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Autore: FaDiesis    09/10/2012    3 recensioni
Fanfiction romantica, dolce, di quelle che ti lasciano stampato un sorriso, che non ti annoia mai leggere. Una storia semplice, senza pretese che racconta un momento di dolcezza, di tenerezza.
La ragazza arrossì al pensiero di quello che provava per lui. Non era mai stata capace di esternare i suoi sentimenti, mai.
Ma con lui... Beh, semplicemente era diverso.
Come un caldo sole d'estate, era riuscito in quello in cui tutti avevano fallito: aveva sciolto il suo cuore finora di ghiaccio.
Era forse un mago? Un incantatore? Prestigiatore?
No... Era un ladro.

A Pako, buon compleanno!
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A Pako,
Buon compleanno, cucciolo di rara specie di Pako  ♥

 
 
Dove hai nascosto il mio cuore?

 
 
Il sole splendeva alto nel cielo, colmato solo dal debole frinire degli uccelli. Il parco era semivuoto, solamente qualche passante con le cuffie nelle orecchie e alcuni corridori sudati intenti a massacrarsi con lo jogging. 
E, lì, sotto un imponente salice piangente, due ragazzi sdraiati sull'erba fresca. 
Lei, dai capelli corvini e la pelle pallida, posava la testa sulle ginocchia di lui, moro e abbronzato. 
Non parlavano, per non disturbare la quiete del tardo pomeriggio. 
-Mmpf.- ruppe infine il silenzio la ragazza. 
Lui chinò la testa per guardarla in viso. -Mmpf?- chiese, divertito, imitando il suo strano verso. 
-Mmh. -assentì la compagna. 
-Cos'é, Daisy, oggi non parli?- domandò scherzoso il ragazzo, Edwin, con la sua tipica risata solare. 
-Mi punge l'erba sotto il sedere. -borbottò Daisy, mettendo su un'espressione imbronciata. Cercò di sistemarsi meglio, quando sentì una presa sotto la schiena e si ritrovò tra le braccia di Edwin, che l'aveva sollevata ridendo e se l'era posata in grembo. 
-Possibile che non ti accontenti mai?-le chiese abbracciandola stretta stretta. 
Daisy sorrise, da dietro la sua spalla. -Ora non mi sto lamentando!- esclamò con una punta quasi invisibile di malizia.  
Lui sospirò, scuotendo il capo. Era sempre la solita... 
-Sai che ho preso sette in storia? Era la prima interrogazione dell'anno. -affermò tutto orgoglioso Edwin, instaurando un argomento per cui parlare dopo un breve silenzio. 
-Io ho preso otto in tedesco!- disse lei beffarda. 
-Caspita, possibile che sei meglio anche a scuola?- disse lui, con tono mogio. 
-Edwin... Ho copiato tutto! È come se avessi preso due, in realtà, quindi sei tu il piú bravo, decisamente. - confessò Daisy, con un mezzo ghigno amaro. 
Entrambi, non erano decisamente famosi per la loro autostima, pari a meno di un sotto decimale di zero. 
Edwin rise, ancora. -Di certo non sei una santarellina... -
Daisy alzò le spalle, tranquilla. 
Poi aggrottò le sopracciglia, resasi conto solo all'ultimo dei sottointesi in quella frase. 
Forse era solo una sua impressione, ma sembrava quasi la stesse rimproverando dei suoi errori passati. 
Daisy lo ammetteva, aveva commesso sbagli con lui, tante volte. Litigate, discussioni.... Le loro erano epiche, altroché. 
Eppure, erano ancora lì, insieme. 
Sì, -per qualche strano oscuro motivo- avevano sempre superato il loro lato pieno d'orgoglio e di impulsività (e la percentuale era alta, molto, molto alta) ed erano andati avanti, riuscendo a dare ascolto alla ragione e a riappacificarsi. 
La ragazza arrossì al pensiero di quello che provava per lui. Non era mai stata capace di esternare i suoi sentimenti, mai. 
Ma con lui... Beh, semplicemente era diverso. 
Come un caldo sole d'estate, era riuscito in quello in cui tutti avevano fallito: aveva sciolto il suo cuore finora di ghiaccio.  
Era forse un mago? Un incantatore? Prestigiatore?
No... Era un ladro. 
E ormai aveva rubato il suo cuore e l'aveva nascosto, lontano da tutto e tutti.
-Edwin- sussurrò piano, guardando a terra. -Dove hai nascosto il mio cuore? 
Lui alzò il viso su di lei, stupito dall'insolita domanda. Le sorrise teneramente e le prese la mano, stringendola forte e portandosela al petto, all'altezza del cuore. 
-Eccolo... Lo senti? -disse, con decisione. -È qui, al sicuro. Nessuno lo toccherà mai, nessuno gli farà del male. E non è solo, è qui con il mio. Si tengono per mano, battono insieme e all'unisono. Stanno in silenzio, non hanno bisogno di parlare, il loro compito è solamente quello di unirsi. Unirsi, come due metà separate da molto che finalmente si sono ritrovate, gridando gioia, gridando pazzia. Gridando amore. 
Le parole di Edwin colpirono nel profondo Daisy. Era così... Poetico, romantico... Non da lei, ovviamente. Ma dette dalla bocca del ragazzo, anche Daisy -con il suo carattere chiuso e diffidente- diveniva la più sentimentale del mondo. 
Forse era quel suo malsano debole per i ladri, forse era l'aria di primavera, forse quella Luna piena che tanto amava, sorgente in cielo, ma aveva appena trovato il regalo per il compleanno di Edwin, che capitava proprio quel dì primaverile. 
Gli strinse forte la mano e si avvicinò, sussurrandogli qualcosa nell'orecchio.
Poi si spostò, sedendosi tranquilla sull'erba pungente, sperando in quelle sue brevi parole mormorate appena. 
Alzò lo sguardo su Edwin, timida. 
E lo scintillio nei suoi occhi, l'enorme e sorpreso sorriso sulle sue labbra, bastarono per farle capire che sì, era proprio quello che voleva sentire, quello che aspettava da tempo. 
Daisy si sdraiò e guardò il cielo.
Vide speranza, con Edwin riflesso nelle nuvole cremisi accanto a lei...
Sentì la stretta della mano del ragazzo sulla sua, e seppe che forse, il cielo finalmente rispecchiava la pura, semplice verità di un amore particolare, speciale. 
Speciale, sì, come loro due insieme.
   
 
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