enorme salone, la
ragazza si mise seduta, e ordinò al capitano e al suo equipaggio si sedersi.
“Ebbene?”
disse il capitano.
Il capitano era una ragazza di 17 anni
di nome Kate. Non era molto alta, aveva dei lunghi
capelli neri, legati con elastico a coda e degli occhi color castagna. Era
molto snella e indossava un paio di scarpe a stivale con un tessuto morbido
come la pelle, e portava una gonna dello stesso tessuto degli stivali, con un
pantaloncino sotto, sopra indossava una maglietta a fascia che si allacciava al
collo.
L’equipaggio era composto da quattro ragazzi.
Il primo era Dan. Un ragazzo di 18
anni, alto, capelli molto corti mori e con occhi
scuri... sembrava il ritratto al maschile di Kate, ma tra loro non c’erano
legami di parentela.
Il secondo era Nick. Un ragazzo di 18
anni, alto, capelli medio lunghi biondi, con gli occhi
azzurri.
Il terzo era Simon. Un ragazzo di 18
anni, alto, capelli corti mori con gli occhi verdi.
Il quarto era Tom.
Un ragazzo di 17 anni, alto, capelli corti biondi, con
occhi celesti.
Il capitano aspettava una risposta, e
la ragazza parlò: “Devo immaginare che voi siate i pirati che ho contattato!”
“Siamo noi!” rispose Kate.
“Bene... il mio nome è Reika! Un nome
strano vi domanderete... le mie origini sono
lontane... bene... taglierò corto... sapete bene quali sono ormai le condizioni
del nostro periodo... siamo nel seicento inoltrato e molti fanno ancora
distinzioni tra pirati e aristocratici!”
“Ehi! Bella bambola mettiamo
in chiaro le cose... noi siamo i pirati e facciamo la parte dei cattivi... voi
siete gli aristocratici e fate la parte dei finti buoni... quindi un’alleanza
tra pirati e aristocratici te la puoi pure scordare! Non esiste la pace tra
questi due mondi troppo diversi!”
“Io non voglio la pace... voglio
soltanto diventare un pirata come voi!”... silenzio tombale...
***
Fuori la stanza, intanto un uomo sui quarant’anni stava ascoltando tutto... si toccò i lunghi
baffi grigi e fece cenno al maggiordomo di seguirlo nel suo studio.
***
Il silenzio terminò... e un enorme risata scoppiò nell’enorme sala.
“Non c’è niente da ridere!” disse
Reika.
“Capitano, possiamo
capire lei, ma un’altra donna a bordo no! Sanno tutti che le donne sulle navi
portano sventura!” disse Simon.
“Capitano, poi, insomma lei non sa
neanche come si maneggia un coltellino da tavolo, non potrà mai usare una
spada! E poi... capitano... noi stiamo bene così... il
nostro equipaggio è completo così!” disse Tom.
“Ma la smetti
di fare il filo al capitano?” disse Nick.
“Reika, con tutto il cuore... vuoi davvero rinunciare a tutto questo per salpare i sette
mari? E poi, hai mai maneggiato una spada?” disse il
capitano.
“Voglio rinunciare a tutto questo!
Certo che sono sicura della mia scelta... vi ho
chiamato apposta! So che siete molto bravi e tutti vi conoscono come i quattro
della Rovina... dove passate voi non rimane un
soldo...” disse Reika.
“Che schifo
di nome che ci hanno dato! E poi non è vero... i soldi per mangiare glieli lasciamo sempre!” disse il capitano irritato.
“Stavo dicendo... so maneggiare
inoltre solo un tipo di spada... la spada di mio nonno... è stata fatta con un
metallo particolare e l’impugnatura è d’oro... è molto leggera, ma tagliente...
non risparmia nessuno... quella spada era del mio nonno, nonché
pirata Blu! Naturalmente fu bandito dalla mia famiglia, ma io l’ho sempre
ammirato!” disse Reika
“B- b- b- Blu?” dissero tutti i componenti nella stanza tranne Reika.
“Quel pirata famosissimo per le sue
innumerevoli scorribande e per aver trovato un enorme tesoro che poi ha
seppellito non si sa dove?” disse Kate.
“Esattamente!” disse Reika “Quindi potrei anche servirvi!”
“Il tesoro lo troviamo da soli! Non
abbiamo bisogno di una snob a bordo, che ha paura di spezzarsi un’unghia!” disse Dan.
“Dan taci!” disse Kate.
“Si! Capitano!” rispose Dan.
“Cosa ne
pensa tuo padre?” disse Kate.
“Naturalmente mio padre è contrario!”
disse Reika
“Quanti anni hai?” disse Tom
“Ho 16 anni!”
“Cosa?” disse
Kate.
“Qual è il problema?” disse Reika.
“Il problema è che siamo nel 1680, e
se io ti porto fuori casa e non hai 21 anni, io e tutto il mio equipaggio rischiamo la ghigliottina... già la rischiamo per conto
nostro... dato che sulla nostra testa grava una taglia di ben 12.000.000.000 di
doppie sterline, ci manca solo che ti portiamo via e... posso dire addio alla
mia testa!” disse Kate infuriata.
