Giovanna, per me oltre essere una sorella, era una amica, una persona su cui mi potevo fidare.. e infine una mamma che non ho mai avuto, dato che mi ha abbandonata, non appena avevo 2 anni.
Mia mamma mi abbandonò all'età di 2 anni, per un bruttissimo incidente stradale a Venezia. Io non potti mai conoscere mio padre, perchè lui quando seppe che mia mamam era incinta decise di abbandonarla, solo perchè ancora non era pronto ad avere tante responsabilità.
E quindi quel giorno che io persi mia mamma, che a quell'età non sapevo cosa significava morire, chiesi a mia sorella Giovanna:
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Adesso io ho 17 anni, e vivo con mio zio.
Mio zio, si prese cura di me, da quando avevo sette anni, cioè quando persi, la mia cara sorella.
Quella mattina piansi tanto, mi sentivo troppo triste e sola, mio zio era andato a fare la spesa.
Ad un certo punto, io sentii dei piccoli rumori, che provenivano dalla cucina e in un attimo se ne andò la luce. Io spaventata, corsi subito a vedere cosa stava succendo, mi sedetti nel divano della camera da pranzo che era vicinissima alla cucina, e mi accorsi che c'era un ombra.
Io sempre più spaventata, mi misi la coperta in tutto il corpo. Poi sentì quei passi che si avvicinavano sempre di più alla camera da pranzo, ad un certo punto, mi vidi un uomo avvicinarsi verso di me.
Quest' uomo disse: Spogliati, se non vuoi che io ti uccida.
Io spaventata, cominciai a spogliarmi. Poi l'uomo mi disse, allarga un pò le gambe e fammi sedere sopra di te.
Si sedette sopra di me, e cominciò a toccarmi e a baciarmi.
Io cominciai a spaventarmi sempre di più, ma non potevo manco chiamare a mio zio, perchè si era preso il mio cellulare.
Poi l'uomo cominciò a dirmi quanto ero bella spogliata e mi disse che ogni giorno sarebbe venuto a trovarmi.
Dopo un pò di tempo, cominciò a leccarmi il collo, e mi disse: Abbracciami, stringimi.
Io per la forte paura lo abbracciai. Lui mi disse:
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L'uomo poi mi prese in braccio, mi portò in cucina e mi stese nel tavolo, lui si mise sopra di me, con la schiena sopra la mia pancia, e mi disse:
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Io gli risposi:
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Ascoltando quelle parole l'uomo disse:
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Finito il lungo bacio mi disse: Tu sarai mia, mi farai cambiare da un uomo stronzo a un uomo buono. Tu si che sei una brava ragazza. Aveva ragione tuo zio.
Quando senti lui nominare mio zio chiesi:
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L'uomo in quel momento si senti uno schifo, mi chiese scusa, per come mi aveva trattato, e disse:
Io ti libererò da quel uomo schifoso di tuo zio.
io risposi:
Vi prego, signore aiutatemi!