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Autore: Reysoul    02/10/2012    2 recensioni
Germania e Prussia non hanno mai avuto un buon rapporto, non sono mai stati complici. Germania, però, accorre alla sua richiesta di aiuto ma non ha la più pallida idea di quello che lo aspetta: dovrà fronteggiare il fratello per poter ottenere l'amore di Italia. Il triangolo amoroso è raccontato tramite il serio e bellicoso punto di vista di Ludwig. Il primo incontro tra i due riporta subito alla memoria di Ludwig il suo passato come Sacro Romano Impero, ribaltando la solita versione in cui è soltanto Italia a ricordarsene: Ludwig ricorda ogni cosa con bruciante vividezza e vergogna ed è sempre più desideroso di mostrare ad Italia quanto sia affidabile e quanto lo desideri. Italia di per sè, non prende una posizione netta e non si apre, è sempre solare ed allegro però c'è qualcosa in lui che non va...
Chi la spunterà? Prussia o Germania?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Germania/Ludwig, Nord Italia/Feliciano Vargas, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo Sedici
-Ti prego Germania! Cerca di ragionare!- urlò Prussia contro il fratello. Il viaggio era stato lungo e difficile ma Germania non voleva saperne di aggiustare le cose.

-No.-

-Ti prego almeno prendila! Almeno leggila!- gli disse porgendogli di nuovo la lettera che lui aveva sbattuto in terra. Fin da quando era entrato aveva notato i cambiamenti del fratello, erano troppo evidenti perché potessero semplicemente essere ignorati.

Germania era smagrito, il suo volto era ancora più affilato e se possibile aveva ancora più muscoli di prima, sembrava come se il fratello avesse trascurato il personale riposo per l'allenamento. Come se stesse cercando di annullarsi.

I suoi occhi di ghiaccio erano duri e la sua espressione era contratta in una smorfia di rabbia e tristezza insieme.

-Non voglio avere niente a che fare con vuoi due, insieme.- rispose con una calma amara. Serrò le mascelle e guardò ancora la lettera. Una parte di lui voleva leggerla e voleva perdonare Italia.

Una parte di me tornerebbe indietro e direbbe che mi sta bene, mi sta bene di condividerti con lui purché abbia anche io la mia parte. Ma la parte di me razionale schiaffeggia l'altra e gli ricorda che l'amore non è a senso unico.

Non si può comportarsi così ed io non sono disposto a darmi tutto ad una persona per poi dover sopportare anche questo.

Se mi avesse voluto avrebbe rinunciato a Prussia, questo non è accaduto ed ora è finita.

Sono morto per lui.

Scostò la busta con la mano e chiuse gli occhi, Prussia capì che così non avrebbe ottenuto nulla, il fratello era particolarmente determinato, non avrebbe mai ceduto anche se l'avesse minacciato di ammazzarsi.

-Italia mi ha pregato di darti questa lettera e mi ha anche pregato di fartela leggere a tutti i costi.- tentò con il suo punto debole: il senso del dovere e l'amore per la Nazione.

-La cosa non mi riguarda.- rispose gelidamente.

-Allora la lascerò sul tavolo, West. Fai quello che credi.- la posò sul tavolo ed alzò le mani in segno di resa.
Sperava che il fratello, una volta solo, decidesse di aprirla e leggerla, era sicuro che Italia l'avrebbe convinto a tornare da lui. Non sapeva cosa ci fosse scritto e nemmeno desiderava leggerlo perché dentro di lui sapeva che avrebbe sofferto terribilmente, avrebbe letto le cose che già sospettava perfettamente da solo.


Italia gli aveva porto la lettera con mani tremanti, gli occhi pieni di lacrimoni che scesero presto sulle guance rosse, e con la voce ridotta ad un filo lo aveva pregato. Prussia l'aveva presa e con cura l'aveva messa nella tasca interna del suo cappotto, sopra il cuore. Lo aveva stretto forte, lo aveva baciato a lungo e dolcemente come faceva quando partiva verso casa sua.

Andò nei suoi appartamenti col cuore pesante e preparò l'imminente partenza, non si tratteneva mai più di due giorni dal fratello. Men che meno in quelle circostanze.


Ludwig guardò la lettera ed aspettò che Prussia fosse uscito, con mani tremanti la prese e per un secondo pensò l'avrebbe aperta per davvero, invece la mise con cura nel fuoco e la guardò consumarsi. Vide la busta bruciarsi, scorse per un attimo la scrittura svolazzante di Italia e poi tutto si trasformò in una potente fiammata e poi in cenere.

"...i amo..."

Era meglio così.


***

Prussia smontò da cavallo ed Italia gli venne incontro correndo, gli saltò al collo ed affondò il viso nei suoi capelli corti e sbarazzini. Gil lo strinse mentre Gilbird svolazzava sopra le loro teste cinguettando, aveva un peso sul cuore che gli rendeva difficile essere lì con Italia.

Veneziano girò il viso e lo baciò poi lo lasciò andare, diede il cavallo al solito scudiero ed i due entrarono in casa, l'aspettativa del ragazzo moro era quasi palpabile.

Quando Prussia si sedette il maggiordomo gli si affiancò e gli diede da bere, lui si mise comodo col cuore che batteva a mille ma sfoderò comunque il suo sorriso un po' bastardo.

Italia lo guardò a sua volta sorridendo, ma un'ombra di tristezza e presagio passò sul suo viso.
Man mano che i secondi passavano senza che Prussia dicesse o facesse qualcosa, il sorriso di Italia si assottigliava, fino a diventare una smorfia.

-Non l'ha letta.- Italia non chiese, lo affermò.

