Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Synacky_    08/10/2012    2 recensioni
Ciao :)
In questa storia, programmata per diventare una serie, parlerà in primo piano di questa bambina che poi diventerà una ragazza, che viene trovata a tre anni da un'uomo che dovrebbe essere trapassato da un bel po' u.u . Da qui si svilupperanno numerose vicende, e la sua vita si intreccerà con vari personaggi delle nostre vicende che già conosciamo ^^ La ragazzina ha un passato sereno, rovinato da un tragico incidente di quando aveva due anni che le portò via la madre. La bimba però non era tanto ''normale'' qualcosa è dentro di lei, anzi qualcuno.
Spero di avervi incuriosito, o almeno un po' :) Un bacione grande
Vostra Ali :3 Nee-chan
Genere: Azione, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Madara Uchiha, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Chissà come starai… sei sola? O qualcuno… ha avuto pietà di te, bambina mia? Sono dieci anni che non ti vedo più, son dieci anni che ti ho abbandonata. Non sai quanto mi dispiaccia … non sai quanto mi senta in colpa, ma ho dovuto… dovevo. Anche se tu ora non capisci, capirai bambina mia. Pensò Kakashi mentre stringeva tra le mani la foto della sua famiglia. C’era la moglie sorridente con il braccio la piccola di due anni e Kakashi dietro, che abbracciava Selena.
Mi mancate tanto sapete? Ho provato a ricominciare, a seguire tutte quelle persone che mi dicevano di farmi una vita. Sono giovane e ho fatto una bambina troppo presto, mi dicono che ora che non ho più quest’errore da portare sulle spalle posso ricominciare. Ma tu per me, non sei un errore, sei la cosa più bella della mia vita… siete la cosa più bella della mia vita. Non è come dicono loro, che l’ho sposata perché era incinta. No! L’ho sposata perché l’amavo e l’amo ancora.
 
-Kakashi sensei! Kakashi sensei! Kakashi sensei! – un biondino bussava alla porta e urlava come un forse e nato. L’uomo mise la foto dentro un cassetto girata e rispose che stava arrivando. Si mise tutto l’armamentario e uscì. Alla porta c’erano i tre ragazzi. Sasuke stava appoggiato in disparte, al muro. Sakura teneva sorridente un cesto con dentro chissà che cosa e Naruto… be Naruto è Naruto, no?
-Sensei, la vedo triste? Qualcosa non va?- chiese il confetto.
-Ogni anno questo giorno è triste, chissà perché!- disse spuntando da chissà dove Sopracciglione Master; Kakashi sbuffò e fece segno agli allievi di seguirlo, lasciando solo Gai
-Che ho detto?- disse poi alzò le spalle e si mise a camminare con gli indici. (O.o? ndA)
 
 
Alyssa poggiò un mazzo di fiori in una lapide di un vasto cimitero.
-Ciao mamma- disse piano –Sto crescendo proprio bene, sai?- disse accarezzando la foto di una giovane donna bellissima. –E ti assomiglio sempre di più, a parte questa ciocca bianca, ma lo sai da chi lo presa, no?- rise piano –Domani non ho nessuna missione, sono appena tornata da Suna, e adesso riposo! – piano piano cominciò a piovere –Accidenti, è inverno e non fa altro che piovere! Uff, in più oggi, intelligentemente ho sbagliato giubbotto e ne ho no senza cappuccio, mi prenderò un raffreddore tremendo e Otoosan si arrabbierà con me. Ma lo so che è solo preoccupato.- disse mentre piano piano si bagnava sempre di più, fino a diventare fradicia.
-Non credi che così ti prenderai un raffreddore?- disse una voce alle sue spalle. Si voltò e vide che era Itachi con un ombrello nero.
-Fiu! Pensavo che avesse le nuvolette rosse!- disse scherzando, Itachi la fulminò con lo sguardo
-Ci mancherebbe altro! Comunque ora andiamo, altrimenti io divento più malato di quanto non già sia e tu lo diventi- Alyssa lo guardò preoccupata
-Sei malato?- Itachi scosse la testa in segno di negazione, mentendo
-Allora perché lo hai detto?-
-Per farti muovere, su- disse prendendola per un braccio
-Sei fradicia!- disse appena toccò la ragazza completamente bagnata.
-Lo so… andiamo- disse cominciando ad incamminarsi.
 
