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Autore: _Ryuzaki_    02/10/2012    3 recensioni
Questa è la mia prima fan fiction su Soul Eater... quindi non siate spietati xD comunque spero vi piaccia, accetterò recensioni che siano positive o negative. E' una storia che mi è venuta così, di getto..
Ditemi se devo andare avanti...
Baci Aly xx
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Black Star, Franken Stein, Nuovo Personaggio, Soul Eater Evans, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                 Capitolo 6

Dopo aver parlato con il Sommo Shinigami tutti i ragazzi, compresa Diane si diressero insieme a casa di Soul e Maka, la quale non sembrava andare molto d'accordo con la sorella della propria arma. Stavano camminando per strada e Diane disse -Comunque, parlatemi di voi, nessuno di voi è una Death Schyte?- loro tutti scossero il capo -E come siete messi?- Tsubaki rispose -Beh, ecco, io e Black Star non abbiamo ancora raccolto alcun uovo di kishin... però in compenso possiamo utilizzare la modalità Spada Incantata.... è un bel passo avanti no?- lei sorrise -Certo, se può esservi utile certo... comunque se può esservi d'aiuto possiamo allenarci insieme... che ne dite?- Black Star si mise in mezzo prima che la sua arma potesse proferire parola -Io, Black Star, non ho bisogno di alcun aiuto ciccia... hai capito o no che sono più grande di un dio?- la ragazza si fermò proprio davanti a lui e gli si avvicinò accostando il viso a quello del ragazzo, fino a quando i loro nasi non si sfiorarono. Tutti ammutolirono e trattennero il fiato -Ma che...?!- Diane alzò una mano per zittire il fratello, per poi avvicinare a sé Black Star tirandolo per la maglietta -Prendila....- gli mise un braccio attorno al collo -Prendila come una sfida.... io contro voi... allora che ne dici?- fece un sorriso. Lui la guardò per un attimo e sorrise a sua volta -Certo, io accetto sempre le sfide... e vincerò..- lei si allontanò -Perfetto direi, ci divertiremo molto..- gli fece l'occhiolino e tornò a camminare sotto lo sguardo attonito di tutti i ragazzi. Arrivarono a casa di Maka e Soul, e, quando Diane entrò sorrise notando quanto quella casa riuscisse a farla sentire a proprio agio. Quando tutti furono entrati Black Star si gettò sul divano occupandolo tutto, i ragazzi si lamentarono -E che cavolo, sposta quei piedacci dai cuscini Star!- lui non si mosse, Diane sorrise e andò in cucina. Preparò la cena e tornò in salotto -Ragazzi, scusate, ma mi sono permessa di prepararvi la cena...- tutti si voltarono a guardarla -Ma.. non... c'era bisogno..- lei fece spallucce -Non vi preoccupate.... cucinavo sempre io dove vivevo...- servì direttamente i piatti ai ragazzi che erano seduti in salotto, mentre lei mangiava qualche boccone appoggiata al mobile. Poi riportò i piatti sporchi in cucina e li lavò, Maka la raggiunse e la aiutò, lei le sorrise. Poi tornarono in salotto dove stavano tutti a guardare la televisione, Diane ne approfittò per sussurrare all'orecchio del fratello -Quel tuo amico egocentrico... lui... è impegnato?- lui la guardò negli occhi inarcando un sopracciglio -Black Star... mh.. no, non credo, però Tsubaki gli pende dalle labbra...- lei arricciò il naso -Peccato.... è un bel bocconcino....- lui la guardò quasi schifato -Ma sei sicura che stiamo parlando della stessa persona?- lei annuì mordendosi il labbro -Certamente... comunque per la cronaca anche l'altro non è male...- lui la fissò -Se vuoi posso aiutarti a...- fece un gesto con la mano, ma lei rise mettendogli la mano sulla spalla -Fratello, in queste cose non ho bisogno di aiuto, me la cavo più che bene....- lui incrociò le braccia al petto -Ma davvero?!- Diane annuì -Non sei l'unico ad essere figo, ricorda che sono la tua gemella....- lui sorrise -Hai ragione...- le diede una pacca sulla spalla, poi chiese -Tu...?? cioè....- si schiarì la voce -Ehm... tu hai mai.... avuto un fidanzato serio... diciamo...?- chiese ammiccante, lei rise tenendosi la pancia con la mano per i crampi -Soul, ho diaciannove anni!... è chiaro che ho avuto un fidanzato serio... anche più di uno...- mise un dito al mento ragionandoci -Si, in effetti, sono stati più di qualcuno...- Maka le lanciò un'occhiata eloquente -Già hai proprio l'aria di una che passa da un fidanzato all'altro....- Diane si immobilizzò e si voltò piano verso di lei con uno sguardo fiammeggiante -Scusa, mi hai appena dato della sgualdrina per caso?- lei inarcò il sopracciglio -Non con queste parole....ma il significato era quello...