Serie TV > The Mentalist
Segui la storia  |       
Autore: peralis    04/10/2012    2 recensioni
Lisbon licenzia Jane dopo aver ascoltato l'interrogatorio con Lorelei.
Questa è na storia basata sul promo del primo episodio della quinta stagione. Se non avete visto il promo non leggete questa storia...vi ho avvertito
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Jane/Lisbon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Jane migliorava con il passare del tempo. Dopo tre giorno era già riuscito ad insultare un dozzina di infermieri e dottori. Lisbon continuava a dividere il suo tempo fra il caso, che era fermo e l'ospedale dove doveva quotidianamente cercare di fermare un qualsiasi litigio fra il personale  e Jane che diventava sempre più irrequieto.

Per fortuna che la morfina avrebbe dovuto tenerlo calmo.

Lisbon lo teneva informato su qualsiasi novità. Per ora si stavano concentrando nel trovare la signora Willis che fino a quel momento era l'unica sospetta, ma sembrava svanita nel nulla.

Una sera mentre cenava con Jane, Teresa ricevette una chiamata da Cho.

 

"L'abbiamo trovata. Ha ripreso il suo nome da nubile, Sabrina Cooley. Vive in Oregon."

 

"La voglio intervistare, trova tu il modo.

Jane alzò la mano per attrarre l'attenzione di Lisbon

 

"Voglio esserci anche io, le voglio parlare." Lisbon annuì e diede a Cho l'ordine di far venire l'interessata in California.

 

Ci vollero due giorni prima che la sospettata venisse arrestata in Oregon, con la scusa di una multa non pagata e estradata in California.

 

Sabrina Willis venne accompagnata da Cho e Van Pelt all'ospedale dove Jane e Lisbon la aspettavano.

La donna non aveva resistito all'arresto o alla richiesta di essere interrogata dagli agenti del CBI. Era una donna magra, pallida, visibilmente erosa da una vita dura e dolorosa.

 

"Miss Willis, l'abbiamo fatta venire fino a qui perché abbiamo delle domande importanti riguardo quattro omicidi avvenuti cinque giorni fa qui in Sacramento. 

l'omicidio di Marcus, Amy e Laura Vega, trovati bastonati a morte nella loro residenza. Poi l'omicidio di Anton Romanov, anche lui bastonato a morte e lasciato a morire sul prato davanti a casa sua. Abbiamo trovato un collegamento fra lei e tutte le vittime, eravate vicini di casa."

 

Sabrina non aveva lasciato trasparire nessuna emozione mentre ascoltava Lisbon. Teneva le mani ammanettate sul grembo e guardava diritta negli occhi di Patrick.

 

"Si, eravamo vicini, molto tempo fa…Ho avuto dei problemi con tutti e due, Vega e Romanov…Vega era un violento che ha ucciso mio figlio…il mio piccolo… e Romanov era un sadico che ci ha fatto passare momenti infernali per anni." 

Jane continuò a squadrare Sabrina. L'unica emozione che la donna aveva accennato era pura tristezza mentre ricordava la morte del figlio.

 

"Sabrina hai mai avuto lo stimolo di farla pagare a quei due mostri?…È perfettamente comprensibile." disse Jane scambiando un occhiata con Lisbon.

 

"Ha dire la verità si…per anni ho sognato di vendicarmi, ma la mia morale ha avuto la meglio…Agenti, negli ultimi sei anni ho perso due figli ed un marito. Non ho più la forza o la voglia di lottare, se gli avessi uccisi sarei la prima ad ammetterlo…ma non l'ho fatto. Me ne sono andata per quello…ora vivo di ricordi e non sarà per molto."

 

"In che senso…non sarà per molto?"

 

"Ho un tumore al cervello…negli ultimi sei mesi ho sofferto di crisi epilettiche tutti i giorni. Mi hanno dato quattro mesi di vita quattro mesi fa."

 

Lisbon, Jane e gli altri agenti rimasero ammutoliti."

