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Autore: GabrielleWinchester    09/10/2012    1 recensioni
A Londra in un'ospedale psichiatrico, rinchiusa ingiustamente, una ragazza muore...I fratelli Winchester e le due ragazze Christine e Violet devono combattere contro nuovi nemici che con le loro azioni stanno distruggendo l'equilibro ultraterreno e che li porterà a collaborare con personaggi davvero singolari..Crossover Supernatural/Angel o Demonio/le Sorelle Mcleod e la saga di Sea Haven di Christine Feehan..Il resto scopritelo da soli..Buona lettura :)
Genere: Sovrannaturale, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Buongiorno a tutti,
ecco qui il diciannovesimo capitolo di "Crystal Spume", in questo capitolo troviamo di nuovo i protagonisti della serie "Le sorelle McLeod"...Ma non vi anticipo nulla ;) I bros e le rispettive compagne ritorneranno ben presto :) Tranquilli :) Grazie ancora a tutti coloro che la stanno leggendo, recensendo, mettendo nelle seguite/ricordate/preferite e da recensire, a tutti coloro che mi hanno messa e mi metteranno come propria autrice preferita :) Buona lettura :) Gabrielle :)


Fattoria McLeod 31/Agosto/2012 ore 11.30
“Allora Becky” disse una donna dai capelli rossi un pò seccata “Cosa c'è di tanto urgente da farmi smettere di mungere?”
Becky osservò l'amica che aveva le mani sporche di latte fresco, il secchio era quasi pieno, era da almeno sei ore che stavano lavorando alla fattoria, sistemando il fieno e la biada per i cavalli, controllando il pascolo per le pecore e per le mucche, spolverando. E la ragazza pensava soltanto all'incontro con Eve, a quella misteriosa ragazza che aveva detto che era la signora del Purgatorio e che lei e Alex erano i suoi prescelti per salvare il regno, dalla distruzione, per colpa di quattro angeli caduti che stavano giocando con la vita dei regni ultraterreni... E pensare che tutta questa storia era partita per un vitellino malato..Che strano caso era la vita.
“Una questione di vita o di morte” disse Becky angosciata“Chiama Jodi, Moira e Taylor, ho bisogno di parlare con voi”
Stevie si accorse del tono di Becky e domandò preoccupata “Tutto bene Becky?”
“Non lo so” disse Becky confusa “Ma ho bisogno di un sostegno e voi siete le uniche persone di cui mi posso veramente fidare”.
Stevie battè un colpetto comprensivo alla spalla di Becky e indicò la casa “Ti aspettiamo in cucina?”
Becky posò I finimenti dei cavalli, lucidati e tirati a lucido sulla staccionata e sospirò, vedendo Stevie che stava andando a casa. Si mise le mani tra i capelli, non era affatto semplice quello che doveva dire, ma doveva farlo. Doveva trovare le parole giuste per dirlo, anche se si sentiva abbastanza sciocca. Si fece di coraggio ed entrò nella casa, dove Moira, Jodi, Stevie e Taylor la fissarono sbalordite e desiderose di scoprire che cosa voleva dire Becky.
“Grazie per esservi fermate ad ascoltarmi” disse Becky in tono imbarazzato.
“Per te questo e altro” disse Moira comprensiva, accarezzandole i capelli biondi “ E scusami se l'altra volta non sono riuscita a..”
“Non importa” disse Becky sorridendo, fermandola appena in tempo: era già abbastanza difficile così. “Sei scusata”
Moira la guardò ancora un po’ impicciata e le disse convinta delle sue parole “Adesso siamo qui a tua disposizione,qualunque cosa tu voglia dirci”
Becky annuì un po’ emozionata e disse a Taylor “Per favore prepara una tazza di caffè”
La ragazza alzò gli occhi e notò “ In queste occasioni è meglio un thè”.
“Un thè, un caffè” disse Becky nervosa “Quello che vuoi, basta che mi dai qualcosa da bere”.
