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Autore: GabrielleWinchester    04/10/2012    1 recensioni
A Londra in un'ospedale psichiatrico, rinchiusa ingiustamente, una ragazza muore...I fratelli Winchester e le due ragazze Christine e Violet devono combattere contro nuovi nemici che con le loro azioni stanno distruggendo l'equilibro ultraterreno e che li porterà a collaborare con personaggi davvero singolari..Crossover Supernatural/Angel o Demonio/le Sorelle Mcleod e la saga di Sea Haven di Christine Feehan..Il resto scopritelo da soli..Buona lettura :)
Genere: Sovrannaturale, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buongiorno a tutti,
ecco a voi il quattordicesimo capitolo di "Crystal Spume", in questo capitolo vedremo Damien di Angel o Demonio, interagire con Lucifero e Michele...Ma non vi anticipo nulla :) Grazie a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle preferite/ricordate/seguite e da recensire :) Grazie ancora ;) Gabrielle


28 Agosto 2012 ore 23.30 Spagna..Discoteca...
Oooh, do you know what you got into?
Can you handle what I’m about to do?
‘Cause it’s about to get rough for you
I’m here for your entertainment
Oooh, I bet you thought that I was soft and sweet
‘Ya thought an angel swept ya off ya feet
Well I’m about to turn up the heat
I’m here for your entertainment.

La musica ad alto volume della discoteca disturbava Damien, che era lì per catturare la seconda anima, necessaria per rafforzare la spada di cristallo vulcanico. Tutti danzavano al ritmo della canzone di Adam Lambert, For your entertainment, più o meno con grazia. E lui era per lavoro. I prescelti del Paradiso erano stati scoperti e il tempo stava scadendo.
Si lasciò cadere su uno sgabello e un barman s'avvicinò a lui “Posso offrirle qualcosa?”
“Sì” disse Damien sconfitto “ Un mohito per favore”.
Il barman si mise di spalle e cominciò a preparare il cocktail. Damien si mise le mani sconfortato, come avrebbe fatto a scoprire un'anima da utilizzare? Il barman finì di preparare il cocktail, lo diede distratto a Damien e si rivolse a una donna dai capelli castani sfatti che disse singhiozzando “Un Bloody Mary e un Angelo Azzurro”.
“Ancora una volta lui?” disse il barman arrabbiato “Lo sai che non deve più toccarti Stephanie”.
La donna vuotò I due bicchieri in simultanea, barcollò un pò nello sgabello, mosse la testa e disse “Dice che sono brutta, che sono invecchiata..”
“Tu invecchiata?” domandò il barman shockato “Gli sono invecchiate...” si morse le labbra “Non voglio dire parole che ti possano ferire, ma sappi che andrò a ucciderlo se ti fa qualcosa”
“Grazie” balbettò Stephanie “Grazie Micheal”
Il barman strizzò gli occhi a Stephanie e lanciò un'occhiata d'avvertimento a Damien. Sì era abbastanza triste e demoralizzata per costituire un'altra parte della spada. Spostò delicatamente lo sgabello e ordinò “Un bicchiere di crema di whisky per la signora”.
La donna lo guardò un pò sconvolta “Sarò vecchia, ma non sono una ninfomane”
“Ha bisogno di un amico” disse Damien affabile “Beva”.
La donna prese il bicchiere e Damien prese le mani della donna. Stephanie si sentì le ginocchia molle, mentre il liquido stava scendendo pian piano nella gola e lo sguardo non si staccava dagli occhi verdi. Chissà perché era familiare...
“Tu vuoi che tutto il tuo dolore finisce” disse Damien con voce suadente “Io te lo posso dare”
“Io..” disse la donna incerta.
“Tu non vali nulla qui” disse Damien sempre con lo stesso tono “Ti atteggi a teenager, mentre in realtà sei solo una trentenne, che ora ha voglia di..”