“Ma io vengo
con la mia volontà... sono io che scappo!”
“Si! Ma vallo
a raccontare a tuo padre? Secondo te, lui cosa penserà? Che questi poveri
pirati senza quattrini...” cominciò
Nick.
“Senza quattrini parla per te!”
intervenne Kate.
“Stavo dicendo... che questi poveri
pirati ti avranno rapito! Tu sei
matta!” finì Nick.
“Io vengo lo stesso!” disse Reika.
“Oltre ad essere
ricca è anche Snob e capricciosa!” disse Simon.
“Aspetta un momento... hai 16 anni
compiuti da poco, o devi farne 17?”
“Ok! Ho mentito, in realtà ho 18 anni,
ma ne dimostro 16!”
“Oh! Bene! Oltre ad
essere ricca, snob, capricciosa, è anche bugiarda!” disse Simon.
“La smetti di farci la telecronaca?”
disse Kate.
“Allora?” disse Reika.
“Non so! Adesso torniamo
al Galeone, poi ti faremo sapere!” disse Kate.
“Donne a bordo portano sventura!”
disse Dan.
“La sventura te la do io se non ti
stai zitto!” disse Kate.
***
“Voglio che tieni d’occhio mia figlia!
Cerca di stare attento alla loro rotta, cercheranno
anche il tesoro!”
“Padrone... ma come farò?” disse il maggiordomo
“Ho radunato un gruppo di miei
amici... naturalmente li ho profumatamente pagati per far svolgere loro il
lavoro al meglio... sono dieci... ti dovrebbero
bastare, e soprattutto... faremo sì che tra loro nasca all’inizio amore... poi
odio... anzi solo l’odio... l’amore è già sbocciato! Roby... partirai domani
mattina!”
“Si! Padrone!”.
Roby, un ragazzo sui 23 anni, alto
moro con gli occhi verdi, uscì dallo studio.
***
“Capitano, vuole davvero che quella
ragazza faccia parte della nostra ciurma?” disse Nick.
“Nick, non so che dirti... insomma,
anche noi, ti ricordi quando siamo partiti un anno fa?” disse Kate mentre
parlava sul ponte da sola con Nick.
“Si che me lo
ricordo!” rispose il ragazzo.
“Tu non volevi partire con me... nonostante
mi conoscessi da una vita, credevi che delle donne a bordo portassero
sfortuna... quella ragazza mi sembra decisa... io, te, Simon e Dan... alla fine
abbiamo formato una squadra... non scordare che anch’io ho rinunciato alla mia
vita da aristocratica per andare contro la legge e salpare i sette mari...
naturalmente sono anche il capitano di questa nave, ma devo dirti che un’altra
ragazza a bordo non mi dispiacerebbe!... e poi... lei
potrà portarsi un bel pò di soldi, non credi?” ^_^
“Kate... non sei affatto cambiata... eri così da piccola e lo rimarrai sempre... semplice e
sbarazzina!”
“Ma muoviti!
Adesso vai a dormire... io rimango di pattuglia, qualcosa mi dice che quel
ragazzo che ci sta spiando, tenterà di salire a bordo!”
“Che
ragazzo?”
“Si vede che sono molto più brava di
te! Guarda... dietro quelle rocce... c’è un ombra... è
un ragazzo... stava anche alla villa! Sarà l’amico d’infanzia di Reika!”
“Cosa credi succederebbe
a Reika se venisse smascherata prima di partire?”
“Cosa intendi
per smascherata?”
“Si! Insomma, se
qualcuno sapesse che vuole diventare un pirata!”
“Bhè... per lei ci sarebbe forse, solo
una severa punizione, o potrebbe essere bandita dalla sua famiglia... al
contrario mio... se mi arrestano, oltre ad essere bandita dalla mia famiglia,
verrei anche impiccata!”
“Non finché ci sarà il tuo amico Nick
che ti salverà!”
“Si! Comunque...
quel ragazzo si sta avvicinando!”.
***
Un uomo intanto stava camminando per i
corridoi dell’immensa villa. Si fermò davanti a una
porta, e bussò...
Dall’interno della porta non si udì
alcuna risposta.
L’uomo bussò un’altra volta, ma
nessuno rispose.
L’uomo abbastanza irritato disse:
“Reika! Rispondi a tuo padre!”... ancora nessuna risposta... “Reika! Aprì la
porta! Voglio che almeno rispondi!”... ma ancora nessuna risposta... provò ad
aprire, ma la porta era chiusa dall’interno... “Reika! Se
proprio non vuoi rispondere a tuo padre, rispondi a Severus
Fielding, il padrone di quest’isola!”... ma non ebbe
nessuna risposta.
Ecco fatto! È arrivata la fine del
chap! allora vi è piaciuto? Lo trovate bello, brutto,
insignificante o strabiliante? (wow ho fatto anche la rima)! Ma
per saperlo c’è solo un modo...recensire! scommetto
che lo sapevate già vero? bè, se lo sapevate allora perché
non state già scrivendoli vostro parere? E poi se mi
recensite io vi risponderò quindi…resta solo a voi la decisione!
Saionara, Kate