Jodi si mosse a prendere le mani tremanti di Becky e disse un pò divertita “Sembra che tu abbia visto un fantasma”
“Sarebbe stato meglio” disse Becky un pò triste “Mi sarei divertita di più”
“Basta così”disse Stevie seccata “Cosa succede Becky? Lo sai bene che noi ci saremo sempre per te e che ti staremo sempre vicino”
Becky si tormentò un pò le mani, bevve un pò di caffè, se lo sbrodolò un pò addosso, sentendosi una scema e disse senza riprendere fiato “Sono una prescelta del Purgatorio”
Li guardò speranzosa di vederle comprensive, che l’avrebbero capita, ma fu subito disillusa dalla loro reazione. Bè che cosa si poteva aspettare? Se doveva essere sincera, avrebbe fatto la stessa cosa di loro.Le quattro donne si guardarono negli occhi e dissero confuse “Non abbiamo capito, puoi ripetere”.
“Prendi fiato” le consigliò Stevie “Non ti sta facendo pressioni nessuno, con calma ripetici quello che volevi dirci”.
Bè è il Purgatorio che mi fa pressioni..
“Io sono una prescelta del Purgatorio, incaricata insieme a Alex, per salvare questo regno dalla distruzione” ripeté Becky e arrossendo come non mai.
Jodi, Stevie, Taylor e Moira si guardarono ancora una volta negli occhi e non seppero cosa dire effettivamente. Taylor disse un po’ meravigliata “Sei sicura che al posto del caffè tu non abbia messo un po’ di whisky?”
“Sono dannatamente seria” disse Becky infervorata “ Sto dicendo tutta la verità”
“Sì sì” disse Stevie in tono distratto “Io ritorno a lavoro, ci vediamo fuori”
Jodi e Taylor scapparono via e dissero “Anche noi dobbiamo andare”.
Becky era lì, ammutolita, delusa e frustata da quella reazione. Ma chi voleva prendere in giro? Avrebbe fatto lo stesso, ma vederlo con i propri occhi era duro, era come prendere un sasso in pancia. Si voltò verso Moira che stava bevendo il caffè e la fissò speranzosa. La donna finì di bere il suo caffè e disse tutta seria “Non è tutto uno scherzo vero?”
Becky spalancò la bocca e scosse la testa, cercando di non lacrimare “Ho detto tutta la verità, sono una prescelta del Purgatorio”
“Io ti credo” disse Moira semplicemente “Anche se mi sembra così assurdo...voglio crederci, perché tu sappia che hai qualcuno che ti sta vicino”
Poi sussurrò “Perdona Jodi, Stevie e Taylor” si fermò e disse con una certa circospezione “Non è una cosa che si può accettare in un attimo, anche se io l’ho fatto”.
La ragazza annuì e poi vide Moira uscire dalla stanza. E non appena uscì, un ragazzo dai capelli castani e occhi azzurri uscì allo scoperto. Becky si voltò e lo aggredì “Perché non mi hai aiutato gran figlio di buttana?”
Alex fermò il suo tentativo di picchiarlo e disse serio “Era una tua decisione di dirlo, non la mia, non dare le colpe agli altri”
“Potevi aiutarmi” lo aggredì Becky la furia negli occhi.
“Sarebbe servito a qualcosa Becky?” disse Alex sagace “ Lo sai bene che avrebbero avuto questa reazione”.
“Mi sento non adatta” confessò Becky triste.
Alex la strinse a sé, tra qualche ora avrebbero aperto il portale per arrivare allo scontro, non sapendo cosa aspettarli. Adesso il futuro era solo una gigantesca incognita
“Se devo sincero, neanche io mi sento adatto alla sua situazione” disse Alex e poi riprese la sua solita baldanza “Ma sono ansioso di vivere questa avventura”
Becky si concesse una lunga risata liberatoria e per un po’ le sembrò che il futuro non fosse così nero. Prese la sua spada d’ametista e la strinse.
“Per il Purgatorio e per la libertà di scegliere”



  
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