-Mi dispiace Italia, ho fatto il possibile.-

Gilbert lo guardò fisso negli occhi, preoccupato.

Italia chiuse gli occhi come se gli fosse stato inferto un duro colpo al cuore, strinse le labbra e poi deglutì. Si costrinse a sorridere lo stesso ma nei suoi occhi non vi era la minima traccia di felicità, tutt'altro.

-Capisco, grazie lo stesso Gil.-

Deglutì di nuovo e poi riprese.

-Sarai molto provato dal lungo viaggio, io di solito a quest'ora vado a correre, perciò mentre tu ti rilassi io vado...-

Aveva notato che Italia era vestito in modo comodo, ma mai e poi mai avrebbe pensato che Italia avesse intenzione di fare sport, men che meno correre che era faticoso. Capiva perfettamente il motivo per cui lo faceva e quindi annuì. Sprofondò nella poltrona mentre grattava la testa dei due gatti che erano venuti a salutarlo.

-Vorrà dire che The Awesome Me si rilasserà seduto qui, ti aspetto.-

Italia si alzò e andò verso la porta, poco prima di uscire gli rivolse un'ultima frase.

-Non preoccuparti per me, sapevo sarebbe stato inutile.-

Se ne andò.


***


Italia riempì la sua borraccia e cominciò a correre, da quando anche Prussia lo aveva lasciato da solo, come unica compagnia gli erano rimasti i suoi gattini. Di solito il gattino nero lo accompagnava nella corsa ma quel giorno era con Prussia.

Ogni mattina correva perché era l'unico modo che gli rimaneva per sentirsi vicino a Germania, farlo gli ricordava le loro passeggiate, anche gli allenamenti nei suoi ricordo risultavano quasi piacevoli. Era diventata un'abitudine e quindi non riusciva più a rinunciare all'aria fresca del mattino, alla salutare fatica.

Italia quella mattina corse ancora più veloce, il vento gli gelava le lacrime sulle guance, il verde degli alberi era utile a calmarlo. Sapeva, sapeva benissimo che non avrebbe aperto quella lettera, non l'avrebbe letta e le cose non si sarebbero rimesse a posto con così poco.

Ma lui non si arrendeva, quando si trattava di Germania trovava un coraggio che non sapeva di avere, per lui avrebbe escogitato qualsiasi stratagemma.

Non aveva mai pensato che probabilmente sarebbe finita diversamente la sua infanzia se avesse preso l'iniziativa, se fosse andato lui da Sacro Romano Impero, invece di aspettare che lui tornasse.

Quando la notte si trovava solo nel suo letto, si ritrovava a pensare e si sentiva più abbandonato che mai. Era in quei momenti che si sentiva vacillare di più, sentiva tutto il peso opprimente della sua mancanza. Ma la mattina quando correva tutto il coraggio usciva nuovamente e gli diceva di provare ancora!

Perciò corse e corse fino alla fine, senza mai fermarsi.


***

Gil aveva chiuso gli occhi un secondo e si era appisolato sulla sua poltrona, ad un certo punto sentì le braccia di Italia attorno al suo collo e percepì distintamente il suo odore. E c'era qualcosa di nuovo in esso, oltre al consueto profumo di agrumi, ad esso si mischiava l'odore della fatica e dell'adrenalina, era un odore virile.

Italia appoggiò il viso contro il suo.


***


WacciPc: yeeeei! Temevo di averti persa :( invece no wiiiiin! Lo so che aggiorno presto ma non posso farne a meno >.< comunque.... hahah SHOCK! Epic win, se la storia fosse troppo prevedibile tanto varrebbe scriverla! Eh hai proprio ragione, non può essere tutto così scontato, ci vuole un po' di pepe... poi che finisca bene o che finisca male l'importante è l'emozione (sono una romantica LOL) zighy tutto troppo facile che facciano subito la pace... Lud è troppo orgoglioso per perdonare Ciano, alto tradimento! Mi spiace che non ti sia piaciuto :( almeno l'inizio è già qualcosa LOL... see you tomorrow!

Blody_354: veniamo a noi, honey <3 che cooooosa?? (parte un bel "bada ba bubi" If you know what I mean) non hai commentato ieri seeera??? Fa niente :D hahah! Via con i numeri!
1) Prussia fa tutto con stile, lui caga con stile XD e Prussia spinse doclemente giù lo stronzo, con un fluido e malizioso movimento dei glutei, e poi... splash! hahaha!
2) Ce l'ha sempre avuta perché Lud è uno sporcaccione X°D ma è uno sporcaccione timido (?) La battuta è pessimissima X°D povero Germania... in un momento così delicato pure i gargarismi?!? Dehihio
3) Ehhhh... non lo so se si aggiusta tutto Bruder... Even Prussia is crying for Lud hahah godo. E sto Carglass? L'ho letto nella testa con la voce della pubblicità! Do'h! Troppo ridere... che bulla che sei XD
4) No senti, emo no! Facciamo sentimentale ma emo no, thanks! E comunque... non si dice di no al sesso con Prussia ma vuoi mettere Lud? Io shippo la Gerita (ok sto "shippo" fa cagarissimo hahah), pensavo che ormai fosse chiaro Bruder u-u
Dormito bene zigghy? Dehihiho mentre te dormivi io facevo tre ore di architettura -.- fuuuuu I want dreaming toooooooo! Vabbeh... e scommetto in questo capitolo che ti sarai incazzata come una bestia per Ciano, povero tato triste! E io invece no! Tièèèèè stronzo così impari a fartela col nemico uwu! Se lo merita, oh! Hahah a domani Prussia :D
  
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