Accese la luce della lampada adagiata nel comodino. Guardò il soffitto, che in quel momento aveva qualcosa di attraente. Non riusciva a dormire. Quei momenti, quelle urla di dolore, la tormentavano. Il suo passato tormentava la sua vita, ormai sempre più spesso.
Sentì bussare alla porta e mormorò ‘avanti’. Dall’esterno entrò Madara che si sedette sul letto.
-Sei sempre più impegnato Otoosan. Quando mi insegni la tecnica del richiamo?- chiese Alyssa voltandosi verso l’uomo, che sospirò
-Domattina, ti va?- Alyssa annuì  -Sai perché lo sono, no? Devo occuparmi dell’Akatsuki, di te e di Obito… è abbastanza complicato, lo sai, no?- la ragazzina sospiro annuendo –Mi dispiace-
-Non fa nulla, l’importante e che stai con me- mormorò la ragazzina
-Ci sto, non ti preoccupare. Sei molto importante per me, no?-
-Si- disse Alyssa sorridendo
-Poi con i tuoi ninjustu del tuo clan, sono sempre giovane- Alyssa rise
-Non voglio avere un padre tutto rugoso! Del resto ai cent’anno circa- Madara sorrise
-Perché non riesci a dormire?- Alyssa abbassò lo sguardo
-I ‘fantasmi’ del passato mi tormentano- disse stringendo la mano, dell’ormai diventato padre
-Non lasciare che il passato condizioni il presente. Sono due tempi distinti e non bisogna mai guardarsi a dietro… sai quante cose avrei voluto evitare? Quanti errori vorrei poter rimediare?-
-Penso tanti… ma, è più facile a dirsi che a farsi-
-Allora fa sì che il farsi sia prima del dirsi- disse baciandoli dolcemente la fronte e uscendo dalla stanza. Alyssa sospirò e spense la luce. Ma per quanto si sforzasse le voci non l’abbandonavano.
 
-Sveglia! Vuoi si o no imparare la tecnica del richiamo?- Alyssa sbadigliò e annuì.
Dopo essersi preparata si precipitò al campo dove i due si allenavano.
-Bene, che animale vorresti avere?- chiese Madara ad Alyssa
-Non so… voglio rimanere nelle tradizioni del mio Clan… però ottenere il patto di sangue con loro è quasi impossibile, solo in pochi ci riescono… Che io conosca del mio Clan c’è il Saindame del nostro villaggio; mio zio, mai visto; una decina sempre del mio Clan e se non sbaglio anche mamma…-
-Ho capito… ti ritieni pronta? Sono belve davvero feroci, se ci riesci sarò più fiero di quanto non già sia. Vorrei fermarti, perché dicono che uccidano chiunque gli si ponga davanti, ma so che ti piace il rischio e niente ti potrà far cambiare idea- disse –Ti spiego come funziona. Devi innanzi tutto, stipulare un contatto di sangue con l’animale da te scelto. Dopo di che, per richiamarlo serve anche una minima quantità di sangue, successivamente si formano i sigilli del cane, cinghiale, gallo, scimmia e pecora. Infine poggi la mano a terra per evocarlo. Generalmente gli animali evocati obbediscono ai tuoi ordini, ma non tutti. Soprattutto l’animale che hai scelto non gode di certo di una bellissima fama-
-Ma sono straordinari! Non muoiono mai e si rigenerano dalle ceneri! E poi prendono fuoco! Per non parlare delle loro lacrime curative! Sono eccezionali! Ne voglio subito una! - disse euforica Alyssa non vedendo l’ora di formare un patto di sangue con la Fenice.
-Calma, calma! Non è così semplice stringere un patto con loro! Bisogna eseguire il metodo più pericoloso… cioè andare nel loro mondo e superare diverse prove… poi se ci riesci eseguirai un patto di sangue, altrimenti muori!- sospirò –E’ per questo che sono contrario!-
-Dai Sensei! Stai parlando con Alyssa Hatake! Sono imbattibile lo sai!-
-Certo, certo; come quella volta nella foresta, o quell’altra volta al paese del fiume e aspetta, quella contro il tuo Maestro, per non parlare di…-
-Ok, ok! Ho capito, non sarò imbattibile però ci so fare!- Madara alzò un sopracciglio
-Non dico di no… però, Ehi ma che fai?! Fermati!- nulla da fare Alyssa aveva preso un kunai si era fatta uscire sangue, aveva composto i sigilli e aveva poggiato la mano a terra. Troppo tardi, era sparita. Madara si mise una mano in fronte
-Come faccio!? Continua a farmi preoccupare, ho cent’anni, o qualcosa del genere! Che cerchi di capirmi almeno un pochino!- sospirò sedendosi a terra
 