 

"Devo farle questa domanda…dove si trovava alle 6 del mattino di mercoledì scorso? e poi alle sei del mattino del giorno dopo?" disse Cho…prendendo nota di tutto quello che veniva detto.

 

"A Portland, in casa mia a dormire, agente. Come vede anche se avessi voluto ucciderli non avrei potuto.'

 

La storia di Sabrina era molto convincente ma Jane non era per niente convinto.

Cho E VanPelt riaccompagnarono Willis al CBI mentre Lisbon rimase a parlare con Jane.

 

"Che ne dici? Potrebbe averlo fatto o no?…Io sono indecisa." Disse Lisbon portandosi le mani al viso. Il caso stava diventando molto più difficile di quanto si era aspettata.

 

"Non mi convince…Sembra sincera ma c'è qualcosa nei suoi occhi che mi dice che ci inganna. Non so come ma penso che sia stata lei…Vorrei saperne di più delle sue crisi epilettiche."

 

"Potremmo parlare con uno dei neurologi dell'ospedale…Me ne occupo subito…Ciò non toglie che sarebbe impossibile per lei venire a Sacramento, commettere gli omicidi e poi ritornare a casa."

 

"È per quello che dobbiamo avere tutti i dettagli e preferibilmente dei testimoni che confermino che lei fosse davvero a casa in quei due giorni."

 

"Va bene…Io torno in ufficio. Sta sera mi fermo a casa prima di venire qui, vuoi che ti porti niente?" chiese Lisbon apoggiandosi al letto.

 

"Sai! questa donna ne ha veramente passate di tutte, io non so se la accuserei di omicidio o le darei un premio per averci liberato da due bastardi sadici…"

 

"È la legge Jane…allora c'è niente che vuoi?"

 

"Voglio che tu torni presto…mi annoio da solo…mi manchi." Patrick la fissò diritta negli occhi non lasciando alcun dubbio a proposito dei suoi sentimenti.

 

Teresa si piegò verso il suo viso per baciargli la guancia ma Jane girò il viso e le loro labbra si incontrarono in un piccolo, leggero bacio."

 

Lisbon si ritrasse lasciando che l'imbarazzo le colorasse le guance. Gli carezzò la fronte, gli sorrise e lasciò la stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Camminò velocemente per i corridoi dell'ospedale accompagnata dalla sensazione di mille farfalle che le solleticavano lo stomaco. Percorse il viaggio di ritorno al CBI senza neanche accorgersene, ma appena scesa dall'ascensore il rumore dell'ufficio la riportarono alla realtà. 

"Ho un caso da risolvere e non mi lascerò distrarre dalle labbra morbide e calde e sensuali di Jane…no, no, no…adesso basta Teresa datti una calmata."

Le emozioni che provava rendevano la sua risolutezza inesistente.

 

"Boss…Boss…" la voce di Grace era come un doccia fredda.

 

"Si…sono qui." Grace la guardò di traverso, un po insospettita dalla sua disattenzione.

 

"Ho scoperto una discrepanza a proposito della testimonianza della signora Wilson. C'è stato un prelievo di duemila dollari dal suo conto, il giorno prima degli omicidi. 

Un altra cosa è che il marito di Sabrina lavorava come pilota di voli charter per una compagnia privata che ha basa a Portland. Cho sta parlando con i proprietari per vedere se ce una connessione."

 

"Dici che, Mrs Willis abbia pagato un pilota per farsi portare qui, commettere gli omicidi e poi tornare a casa passando inosservata?…Grace mi sa che ci hai azzeccato in pieno.

 

Lisbon si diresse verso la sala d'interrogatorio dove era Sabrina. fece per aprire la porta ma fu fermata dalla voce di Rigsby che la chiamava.

