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Autore: EldeNitro    26/09/2012    0 recensioni
"Le persone proteggono ciò che amano, tu cosa proteggerai?"
Cit.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lo colpisce così forte da fargli perdere il respiro. Il suo corpo finisce nell’altra stanza e io lo guardo incapace di fare qualsiasi cosa.

Sposto lo sguardo contro l’enorme ragazzo che lo ha colpito e mi riempio d’odio.

“Perché l’hai fatto? Che cosa ti ha fatto di così orribile?” gli urlo. Batto con i pugni contro il suo petto e le lacrime scendono giù come fiumi. Mentre lo colpisco, ho paura che possa fare male anche a me.

Lui non si scompone e si mette davanti alla porta della stanza dove ha mandato il suo corpo.

Lo sento tossire, piango ancora di più e batto i pugni sempre più forti.

“Lasciami passare! Devo aiutarlo, sta male! Ti prego, lasciami passare!” Le lacrime aumentano e quasi non vedo più dove sto colpendo. Più lui tossisce, più io piango e batto forte.

“Smettila” mi avverte il petto che sto battendo. Non lo ascolto e continuo.

Dopo alcuni minuti, la tosse svanisce e io ho paura. Provo a chiamarlo ma non ricevo risposta.

L’omone ride e se ne va.

Mi catapulto nella stanza e lo vedo per terra: è rannicchiato con le ginocchia al petto. Il respiro è rallentato ma costante.

Lo raggiungo e, delicatamente, sposto il suo viso verso il mio: “Ehi, rispondimi ti prego.”

“Perché sei qui?” La sua voce mi arriva come un’eco lontano ed è il suono più rassicurante che io abbia mai sentito. Sorrido tra le lacrime.

“Come stai? Cosa ti fa male?” gli chiedo subito sedendomi vicino a lui.

“Nulla, ho solo mal di testa.”

Non mi sorprendo, poggio la sua testa sulle mie cosce e comincio ad accarezzarlo.

“Ora va meglio” sussurra dopo una decina di minuti.

Sorrido. “Sei sicuro?” Muove la testa per conferma e continuo ad accarezzarlo.

“Non hai risposto alla mia domanda.”

Mi prende alla sprovvista, speravo se ne fosse dimenticato.

“Perché sei qui?” insiste. Chiude gli occhi e aspetta.

“Lo sai” riesco a rispondergli, la mia mano sempre sulla sua testa.

Non risponde, è sempre lì con gli occhi chiusi ad aspettare immobile.

“Perché ti amo”

“Volevo sentirtelo dire” Ora la sua bocca si apre in un sorriso e i suoi occhi calano nel sonno.

Piccola nota!
Questo 'racconto breve' l'ho scritto tipo a febbraio e, sinceramente, penso sia un pochino schifoso. Ma fa niente, avere critiche negative ogni tanto fa bene. ù.ù
Quindi sfogatevi. LOL

   
 
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