Cenere
Act
01
Missione…
-
COOOSA?????? È una presa in giro, spero! -
La
squadra 17 raccoglieva i futuri ANBU precoci di Konoha
Era
una squadra che portava vantare elementi del clan Hyuuga e Uchiha.
Uno
era Shisui Uchiha.
L’altro
era Itachi Uchiha.
E
per ultima, Yuri Hyuuga.
Due
sharingan e un byakugan.
Il
maestro sospirò
-
no, non è uno scherzo, andrete ad Ame a proteggere un Daymo -
-
ma io odio Ame!!-
esclamò
la ragazza, scocciatissima.
-
piove sempre! C’è sempre nebbia e umidità!! Argh! Io odio quel paese!!-
Itachi
e Shisui sospirarono.
Quella
ragazzina…
Avevano
tutti tredici anni, ma lei fisicamente ne dimostrava di più.
Aveva
un corpo alla quale la natura aveva donato forme splendide, che lei però
considerava solo un impiccio, e molti uomini la fissavano, mentre passava per
strada.
Adulti
e ragazzi ci provavano alla grande.
-
Yuri, stà zitta e accetta la missione!-
sibilò
Itachi.
-
se la svolgeremo, potremo entrare nella squadra ANBU!-
-
ma io non voglio entrare nella squadra ANBU!-
- bhe, io sì, quindi
stai zitta!-
Yuri mise su il
broncio, fissando con aria scocciata e gambe accavallate un punto indefinito di
fronte a sé.
Itachi sospirò,
sollevato.
Non voleva
compromettere la sua carriera di ninja per colpa di una ragazzina stupida.
- va bene, accetto la
missione-
borbottò la ragazza
guardando ostinatamente altrove, con le braccia conserte.
Itachi disse che
anche lui accettava, Shisui era con loro.
Il maestro,
sorridendo, disse che domani li avrebbe aspettati di fronte al palazzo
dell’Hokage per partire.
Itachi prese a
camminare verso casa.
Yuri lo seguì
tranquilla.
Shisui li salutò
dopo pochi metri.
Itachi si voltò
- mi stai seguendo?-
- ma sei matto?-
- ma casa tua è da
tutt’altra parte…-
- dettagli
Marmotta-Kun, dettagli (ù.ù)-
Itachi ricacciò
indietro la venuzza pulsante.
Svoltò verso la
foresta della morte.
Yuri, idem.
Attraversò tutta la foresta della morte.
E dall’altra parte
della foresta..
Trovò Yuri che
usciva dall’intricato intreccio di rami, ad una decina di passi dietro di lui.
- guarda che…-
- certo, non mi stavi
seguendo (=__=)-
- appunto!(èOé/)-
Itachi sospirò
- ammetti che mi
stavi seguendo, dai-
- non ti stavo
seguendo-
- si, certo,
ovviamente, sei passata dalla foresta della morte per purissimo caso-
- ecco, purissimo
caso!-
- cero, ovviamente,
ma come mi è potuto passare per la testa che tu mi stessi seguendo?
Il fatto che tu abiti da tutt’altra parte, e che tu abbia attraversato la
foresta della morte, è una cosa del tutto casuale!-
- perché sento del
sarcasmo? (<.<)-
- IO? Fare del sarcasmo?!
Ma quando mai???-
- Marmotta-Kun, sappi
che potrei ucciderti per questo!-
- provaci se ci
riesci!-
la ragazza lo guardò.
La dilatazione dei
vasi sanguinei sulle tempie era la prova che aveva attivato il Byakugan.
Anche lui decise di
attivarsi, evocando lo Sharingan.
Yuri unì le mani,
formando le posizioni per la Moltiplicazione Del Corpo.
Itachi fece la
medesima cosa.
Tutte le copie si
attaccarono nello stesso momento.
La ragazza mise mano
al porta shuriken.
- ti sei decisa a
combattere..-
- ovviamente. Dove lo
trovo un avversario come te?-
Itachi formò con le
dita le posizioni per una tecnica magica.
-
Katon Goukakyuu no Jutsu!-
gridò, dirigendo le
palle di fuoco verso la ragazza.
- tsk, tutto qui?-
esclamò lei,
evitandole agilmente.
Ma un particolare che
né lei né Itachi avevano preso in considerazione, causò la rovina.
Infatti, Yuri portava
i capelli lunghi fino all’incavo delle ginocchia.
Il lunghissimo codino
di leggeri capelli neri e sottili si muoveva per ogni soffio di vento…
Quindi, figuratevi
cosa poteva succedere, mentre la ragazza saltava da una parte all’altra per
evitare le sfere di fuoco.
L’odore di bruciato
si fece sentire subito.
- AHHHHHHHHHHHHHHH!!!-
Itachi la fissò,
osservando a bocca spalancata i capelli neri che prendevano fuoco.
Afferrò in tutta
fretta un kunai lasciato a terra dalla ragazza e accorse, tagliando il lungo
codino poco sotto le spalle, al livello delle scapole.
Yuri lo fissò.
Itachi sapeva quanto
la ragazza tenesse a quei capelli, erano il suo orgoglio.
Nerissimi, lisci e
lucenti.
Era l’unica parte
un po’ colorata di lei, che gli evitava di passare sempre per un fantasma.
Yuri lo guardava.
I suoi occhi
mandavano fuoco e fiamme.
Puro odio.
- Itaaaaachiiii…-
Itachi arretrò di un
paio di passi, sentendo una goccia di sudore freddo scivolare sul collo, mentre
la ragazza lo fissava con sguardo omicida.
-emm.. dai, ti sono
rimasti lunghi i capelli…hehehehe..(^__^””””)-
Yuri gli si scagliò
contro.
E al poveretto non
rimase altro che lottare.
Circa tre ore
dopo.
- ahio!-
- stà zitto un
po’! altrimenti non ti toglierò mai questa roba di dosso!-
- ma spiegami dove
tenevi tutti questi spiedi!-
- ohhhh Marmotta-Kun,
ti stupiresti di quante armi posso nascondere (ù.ù)-
una volta estratti
tutti gli spiedi dalle varie parti dell’anatomia di Itachi, i due si buttarono
a sedere appoggiati ad una quercia.
Itachi sollevò la
manica della maglietta, osservando i punti neri dove la ragazza aveva fermato il
flusso del chacka.
Erano talmente tanti
da farlo sembrare un dalmata.
Aveva ferite in molte
parti del corpo, e qua e là era stato “sforacchiato” dagli spiedi della
giovane.
La ragazza non era da meno, la parte del corpo che non era contusa era abrasa o rovinata in qualche modo.
- guarda che mi hai
fatto!-
esclamò scocciato.
- ehy! È la vendetta
per aver rovinato i miei capelli!-
- cavolo,
ricresceranno!-
- Itachi, ma tu non
capisci proprio nulla!-
esclamò lei,
arrabbiatissima.
Prima di voltarsi e
sparire al di là dei rami.
Itachi rimase lì a
fissare il nulla.
Chiedendosi cosa
aveva detto di male.