 

"Boss…ho appena ricevuto una chiamata dal medico legale. Dice che Laura e Amy sono state uccise da una persona diversa da quella che ha picchiato Vega. Amy e Laura sono state uccise da una persona dalle dimensioni di un uomo non molto alto ma forzuto. I colpi inflitti alle donne sono stati dati da una persona più alta di loro ma non molto. Vega e Romanov invece sono stati prima sottomessi con un tesar e poi bastonati da una persona di statura bassa con limitata forza. Il coroner è convinto che gli uomini siamo stati uccisi da una donna e le donne da un uomo."

 

"Un complice forse?"…disse Lisbon aprendo di botto la porta.

La scena che si trovò di fronte era scioccante...La donna era distesa a terra con del sangue che le usciva dalla bocca. Aveva avuto una crisi epilettica e si era morsa la lingua.

 

"Chiamate un ambulanza…presto." 

 

 

 

La portarono al Sutter Medical Center.

Lisbon e Jane riuscirono a parlare con il Neurologo che se ne prese cura.

 

"Il tumore al cervello è la causa di queste crisi. Non c'è molto che possiamo fare ma alleviare un po i sintomi."

 

"Dottore, quel è la possibilità che ci sia della perdita di memoria durante queste crisi?" Chiese Jane.

 

"Le possibilità esistono eccome. Specialmente se le crisi sono frequenti. Nel caso di Mrs Willis la perdita di memoria è certa."

 

Mentre aspettavano che Sabrina riprendesse conoscenza Lisbon ricevette una chiamata dall'ufficio del coroner. Gli esami del DNA avevano concluso che c'erano ben tre tipi di sangue diversi sui vestiti di Vega. Il suo, quello della moglie e della figlia. In più le macchie di sangue erano state provocate da uno spruzzo. Il che vuol dire che Vega era davanti alle vittime mentre venivano bastonate a morte.

 

Ora la cosa si stava facendo più chiara nella mente di Lisbon. Fin dall'intervista con la famiglia St John non era riuscita a trovare un motivo valido per la morte di Amy e Laura Vega. Si poteva trattare di omicidi di circostanza ma lei non ne era convinta.

Ora era chiaro! Vega aveva ucciso la moglie e la figlia e qualcun altro ( Sabrina Willis) aveva ucciso lui.

 

Lisbon era in camera di Jane. Il caso era risolto, ma lei non aveva ancora deciso sul da farsi.

 

"La devi smettere di torturarti. Lo sai qual'è la cosa giusta da fare. Lascia andare Mrs Willis!…La donna sta morendo, non sappiamo nemmeno se si risveglierà. Quei due bastardi se lo sono meritato e Vega era anche un assassino, quello che ha fatto Sabrina ha solo fatto risparmiare un sacco di soldi allo stato della California…" disse Jane, mentre la osservava camminare avanti e indietro. La sua morale stava combattendo con il suo senso del dovere. Jane aveva ragione, ma la legge deve essere uguale per tutti e Sabrina Willis era una assassina, quello non poteva ignorarlo…o forse…

 

"Non posso ignorare il fatto che ha premeditato due omicidi, Jane…Lo so che sta morendo…

Che diamine faccio?…E se per caso le prove che abbiamo su di lei svanissero?…No non posso Jane…non posso."

 

"Si che puoi Teresa…vieni qui." Disse Patrick porgendole la mano ed invitandola a sedersi di fianco a lui sul letto.

Le carezzò il viso fissandola dritta negli occhi. Lisbon sapeva che quello sguardo ipnotico la avrebbe sconfitta, ma lo lasciò fare. Anche se convalescente, Patrick Jane riusciva a farla sciogliere con quei suoi occhi azzurro cielo e quel sorriso ammaliante.

 

"Patrick Jane…sei una peste…Va bene…Mi fai impazzire lo sai? ...Mi devi una cena."

 

"Vuoi che io ti porti a cena? Vuoi che io metta il mio corpo in vendita in cambio della liberazione e assoluzione di Sabrina Willis?

…Sii gentile agente Lisbon, sono ancora cagionevole"

 

E senza tante moine la baciò di nuovo sulle labbra.         

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Mentalist / Vai alla pagina dell'autore: peralis