Dove sono?  Che cos’è?! Pensò spaventata all’udire di un grosso verso di uccello. Si voltò e vide un’enorme bestia interamente coperta di piume rosse. Aveva grandi e maestose ali e un grande becco. Gli artigli erano affilati e le zampe erano forti e resistenti.
-Magnifica…- disse con occhi sognanti la figlia acquisita di Madara
La bestia fece di nuovo un verso enorme che fece volare via Alyssa
-Whau!- disse dopo essersi rialzata –Sei grandiosa!- la bestia continuò –D’accordo… senti voglio stringere un patto con te!- la bestia rise (Fico! Nd Alyssa)
-Tu? Sei solo una bambina! Non riuscirai a svolgere neanche una delle prove che ti proporrò! E poi noi non siamo oggetti! Dovrai meritartelo e dovrai guadagnarti il mio rispetto e la mia fiducia!- disse una voce femminile. Alyssa deglutì –Dimmi il tuo nome-
-Alyssa Hatake-
-Konoha, eh? Non ne abbiamo mai avuti qui!-
-No, non Konoha, Moon. Mia madre era Selena Felix- La fenice indietreggiò di un passo
-Magnifica e fortissima donna. Ho capito chi sei. Lei mise al tappeto tuo padre durante uno scontro, senza che lui le riuscisse a far nulla. Era una degli shinobi più abili di tutta la regione della Notte!- disse. Alyssa sorrise
-Lo so- La fenice le si avvicinò ti darò una chance. Se perdi muori.- Alyssa sudò freddo –Bene, ci sono tre prove. La prima riguarda la concentrazione, la seconda l’arte marziale ed infine le arti magiche. Fammi vedere su- Attorno ad Alyssa la terra si spaccò e rimase solo una colonna dove rimase Alyssa. Concentrazione, eh? … ma in che mi devo concentrare?!
 
Inizio flashback
-Come fai a controllare un animale?- chiese Alyssa
-Se sei bravo, col pensiero- rispose Madara
-Col pensiero?!-
-Devi entrare nella sua mente-
Fine flashback
 
La giovane ragazza si mise a gambe incrociate e provò a concentrarsi. Sentì tutte le forze intorno e provò a penetrarne solo una. Ma non fi così semplice. La fenice si alzò e si precipitò verso Alyssa graffiandola. Si tenne il braccio e scosse la testa
-Mi devo concentrare, altrimenti non risolvo nulla!- disse rimettendosi in posizione e isolando tutto il mondo esterno. Riuscì con grandi sforzi a penetrare nella mente dell’uccello
Prova rabbia… paura, solitudine e … odio. Siamo più simili di quanto credi.
La bestia non gradì questa sua visita e con un gesto la scaraventò via, facendole sbattere la testa in una roccia e facendole perdere molto sangue. Successivamente volò via.
Dilemma. Perché diamine finisco sempre così?! Dico, non una volta che mi salvi in corner!
 
 
-Kakashi sensei! Non sembra molto concentrato!- gridò Naruto. Lo shinobi scosse la testa e poi sorrise ingenuo
-Scusate, ma oggi non sto molto bene-
-Problemi, Sensei?- chiese Sakura
-No, oggi vi do un giorno di pausa, ciao, ciao- disse scomparendo.
 