“No” disse la donna scandalizzata, lasciando le mani e spezzando l'ipnosi “No, non lo pensare nemmeno, non pensare che io possa buttarmi tra le braccia di un adolescente come te”
Damien rise e il barman lo fulminò con un'occhiata “Sono abbastanza maggiorenne per te, bellezza”.
Stephanie prese la borsa fatta di perline e incespicò all'indietro, attirandosi lamentele e strillò “Stai lontano da me”.
“No” disse Damien avvicinandosi “Io posso far finire questa tua vita schifosa, vieni da me”.
Poi prese la donna lungo la vita. Dapprima Stephanie cercò di staccarsi, ma poi il bacio si fece intenso e si lasciò trasportare dal bacio. Il barman pulì un bicchiere e fissò I due che si baciavano. Poi si accorse che dal corpo di Stephanie si potevano vedere fiori di cristallo vulcanico e urlò “Lasciala stare”.
Damien non lo stette a sentire e il barman volle scavalcare il bancone per aiutare Stephanie ma non ce la fece. Il bancone s'infiammò, molta gente strillò per il panico, ma il ragazzo non se ne accorse minimamente, dove fare il suo lavoro. Gli importava solo della morte di Stephanie.
“Solo pace con me” stava dicendo Damien “Tu non meriti di vivere”
“Lasciami” mormorò la donna quasi senza fiato “Fammi andare via”
“No, rimani ancora un pò con me” disse Damien sorridendo “Addio tesoro”
E nel frattempo il dj stava mettendo Somebody Help Me dei Full Blown Rose. Che ironia. La donna stava morendo e ormai la sua pelle era ricoperta di fiori di cristallo vulcanico di colore azzurro scuro. Poi successe una cosa strana e Damien si ritrovò dall'altra parte della discoteca, sbattendo contro la gabbia dove le cubiste ballavano. Il demone scosse la testa e si rimise in piedi. Due uomini stavano aiutando la ragazza ad alzarsi e uno di loro disse “Va, è il tuo giorno fortunato”.
“Spero che ci incontreremo ancora” disse l'altro con un tono da dare I brividi “Potresti essere la mia dama di compagnia”
Stephanie balbettò qualche parola di ringraziamento e, barcollando un pò, uscì dalla discoteca, non dimenticando l'avventura di quella notte. Tutti erano stupefatti, dall'arrivo di quei due uomini misteriosi, uno dai capelli castano biondo e con gli occhi azzurri, l'altro con i capelli castani e occhi grigi. L'uno esprimeva la pace, l'altro la guerra, ma erano in sintonia, come se un tempo fossero stati fratelli.
“Così questa è una discoteca” disse l'uomo dagli occhi azzurri “Carina, la potrei mettere all'inferno”
“Smettila di far il buffone” disse l'uomo dagli occhi grigi “Dobbiamo fare il nostro lavoro, Lucifero”.
L'uomo sbuffò e Damien deglutì terrorizzato. La gente, dopo un momento di curiosità, ricominciò a ballare. Il ragazzo non credeva ai suoi occhi, davanti a lui c'erano Lucifero e Michele in persona. L'inferno e il Paradiso in persona. Due dei più potenti angeli che si fossero mai visti. Damien li guardò con occhi sbarrati e la bocca spalancata.
“Se apri ancora la bocca” sghignazzò Lucifero ironico “Potrebbero entrarti le mosche. Conosco un Cavaliere che farebbe al caso tuo”
“Lucifero, Michele” balbettò Damien spaventato.
“Ti aspettavi l'orso Balooo e Grande Puffo?” disse il Creatore dell'Inferno “Spiacente deluderti” diede un'occhiata alla donna che era appena fuggita e disse in tono malizioso “Mi dispiace che ho interrotto il tuo corteggiamento, giovane Casanova”
“Lucifero per una volta sii serio” disse Michele un pò esasperato.
“Che cosa volete da me?” disse Damien terrorizzato.
