UN
LIBRO, DUE AMICI E STRANE
APPARIZIONI….
Ero
a casa mia in compagnia di
Jake dopo una dura giornata di scuola.
<<
Senti un po’ Jake, non mi
hai detto cosa stai tramando... prima arrivi in orario anzi, in
anticipo, alla
fermata del bus e poi sparisci per tutto il pomeriggio… ed
oggi sei uscito dopo
di me da scuola. Solitamente sei l’ultimo ad entrare ed il
primo a
svignartela…. Cosa c’è?>>
Sorrise
tristemente prima di
rispondermi.
<<
Non mi piace quella
Martina, nasconde qualcosa. Sono sicuro di averla già
vista… non fidarti di
lei.>>
<<
Anche io ho la sensazione
di averla già vista non so dove però ne sono
sicura.>> dissi.
<<
ma comunque ti ho fatto
venire qui per farti vedere questo…>> dissi
tirando fuori dalla cassapanca
il libro della mamma.
<<
Questo libro è il libro
di mia madre. Lo aveva scritto lei, ma c’è scritta
solo una storia
purtroppo…>> spiegai io.
<<
Posso?>> mi chiese
appoggiando le mani sul libro che si trovava sulle mie gambe e
guardandomi
negli occhi.
<<
Certo fai pure>> mi
prese il libro e lo aprì.
…….
….
..
<<
Clove ma a che ora hai
aperto il libro?!>> mi chiese divertito.
<<
Tra le due e le quattro,
credo>>
<<
allora è per questo che
non ti sei accorta che le pagine scritte non sono solo tre ma sono
dieci….>> disse scherzoso, io non ci potevo
credere! Ero sicura che la
storia scritta occupasse tre pagine, invece guardai meglio.
<<
ma qui le storie sono due
non una!!!!>> incredibile……..
<<
ieri sera magari eri
troppo stanca e non hai letto tutto….>>
<<
dai, leggi..>> lo
esortai e lui incominciò a leggere.
Lesse
la prima storia, quella di
Kira e poi incominciò quella nuova intitolata
“Todd, il ragazzo dei fulmini”
<<
Quando Kira si trasformò in luce il
mondo equilibrato degli angeli si
distrusse, lasciando il posto ad un regno violento e desideroso di
vendetta.
Un’ombra comparve sulla Terra, di riflesso. Gli incidenti
aumentarono, gli
uomini prendevano abitudini sbagliate poiché gli angeli non
vegliavano più su
di loro.
Alcuni angeli andarono a vivere sulla
Terra poiché la
situazione nei
cieli era diventata
insostenibile. Nascosero le ali ma mantennero i loro poteri.
Crearono tribù diverse ed
insegnarono loro come mantenere
la pace in quelle piccole comunità.
Il più anziano fra di loro
si chiamava Josh che aveva il
potere di controllare il fuoco. Quando fuggì si
rifugiò nel deserto, dove
poteva esercitare il suo dominio. Qui imparò a controllare
anche la sabbia e
diede vita ad una nuova comunità chiamata Popolo del Sole.
Si sposò ed ebbe
quattro figli maschi. Il più grande era Ash, seguito dai
gemelli Kim e Juan. Il
più piccolo si chiamava Todd. Ash aveva il potere di
controllare il fuoco
ereditato dal padre mentre i gemelli avevano il potere della sabbia. Il
quarto
figlio invece non aveva alcun potere, non creava il fuoco come il
fratello
maggiore e non riusciva a far spostare la sabbia a suo piacimento con
la mente,
al contrario dei fratelli.
All’età di
quindici anni decise così di compiere un viaggio
per trovare se stesso.
Vago senza meta per il deserto per
molti giorni, fino ad
arrivare in un luogo con alberi da frutto e prati verdi con molti
fiori.
La luce del sole però non
era più forte come nel deserto.
Incominciò a piovere. Todd non aveva mai visto la pioggia e
tantomeno il
temporale. Un fulmine gli cadde vicino e lui per ripararsi mise le mani
davanti
. il fulmine non toccò terra e rimase sospeso fino a quando
lui non tolse le
mani.
Scoprì così di
avere il potere di controllare i fulmini.
Vagò a lungo per migliorare
questo potere. Un giorno però
sbagliò la traiettoria di un fulmine che lo
colpì. Non morì ma rimase
gravemente ferito. Quando si rimise in sesto non c’erano
più tracce
dell’accaduto.
Si sposò ed ebbe dei figli
tramandandogli i suoi poteri e
la sua conoscenza.>>
Quando
Jake finì di leggere mi
guardò e aspettò una mia reazione che non si fece
attendere per molto tempo.
<<
Bella storia ma ieri non
c’era! Ne sono sicura!>> dissi io. Mi
guardò male.
<<
secondo me devi dormire
di più!>> disse. Poi guardò
l’orologio e si alzò di scatto dal divano
facendomi spaventare.
<<
Santo cielo che
imbecille…. È
tardissimo….>> disse facendo una faccia
preoccupata.
<<
ma sei idiota?! Mi hai
fatto prendere un colpo!>> ribattei io lanciandogli un
cuscino in faccia.
<<
ci vediamo domani Clove!
Devo scappare, ciao!>>
Lasciò
il libro sul tavolino
rotondo che aveva davanti e corse fuori.
Sempre
il solito ritardatario!
E
come si dice “il lupo perde il pelo
ma non il vizio”.