Inizio flashback
-Andiamo! Figlio di Zanna Bianca! Dimostra di essere almeno un terzo di tuo padre!- lo schernì una ragazza dai capelli marroncini e gli occhi cerulei. Oscillò i capelli e guardo il ragazzo con sfida, sempre con un grande ghigno da strafottente in volto. L’albino si alzò e si mise in posizione d’attacco, incitato dall’amico
-Vai Kakashi! La forza della giovinezza è con te!- la ragazza sbuffò
-Mi hai rotto sul serio! Puoi stare un secondo zitto!- si voltò esasperata
Kakashi attivò lo sharingan… ma non suscitò nessun cambiamento di umore alla ragazza
-Vuoi giocare con gli occhi? D’accordo- disse mentre i suoi occhi piano piano si trasformavano
-L’hai voluto tu! Peggio per te- Kakashi rimase ammirato da quegli occhi. Erano una sorta di spirale nera e cerulea. –Belli vero? Peccato che siamo in pochi a saperli controllare… cioè io e il Sandaime!- si vantò. Dietro di lei suoi compagni le facevano il tifo
-Amendo!- disse aprendo gli occhi di scatto Kakashi si accasciò al suolo. La testa gli scoppiava, tutto il suo passato gli tornava in mente. La morte di suo padre… la sua solitudine, la morte di Obito… il suo sacrificio… Selena smise di botto e cadde all’indietro
-Tu… sei lui….-
Fine Flashback
 
 
Devo resistere… con gran fatica si alzò, si asciugò del sangue dalla bocca e zoppicò un po’
-EHI! FERMATI! CHE RAZZA DI FENICE SEI SE TI ABBATTI PER COSI’ POCO?!- urlò in direzione dell’uccello che si fermò di colpo e le ruggì contro (non so che verso abbia la fenice… non ne ha perché non esiste, ma volevo dare l’idea, così uso ‘ruggire’)
-Ti credi grande e forte, ma in realtà tutti abbiamo dei punti deboli! Ed io ho trovato il tuo e tu sei scappata! Fai così anche con il nemico?! Allora non mi serve proprio a nulla un animale come te!-
Urlò avvicinandosi sempre di più alla bestia che a terra agitava le ali per intimorirla
-Non mi fanno nulla i tuoi stupidi colpi! Perché sono fisici! Ma io ne ho sopportato ben più grossi non fisici! E adesso nulla mi ferma!- La fenice le diede un altro colpo che la ridusse ancora peggio di quanto non già fosse
-Potrai colpirmi…- sussurrò tossendo sangue –Quante volte vorrai, ma io, IO NON MOLLERO’ MAI! MAI! MAI E POI MAI! Non sono come te! Io vincerò sempre non scapperò via di fronte a nulla, colpiscimi, rendimi inerme, ma io, non mollerò mai!- urlò. Un altro colpo e un altro volo. Un altro volo e altro sangue gettato via. Tossì forte e tossì ancora quella sostanza rossa
-Puoi anche uccidermi, ma non risolverai nulla, scapperai per sempre… scappa continua a scappare, e così non vivrai- disse svenendo a terra.
Il tempo passa e in quel mondo se non risolvi le prove entro quel limite di tempo sei condannato a morire per l’eternità.
 
Merda… perché non ritorni?! Perché non sono stato attento  pensò Madare mettendosi le mani in testa, preoccupato. Torna… avanti torna!!
 
A fenice guardò la ragazzina a terra Con te, dici che la smetterò di scappare? Me lo puoi promettere? Disse la fenice entrando nella mente della giovaneInsieme ci proveremo rispose ormai sull’orlo della morte. La fenice calò il capo e lasciò scivolare una lacrima che andò a guarire tutte le ferite di Alyssa che aprì gli occhi. Sigilliamo un patto allora disse la fenice. Alyssa sorrise.
 
Un’accecante luce blu, apparve nella radura. Saltò fuori Alyssa che andò subito ad abbracciare Madara, ancora in stato di shock
-Ce l’ho fatta! Io! Evviva!!!- disse stringendosi più che poteva. Madara ricambiò l’abbraccio e tirò un sospiro di sollievo. Come la figura dietro ad un albero che finalmente poté tornare tranquillo.
 

 
 

Salve!
Sono tornata :D
Itachi: No -.- perché Jashin, perché?!
XD Che ve ne pare?
Itachi: Dobbiamo parlarne?! Se vuoi comincio a fare un grandeeeeeeee elenco!
Uff, che nenia che sei! Ha ragione Alyssa sei un Robot!
Itachi: -_- Dio ferma la mia lama!
Spero vi sia piaciuto! Ringrazio i mei due angeli :

Simmetria8 e LuxDxD Grazie *-* tesori miei!!! Vi adoro!! Recensite in tanti!
Al prossimo capitolo! Un bacione grande

Ali :3

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Synacky_