- l'arma stava per saltare addosso alla ragazza, infatti le fu davanti in un attimo quasi non si notò lo spostamento bloccò il suo polso addosso al muro e la fissò negli occhi -Non permetterti di giudicarmi senza neanche conoscermi....- strinse di più il suo polso, poi però si scostò e disse seria -Prima di giudicare la mia vita, il mio carattere metti le mie scarpe e percorri il cammino che ho percorso io, vivi i miei dolori, i miei dubbi e le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io, cadi dove sono caduta io, ma soprattutto prova a rialzarti dove mi sono rialzata io. Solo allora potrai giudicarmi...- il silenzio era calato nella stanza. Diane si allontanò voltandole le spalle, poi cominciò a vedere rosso e portò le mani alla testa cadendo in ginocchio. Tutti subito le si avvicinarono -Diane! che cosa hai? stai male?- lei li allontanò con la mano -Non avvicinatevi... è pericoloso...- si alzò a fatica in piedi, e, con la testa che le pulsava salì sulla ringhiera del balcone e saltò sull'altro tetto. Tutti si precipitarono fuori dalla finestra -Diane!- gridò Soul tentando di saltare a sua volta, ma Black Star lo fermò -Vado io..- lui annuì e lo lasciò andare. Intanto Diane era arrivata alla foresta ed era inginocchiata a terra con la testa tra le mani. Quella volta il dolore era allucinante, non riusciva nemmeno a tenere gli occhi aperti. Qualcuno le toccò la spalle e lei reagì d'istinto prendendogli la mano e torcendogliela dietro alla schiena; quello disse -Diane!, Diane, sono Black Star...- lei allora lo lasciò -Non avresti dovuto seguirmi.... non è prudente...- lui le strinse le spalle con le mani -Che cosa ti succede?- lei lanciò un acuto di dolore cadendo di nuovo in ginocchio -Allontanati!- Lui fece un passo indietro e un albero prese fuoco, poi un altro e dopo un altro ancora. Lui la raggiunse e la prese in braccio -Devo portarti via! sta scoppiando un incendio!- lei si dibatté -E' colpa mia! devi starmi lontano!- lui però non desistette e la strinse a sé -Adesso, respira.... e calmati...- lei sospirò stringendosi al collo di lui e rilassandosi, la testa smise di dolerle e la vista tornò normale. Rimase però attaccata al collo del ragazzo e non lo lasciò andare neanche quando si sentì meglio, voleva godersi quegli unici istanti sola con lui. Poi però l'incendio cominciò a allargarsi, lei così tornò a terra e guardò gli alberi bruciare, poi si osservò attorno e, vide, sul tetto di una casa, un serbatoio d'acqua. Così con uno scatto alzò la mano verso di esso, e quello si levò in aria. Lo svuotò sulla foresta in fiamme finché quest'ultime non si furono spente. Poi sedette a terra e si mise la testa tra le mani, poggiandola sulle ginocchia. Il ragazzo le sedette accanto e guardò il fumo che ancora usciva dalla foresta senza pronunciare parola. Lei si avvicinò e poggiò la testa sulla sua spalla -Mi dispiace...- sussurrò, lui non rispose e non si mosse. Lei si allontanò, si alzò -Torniamo dagli altri...- lui si alzò e la raggiunse, poi bloccò il suo polso -E' successo qualcosa..? nella tua vita intendo.... ho visto come hai reagito...con Maka..- lei scosse il capo -Non importa...- ma lui la attirò a sé -Non sono un genio, lo so, ma quando qualcosa non va me ne accorgo...- lei tirò su col naso e lo guardò negli occhi, quelli di lei erano lucidi ma non cadevano lacrime -E' successo qualche anno fa... avevo, più o meno dieci anni... io... stavo in un colleggio e... uno degli insegnanti... con la scusa di una visita medica... ecco.. mi ha..- abbassò lo sguardo -Mi ha violentata...- lo guardò negli occhi, poi si sciolse dal suo abbraccio -Penso che dopo questo io abbia il diritto di giocare con i ragazzi come loro sono abituati a fare con me..- incrociò le braccia al petto, poi si asciugò il viso -Adesso andiamo dagli altri, si staranno chiedendo che fine abbiamo fatto..- fece un sorriso tirato -Ah, per favore... non... dirlo...agli altri ok?- lui annuì e alzò il pollice -Ovvio!- lei sorrise, sinceramente questa volta, e disse -Grazie..- gli diede un bacino sulla guancia. Poi uno accanto all'altra, arrampicandosi sui tetti tornarono a casa.

Heyy bei bimbi!!!
*si nasconde sotto il letto* mi dispiace
non mi uccidete.... ho avuto problemi col computer...
e poi non sapevo proprio che scrivere, questo capitolo
non mi convinceva così l'ho riscritto...
ditemi che ve ne pare....
cercherò di aggiornare prima però non ve lo posso
assicurare... perchè non so come andare avanti :\
va bene... se avete delle richieste per il continuo fatevi avanti
e io vi ringrazierò alla fine dei capitoli okay?? ;)
Baci Aly xx

 

  
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