Michele fece scintillare la lama di luce e disse senza mezzi termini, nella voce tutta la potenza di essere un arcangelo che comandava le milizie angeliche “Che tu e la tua banda di angeli di serie C la smettiate di tormentare le anime per fare una spada di cristallo vulcanico”.
“Già posti come torturatori dell'inferno non c'è ne sono” disse Lucifero con tono falsamente meditabondo “Mi sa tanto che dovrò comprare un'inserzione sul giornale”
Damien li fissò sconvolto e poi riprese la sua solita baldanza”E se noi non obbediamo?”
“Potresti scoprire quanto fa male distruggere l'Inferno” lo minacciò Lucifero furibondo e fece scintillare la lama d'ombre.
“Potresti rompere l'equilibro tra Purgatorio, Paradiso e Inferno” disse invece Michele con voce grave “ E tutta la vita potrebbe morire”
“ Il paradiso, L'inferno e il Purgatorio” disse Damien ridendo e prendendo un fiore di cristallo vulcanico e schiacciandolo “Non esistono”
Michele non disse nulla e Lucifero fece roteare la lama d'ombra, finendo contro il fianco destro e perforando un rene. Damien si mise a carponi e sputò sangue, mentre tutto il suo corpo era scosso da una serie di fiamme e ricordi spiacevoli.
“Questa è una sensazione reale o falsa?”disse il Creatore dell'Inferno ironico “Potrei continuare, dimmelo tu... ho voglia di giocare”.
Poi Michele disse semplicemente “Basta ora”.
Il Creatore dell'Inferno con una smorfia tolse la spada dal fianco destro del giovane angelo caduto e scoppiò a ridere, vedendo come si affannava a cercare il sangue che non c'era.
“Oh adesso capisco perché gli angeli vi adorano”disse il Creatore dell'Inferno “Siete patetici”
Michele lo fulminò con lo sguardo e poi consigliò a Damien “Noi vi abbiamo avvertito. Non vi conviene fare arrabbiare i regni ultraterreni”
“ E tu cosa vuoi farmi?” disse Damien sfidandolo.
Michele fece roteare la spada di luce e lo colpì alla gola, pur non ferendo gli organi vitali e Damien vide il fuoco purificatore della spada dell'arcangelo custode e tutte le sue cattive azioni. Urlò e si tenne le mani sopra la testa, lamentandosi “Basta per favore”
“Se l'Inferno ti è sembrato tremendo, non immagini come è il Paradiso e il Purgatorio” disse Michele con un sorriso di minaccia “State giocando con il fuoco e i regni ultraterreni possono disintegrarsi da un momento all'altro”
Damien cominciò a respirare affannosamente... Aveva affrontato la rabbia del Paradiso e dell'inferno in contemporanea ed era stato orribile. Michele lo fissò dall'alto in basso, come un padre che ha appena rimproverato un figlio e la risata di Lucifero era peggio di mille coltellate dirette al cuore. Aveva visto la purezza del Paradiso e l'Oscurità dell'Inferno.
“Se no, mamma e papà possono fare male” disse Lucifero ironico.
Damien deglutì e poi li vide scomparire. S'inginocchiò a terra, la gente che lo ignorava, con le lacrime che scendevano nelle guance silenziose, sapeva bene che prima o poi l'inferno o il Paradiso si sarebbe accorto di loro e sarebbe stata la fine per loro. Maledizione ad Alexia, Dunia, Iris per la loro arroganza e maledizione a lui per averli seguiti. Perché quel giorno non aveva detto di no? Raccolse gli ultimi fiori di cristallo vulcanico e li mise in una fiala di cristallo viola. Non aveva intenzione di ricevere un fendente anche da Graziel.
Il cielo stava mutando in un colore azzurro chiaro e Damien vide che era arrivata l'alba. Sbatté gli occhi confuso, era passato così tanto tempo?
Cosa avrebbe riservato il futuro...Poi allargò le ali e dopo scomparve dalla discoteca, diretto da quella famiglia che non aveva scelto, ma che doveva subire. Non si poteva scegliere le famiglie.



  
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